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I PROMESSI SPOSI PP Prof.ssa Nanci
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COMPOSIZIONE E STESURA
È un romanzo storico di 38 capitoli ambientato nel XVII secolo (1600). Viene pubblicato in tre momenti: FERMO E LUCIA quasi considerato un romanzo a sé; 1827 ( la ventisettana) I PROMESSI SPOSI profonda revisione dei contenuti e ampliamento dei capitoli; 1840 (la quarantana) I PROMESSI SPOSI revisione linguistica (fiorentino colto del 1800)
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TEMPO E LUOGO DELLA STORIA:
IL SEICENTO COME SPECCHIO DELL’EPOCA DI MANZONI La vicenda è ambientata in Lombardia tra Lecco e Milano Il tempo risale al 7 novembre 1628-autunno 1631 e riprende fatti realmente accaduti come la peste del Seicento Manzoni usa il 1600 per criticare il 1800: come la dominazione di popoli stranieri ( prima Spagnoli, poi Austriaci)
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TRAMA Renzo Tramaglino e Lucia Mondella sono due umili popolani del Ducato di Milano e si vogliono sposare, ma Don Rodrigo, il signorotto del paese, glielo impedisce poiché si era innamorato di Lucia. Don Abbondio, il loro prete, si rifiuta di sposarli quindi chiedono aiuto a Fra Cristoforo, un frate molto disponibile ma dal passato oscuro, che li aiuta a fuggire e a trovare una soluzione. I due innamorati sono costretti a dividersi e le loro vicende si intrecceranno con fatti realmente accaduti come la peste a Milano, la sommossa del 1628, la guerra e la carestia.
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IL ROMANZO STORICO Modello di Walter Scott (Ivanoe) Visione della storia di Manzoni: non quella dei re e dei principi ma delle persone umili (IL VERO DELLA STORIA) Intreccio di invenzione e realtà Espediente del manoscritto: il romanzo è preceduto da un’introduzione in cui Manzoni finge di aver trovato un manoscritto in cui vi è narrata la vicenda dei due innamorati.
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LA NOVITA’ DI MANZONI: IL TRAGICO E IL COMICO
PRIMA: da sempre, il tragico narrava vicende drammatiche di principi e re, mentre agli umili era riservato il genere della commedia DOPO: con Manzoni si inizia a raccontare vicende drammatiche di persone umili ( una rivoluzione!!!)
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PERSONAGGI: CLERO BUONO E CATTIVO
Manzoni, pur essendosi convertito al cattolicesimo, mette in discussione il clero: ve ne è una parte buona come Fra Cristoforo e una cattiva come Don Abbondio o la Monaca di Monza
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LA FIGURA DELLA DONNA E LA DIVINA PROVVIDENZA
Ce ne sono molte versioni, ma in particolare Lucia è la donna che personifica la Divina Provvidenza ( i dolori e le sofferenze hanno un senso nella storia che ha una sua logica ed è incomprensibile all’uomo)
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I LIMITI SOCIALI: LA CRITICA AL SUO TEMPO
Renzo non parla mai direttamente con Don Rodrigo; è sempre Fra Cristoforo a farne da intermediario: è l’effetto della gerarchia sociale del Seicento ( ancora criticata nel 1800) che impedisce alle persone di essere messe alla pari. Si incontrano solo Quando Don Rodrigo è in fin di vita nel lazzaretto.
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IL PROBLEMA DELLA LINGUA
Alessandro Manzoni, sin dall’inizio del1800, si accorge di un fattore importante: se un contadino francese sa leggere Moliere, un contadino italiano non riesce a capire né Dante né un qualsiasi autore suo contemporaneo ( si usava ancora il fiorentino colto del 1300 come lingua letteraria, secondo la riforma di Bembo) Manzoni capisce che agli Italiani manca uno strumento per capire le opere letterarie italiane
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Così, Manzoni decide di usare il fiorentino colto del 1800 e di revisionare tutte le sue opere affinché un italiano del 1800 potesse capire le sue opere MANZONI DECIDE DI DARE UNO STRUMENTO (i promessi sposi scritti in lingua corrente del 1800) AFFINCHE’ GLI ITALIANI POTESSERO IMPARARE LA LORO CULTURA
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Per tutte queste ragioni, Manzoni va considerato il padre della lingua italiana e la sua opera viene letta dal 1861 nelle scuole italiane perché considerato lo strumento con cui i primi Italiani hanno imparato la loro cultura
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RIPASSIAMO INSIEME PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA
IL FALSO LIETO FINE Lettura a pag. 174 RIPASSIAMO INSIEME PRIMA DI INIZIARE LA LETTURA
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