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LA PERCEZIONE DEL RISCHIO CONNESSA ALLE VACCINAZIONI. LE STRATEGIE

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Presentazione sul tema: "LA PERCEZIONE DEL RISCHIO CONNESSA ALLE VACCINAZIONI. LE STRATEGIE"— Transcript della presentazione:

1 LA PERCEZIONE DEL RISCHIO CONNESSA ALLE VACCINAZIONI. LE STRATEGIE
COMUNICATIVE Dott. Stefano Tafi Pistoia, 09/09/2017

2 I VACCINI, VITTIME DEL LORO SUCCESSO?
Janet Parker 01/03/1938 – 11/09/1978

3 Solo nel XX secolo il vaiolo ha causato un numero tra 300 e 500 milioni di morti.
Koplow, David A., Smallpox: the fight to eradicate a global scourge, Berkeley, University of California Press, 2003, ISBN

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7 Casi di difterite in Italia. Fonte: Epicentro-ISS

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9 Bias di conferma: tendiamo a sovrastimare le informazioni o gli eventi che confermano le nostre decisioni o convinzioni, piuttosto che rimetterle in discussione. Bias di omissione: In situazioni di scelta rischiosa, quando chi deve decidere si confronta con l’alternativa tra azione concreta e omissione, si tende a scegliere l’omissione. Bias di sopravvivenza: considerare le persone che sono sopravvissute ad un evento come rappresentative del rischio, ignorando le altre.

10 Effetto Dunning Kruger: le persone non esperte tendono a sovrastimare le proprie capacità.
Euristica della disponibilità: le persone tendono a sovrastimare quelle informazioni che sono loro immediatamente disponibili o che riguardano una cerchia di persone “vicine”. Bias di percezione del rischio: il rischio viene percepito come tale soltanto se lo si vede. Quanti genitori di oggi hanno visto una polio, o una difterite o un vaiolo?

11 LE CORRELAZIONI SPURIE

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13 La nuova era: il cialtronevo

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20 CUI PRODEST?

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22 Sono state ottenute 494 risposte
Somministrazione di un breve questionario anonimo volontario on line ad un gruppo di mamme appartenenti al gruppo Facebook „consigli da mamma a mamma“ dall'11 al 20 dicembre Il questionario è stato creato utilizzando l'applicazione „moduli“ di Google. Sono state ottenute 494 risposte

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24 54,3 %

25 VACCINI ED ENCEFALITI L’ipotesi di una relazione causale tra vaccinazione ed encefalite riguarderebbe nello specifico due vaccini: il vaccino contro il morbillo, e il vaccino cellulare contro la pertosse.

26 PERTOSSE Nel gennaio 1974 venne pubblicato un articolo su una serie di 36 casi di bambini inglesi che secondo gli autori avevano sofferto di gravi complicazioni neurologiche causate dalla vaccinazione contro la pertosse[108] Dalla discussione scientifica sulla possibile associazione tra vaccino antipertosse e encefalite nacque l'iniziativa di promuovere uno studio epidemiologico, per verificare tale ipotesi. Lo studio in questione, uno studio caso-controllo, suggerì una modesta associazione tra vaccino ed eventi neurologici permanenti classificabili come encefalite/encefalopatia che in termini assoluti era quantificabile in 1 danno neurologico permanente ogni dosi A metà degli anni 90 la maggior parte dei Paesi industrializzati ha optato per i vaccini acellulari contro la pertosse

27 MORBILLO Nel 1974 il Journal of the American Medical Association pubblicò un articolo nel quale venivano descritti 84 pazienti che avevano presentato sintomi neurologici entro 30 giorni dalla somministrazione del vaccino antimorbillo[109] In uno studio retrospettivo del 2006 condotto negli Stati Uniti, furono analizzati 452 casi di bambini con encefalopatia: la loro storia vaccinale fu confrontata con quella di bambini sani della stessa età e provenienza, e fu rilevato che i bambini con encefalopatia non avevano ricevuto più spesso vaccino antimorbillo o antipertosse rispetto ai controlli sani[110] L'incidenza teorica attesa si attesta sui 0,25-1 casi x milione. NESSUNO STUDIO HA CONFERMATO L'ESISTENZA REALE DI UNA ASSOCIAZIONE CAUSALE TRA VACCINO A CELLULE INTERE PER LA PERTOSSE, VACCINO PER IL MORBILLO ED ENCEFALITI

28 SHOCK ANAFILATTICO Lo Shock anafilattico è una grave reazione allergica, imprevedibile, che si manifesta a causa del contatto dell'organismo con una particolare sostanza che scatena la reazione. Lo shock anafilattico può potenzialmente essere scatenato da qualsiasi sostanza. Le sostanze che più frequentemente possono indurlo sono il veleno di insetti, particolari alimenti (es. Arachidi, nocciole, molluschi, uova, fragole etc.), farmaci (soprattutto antibiotici e antinfiammatori). Ogni medico vaccinatore deve essere dotato dei farmaci per il trattamento di questa situazione che, se prontamente trattata, ha una mortalità prossima allo zero in ambiente protetto, arrivando al 20% in ambiente non protetto[111].

29 I VACINI SONO SPERIMENTATI?
Successivamente alla immissione in commercio continua una sorveglianza, detta postmarketing, basata sulle segnalazioni di eventuali eventi avversi da parte dei medici, farmacisti e utenti

30 GLI ADDITIVI NEI VACCINI SONO PERICOLOSI?
IL „CASO“ THIMEROSAL: il Thimerosal è una sostanza che veniva utilizzata come conservante nelle fiale dei vaccini multidose. Un metabolita del thimerosal è l'etilmercurio. Il metilmercurio, composto organico del mercurio e neurotossico in quantità elevate, viene assunto dall’uomo soprattutto tramite gli alimenti di origine marina. L’etilmercurio, derivato dal thimerosal, è un composto differente dal metilmercurio, Diversi studi indicano che l’etilmercurio è eliminato più rapidamente dall’organismo umano e animale, ed è meno neurotossico. Nessuno studio scientifico ha evidenziato un aumento di patologie nei bambini sottoposti a vaccini contenenti thimerosal. A SCOPO PREVENTIVO IL THIMEROSAL E' STATO RIMOSSO DAI VACCINI COMMERCIALIZZATI NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI A PARTIRE DAGLI ANNI '90

31 «Ogni sostanza può diventare un veleno:
L'Alluminio: Gli adiuvanti vaccinali più usati sono due sali di alluminio, l'idrossido di alluminio Al(OH)3 e il fosfato di alluminio AlPO4 Entrambi sono dei gel poco solubili. Quando si iniettano nel muscolo, questi gel rimangono a lungo lì e rilasciano gli antigeni molto lentamente. Anche l'Al viene portato in soluzione lentamente ed escreto velocemente per via urinaria. Una analisi della FDA evidenzia che la quantità di Al che può essere accumulata dopo le vaccinazioni (secondo il calendario USA) non supera mai le soglie delle normative di sicurezza, anche in neonati con basso peso alla nascita. «Ogni sostanza può diventare un veleno: è la dose a fare la differenza».

32 VACCINI E AUTISMO: IL CASO WAKEFIELD
Andrew Jeremy Wakefield (1957) è un ex medico e chirurgo britannico, conosciuto principalmente per una pubblicazione scientifica fraudolenta del 1998 in cui sosteneva la correlazione, oggi smentita, tra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) e la comparsa di autismo e malattie intestinali. Lo studio fu presto ritirato: si scoprì che Wakefield era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie intentate da un avvocato contro le case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Inoltre si scoprì che Wakefield aveva brevettato un sistema di vaccini alternativo per sostituire il trivalente che aveva additato come causa dell'autismo.

33 Il Lancet nel 2010 pubblicò una completa ritrattazione dell'articolo del 1998, sulla base delle conclusioni del GMC, evidenziando che i contenuti del manoscritto erano stati falsificati

34 Il 28 gennaio 2010, un tribunale di 5 membri designati del GMC trovò provate le accuse, tra cui quattro episodi di disonestà e 12 episodi di abuso su bambini mentalmente disagiati. I giudici stabilirono che Wakefield era “venuto meno ai suoi obblighi di consulente responsabile”, sia agendo contro gli interessi dei suoi pazienti sia agendo “in modo disonesto e irresponsabile” nelle sue ricerche pubblicate. Wakefield venne radiato dal Medical Register nel maggio 2010, con una dichiarazione di falsificazione disonesta delle ricerche sul Lancet, e non può più praticare la professione medica nel Regno Unito.

35 Gli studi di Wakefield e le raccomandazioni pubbliche contro l'uso del vaccino trivalente MPR sono correlate a una diminuzione delle vaccinazioni in Gran Bretagna data from the National Health Service of the United Kingdom

36 Con un corrispondente aumento del numero di casi di morbillo, che hanno portato episodi gravi e morti Mumps in the UK data from the National Health Service of the United Kingdom

37 MA I VACCINI...CAUSANO AUTISMO?
Ad oggi sono stati pubblicati 107 studi scientifici che SMENTISCONO CATEGORICAMENTE ogni relazione tra vaccini e autismo [1-107]. NESSUNO studio scientifico ha mai dimostrato la correlazione.

38 I VACCINI POSSONO CAUSARE TROPPI STIMOLI IMMUNITARI?
Il sistema immunitario di un neonato è perfettamente in grado di sviluppare una risposta immunitaria alla moltitudine di virus, batteri e funghi che incontra per la prima volta. Sommando tutti i vaccini somministrati si ha una carica antigenica ben inferiore ad un singolo raffreddore. Uno studio statunitense ha calcolato che la somministrazione degli 11 vaccini in contemporanea che viene eseguita negli USA „impegna“ il sistema immunitario per lo 0,1% delle sue potenzialità.[112]

39 I VACCINI POSSONO CAUSARE LA MALATTIA ?
VACCINI A VIRUS ATTENUATI: questi vaccini utilizzano delle metodiche che consentono un indebolimento del virus che quindi si riprodurrà con molta difficoltà all’interno dell’organismo umano, essendo comunque in grado di stimolare il sistema immunitario ma non di determinare la malattia. Talvolta, seppur raramente, durante la replicazione del virus indebolito si possono manifestare sintomi lievi che ricordano la malattia contro cui il preparato vaccinale protegge. I vaccini contro il morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella utilizzano virus attenuati. I vaccinati con MPR non sono contagiosi, possono esserlo, raramente, i vaccinati per varicella. Limitatamente al ceppo OAK.

40 I VACCINI CAUSANO IL CANCRO?
Non vi sono evidenze che i vaccini possano provocare il cancro. Vi sono evidenze che alcuni vaccini giocano un ruolo rilevante (vaccino per l’epatite B e vaccino contro il Papilloma Virus) nella prevenzione dei tumori

41 I VACCINI NON HANNO EFFETTI COLLATERALI?

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45 (vaccini del viaggiatore)


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