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“GIOVANI E ALCOL” Dr. Orazio Palazzolo, Psichiatra, Ser.T. Ragusa

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Presentazione sul tema: "“GIOVANI E ALCOL” Dr. Orazio Palazzolo, Psichiatra, Ser.T. Ragusa"— Transcript della presentazione:

1 “GIOVANI E ALCOL” Dr. Orazio Palazzolo, Psichiatra, Ser.T. Ragusa
DIPARTIMENTO DIPENDENZE PATOLOGICHE Ser.T. Ragusa “GIOVANI E ALCOL” Dr. Orazio Palazzolo, Psichiatra, Ser.T. Ragusa

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3 Alcol il piacere… la dipendenza…

4 DOVE VA L’ALCOL…

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7 Source: DeBellis et al 2000 7

8 I circuiti cerebrali della gratificazione (Brain Reward Pathways)
FACULTY NOTE: (from NIDA teaching instructions - you may use this narrative text as a guide, but it does not need to be repeated word for word) Tell your audience that this is a view of the brain cut down the middle. An important part of the reward pathway is shown, and the major structures are highlighted: the ventral tegmental area (VTA), the nucleus accumbens and the prefrontal cortex. The VTA is connected to both the nucleus accumbens and the prefrontal cortex via this pathway and sends information to these structures via its neurons. The neurons of the VTA contain the neurotransmitter dopamine, which is released in the nucleus accumbens and in the prefrontal cortex (point to each of these structures). Reiterate that this pathway is activated by a rewarding stimulus. [Note: the pathway shown here is not the only pathway activated by rewards; other structures are involved too, but only this part of the pathway is shown for simplicity.] Source: National Institute on Drug Abuse (NIDA) Teaching Packet No. 2: “The Neurobiology of Drug Addiction”

9 Slide 30: Summary; addictive drugs activate the reward system via increasing dopamine neurotransmission In this last slide, the reward pathway is shown along with several drugs that have addictive potential. Just as heroin (morphine) and cocaine activate the reward pathway in the VTA and nucleus accumbens, other drugs such as nicotine and alcohol activate this pathway as well, although sometimes indirectly (point to the globus pallidus, an area activated by alcohol that connects to the reward pathway). While each drug has a different mechanism of action, each drug increases the activity of the reward pathway by increasing dopamine transmission. Because of the way our brains are designed, and because these drugs activate this particular brain pathway for reward, they have the ability to be abused. Thus, addiction is truely a disease of the brain. As scientists learn more about this disease, they may help to find an effective treatment strategy for the recovering addict.

10 Le ricompense “naturali”
Cibo Bevande Sesso Cure parentali Salvaguardia dell’individuo Slide 10: Natural rewards Natural rewards such as food, water, sex and nurturing allow the organism to feel pleasure when eating, drinking, procreating and being nurtured. Such pleasurable feelings reinforce the behavior so that it will be repeated. Each of these behaviors is required for the survival of the species. Remind your audience that there is a pathway in the brain that is responsible for rewarding behaviors. This can be viewed in more detail in the next slide. Salvaguardia della specie

11 Alcolizzazione “integrata” Alcolizzazione eccessiva
Stadi di sviluppo nell’utilizzo delle bevande alcoliche (Van Dijk, 1979) STOP Contatto Esperienza STOP Alcolizzazione “integrata” Alcolizzazione eccessiva STOP Dipendenza progressione, stabilizzazione

12 I DANNI DELL’ALCOL :

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16 Incidenti stradali:il fattore umano
I fattori che intervengono sulla guida sono tre: A) le condizioni del veicolo; B) le condizioni ambientali C) il FATTORE UMANO, di gran lunga la principale causa di incidenti (tra l’80 e l’85% a seconda degli studi)

17 ALCOLEMIA è la quantità di alcol presente nel sangue e viene misurata in gr/l di sangue
0,2 % tendenza a guidare in modo rischioso; lieve alterazione dei riflessi psicomotori e psicosensoriali; 0,3 % la manovra sui freni si fa più brusca; 0,4 % si altera la funzione visiva; i segnali sulla strada vengono mal percepiti; 0,5 % LIMITE LEGALE per mettersi alla guida;

18 ALCOLEMIA 0,6 % compaiono errori di guida;
0,7 % si allungano i tempi di reazione; 0,9 % si riduce la capacità di adattamento all’oscurità; si riducono le capacità di regolare le velocità e le manovre di guida; 1 % netto peggioramento dei tempi di reazione e delle capacità di attenzione; 1,5% incapacità di valutare le distanze e i tempi, ubriachezza evidente.

19 Incidenti e tasso alcolemico
Il rischio di incidente grave cresce in maniera notevole all'aumento del tasso alcolemico: fatto pari ad 1 il rischio di quando si è sobri, cresce a 380 quando il tasso alcolemico è pari o superiore a 1,5 g/l: in pratica, l'incidente grave non è più solo molto probabile, ma addirittura quasi sicuro. Ma anche semplicemente con valori compresi tra 0,5 e 0,9 g/l il rischio è 11 volte superiore! Dati ACI Italia

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21 12 grammi di Etanolo 42 gr. di liquore 113 gr. di vino 340 gr. di birra Liquori ar % Vino % Birra light % Distillati % Birra %

22 Sostanze psicoattive e guida
il senso piacevole che si avverte dopo l'assunzione anche di basse quantità di alcol induce a sottovalutare situazioni di pericolo (passare con il giallo) il senso di valutazione delle distanze e delle velocità viene alterato (sorpassi azzardati) l'alterazione delle percezioni visive riduce il campo visivo, diminuisce la visibilità laterale (visione a tunnel) e aumenta la sensibilità all'abbagliamento nella guida notturna (incidenti agli incroci, di sera e nelle gallerie) la riduzione della velocità della trasmissione nervosa rallenta i tempi di reazione (i riflessi) l'alcol produce sonnolenza e riduce la capacità di concentrazione

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25 ALCOOL ALCUNI LUOGHI COMUNI SULL’ALCOOL :
“non esiste l’alcol passivo…” “Vino rosso fa buon sangue…” “La birra aumenta la produzione del latte materno…” “L’alcool protegge dal freddo…” Ecc…

26 LESS IS BETTER Organizzazione Mondiale della Sanità:
POSIZIONE CORRETTA LESS IS BETTER Non un "uso" che fa bene e un "abuso" che fa male MA un "bere a basso rischio" se si beve poco, “bere ad alto rischio" se si beve tanto.

27 INTERNAZIONALIZZAZIONE DEI CONSUMI
Ad una cultura tradizionale, alimentare, continuativa nell’arco della settimana, se ne è progressivamente affiancata un’altra, di derivazione nord europea, nella quale l’alcol è usato con modalità sostanzialmente diverse: da una popolazione giovane con finalità di “sballo” soprattutto nel week end spesso insieme o alternativamente ad altre sostanze psicoattive

28 CONFERENZA MINISTERIALE EUROPEA DELL’OMS
Il tema di questa Conferenza è particolarmente importante perché mette l’accento su una complicità micidiale: quella della società con il consumo dell’alcol. Perché l’opinione pubblica così pronta ad infiammarsi, spesso a ragione, talvolta esageratamente, contro tutti gli attentati alla salute, si inquieta così poco quando settimana dopo settimana decine di migliaia di bambini e adolescenti muoiono a causa dell’alcol (più di ogni anno nella Regione europea)? Come spiegare che i pochi studi sugli effetti positivi dell’alcol sulla salute ricevono una vasta eco, mentre tutti gli altri che mettono in evidenza i suoi danni passano spesso sotto silenzio? Chi per esempio è al corrente del fatto che in Europa un decesso su quattro tra i ragazzi tra i 15 e 29 anni è dovuto all’alcol? Perché si continua a lasciar credere che ci sono due tipi di consumi totalmente distinti ed opposti. Quello buono, che provoca piacere e convivialità. L’altro, quello cattivo, che conduce all’alcolismo. Oggi si sa molto bene che il confine tra il consumo moderato ed un consumo eccessivo è estremamente labile e che il passaggio dal primo al secondo è frequente e nascosto. All’alcol si attribuisce nella Regione europea il 10% del carico di malattie. Marc Danzon: Direttore Generale per l’Europa dell’OMS Stoccolma 19 febbraio 2001

29 ALCOLISMO : come si cura?
Terapia della dipendenza (disintossicazione,prevenzione della ricaduta) Terapie psicologiche e psichiatriche (psicoterapia,farmaci antidepressivi, ecc.) Riabilitazione (comunità terapeutica, gruppi di auto-aiuto, ecc.)

30 Grazie per l’attenzione…


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