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DIPARTIMENTO DI MEDICINA
UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione Centro Regionale Specializzato di Crioconservazione dei Gameti Maschili Centro Regionale Specializzato per la sindrome di Klinefelter Direttore: Prof. Carlo Foresta Master in “Andrologia e Medicina della Sessualità” Aspetti psicologici nel paziente oncologico Dr. Stefano Angelini Padova, 09 novembre 2016
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Filoni di interesse della dimensione psicologica del cancro
Area Psicobiologica Area Psicosociale Psiconcologia Studio dell’influenza dei fattori psicologi e comportamentali sul rischio di malattia e sulla sopravvivenza dei pazienti Ricerca sulle risposte psicologiche alla malattia e alle terapie da parte del paziente, dei familiari e della équipe curante
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Influenza dei fattori psicologici e comportamentali sul rischio di malattia
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Disagio psicologico derivante dal cancro
Una delle premesse su cui si muove la Psiconcologia è quella secondo cui il disagio psicologico che la persona manifesta nel corso di una malattia oncologica non sia strettamente connesso ad una vulnerabilità o ad una predisposizione psicopatologica della persona stessa, quanto piuttosto alla condizione di crisi che la malattia – come evento stressante generalmente imprevisto – porta con sé
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Risposte normali alla diagnosi di cancro
Shock iniziale, incredulità, stordimento Scoramento e disperazione Sintomi misti di disforia, irritabilità, ansia e depressione Perdita di appetito e difficoltà del sonno Difficoltà nella concentrazione e nelle attività quotidiane Pensieri intrusivi e paure Questi sintomi possono risolversi in 7-10 giorni
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Principali sindromi psicopatologiche
Disturbi dell’Adattamento Disturbi d’Ansia Disturbi Depressivi Disturbi della sessualità Disturbi psichiatrici su base organica (stati confusionali, Delirium, Demenza)
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Disturbi dell’Adattamento
Rappresentano una condizione psicologica intermedia tra le normali risposte emotive e i sintomi di un disturbo psichico maggiore Sono caratterizzati dalla presenza di sintomi affettivi o comportamentali clinicamente evidenti in risposta ad uno stressor Si caratterizzano per la presenza di comportamenti maladattivi in una o più aree psicosociali quali le relazioni, il lavoro, gli interessi in associazione con ansia e depressione Generalmente vengono superati entro i sei mesi
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Disturbi d’Ansia Rappresentano reazioni alla minaccia posta dal cancro e dal suo trattamento Caratterizzati da sintomi primari somatici: aumento della frequenza cardiaca, respiro affannoso, sudorazione, vertigine, parestesie, nausea, difficoltà a concentrarsi, irritabilità Sintomi cognitivi: paura di perdere il controllo o di impazzire o di morire, sentimenti di irrealtà, pensieri catastrofici e la costante tendenza al rimugino Possibile presenza di attacchi di panico
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Disturbi Depressivi Importante distinguerli da fatigue e demoralizzazione I sintomi primari sono rappresentati da: abbassamento del tono dell’umore, perdita di interesse e di piacere nel fare le cose, perdita di valore in se stessi, sensi di colpa, disperazione, perdita dell’energia, diminuita capacita di attenzione e concentrazione, ricorrenti pensieri di morte, variazione del peso, disturbi del sonno. Sono spesso associati alla presenza di ansia 08/08/2018
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Disturbi della Sessualità
Quadri Clinici Disturbi del desiderio Calo del desiderio Evitamento sessuale Disturbi dell’eccitamento Disfunzione erettile Difficoltà della lubrificazione Disturbi dell’orgasmo Anorgasmia Eiaculazione precoce/ritardata Disturbi da dolore Vaginismo e Dispareunia Fattori di rischio Giovane età Difficoltà sessuali precedenti Caratteristiche della relazione di coppia Sede del cancro Stadio della malattia Tipo di terapia
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Disturbi psichiatrici su base organica
Di primaria rilevanza in pazienti con cancro in stadio avanzato La prevalenza – compresa tra il 5 ed il 40% - aumenta a seconda del tipo di cancro, dello stadio e delle terapie effettuate. Determinate da una sofferenza del Sistema Nervoso Centrale: metastasi cerebrali, processi infettivi, disturbi del metabolismo, chemioterapia, radioterapia, effetti collaterali di terapie farmacologiche, ecc. Possono essere caratterizzati da disturbi della attenzione, della memoria, del comportamento, del pensiero, psicomotori e da alterazioni del ciclo sonno-veglia.
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Necessità di raggruppare i problemi psicosociali in un unico termine
che possa unificare gli aspetti psicologici, sociali e spirituali che sia maggiormente accettabile e meno stigmatizzante e imbarazzante rispetto alle etichette “psichiatrico”, “psicosociale”, “emozionale” che possa essere facilmente definito e misurato lungo il decorso della malattia National Comprehensive Cancer Network (NCCN)
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Definizione di Distress
Spiacevole esperienza emotiva di natura psicologica, sociale e/o spirituale che si estende lungo un continuum che va da normali sentimenti di vulnerabilità, tristezza e paura, a problemi invalidanti quali la depressione, l’ansia, il panico, l’isolamento sociale o la crisi spirituale NCCN
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Continuum del Distress
paure preoccupazioni tristezza depressione ansia isolamento sociale crisi familiare crisi spirituale Distress Normale Grave
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Elementi di disagio riscontrabili in situazioni di Distress “normale” (<5)
paure, preoccupazioni ed incertezze sentimenti di tristezza, di rabbia o di perdita di controllo difficoltà del sonno e riduzione dell’appetito problemi di concentrazione pensieri ricorrenti rispetto alla malattia o alla morte
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Fattori che influenzano il rischio di Distress
Storia psichiatrica Tipologia e sede del cancro Prognosi negativa Giovane età Basso reddito Difficoltà comunicative Scarso supporto sociale
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Effetti positivi derivanti dallo screening e dal riconoscimento del Distress
Favorire l’apertura del dialogo tra paziente e medico Evidenziare elementi di disagio non riportati a nessuno Rendere possibili invii appropriati Identificare i pazienti con reale bisogno di aiuto Ricercare l’effettiva relazione del disagio con il cancro Aumentare la soddisfazione dei pazienti rispetto alle cure Migliorare la comunicazione e la fiducia nella relazione con paziente Diminuzione delle telefonate e delle richieste di visite determinate dalle preoccupazione ed ansie del paziente Migliore comprensione dei trattamenti e migliore compliance Migliori esiti del trattamento Minore prevalenza dei disturbi psicologici più gravi Minore presenza di disagio e burnout tra il personale
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Benefici del supporto psicologico individuale o di gruppo
L’uscita dall’isolamento e dalla solitudine L’opportunità di esprimere emozioni, pensieri e paure Il rafforzamento dell’autostima, dell’assertività e dell’autonomia La diminuzione della depressione e della fragilità emotiva Maggiore energia per affrontare i cambiamenti derivati dall’esperienza traumatica della malattia Maggiore capacità di affrontare condizioni fisiche difficili La possibilità di ricostruire una immagine nuova e integrata di sé La riduzione della dipendenza familiare, sanitaria, sociale La consapevolezza di poter contribuire così al proprio processo di cura, di guarigione e, comunque, a un significativo miglioramento esistenziale.
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DIPARTIMENTO DI MEDICINA
UOC Andrologia e Medicina della Riproduzione Centro Regionale Specializzato di Crioconservazione dei Gameti Maschili Centro Regionale Specializzato per la sindrome di Klinefelter Direttore: Prof. Carlo Foresta Le parole più belle che uno possa desiderare di sentire non sono più ‘Ti amo’, ma ‘Non si preoccupi, è benigno!’ Woody Allen Grazie per l’attenzione
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