La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE NEI PANIFICATORI: QUALI POSSIBILI RISCHI CANCEROGENI Lucia Miligi Istituto per lo studio e la Prevenzione oncologica ISPO.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE NEI PANIFICATORI: QUALI POSSIBILI RISCHI CANCEROGENI Lucia Miligi Istituto per lo studio e la Prevenzione oncologica ISPO."— Transcript della presentazione:

1 ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE NEI PANIFICATORI: QUALI POSSIBILI RISCHI CANCEROGENI
Lucia Miligi Istituto per lo studio e la Prevenzione oncologica ISPO

2 L’AGENZIA INTERNAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO IARC
Rivaluta la formaldeide nel 2012 nella monografia 100F Il gruppo di esperti che ha valutato gli studi disponibili al momento della valutazione conclude che la formaldeide è CANCEROGENO PER L’UOMO

3 il tumore del Rinofaringe e la Leucemia
Valutazione IARC Monografia 100 F 2012 La valutazione finale della IARC è: C’è sufficiente evidenza che la Formaldeide sia cancerogeno per l’uomo La formaldeide causa il tumore del Rinofaringe e la Leucemia Inoltre anche se con evidenza minore, L’esposizione a formaldeide causa Il tumore naso sinusale

4 Agents Classified by the IARC Monographs, Volumes 1–119
Group 1 Carcinogenic to humans agents Group 2A Probably carcinogenic to humans 81 Group 2B Possibly carcinogenic to humans 299 Group 3 Not classifiable as to its carcinogenicity to humans Group 4 Probably not carcinogenic to humans Total

5 Lista delle classificazioni per tipo di tumore con evidenza sufficiente o limitata per il tumore del rinofaringe

6 Lista delle classificazioni per tipo di tumore con evidenza sufficiente o limitata per le leucemie

7

8 usi La formaldeide una sostanza usata trasversalmente a
molti settori lavorativi dall’agricoltura ai reparti di anatomia patologica usi La formaldeide viene usata nella produzione di numerose resine Resine fenoliche, urea e melamina sono ampiamente usate nella produzione del legno, carta, nelle industria delle fibre vetrose,nella produzione di plastica, rivestimenti, nel finissaggio dei tessuti. La formaldeide è inoltre un intermediario nella industria chimica, È usata inoltre come disinfettante

9 L’esposizione continua più elevata come ci riporta la monografia della IARC è stata misurata nel passato durante la fase di verniciatura dei mobili e dei pavimenti in legno nel finissaggio dei tessuti, nell’ industria dell’ abbigliamento, trattamento delle pellicce e in certe mansioni nella fonderie Esposizioni breve ma intense sono State riportate per gli imbalsamatori, Patologi e lavoratori della carta Esposizioni più contenute sono state riscontrate in nella produzione di fibre di vetro, abrasivi , gomma e nell’industria di produzione di formaldeide Un ampio range di livelli di esposizione invece nelle produzione di resine e plastiche

10 La letteratura Analisi pooled sul tumore nasosinusale

11

12

13

14 Nuova review su studi più reCENTi

15 Associazione tra esposizione a formaldeide e neoplasie emolinfopoitiche particolare la leucemia mieloide

16 Incidenza dei tumori naso sinusali e del rinofaringe è molto bassa meno di 1 persona su per anno

17 Tumore meno raro

18 Valutazione IARC Monografia 100 F 2012 Dalla stima di esposti che è stata fatta a livello europeo emerge che potrebbero essere esposti distribuiti in molti settori produttivi dalla produzione di mobili ai servizi

19 Sulle esposizioni c’è ancora molto da scoprire …
Tumori professionali eventi sentinella Un caso di un lavoratore con un tumore del rinofaringe viene all’osservazione del servizio PISLL della ex-ASL 11 –Empoli I medici del lavoro, Dr.ssa Iaia e collaboratori, raccolgono l’anamnesi lavorativa del soggetto pensando anche alla possibile esposizione professionale a sostanze cancerogene per il tumore del rinofaringe, in particolare la formaldeide, che potrebbero essere messa in relazione con il tumore del lavoratore. Dall’ anamnesi lavorativa si evidenzia che il soggetto è un addetto alla panificazione, si pensa ad una possibile esposizione nel processo di confezionamento

20 Formaldeide in comparti non tradizionali
Continuiamo la storia … Il sospetto ricadde sulla fase di confezionamento del pane durante la quale vengono utilizzate macchine per l’applicazione di film plastici termoretraibili sui prodotti panari prima della distribuzione commerciale La liberazione di formaldeide durante la termodecomposizione delle plastiche è descritta in letteratura, in collaborazione con il servizio PISLL il laboratorio di sanità pubblica dell’ area vasta sud est ( dr,ssa C.Aprea e dr. G. Sciarra) iniziò a condurre i primi campionamenti Viene così avviata un’ indagine per la valutazione dell’esposizione prima nell’ azienda in questione e poi in 9 altre aziende (sia industriali che artigianali)

21

22 La mansione di impastatore/formatore è risultata quella più polverosa e nei casi in cui lo stesso operatore svolge anche la mansione di addetto al forno la polverosità diminuisce. Anche la mansione di aiuto fornaio, che si occupa di infornare e di effettuare le pulizie, è risultata molto polverosa. I dati ottenuti per formaldeide e acetaldeide in fase di lievitazione/cottura del pane si mostrano nettamente più elevati di quelli rilevati abitualmente indoor negli studi europei; Analizzando i dati delle nove aziende monitorate sembra di poter concludere che la fase di lievitazione del pane, provoca liberazione di acetaldeide e formaldeide. I valori mediani e massimi di formaldeide in zona lievitazione superano rispettivamente i 100 μg/m3 consigliati da OMS per esposizioni di 30 minuti negli ambienti di vita, e la metà del valore limite ceiling di 370 μg/m3 riportato da ACGIH.

23 Il contesto legislativo
Art 244 del Dlgs 81/2008

24

25

26 Tumori ad alta frazione eziologica :
Il registro dei tumori naso sinusali ReNaTuNS

27 Primo rapportp ReNaTuNS

28 I RAPPORTO ReNaTuNS (2016) OBIETTIVI METODI
Riferire i dati aggregati acquisiti dalle esperienze di sorveglianza in corso Approfondire specifici temi relativi all’eziologia e ai settori professionali coinvolti METODI Ricerca attiva dei casi a livello di popolazione Ricostruzione individuale delle modalità di esposizione tramite intervista sulle storie professionali, residenziali e familiari dei soggetti ammalati INAIL, DIPARTIMENTO MEDICINA, EPIDEMIOLOGIA, IGIENE DEL LAVORO ED AMBIENTALE (DiMEILA) A.Binazzi, A, Marinaccio INAIL INAIL, DIPARTIMENTO MEDICINA, EPIDEMIOLOGIA, IGIENE DEL LAVORO ED AMBIENTALE (DiMEILA)

29 I RAPPORTO ReNaTuNS: RISULTATI
Esposizione definita: 900 (66,6%) casi TuNS Intervista al soggetto (82%) Intervista ai familiari o documentazione (18%) Esposizione professionale (67%) Esposizione familiare (0,9%) Esposizione per attività hobby (3,6%) Esposizione ignota/improbabile (28,5%) INAIL, DIPARTIMENTO MEDICINA, EPIDEMIOLOGIA, IGIENE DEL LAVORO ED AMBIENTALE (DiMEILA)

30

31 IL REGISTRO TOSCANO, “RENATUNS”
Dopo un periodo di sperimentazione negli anni precedenti, l’attività del Registro di Tumori Naso-Sinusali della Toscana è stata avviata con decorrenza dalla casistica del 2005 ( data incidenza 1/01/2005) L’opportunità del registro: È una malattia rara È la seconda neoplasia per frazione attribuibile

32 Obiettivi del COR Toscano dei Tumori naso sinusali (TUNS)
Registrare i casi di tumore epiteliale naso sinusale in soggetti residenti nella Toscana e ricostruire per ogni caso la storia lavorativa ed espositiva ai cancerogeni certi Fare una valutazione delle occasioni di esposizione ad agenti correlati al rischio di TUNS, nell’ ottica anche di esplorare nuove ipotesi eziologiche Stimare l’incidenza dei tumori epiteliali naso sinusali in Toscana fornire informazioni relative alle esposizioni a fini medico assicurativi fornire informazioni relative alle esposizioni a fini preventivi

33 Il REGISTRO DEI TUMORI NASOSINUSALI IN TOSCANA
Analisi descrittiva del registro toscano dei tumori naso sinusali Dal 2005 al dicembre 2016 i casi inseriti al registro tumori naso-sinusali Toscano sono stati 358 di cui incidenti 295 come mostrate in tabella qui di seguito riportata. Tabella : Frequenza casi registro TUNS Toscano dati dal 2005 al 2016 CASO N PREVALENTE 31 INCIDENTE 295 FUORI REGIONE 17 FUORI PROTOCOLLO PER PATOLOGIA 15 TOTALE 358

34 L’esposizione lavorativa

35 Registro Toscano dei tumori naso sinusali 2005-2016
Numero di casi e percentuale per livello di esposizione

36 Esposizione certa per tipo di esposizione e istotipo*
* I soggetti possono avere più esposizioni concomitanti

37 Nel COR toscano dei tumori naso sinusali sono stati inseriti 6 soggetti che hanno lavorato
in pasticcerie (5 soggetti ) o panifici ( 1 soggetto) a tutti i soggetti era stata attribuita esposizione a “farina” dopo lo studio di Aprea si stanno riclassificando anche per esposizione a formaldeide

38 Registro regionale dei casi di mesotelioma asbesto-correlati (1988)
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA DEI TUMORI DI ORIGINE OCCUPAZIONALE IN TOSCANA Registro regionale dei casi di mesotelioma asbesto-correlati (1988) Mesoteliomi Registro regionale dei casi di tumore del naso e dei seni paranasali (2005) Tumori naso sinusali Tumori a bassa frazione etiologica Registro regionale dei casi di tumore a bassa frazione etiologica (art. 244 DLgs 81/2008 e s.m.i.) Istituito nel 2010 presso il COR dell’ISPO 38

39 Registro dei tumori a bassa frazione eziologica
OCCAM Occupational Cancer Monitoring Sistema informativo per lo studio e la rilevazione dei tumori di sospetta origine professionale Paolo Crosignani- Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Milano Alessandro Marinaccio, Stefania Massari INAIL

40 Sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali
a bassa frazione eziologica Per i tumori ad elevata frazione etiologica, è già predisposto ed attivo da anni un sistema che garantisce la presa in carico e la valutazione di ogni singolo caso incidente Per i tumori a bassa frazione una valutazione sistematica di tutti i casi incidenti risulta al momento onerosa e, salvo situazioni particolari, poco applicabile su larga scala Le ragioni sono: varie tipologie di tumori maggiore frequenza nella popolazione generale multifattorialità alcuni aspetti etiopatogenetici non ancora noti CON INAIL SI STA AVVIANDO UN PROGETTO AD HOC SULLA FORMALDEIDE E TUMORE DEL RINOFARINGE 40

41 Leucemie OCCAM Toscana SDO Empoli 2003-2010
Associazioni evidenziate da OCCAM (OR >1) Settore sesso OR Lim_conf. 90 n° ctrl_es n°casi_es p_value Cuoio e calzature F (PI) 3,55 0, ,53 585 6 0,25 * Energia elettrica e gas M (FI) 7,74 1, ,45 17 1 0,08 * Abbigliamento 1,97 0,77 - 5,07 190 4 0,24 * Industria alimentare M (PI) 4,89 0, ,27 44 0,17 * F (FI) 2,84 0, ,68 36 0,33 * Siderurgia e metallurgia 4,20 0, ,17 28 0,21 * Agricoltura 2,76 0,93 - 8,23 166 0,13 * Chimica 1,41 0,22 – 8,96 85 0,76 Plastica 5,08 0, ,69 19 0,14 * 20 T.Iaia 2016 41

42 GRAZIE DELL’ATTENZIONE


Scaricare ppt "ESPOSIZIONE A FORMALDEIDE NEI PANIFICATORI: QUALI POSSIBILI RISCHI CANCEROGENI Lucia Miligi Istituto per lo studio e la Prevenzione oncologica ISPO."

Presentazioni simili


Annunci Google