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PubblicatoMarino Serafini Modificato 6 anni fa
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Diritto all’oblio, privacy e cronaca giornalistica nel Testo unico
di Michele Partipilo © 2017 – Riproduzione vietata Padova – 13 novembre 2017 Le immagini presenti in queste slide sono per uso esclusivamente didattico Seminario Ordine dei giornalisti – Fiuggi Michele Partipilo – 9 aprile 2014 Seminario Ordine dei giornalisti – Fiuggi Michele Partipilo - 21 marzo 2013 1 1 1 1
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L’oblio o la privacy? Tiziana Cantone si è uccisa per non aver retto alla vergogna di veder circolare alcuni suoi filmati hard mandati a 4 amici su WhatsApp e poi finiti in Rete
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Come nasce il diritto all’oblio
Elaborato dai giudici, è riconosciuto dalla Cassazione già nel 1998 (n. 3679) Non veder ripubblicate notizie rispetto a fatti non più attuali Contestualizzare nel momento attuale notizie del passato (web) Cancellare i propri dati personali dai motori di ricerca 3 3 3 3 3
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» Il giornalista: a) rispetta il diritto all’identità personale ed evita di far riferimento a particolari relativi al passato, salvo quando essi risultino essenziali per la completezza dell’informazione; 4 4 4 4 4
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La persona nella società
L’ identità personale è il diritto a vedersi rappresentati senza che venga travisata la propria immagine fisica, sociale e ideale o morale L’oblio è diritto a non vedere ricordato il proprio passato senza che vi siano una necessità o un interesse sociale attuali 5 5
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Il diritto all’identità personale
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I beni della persona Dignità Onore Identità Immagine personale Privacy
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» b) nel diffondere a distanza di tempo dati identificativi del condannato valuta anche l’incidenza della pubblicazione sul percorso di reinserimento sociale dell’interessato e sulla famiglia, specialmente se congiunto (padre, madre, fratello) di persone di minore età; 8 8 8 8 8
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Inseguita per strada
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Il diritto all’oblio Prima pagina del Corriere della Sera del 30 ottobre Titolo evidente su Raffaele Sollecito, assolto con due sentenze della Cassazione dall’accusa di aver ucciso una studentessa inglese . Il presupposto – all’interno c’è un’intera pagina di intervista – è di mostrare come un presunto assassino si sia «reinserito» nella società. Ma Sollecito è diventata una persona qualunque: né assassino né presunto, solo uno come gli altri. Nella legge dei media questo però non vale. 10
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Il diritto all’oblio in concreto
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» c) considera che il reinserimento sociale è un passaggio complesso, che può avvenire a fine pena oppure gradualmente, e usa termini appropriati in tutti i casi in cui un detenuto usufruisce di misure alternative al carcere o di benefici penitenziari; 12 12 12 12 12
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Scarcerati di serie A e di serie B
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Ecco la differenza
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» d) tutela il condannato che sceglie di esporsi ai media, evitando di identificarlo solo con il reato commesso e valorizzando il percorso di reinserimento che sta compiendo; 15 15 15 15 15
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Wanna Marchi: e il reinserimento?
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Ecco che dice Wikipedia
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Ecco che dice Wikipedia
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» e) non pubblica i nomi di chi ha subito violenze sessuali né fornisce particolari che possano condurre alla loro identificazione a meno che ciò sia richiesto dalle stesse vittime; 19 19 19 19 19
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O si esagera con i particolari
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O si forniscono altri particolari
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» f) non pubblica i nomi dei congiunti di persone coinvolte in casi di cronaca, a meno che ciò sia indispensabile alla comprensione dei fatti, e comunque non li rende noti nel caso in cui si metta a rischio la loro incolumità; non diffonde altri elementi che ne rendano possibile l’identificazione o l’individuazione della residenza; 22 22 22 22 22
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L’articolo 3 del Testo unico
«Identità personale e diritto all’oblio» g) presta cautela nel diffondere ogni elemento che possa condurre all’identificazione dei collaboratori dell’autorità giudiziaria o di pubblica sicurezza, soprattutto quando ciò possa mettere a rischio l’incolumità loro e delle famiglie. 23 23 23 23 23
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Testo unico: gli articoli 4 e 5
Sempre sotto il titolo dei «Doveri nei confronti delle persone» sono inseriti: Il «Codice di deontologia» previsto dal dlgs 196/2003 La «Carta di Treviso», richiamata dall’articolo 7 dello stesso Codice 24 24 24 24 24
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I «padri» della privacy
Louis Brandeis Samuel Warren
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Privacy e i “dati personali”
Il termine privacy viene dal latino privatus: sottratto alla conoscenza Qualsiasi elemento che anche indirettamente può far identificare la persona cui si riferiscono I dati personali appartengono alla persona cui si riferiscono che è l’unica a poterne disporre 26 26 26 26 26
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La riservatezza e la privacy
La riservatezza è l’esclusione di ingerenze nella vita privata La privacy è il controllo sui propri dati personali: fondamentale al tempo di Internet La Costituzione non tutela la privacy in quanto tale ma la scompone in una «costellazione di diritti» 27 27 27 27 27
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Il diritto alla privacy
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La legge sui dati personali
L’Italia ha approvato 1996 la legge n. 675 altrimenti sarebbe stata esclusa dal Trattato di Schengen La legge è stata modificata una decina di volte fino al «Testo Unico» (dlgs 196 del 30 giugno 2003) Il «Codice della privacy» conta oggi 186 articoli e diversi allegati 29 29 29 29 29
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Dati normali e dati sensibili
I dati personali sono suddivisi in dati normali e dati sensibili I dati sensibili attengono alla sfera più intima della persona (salute, sesso, razza e fede) Per raccogliere, trattare e conservare i dati sensibili sono necessari: consenso dell’interessato autorizzazione del Garante 30 30 30 30 30
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Le eccezioni per i giornalisti
I giornalisti non devono chiedere il consenso – anche quando trattano dati sensibili – se: Esercitano il diritto di cronaca Rispettano l’essenzialità dell’informazione su fatti d’interesse pubblico Si attengono al Codice di deontologia 31 31
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A proposito di essenzialità della informazione
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La privacy e le tecnologie
Il diritto alla privacy permane anche su Internet e nei social network Ai giornalisti che professionalmente utilizzano questi strumenti si applica il Codice di deontologia Il diritto alla privacy permane anche dopo la morte dell’interessato 33 33
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È tutto un selfie
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I requisiti per raccogliere dati
I giornalisti devono trattare i dati personali secondo 5 requisiti: Liceità (raccolti in maniera lecita) Correttezza (per scopi determinati) Esattezza (corrispondere alla realtà) Pertinenza (necessari e non eccedenti) Durata (per il tempo necessario) 35 35 35 35 35
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Il Codice di deontologia: art. 8.1
“Salva l’essenzialità dell'informazione, il giornalista non fornisce notizie o pubblica immagini o fotografie di soggetti coinvolti in fatti di cronaca lesive della dignità della persona, né si sofferma su dettagli di violenza, a meno che ravvisi la rilevanza sociale della notizia o dell'immagine”. 36 36 36 36 36
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Quale interesse tutela questa immagine?
È una delle ragazze ferite dall’esplosione di una rudimentale bomba piazzata nel cassonetto davanti a una scuola di Brindisi il 19 maggio Un’altra ragazza di 16 anni, Melissa Bassi, resterà uccisa
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Il pregiudizio al decoro
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Il Codice di deontologia: art. 8.2
«Salvo rilevanti motivi di interesse pubblico o comprovati fini di giustizia e di polizia, il giornalista non riprende né produce immagini e foto di persone in stato di detenzione senza il consenso dell’interessato» 39 39 39 39 39
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Le manette scomparse
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Se l’anonimato è un’opinione
25/03/07
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La «libertà d’immagine»
È possibile realizzare immagini senza il consenso degli interessati quando: Riguardino eventi svoltisi in pubblico o in luogo aperto al pubblico e di interesse pubblico Riguardino persone note o persone che ricoprono un incarico pubblico Quando vi sia un consenso implicito (presenza di fotografi e cineoperatori)
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Il consenso implicito
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Persona nota e persona pubblica
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La massima L’unico limite alla libertà del giornalista è dato dalla sua capacità di trovare le parole, le immagini e i modi giusti per raccontare i fatti
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