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PubblicatoNicolina Andreoli Modificato 6 anni fa
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Domenica XI 14 giugno 2015 Tempo ordinario Dipinto di un Cedro
Anno B Dipinto di un Cedro Domenica XI Tempo ordinario 14 giugno 2015 Canto bizantino in aramaico: “Contemplo la tua stanza nuziale, Signore, mio Salvatore. Tutta è ornata”
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Dipinto dei giardini di Babilonia, con il cedro in mezzo
La profezia di Ezechiele parla di un cedro altezzoso, piantato in mezzo al regno babilonico, che Dio taglierà. Prima, però, in uno “scambio di fortuna” tra quelli “alti” e quelli “bassi”, prenderà un ramoscello che Egli pianterà sulla Cima del monte, e diventerà un CEDRO MAGNIFICO: il futuro REGNO di Dio Dipinto dei giardini di Babilonia, con il cedro in mezzo
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I SEMI del REGNO di DIO 1a lettura:Dio abbasserà gli alberi alti e farà crescere i piccoli, dice Ezechiele, trovandosi a Babilonia, davanti alla superbia del popolo che domina Israele. Salmo 91: Racconta come Dio aiuta quelli che agiscono con giustizia e li fa crescere negli atri della sua Casa 2a lettura: Nella seconda lettera ai Corinzi Paolo, pieno di FEDE, esterna il suo cuore con i desideri di abitare presso Dio Vangelo: San Marco, proponendo le parabole del seme che cresce da solo e del granello di senape, ci fa capire la GRATUITA’ del Regno che Gesù ci ha portato Possiamo fidarci del suo lavoro, più importante del nostro.
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Tutti gli alberi della foresta sapranno che io sono il Signore
Ez 17:22-24 Così dice il Signore Dio: «Un ramoscello io prenderò dalla cima del cedro, dalle punte dei suoi rami lo coglierò e lo pianterò sopra un monte alto, imponente; lo pianterò sul monte alto d’Israele. Metterà rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Sapranno tutti gli alberi della foresta che io sono il Signore, che umilio l’albero alto e innalzo l’albero basso, faccio seccare l’albero verde e germogliare l’albero secco. Io, il Signore, ho parlato e lo farò». Tutti gli alberi della foresta sapranno che io sono il Signore
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Il salmo 91 è l’ultimo del “trio” (89-90-91)
Il salmo 91 è l’ultimo del “trio” ( ). Quando il salmista si è reso conto che passa come un’ombra (89) e che bisogna afferrarsi a Dio (90), sa che Egli è la sua ROCCIA (91) e che, perciò, è bello cantare al suo nome. Crede che è bello cantare a Dio, al mattino e alla notte Sa che Dio fa crescere i giusti, come il cedro, nella sua Casa che è il cielo Nella vecchiaia, quando mancano le forze, ancora saranno rigogliosi per rendere grazie al Signore
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Bassorilievo che indica il Potere di Babilonia
Salmo 91 Bassorilievo che indica il Potere di Babilonia È bello rendere grazie al Signore. È bello rendere grazie al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino il tuo amore, la tua fedeltà lungo la notte.
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crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore,
Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio. È bello rendere grazie al Signore. Cedro tagliato
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Vegetazione di una cima della Babilonia, con una sorgente d’acqua
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno verdi e rigogliosi, per annunciare quanto è retto il Signore, mia Roccia: in lui non c’è malvagità. È bello rendere grazie al Signore.
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2Cor 5,6-10 Fratelli, sempre pieni di fiducia e sapendo che siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo – camminiamo infatti nella fede e non nella visione –, siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo e abitare presso il Signore. Perciò, sia abitando nel corpo sia andando in esilio, ci sforziamo di essere a lui graditi. Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male. Non possiamo fare altro se non credere, senza vederlo
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Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo:
Alleluia Il seme è la parola di Dio, il seminatore è Cristo: chiunque trova lui, ha la vita eterna. Cima di Babilonia
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Mc 4:26-34 In quel tempo, Gesù diceva [alla folla]: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura» Diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra». Con molte parabole dello stesso genere annunciava loro la Parola, come potevano intendere. Senza parabole non parlava loro ma, in privato, ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Campi della Galilea
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Beato l'uomo che ha posto la sua FIDUCIA nel Signore
Salmo 40,5
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Originale: Joan Ramirez (+)
Ampliamento immagini, leture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione inglese : Vivian Townsend Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Versione neerlandese: Ben Van Vossel Video: Esther Lozano
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