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MALATTIE ONCOLOGICHE Corso di Laurea in Infermieristica A.A. 2013/2014 2° Anno – 1° Semestre 39288 - INFERMIERISTICA MEDICO-CHIRURGICA (C.I ) 39293 -

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1 MALATTIE ONCOLOGICHE Corso di Laurea in Infermieristica A.A. 2013/2014 2° Anno – 1° Semestre INFERMIERISTICA MEDICO-CHIRURGICA (C.I ) INFERMIERISTICA DELL’AREA MEDICA Docente : Roberta Toschi

2 Inquadramento fisio-patologico
Cancro Termine generale usato per descrivere un’anomalia della crescita cellulare, si riferisce ad un gruppo di patologie a carico di vari tessuti. Il cancro può colpire qualunque distretto corporeo con manifestazioni che derivano dalla perdita di controllo della proliferazione e maturazione delle cellule Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

3 Inquadramento fisio-patologico
Classificazione principale in base al tessuto coinvolto Linfomi: neoplasie degli organi deputati a combattere le infezioni Leucemie: proliferazioni neoplastiche a carico degli organi emopoietici Sarcomi: tumori che originano nelle ossa, nei muscoli o nel tessuto connettivo Carcinomi: forme di cancro provenienti dalle cellule epiteliali All’interno della classificazione generale, un cancro viene catalogato sulla base della classificazione istologica, dello stadio e del grado di malignità Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

4 Diagnostica Endoscopia ( visualizzazione diretta degli organi )
Risonanza Magnetica , TAC, PET, Ecografie Biopsia (Agoaspirato, con ago a scatto, per incisione ed escissione) per diagnosi differenziale in diversi siti Markers tumorali ( CEA, CA 15-3, CA 19-9, CA 125, PSA ) Esami chimici ( valutazione condizioni cliniche ) Emocromo completo Rx torace Diagnostica specifica Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

5 SETTINGS ASSISTENZIALI
Centri oncologici specializzati : in cui viene effettuata diagnosi, stadiazione e trattamento. Ricoveri in ambito generale : in cui vengono trattati gli eventi avversi correlati Ambulatori e assistenza domiciliare : in cui il paziente viene seguito come utente esterno Hospice : strutture specifiche in cui si praticano solo cure palliative il cui obiettivo è l’assistenza di fine vita. Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

6 ACCERTAMENTO L’accertamento all’ammissione ( ricovero, domiciliare, hospice ) dovrà essere molto accurato: L’esame obiettivo fornirà informazioni utili per verificare lo stadio di malattia I modelli funzionali, iniziando da « Percezione – gestione della salute « e passando poi agli altri , daranno un quadro completo della gestione della malattia e delle autonomie residue L’anamnesi o narrazione completerà il quadro aggiungendo il punto di vista della persona e dei familiari Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

7 PDTA Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

8 PDTA oncologici in AUSL Bologna
Tumore della mammella Ca colon - retto Ca polmone Tumore testa collo ………………………. Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

9 Priorità infermieristiche
Supportare l’adattamento e l’indipendenza Promuovere il comfort Mantenere una funzionalità fisica ottimale Prevenire le complicanze Fornire informazioni riguardo al processo patologico, alla condizione, alla prognosi e al piano terapeutico Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

10 OBIETTIVI DI DIMISSIONE
Situazione attuale affrontata in modo realistico Dolore alleviato o controllato Omeostasi raggiunta Complicanze prevenute o ridotte Processo patologico, condizione, prognosi, scelte terapeutiche e piano di trattamento compresi Piano idoneo a soddisfare i bisogni dopo la dimissione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

11 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Paura; ansia ( specificare livello )»
Correlata a: Crisi situazionale ( cancro ) Minaccia o reale cambiamento dello stato di salute, dello stato socioeconomico, separazioni dalla famiglia ( ricoveri ) Minaccia di morte Trasmissione/Contagio interpersonale dei sentimenti Alterazione della funzionalità del ruolo e dei modelli di interazione sociale Evidenziata da: Espressioni di preoccupazione dovuta a cambiamenti degli eventi della vita Aumento della tensione, tremori, apprensione, irrequietezza, insonnia Sentirsi indifesi, senza speranza Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

12 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Paura; ansia ( specificare livello )»
NOC: autocontrollo della paura; autocontrollo dell’ansia Dimostra una gamma di sentimenti nella norma e diminuzione della sensazione di paura Appare rilassato e riferisce che l’ansia è gestibile Mostra comportamenti e strategie efficaci di coping Partecipa attivamente al piano di trattamento Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

13 NIC : Riduzione dell’ansia Indipendenti
Garantire un clima di fiducia in cui la persona possa esprimere i propri sentimenti o evitare di farlo. Incoraggiare la condivisione di pensieri e sentimenti Mantenere contatti frequenti con il paziente Invitare paziente e caregiver a riconoscere e chiarire le paure per iniziare a sviluppare strategie di coping Garantire informazioni in modo accurato e realistico sulla diagnosi e la prognosi Fornire spiegazioni sul piano terapeutico raccomandato, lo scopo e i possibili effetti collaterali. Aiutare la persona a prepararsi al trattamento Promuovere un ambiente tranquillo e silenzioso Fare attenzione ai segni di negazione e depressione come isolamento o rabbia ( idee suicide? ) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

14 NIC : Riduzione dell’ansia Collaborativi
Somministrare farmaci ansiolitici secondo prescrizione Discutere della possibilità di fare riferimento a professionisti esperti del counseling. Avviare i contatti se necessario Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

15 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Lutto anticipato»
Correlata a: Perdita prevista del benessere fisico ( parte del corpo o funzionalità ) Cambiamento dello stile di vita Percezione potenziale della morte Evidenziata da: Cambiamento delle abitudini alimentari, alterazione del modello di sonno, del livello di attività, della libido e del modello di comunicazione Negazione della perdita potenziale, senso di soffocazione, rabbia NOC: risoluzione del lutto Identifica ed esprime i concetti in modo appropriato Continua a svolgere le attività di vita in modo normale, riesce a guardare oltre e a pianificare il futuro giorno per giorno Dichiara di essere consapevole della situazione e mostra atteggiamenti di accettazione della realtà Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

16 NIC :Facilitazione dell’elaborazione del lutto Indipendenti
Comprendere lo shock iniziale dovuto alla diagnosi di tumore Garantire un clima aperto e non giudicare Incoraggiare l’espressione dei sentimenti Fare attenzione ai cambiamenti di umore, ai segni di conflitto, alle espressioni di rabbia o di ostilità Notare segni di depressione Fornire rinforzi riguardo al processo di malattia ed ai trattamenti NIC :Infondere speranza Identificare gli aspetti positivi della situazione ( remissione e terapie) Incoraggiare la partecipazione alle cure e alle decisioni Fare riferimento a figure specializzate ( es. psicologo o sacerdote ) Facilitare l’attivazione dell’assistenza domiciliare o in hospice Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

17 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Autostima situazionale scarsa»
Correlata a: Fattori biofisici: intervento chirurgico deturpante, effetti collaterali della chemioterapia o della radioterapia, es. perdita dei capelli, nausea e vomito, perdita di peso, anoressia, impotenza, sterilità, affaticamento opprimente, dolore non controllato Fattori psicosociali: minaccia di morte, senso di mancanza di controllo e dubbi riguardo all’accettazione da parte degli altri, paura ed ansia Evidenziata da: Dichiarata modificazione dello stile di vita, paura del rifiuto o della reazione da parte degli altri, sentimenti negativi nei confronti del corpo Preoccupazione per il cambiamento o per la perdita Non assumersi responsabilità riguardo alla cura di sé, scarsa adesione Modificata percezione del proprio ruolo e di quello altrui Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

18 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Autostima situazionale scarsa»
NOC: autostima Dichiara di comprendere i cambiamenti del corpo e di accettarsi nella situazione attuale Inizia a sviluppare meccanismi di coping per affrontare i problemi in modo efficace Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

19 Valutare le strutture di supporto utilizzabili
NIC :Gestione della chemioterapia; gestione della radioterapia - Indipendenti Rivedere gli effetti collaterali previsti per un particolare tipo di terapia (alopecia, intervento chirurgico deturpante) Garantire supporto emotivo al paziente e al caregiver durante l’esecuzione degli esami diagnostici e nella fase di trattamento Valutare le strutture di supporto utilizzabili Interagire frequentemente con la persona, mantenendo il contatto visivo Collaborativi Informare il paziente della possibilità di partecipare a programmi previsti dai gruppi di supporto Fare riferimento al counseling professionale Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

20 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Dolore acuto; dolore cronico»
Correlata a: Processo patologico (compressione e/o distruzione del tessuto nervoso, infiltrazione dei nervi o del loro sistema vascolare, infiammazione) Effetti collaterali dovuti a diversi agenti terapeutici contro il cancro Evidenziata da: Dolore riferito verbalmente Attenzione concentrata su di sé e centro di attenzione ristretto Alterazione del tono muscolare Maschera facciale di dolore Comportamento di distrazione e di protezione Irrequietezza ( dolore acuto ) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

21 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Dolore acuto; dolore cronico»
NOC: livello del dolore Riferisce alleviazione e/o controllo del dolore con minima interferenza sullo svolgimento delle ADL NOC: controllo del dolore Segue il trattamento farmacologico prescritto Dimostra di utilizzare tecniche di rilassamento e si dedica ad attività diverse come indicato dalla condizione individuale Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

22 NIC : Gestione del dolore Indipendenti
Determinare l’anamnesi del dolore, es. localizzazione, frequenza, durata ed intensità utilizzando una scala numerica (da o a 10) Trasmettere la sensazione di credere a quanto viene riferito dalla persona Garantire misure di comfort non farmacologiche ( es. massaggi, cambi di posizione ) e attività diversive (musica, tv ) Valutare ad intervalli regolari la riduzione e/o il controllo del dolore e modificare il regime di trattamento come previsto Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

23 NIC : Gestione del dolore Collaborativi
Sviluppare un piano personalizzato di gestione del dolore insieme alla persona ed al caregiver Somministrare analgesici secondo prescrizione Istruire il paziente all’uso della PCA (Analgesia Controllata dal Paziente) come appropriato Legge 38/2010 Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

24 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Nutrizione inferiore al fabbisogno»
Correlata a: Stato ipermetabolico associato al cancro Conseguenze della chemioterapia, della terapia radiante, dell’intervento chirurgico (es. anoressia, irritazione gastrica, alterazione del gusto, nausea) Stress emotivo, affaticamento, dolore non controllato adeguatamente Evidenziata da: Riferita assunzione inadeguata di alimenti, alterazione del gusto, perdita di interesse nei confronti del cibo, vomito Peso corporeo inferiore del 20% o più a quello di riferimento Cavo orale infiammato e dolente Diarrea o stipsi, crampi addominali Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

25 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Nutrizione inferiore al fabbisogno»
NOC: stato nutrizionale Manifesta peso corporeo stabile o progressivo aumento di peso e assenza di segni di malnutrizione NOC: conoscenze: dieta Dichiara di comprendere le ragioni, dovute al processo patologico e al trattamento, che interferiscono sull’adeguata assunzione di cibo Partecipa agli interventi specifici per stimolare l’appetito e aumenta le assunzioni dietetiche Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

26 NIC : Terapia nutrizionale Indipendenti
Monitorare quotidianamente l’assunzione del cibo Misurare peso e altezza. Accertare quanto peso corporeo si è perso di recente Ispezionare la cute e le mucose notando pallore, ferite che non cicatrizzano normalmente, Incoraggiare a seguire una dieta ipercalorica e ricca di nutrienti, con un’adeguata introduzione di liquidi Creare un’atmosfera piacevole per i pasti; incoraggiare la persona a condividere il momento del pasto con familiari ed amici Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

27 Controllare i fattori ambientali (es. odori forti, rumori).
NIC : Gestione della chemioterapia Indipendenti Adattare la dieta prima e dopo il trattamento (bevande fresche, cibi leggeri e iposodici, cracker secchi, toast) . Far bere un’ora prima e un’ora dopo i pasti Controllare i fattori ambientali (es. odori forti, rumori). Evitare i cibi troppo dolci, grassi o speziati Controllare la presenza di sangue nelle feci e nel contenuto gastrico Monitorare l’efficacia degli antiemetici Collaborativi Monitorare gli esami di laboratorio (conta linfocitaria totale, emoglobina, conta piastrinica, albumina, protidemia ) Garantire la somministrazione dei farmaci secondo prescrizione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

28 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di insufficiente volume di liquidi»
Fattori di rischio Perdite eccessive, attraverso vomito e/o diarrea, eventuale drenaggio e ferita chirurgica Stato ipermetabolico Assunzione di liquidi compromessa NOC: idratazione Manifesta bilancio idrico adeguato come evidenziato da parametri vitali stabili, umidità delle mucose, normale turgore cutaneo, eliminazione urinaria appropriata Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

29 NIC :Gestione dei liquidi e degli elettroliti Indipendenti
Monitorare le entrate e le uscite nelle 24 ore Controllare il peso corporeo Monitorare i parametri vitali Valutare il turgore cutaneo e l’umidità delle mucose. Notare se la persona riferisce di avere sete Ridurre il numero delle venipunture (es. far coincidere l’iniezione per posizionare un’infusione ev con il prelievo di sangue). Collaborativi Assicurare la somministrazione di liquidi secondo prescrizione Monitorare gli esami di laboratorio (emocromo completo, elettroliti) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

30 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Affaticamento»
Correlata a Ridotta produzione di energia metabolica, aumentata richiesta di energia (stato ipermetabolico ed effetti del trattamento) Opprimenti richieste emotive Effetti collaterali degli antidolorifici o di altri farmaci, chemioterapia, terapia radiante Evidenziata da: Perdita di energia difficilmente trattabile, incapacità di mantenere la routine abituale, compromissione della capacità di concentrarsi, letargia e apatia Disinteresse per il mondo circostante NOC: resistenza Riferisce un miglioramento nel senso di energia Realizza e partecipa alle attività di vita quotidiana e a quelle desiderate secondo le proprie possibilità Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

31 NIC : Gestione dell’energia Indipendenti
Pianificare l’assistenza in modo da permettere periodi di riposo Programmare le attività nei momenti in cui la persona ha più energie. Coinvolgere la persona significativa nella pianificazione Stabilire con la persona obiettivi realistici di attività Assistere per i bisogni relativi alla cura di sè Collaborativi Fornire ossigeno supplementare come prescritto Fare riferimento al fisioterapista e al terapista occupazionale Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

32 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di infezione»
Fattori di rischio Inadeguate difese secondarie a immunosoppressione, es. soppressione del midollo osseo ( effetto collaterale chemio e radio terapia ) Malnutrizione Procedure invasive NOC: stato immunitario Rimane apiretico e raggiunge la guarigione come appropriato NOC: conoscenze: controllo delle infezioni Conosce e mostra comportamenti volti a prevenire o ridurre il rischio di infezione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

33 NIC : Protezione dalle infezioni Indipendenti
Garantire l’applicazione di una corretta procedura di igiene delle mani (staff di assistenza e visitatori). Controllare e limitare i visitatori che possono avere infezioni .Mettere in isolamento la persona, se necessario Sottolineare l’importanza di mantenere un’adeguata igiene personale (incoraggiare la persona a fare la doccia tutti i giorni) Monitorare la temperatura corporea Monitorare cute, apparato respiratorio e apparato genitourinario per segni e sintomi di infezione Mantenere la biancheria del letto asciutta e senza pieghe Promuovere una corretta igiene orale Evitare/limitare procedure invasive Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

34 NIC : Protezione dalle infezioni Collaborativi
Monitorare gli esami di laboratorio: emocromo con conta differenziale dei globuli bianchi, granulociti e conta piastrinica Evitare e/o limitare le procedure invasive. Garantire tecniche asettiche Eseguire colture come prescritto Somministrare gli antibiotici secondo prescrizione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

35 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di compromissione della mucosa orale»
Fattori di rischio Effetti collaterali di alcuni farmaci chemioterapici (es. antimetaboliti) e delle radiazioni Disidratazione, malnutrizione, digiuno per più di 24 ore NOC: igiene orale Manifesta mucose intatte, rosee, umide e senza infiammazioni o ulcerazioni NOC: cura dell’igiene orale Dichiara di comprendere i fattori causali Dimostra tecniche per mantenere o ristabilire l’integrità della mucosa orale Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

36 NIC : Mantenimento della salute del cavo orale Indipendenti
Incoraggiare la persona a valutare ogni giorno la cavità orale, notando cambiamenti dell’integrità della mucosa (es. secchezza, arrossamento) Chiedere alla persona di riferire eventuale bruciore alla bocca, modificazioni della voce o capacità di deglutire, vomito con presenza di sangue Istruire su una corretta igiene orale: Utilizzare collutori composti da acqua calda e sale o bicarbonato. Utilizzare una soluzione di acqua ossigenata diluita in caso di sanguinamento o tessuti infetti; Utilizzare uno spazzolino da denti a setole morbide Utilizzare il filo interdentale con delicatezza o l’apparecchio a getto d’acqua con cautela; Mantenere umide le labbra con burro cacao Discutere della necessità di eliminare il fumo ed il consumo di alcol Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

37 NIC : Mantenimento della salute del cavo orale Collaborativi
Fare riferimento al dentista prima di iniziare la chemioterapia o la terapia radiante al collo e/o alla testa Eseguire coltura in caso di lesione orale sospetta Somministrare i farmaci prescritti: Sciacqui analgesici (es. lidocaina ad uso topico) Preparazioni antimicotiche (es. nistatina); Farmaci contro la nausea; Analgesici oppioidi, es. morfina Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

38 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di compromissione dell’integrità cutanea e tissutale»
Fattori di rischio Effetti della chemioterapia e della terapia radiante Deficit immunologico Stato nutrizionale alterato, anemia NOC: controllo dei rischi Identifica interventi appropriati alla condizione specifica Partecipa alle tecniche per prevenire le complicanze e promuovere la guarigione come appropriato Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

39 Incoraggiare a fare la doccia con acqua tiepida e sapone neutro
NIC : Gestione della chemioterapia; gestione della terapia radiante Indipendenti Monitorare frequentemente la cute ricercando effetti collaterali della terapia antiblastica come lesioni o ritardata cicatrizzazione della ferita. Sottolineare l’importanza di riferire la presenza di lesioni da parte del caregiver Incoraggiare a fare la doccia con acqua tiepida e sapone neutro Istruire il paziente ad evitare di sfregarsi con forza e di grattarsi , invitarlo a tamponare la cute per asciugarla invece di strofinarla Incoraggiare a cambiare posizione frequentemente Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

40 NIC : Gestione della chemioterapia; gestione della terapia radiante Indipendenti segue
Rivedere con la persona il protocollo per la cura della cute durante la chemioterapia Usare un CVC o CVP idoneo, diluire il farmaco antiblastico secondo protocollo e accertarsi che l’infusione ev prosegua correttamente; Istruire a riferire al caregiver sensazione di disagio al sito di accesso venoso periferico; Monitorare la cute, il sito ev e la vena se vi è presenza di eritema, edema, dolenzia; zone con livido, prurito e/o bruciore, gonfiore, dolore, vesciche che evolvono in ulcerazioni e/o tessuto necrotico; Lavare immediatamente la cute con acqua e sapone se il farmaco gocciola sulla cute del paziente o dell’operatore; Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

41 Somministrare l’antidoto appropriato se si verifica stravaso ev:
NIC : Gestione della chemioterapia; gestione della terapia radiante Collaborativi Somministrare l’antidoto appropriato se si verifica stravaso ev: Dimetil sulfossido (DMSO): in caso di stravaso di mitomicina e doxorubicina. L’iniezione di difenidramina può alleviare i sintomi di bruciore alla vena; Ialuronidasi: iniettato per via sc in caso di stravaso di vincristina, vinblastina, etoposide (VP16), vindesina, vinorelbina, teniposide (Vm26) e paclitaxel; Tiosolfato: iniettato per via sc in caso di stravaso di azotoiprite e di grandi quantità di cisplatino concentrato (superiori a 20ml) Applicare ghiaccio o impacchi caldi in base al protocollo Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

42 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di stipsi; rischio di diarrea»
Fattori di rischio Irritazione della mucosa gastrointestinale dovuta a chemioterapia e a terapia radiante , malassorbimento dei grassi Tumore ormone-secernente, carcinoma del colon Scarsa assunzione di liquidi, dieta povera di fibre, scarso esercizio fisico, uso di oppiacei e/o narcotici NOC: eliminazione fecale Mantiene il modello intestinale abituale Dichiara di comprendere i fattori, gli interventi e le soluzioni appropriate alla condizione individuale Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

43 Somministrare liquidi per via endovenosa e farmaci:
NIC : Gestione della stipsi; gestione dei fecalomi; gestione della diarrea Indipendenti Monitorare e registrare le evacuazioni compresa la frequenza e la consistenza Incoraggiare ad assumere liquidi, ad aumentare la presenza delle fibre nella dieta e a svolgere regolare esercizio fisico Verificare l’eventuale presenza di fecalomi se la persona non evacua da 3 giorni o in caso vi sia distensione addominale, crampi o cefalea Collaborativi Somministrare liquidi per via endovenosa e farmaci: Farmaci antidiarroici Sostanze che ammorbidiscono le feci, lassativi, clisteri secondo prescrizione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

44 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di modello sessuale inefficace»
Fattori di rischio Deficit di conoscenze e capacità di rispondere ai cambiamenti correlati allo stato di salute, ad alterazioni di strutture o funzioni organiche, a malattie o trattamenti medici Paura e ansia Affaticamento ingravescente Mancanza di privacy o di una persona significativa NOC: prestazione di ruolo Mantenere per quanto possibile la funzionalità sessuale al livello desiderato Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

45 NIC : Counseling sessuale Indipendenti
Dialogare con il paziente ed il partner delle eventuali alterazioni della sfera sessuale, rassicurando sulla normalità dell’evento. Informare la persona degli effetti collaterali dei farmaci antiblastici e come questi influiscono sulla sessualità Collaborativi Discutere della possibilità di ricorrere alla consulenza di un terapista sessuale, se opportuno Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

46 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Rischio di interruzione dei processi familiari»
Fattori di rischio Crisi situazionale o di passaggio da condizioni diverse dovute alla lunga malattia, cambiamento del ruolo e dello stato economico Perdita prevista di un membro della famiglia NOC: coping della famiglia Esprime liberamente i sentimenti Dimostra coinvolgimento individuale nel processo di risoluzione della situazione Incoraggia e favorisce la persona malata a gestire la situazione secondo la propria volontà e i propri desideri Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

47 NIC : Mantenimento dei processi familiari Indipendenti
Identificare i membri che compongono la famiglia, la presenza di una famiglia di tipo allargata e di una rete sociale (es. amici, vicini) Identificare le aspettative di ruolo dei membri della famiglia ed incoraggiarli a parlare tra di loro Osservare con attenzione le manifestazioni che rivelano vulnerabilità Relazionarsi con i membri della famiglia in modo cordiale, premuroso e rispettoso Collaborativi Discutere della possibilità di fare riferimento a gruppi di supporto, sostegno spirituale (es. sacerdote, terapista familiare, se indicato Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

48 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …»
Correlata a Mancata conoscenza e di richiamo delle informazioni Domande e richiesta di informazioni Mancanza di familiarità con le risorse informative Limitazioni cognitive Evidenziata da: Interpretazione errata delle informazioni e di concetti errati Dichiarazione del problema Dichiarazioni che riflettono errata comprensione Scarsa adesione alle istruzioni, sviluppo di complicanze prevenibili Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

49 DIAGNOSI INFERMIERISTICA «Conoscenza insufficiente …»
NOC: conoscenze: processo patologico Conosce con precisione le informazioni relative a: diagnosi, prognosi e complicanze potenziali in base al proprio livello di preparazione culturale NOC: conoscenze: regime di trattamento Dichiara di comprendere il piano di trattamento Mette in atto i necessari cambiamenti dello stile di vita e segue il regime terapeutico Identifica ed utilizza le risorse disponibili in modo appropriato Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

50 NIC :Insegnamento: processo patologico Indipendenti
Fornire informazioni chiare e accurate, basate sui fatti, ma comunicare con tatto e sensibilità. Rispondere domande in modo specifico, ma evitare di essere troppo dettagliati con spiegazioni e particolari non necessari Spiegare la routine ospedaliera Chiedere alla persona un feedback verbale e chiarire i concetti errati sulla patologia oncologica Informare la persona sulla cura di cute e di capelli, es. evitare shampoo aggressivi, tinture, permanenti, acqua salata, acqua con cloro; evitare l’esposizione a vento forte e a caldo o freddo estremi; evitare l’esposizione solare nella zona trattata per un anno dopo il termine della terapia radiante; Fornire opuscoli informativi riguardo la patologia, il trattamento e servizi di supporto Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

51 Preparazione dei farmaci antiblastici
Obiettivi Assicurare una corretta preparazione dei farmaci antiblastici; prevenire la contaminazione dell'operatore e dell'ambiente Fasi Preparazione dell'ambiente, del materiale e vestizione dell'operatore; diluizione dei farmaci antiblastici; riordino del materiale e dell'ambiente e smaltimento dei rifiuti pericolosi. Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

52 Materiale occorrente Cappa aspirante a flusso laminare verticale;
Telino sterile costituito da un lato assorbente e da uno impermeabile; Contenitore rigido per lo smaltimento dei rifiuti taglienti; Fleboclisi e farmaci; pompe elastomeriche Guanti in lattice di tipo chirurgico, o in nitrile, sterili per la preparazione, non sterili per la somministrazione; Camice monouso di tipo chirurgico in tessuto non tessuto (TNT) idrorepellente, a maniche lunghe e chiusura posteriore, copricapo e calzari, mascherina. Filtri equalizzatori di pressione. etichette; Materiale di protezione per i farmaci fotosensibili (es.fogli di alluminio) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

53 Materiale occorrente ( segue )
Siringhe con raccordo luer-lock; Aghi, garze e disinfettante; Guanti sterili; Guanti non sterili per somministrazione Pannetto monouso e detergente per pulizia della cappa Contenitore per lo smaltimento di altri rifiuti pericolosi; Protezione respiratoria: Facciali filtranti: FFP2 (diluizione) FFP3 (incidente ambientale) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

54 Laboratorio centralizzato per la preparazione dei farmaci antiblastici
La centrale antiblastica è composta da: Zona filtro Zona preparazione e immagazzinamento, posta a valle della zona filtro con annesso locale per la decontaminazione Attrezzature Cappa a flusso laminare verticale Frigorifero biologico a doppia temperatura Termosigillatrice Arredi di facile pulizia e decontaminazione Contenitori per il trasporto farmaci antiblastici Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

55 1 - Preparazione dell'ambiente, del materiale e vestizione dell'operatore
Accertarsi che siano chiuse porte e finestre del locale in cui è installata la cappa Accendere la cappa aspirante almeno 20 minuti prima dell'utilizzo Eseguire l’igiene delle mani Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

56 2 – Diluizione dei farmaci antiblastici
Rivestire non più del 30% del piano di lavoro della cappa aspirante con telino assorbente monouso Apporre etichette con il nome e cognome del paziente, il nome del farmaco, la dose e la velocità di infusione Avvolgere con materiale di protezione i flaconi delle fleboclisi in cui saranno diluiti i farmaci fotosensibili Preparare il materiale occorrente per la diluizione dei farmaci antiblastici Aprire il flacone e disinfettare il tappo perforabile Aprire la fiala del solvente e aspirarne il contenuto con la siringa Perforare la parte centrale della membrana in gomma del flaconcino e introdurre la quantità minima richiesta di solvente; questa manovra va eseguita lentamente dirigendo il diluente verso le pareti del flaconcino Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

57 2 – Diluizione dei farmaci antiblastici segue
Aspirare il quantitativo esatto di farmaco richiesto senza superare i ¾ del volume della siringa. Estrarre l’ago in aspirazione, sempre con la protezione della garza Introdurre il farmaco dosato nel flacone della fleboclisi, perforando la parte centrale della membrana del tappo, precedentemente disinfettata Inserire in ogni fleboclisi contenente farmaci antiblastici il deflussore precedentemente riempito di soluzione fisiologica Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

58 3 - Riordino e smaltimento
Smaltire la siringa con l'ago innestato, le fiale e/o i flaconi nel contenitore rigido per taglienti Smaltire il telino assorbente monouso nel contenitore per rifiuti pericolosi Pulire la cappa con acqua e detergente e asciugare, utilizzando pannetti monouso da eliminare nel contenitore per rifiuti a rischio biolgico Rimuovere i DPI ed eliminarli nel contenitore per rifiuti pericolosi Effettuare il lavaggio delle mani Spegnere la cappa aspirante dopo almeno 30 minuti dal termine dell’utilizzo Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

59 Somministrazione dei farmaci antiblastici
Obiettivi Assicurare una corretta somministrazione Prevenire la contaminazione dell'operatore e dell'ambiente durante la somministrazione Evitare lo stravaso del farmaco Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

60 Materiale occorrente Telino monouso impermeabile
Dispositivi individuali di protezione (DPI): mascherina con visiera oppure mascherina con occhiali, copricapo, guanti in lattice di tipo chirurgico o in vinile Camice monouso di tipo chirurgico, in tessuto non tessuto (TNT), idrorepellente a maniche lunghe e chiusura posteriore. Contenitore rigido per lo smaltimento dei taglienti Contenitore per lo smaltimento di altri rifiuti pericolosi Fleboclisi, deflussori con attacco luer-lock Prolunghe con rubinetto a tre vie Aghi cannula di diverse misure, laccio emostatico Batuffoli, antisettici (iodoformio o clorexidina), cerotti Pompa infusionale volumetrica Bicchieri di plastica monouso Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

61 Procedura (con venipuntura)
Informare il paziente sulla procedura da eseguire Istruire il paziente sui segni e sintomi dello stravaso: arrossamento, bruciore, dolore, gonfiore Eseguire l’igiene delle mani Indossare gli indumenti barriera Posizionare un telino impermeabile sotto il braccio del paziente Reperire la vena per la somministrazione dei farmaci antiblastici: preferire le vene dell'avambraccio, evitando le vene del dorso della mano e quelle in prossimità di articolazioni, in particolare le piccole articolazioni della mano. Gli arti con circolo venoso linfatico compromesso, le vene fragili di piccolo calibro o infiammate Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

62 Procedura (con venipuntura) segue
Interrompere l'infusione in caso di dolore, formicolio, rossore o irritazione; in questo caso, applicare le indicazioni da attuare in caso di stravaso. Al termine della somministrazione della terapia, se non è il momento di asportarlo, eseguire un lavaggio dell'ago cannula e la prolunga con soluzione fisiologica Smaltire tutto il materiale dell'infusione nel contenitore per rifiuti pericolosi Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

63 Procedura (con venipuntura) Considerazioni generali
Cambiare il punto di infusione nelle terapie antiblastiche ripetute, iniziando distalmente e procedendo prossimalmente Posizionare un ago-cannula raccordato ad una prolunga con un rubinetto a tre vie a sua volta collegato ad un dispositivo in lattice perforabile Le prescrizioni dovrebbero sempre essere controllate in doppio, come pure il dosaggio I dosaggi dei farmaci vengono calcolati il più delle volte in base alla superficie corporea del paziente (per metro quadro) e solo talvolta in base al peso (per chilogrammo). Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

64 Utilizzo dei flaconi di perfusione
Somministrare i farmaci nell’ordine prescritto dal protocollo Mettere un telino impermeabile sotto il punto di somministrazione I deflussori delle fleboclisi vanno raccordati direttamente al rubinetto a tre vie Le fleboclisi di lavaggio vanno somministrate in sequenza, lasciando raccordato il deflussore ad una via del rubinetto a tre vie Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

65 Boli endovenosi Raccordare la siringa ad un dispositivo a due vie o ad un rubinetto in linea, collegato con la soluzione fisiologica di lavaggio Somministrare il bolo alternando il farmaco alla soluzione fisiologica Eseguire sempre il lavaggio della vena con soluzione fisiologica fra un farmaco e l'altro Iniettare i farmaci nell'ordine e secondo i tempi previsti dal protocollo medico Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

66 Pompe elastomeriche Raccordare il deflussore della pompa al cono del catetere venoso con il sistema Luer-Lock. Fissare il regolatore di flusso della pompa alla cute con un cerotto L’infusione tramite pompa elastomerica può durare da due a sette giorni secondo le necessità e il modello della pompa. Il paziente può deambulare portando la pompa in una borsa, es. marsupio Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

67 Somministrazione per OS
Eseguire l’igiene delle mani Indossare i DPI In caso di farmaci confezionati in blister, estrarre la compressa facendola cadere direttamente nel bicchiere di plastica del paziente Estrarre una compressa dal flacone contenente più dosi del farmaco, facendola scivolare nel coperchio della confezione e da questo nel bicchiere di plastica per il paziente Rimuovere i guanti e smaltirli, insieme al bicchiere, in un contenitore per rifiuti sanitari pericolosi Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

68 Contaminazione della cute
Risciacquare immediatamente, accuratamente e abbondantemente con sola acqua corrente e successivamente lavare con sapone e acqua calda Usare sapone liquido e non disinfettanti a base di iodio o clorexidina Detergere abbondantemente la zona contaminata con cloroderivati diluiti al 5% e risciacquare con acqua tiepida Mettere in atto le procedure previste per lo stravaso in caso di soluzione di continuità della cute (graffi o tagli). Contaminazione degli occhi Irrigare immediatamente e abbondantemente tenendo l'occhio aperto utilizzando l’apposito dispositivo lavaocchi contenente soluzione fisiologica sterile In caso di permanenza di bruciori o alterazioni della visione consultare immediatamente l'oculista Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

69 Contaminazione ambientale
Piccoli spandimenti Se la quantità di farmaco versato non supera i 5 ml o i 5 g di polvere, i provvedimenti di detersione e pulizia possono essere direttamente eseguiti dalla persona addetta alla preparazione Asciugare i liquidi con garza, carta assorbente o pannetto monouso e i solidi con lo stesso materiale ma umidificato procedendo dall’esterno verso l’interno Lavare la superficie con detergente e risciacquare. Eventuali frammenti di vetro devono essere eliminati nei contenitori rigidi per taglienti e il restante materiale nei contenitori per rifiuti pericolosi Trattare la zona con ipoclorito al 10%.e sciacquare abbondantemente Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

70 Contaminazione ambientale
Grandi spandimenti Qualora la quantità di liquido o polveri sia superiore a 5 ml o 5 g, la superficie deve essere coperta delicatamente con carta assorbente (umidificata nel caso di polveri) per limitare lo spargimento; porre attenzione a non generare aerosol L'accesso alla zona deve essere immediatamente vietato Il personale, provvisto di DPI, può procedere alla detersione dell'area seguendo la metodologia precedentemente descritta Non possono essere utilizzati inattivatori chimici per il rischio di generare composti chimici pericolosi Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

71 Stravaso Il danno conseguente allo stravaso dipende dall’appartenenza del farmaco ad una delle seguenti categorie Inerti : non richiedono alcun trattamento antidotico, ma solo misure di carattere generale Irritanti provocano una reazione locale a carico della cute con edema, con o senza reazione infiammatoria, con o senza reazione cutanea, comunque senza danno tissutale Vescicanti provocano un serio danno ai tessuti. Vi può essere fuoriuscita di liquido nello spazio extra cellulare e formazione di bolle o vesciche. Si può creare un danno ai tessuti con formazione di ulcere necrotiche, generalmente irreversibili (necrosi tissutale). Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

72 Procedura da attuare in caso di stravaso
Identificare i primi segni che indicano il sospetto di uno stravaso: dolore immediato, bruciore, eritema, tumefazione o colorazione anomala della cute, fibrosi dei vasi sanguigni, indurimento, vesciche Interrompere immediatamente la somministrazione del farmaco lasciando in sito l'ago o il catetere e avvisare il medico Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

73 Procedura da attuare in caso di stravaso
Aspirare per rimuovere la maggior quantità possibile di farmaco travasato Iniettare immediatamente l'antidoto prescritto e rimuovere l'ago o il catetere Elevare l'arto del paziente per favorire il ritorno venoso Evitare di comprimere e/o frizionare la cute circostante lo stravaso Annotare nella cartella infermieristica del paziente il tipo di farmaco travasato e il trattamento effettuato Tenere in osservazione il paziente e documentare l'evoluzione dei fenomeni relativi all'evento per almeno due settimane Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

74 Radioterapia Radiazioni ionizzanti
Con il termine ionizzazione si indica il processo attraverso il quale un atomo o una molecola possono perdere o acquistare almeno un elettrone, dando così origine a particelle che vengono chiamate ioni in relazione al fatto che essi si pongono in movimento quando sono sottoposte all’azione di un campo elettrico La stessa materia vivente viene ionizzata dalle radiazioni ionizzanti, rappresentate da: Radiazioni elettromagnetiche di energia sufficientemente elevata (raggi gamma e raggi X) Radiazioni “corpuscolari” cioè particelle di massa come elettroni, protoni, neutroni, particelle alfa Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

75 Radioterapia In ambiente sanitario le sorgenti di radiazioni ionizzanti sono rappresentate da apparecchi radiologici e da sostanze radioattive Nelle UA di radioterapia sono utilizzate sorgenti particolarmente “intense” di radiazioni ionizzanti, il cui effetto viene utilizzato per “eliminare” le cellule tumorali Per ottenere la migliore compliance, spiegare che: Le sedute di radioterapia sono brevi, però necessitano di una preparazione tecnica che richiede tempo e collaborazione al paziente La radioterapia non è dolorosa Dopo una seduta di radioterapia non si rimane radioattivi Un ciclo di radioterapia richiede solitamente alcune settimane prima di completarsi, in quanto si possono applicare quotidianamente solo piccole dosi di raggi Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015

76 Radioterapia metabolica
Prima della somministrazione della sostanza radioattiva fornire informazioni verbali, scritte e se necessario audiovisive circa la natura delle radiazioni lo scopo ed il tipo di impianto, le complicanze del trattamento le sensazioni esperibili e le appropriate misure di protezione dalle radiazioni In questo caso il paziente diventa emettitore di radiazioni perché gli sono state introdotte sorgenti di radiazioni ionizzanti (es. capsula con 131I) Importante: Oltre che all’assistenza concernente la patologia, il paziente deve essere sottoposto alle vigenti norme di radioprotezione Infermieristica dell'area medica Toschi A.A. 2014/2015


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