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Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale

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Presentazione sul tema: "Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale"— Transcript della presentazione:

1 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
22 novembre 2017 Le cause di estinzione del reato. La messa alla prova, i lavori di pubblica utilità, la speciale tenuità del fatto. Avv. Veronica Zanotti Avv. Andrea Vigani

2 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Titolo VI Della estinzione del reato e della pena Capo I Della estinzione del reato

3 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Le cause di estinzione della punibilità “Le cause estintive sopravvengono dopo che il reato è già perfetto ed incidono sulla sola punibilità per ragioni estranee o contrastanti con la tutela del bene protetto” Generali > previste nella parte generale del codice e applicabili a tutti o a un numero indeterminato di reati; Speciali > previste nella parte speciale nelle leggi speciali e applicabili a uno o più reati determinati (art.556/3 c.p.)

4 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Titolo VI Della estinzione del reato e della pena Capo I - Della estinzione del reato: le cause estintive del reato estinguono la punibilità in astratto perché operano prima della sentenza definitiva di condanna ed estinguono la potestà punitiva; Capo II - Della estinzione della pena: le cause estintive della pena estinguono la punibilità in concreto, perché presuppongono una sentenza definitiva;

5 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Capo III Disposizioni comuni art.182 c.p.: efficacia personale art.183 c.p.: prevalenza della causa estintiva del reato in concorso con una causa estintiva della pena; cumulo degli effetti estintivi; estinzione per la causa più favorevole;

6 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
art.150 c.p. - Morte del reo prima della condanna “Pertanto, poiché il reato contestato si è estinto per morte dell'imputato ai sensi dell'art. 150 cod. pen., la sentenza impugnata, per quanto riguarda le statuizioni relative, deve essere annullata senza rinvio con l'enunciazione della relativa causale, restando caducate ex lege le statuizioni civilistiche senza la necessità di una apposita dichiarazione in tal senso da parte del giudice penale. “ (Cass.Penale Sent. Sez. 1 Num Anno 2017, Liga)

7 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
art.151 c.p. - Amnistia Art.152 c.p. - Remissione della querela Causa di non punibilità, comunemente considerata causa di improcedibilità sopravvenuta ----> codice di procedura penale processuale (340 c.p.p.) – extraprocessuale “personalmente o a mezzo di procuratore speciale” “dichiarazione ricevuta dall'autorità procedente o da un ufficiale di polizia giudiziaria” “forme previste per la rinuncia espressa (art.339 c.p.p.)” “spese del procedimento a carico del querelato”

8 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
“Per il chiaro disposto degli articoli 152 c.p. e 340 c.p.p., è certamente remissione processuale della querela, anche quella effettuata davanti ad un ufficiale di polizia giudiziaria, come tale idonea ad estinguere il reato di atti persecutori di cui all’art bis del codice penale.” (Cass. Penale Sez. V, sentenza 28 novembre 2014 – 16 gennaio 2015, n. 2301)

9 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
espressa – tacita art.155 – Accettazione della remissione “La remissione non produce effetto se il querelato l'ha espressamente o tacitamente ricusata. Vi è ricusa tacita quanto il querelato ha compiuto fatti incompatibili con la volontà di accettare la remissione” “L'omessa comparizione in udienza del querelato, posto a conoscenza della remissione della querela o posto in grado di conoscerla, integra, ex art.155 c.p., la mancanza di ricusa idonea a legittimare la pronuncia di estinzione del reato”

10 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
termini – condizioni ----> può essere fatta rinuncia al diritto e alle restituzioni Attenzione: La remissione di querela subordinata al soddisfacimento di clausole enunciate in una transazione, che non risultino rispettate, configura la sottoposizione a termini e condizioni, e quindi è improduttiva di effetti. Rinuncia al diritto e alle restituzioni

11 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Attenzione: “È illegittima la modifica dell'imputazione, con l'esclusione di un'aggravante contestata, effettuata dal P.m. Nel corso dell'udienza mediante una correzione del capo d'imputazione formulato nel rinvio a giudizio, in quanto in virtù del principio di irretrattabilità dell'azione penale, il P.m., a norma degli artt.516 e 517 c.p.p. Ha il solo potere di integrare l'accusa, mentre non può procedere autonomamente all correzione o riqualificazione delle condotte, potere che spetta al giudice” Cass.pen., sez.II 8/2/2017 n.18617

12 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.157 – Prescrizione. Tempo necessario a prescrivere Fatto naturale del processo: causa estintiva legata al decorso del tempo. a) attenuarsi dell'esigenza punitiva; b) non tenere l'imputato indefinitamente sotto processo; diritto a un definizione rapida del processo in un tempo ragionevole; c) non gravare il sistema giudiziario del cumulo di processi non definiti;

13 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Per individuare quali termini di prescrizione si applicano ai diversi tipi di reato, in generale occorre fare riferimento alla durata della pena edittale massima prevista per essi dalla legge. In ogni caso, la prescrizione non può essere inferiore a sei anni per i delitti e a quattro anni per le contravvenzioni. Se, poi, per il reato la legge stabilisce pene diverse da quella detentiva e da quella pecuniaria, si applica il termine di tre anni mentre quando stabilisce congiuntamente o alternativamente la pena detentiva e la pena pecuniaria, si ha riguardo soltanto alla pena detentiva. Inoltre, a differenza di quanto avveniva in passato, il metodo di calcolo introdotto nel 2005 non tiene conto delle circostanze, salvo il caso in cui sussistano aggravanti autonome o ad effetto speciale, in presenza delle quali si considera l'aumento massimo di pena previsto.

14 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
La regola generale di computo della prescrizione, tuttavia, conosce delle specifiche eccezioni per i reati di particolare gravità. Art.157 c.p. 6 cpv. “I termini sono raddoppiati” per reati di particolare gravità, tra i quali: - 375 comma III c.p. (Frode in processo penale e depistaggio) - 589 bis c.p. (Omicidio stradale)

15 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.158 – Decorrenza della prescrizione reato consumato ---> dal giorno della consumazione reato tentato > dal giorno in cui è cessata l'attività del colpevole reato permanente ---> dal giorno in cui è cessata la permanenza La medesima norma prende poi in considerazione l'ipotesi in cui la punibilità del reato dipenda dal verificarsi di una condizione, sancendo che il termine decorre dal giorno in cui tale condizione si è verificata, e quella in cui il reato sia punibile a querela, istanza o richiesta, sancendo che il termine decorre dal giorno del commesso reato.

16 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.159 – Sospensione del corso della prescrizione - imposizione di una particolare disposizione di legge; - autorizzazione a procedere; - deferimento della questione ad altro giudizio; - sospensione del procedimento o del processo penale per ragioni di impedimento delle parti e dei difensori ovvero su richiesta dell'imputato o del suo difensore; - in caso di sospensione del processo per assenza dell'imputato (art.420 quater c.p.p.) ma non può superare i termini previsti dal secondo comma dell'art.161 c.p.;

17 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.160 – Interruzione del corso della prescrizione Cause interruttive del corso della prescrizione: - sentenza e decreto di condanna; - ordinanza di applicazione di misure cautelari, ordinanza di convalida del fermo e dell'arresto, interrogatorio, richiesta di rinvio a giudizio, ecc.... Attenzione: avviso di conclusione delle indagini preliminari non è causa interruttiva del corso della prescrizione.

18 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Una volta che sia stata interrotta, la prescrizione inizia nuovamente a decorrere dal giorno dell'interruzione. Art.161 – Effetti della sospensione e della interruzione La sospensione e la interruzione della prescrizione hanno effetto per tutti coloro che hanno commesso il reato. Salvo che si proceda per i reati di cui all'articolo 51, commi 3 bis e 3 quater, del codice di procedura penale, in nessun caso l'interruzione della prescrizione può comportare l'aumento di più di un quarto del tempo necessario a prescrivere, della metà nei casi di cui all'articolo 99, secondo comma, di due terzi nel caso di cui all'articolo 99, quarto comma, e del doppio nei casi di cui agli articoli 102, 103, 105.

19 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Il 14 giugno 2017 la Camera dei deputati ha definitivamente approvato con voto di fiducia la proposta di legge C (nota anche come DDL Orlando), che modifica l'ordinamento penale, sia sostanziale sia processuale, nonché l'ordinamento penitenziario. La legge si compone di un articolo unico suddiviso in 95 commi. Ai sensi dell’ultimo comma l’entrata in vigore della riforma è fissata, salvo diverse previsioni ad hoc, al trentesimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. I commi dal 10 al 15 modificano le norme relative alla prescrizione.

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Comma Effetti di diritto intertemporale “Le disposizioni di cui ai commi da 10 a 14 [cioè tutte le modifiche alla disciplina della prescrizione] si applicano ai fatti commessi dopo la data di entrata in vigore della presente legge”

21 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Principali novità: Il corso della prescrizione rimane altresì sospeso nei seguenti casi: 1) dal termine previsto dall’articolo 544 del codice di procedura penale per il deposito della motivazione della sentenza di condanna di primo grado, anche se emessa in sede di rinvio, sino alla pronuncia del dispositivo della sentenza che definisce il grado successivo di giudizio, per un tempo comunque non superiore a un anno e sei mesi;

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2) dal termine previsto dall’articolo 544 del codice di procedura penale per il deposito della motivazione della sentenza di condanna di secondo grado, anche se emessa in sede di rinvio, sino alla pronuncia del dispositivo della sentenza definitiva, per un tempo comunque non superiore a un anno e sei mesi. 3) I periodi di sospensione di cui al secondo comma sono computati ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere dopo che la sentenza del grado successivo ha prosciolto l’imputato ovvero ha annullato la sentenza di condanna nella parte relativa all’accertamento della responsabilità o ne ha dichiarato la nullità ai sensi dell’articolo 604, commi 1, 4 e 5-bis, del codice di procedura penale.”

23 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.162 – Oblazione nelle contravvenzioni Art.162 bis – Oblazione nelle contravvenzioni punite con pene alternative art. 141 Disp. Att. c.p.p. - Procedimento di oblazione

24 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Estinzione del reato contravvenzionale previo pagamento di una somma di denaro > oblazione obbligatoria (art.162 c.p.) ammenda oblazione facoltativa (art.162 bis c.p.) pena alternativa (arresto o ammenda)

25 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Procedimento – 141 Dispp.att. c.p.p. Domanda ---> difensore / imputato nel corso delle indagini ---> P.m. ---> Gip Gip ---> chiede parere (non vincolante) al p.m. Gip ---> respinge/accoglie fissando somma e termine

26 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.162 c.p. ---> 1/3 massimo edittale dell'ammenda stabilita per la contravvenzione + spese del procedimento Art.162 bis c.p. ---> ½ del massimo edittale + spese del procedimento

27 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
L'estinzione del reato si perfeziona con il pagamento della somma stabilità dal giudice nel termine indicato (ex pluribus, Cass.Pen., sez.I, sentenza n.9191/2008)

28 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Avvenuto il pagamento Indagini preliminari ---> Gip trasmette gli atti al P.m. per le sue determinazioni; Altri casi: de plano sentenza di estinzione del reato;

29 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
- opposizione a decreto penale di condanna (Gip chiede parere del P.m. a) ordinanza ammissiva (somma + termine per versamento) b) rigetto e prosecuzione ex art.464 c.1 c.p.p. - giudizio ordinario: fino all'apertura del dibattimento

30 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
“L'oblazione non è ammessa quando ricorrono i casi previsti dal terzo capoverso dell'articolo 99, dall'articolo 104 o dall'articolo 105, né quando permangono conseguenze dannose o pericolose del reato eliminabili da parte del contravventore.”

31 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.162 ter – Estinzione del reato per condotte riparatorie Nei casi di procedibilità a querela soggetta a remissione, il giudice dichiara estinto il reato, sentite le parti e la persona offesa, quando l’imputato ha riparato interamente, entro il termine massimo della dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, il danno cagionato dal reato, mediante le restituzioni o il risarcimento, e ha eliminato, ove possibile, le conseguenze dannose o pericolose del reato. Il risarcimento del danno può essere riconosciuto anche in seguito ad offerta reale ai sensi degli articoli 1208 e seguenti del codice civile, formulata dall’imputato e non accettata dalla persona offesa, ove il giudice riconosca la congruità della somma offerta a tale titolo

32 Quando dimostra di non aver potuto adempiere, per fatto a lui non addebitabile, entro il termine di cui al primo comma, l’imputato può chiedere al giudice la fissazione di un ulteriore termine, non superiore a sei mesi, per provvedere al pagamento, anche in forma rateale, di quanto dovuto a titolo di risarcimento; in tal caso il giudice, se accoglie la richiesta, ordina la sospensione del processo e fissa la successiva udienza alla scadenza del termine stabilito e comunque non oltre novanta giorni dalla predetta scadenza, imponendo specifiche prescrizioni. Durante la sospensione del processo, il corso della prescrizione resta sospeso. Si applica l’articolo 240, secondo comma. Il giudice dichiara l’estinzione del reato, di cui al primo comma, all’esito positivo delle condotte riparatorie.

33 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
RATIO - Deflattività, - Ricorso alla sanzione penale come extrema ratio, - Recupero di RAGIONEVOLE DURATA del processo e esigenza di attuare il GIUSTO PROCESSO Si va verso una GIUSTIZIA RIPARATIVA anche se: La persona offesa - che pure deve essere sentita - non ha alcun potere di veto E’ causa estintiva di natura soggettiva (NON si applica al correo inadempiente) Si applica anche in caso in cui ad adempiere sia stata la Compagnia Assicurativa -

34 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
TERMINI per RIPARARE PRIMA DELL’APERTURA DEL DIBATTIMENTO* PROROGA DI 6 MESI SE L’IMPUTATO PROVA DI NON AVER POTUTO ADEMPIERE PER FATTI A LUI NON ADDEBITABILI , ANCHE CON POSSIBILITA’ DI RATEIZZAZIONE SOSPENSIONE DEL PROCESSO, CON SOSPENSIONE DEL CORSO DELLA PRESCRIZIONE *O AL PRIMO MOMENTO UTILE, PER I PROCESSI IN CORSO

35 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
COMPITI DEL GIUDICE: Non è chiamato a pronunciarsi sul merito, ma SOLO SULL’IDONEITA’ della riparazione “riparazione integrale” del danno: rispetto al danno criminale o al danno civile? v. Interpretazione analogica art. 35 D.Lgs. 274/2000: si prescinde dall’integrale risarcimento del danno, la cui valutazione va devoluta al giudice civile. La parte civile non ha interesse ad impugnare, sentenze estintive potendo ricorrere al giudice civile. (SSUU 23/04/2015, N ). e sulla SUSSISTENZA DEI REQUISITI della causa estintiva

36 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
CRITICITA’ 1) Applicabilità ai soli reati procedibili a querela rimettibile. 2) Restano esclusi reati originariamente inseriti nella proposta normativa (furto, aggravato ex art. 625 nn. 2,4,6,8,-bis c.p., su tutti) 3) Il Giudice NON può prendere visione del fascicolo del PM, MA valuta la integralità/congruità del risarcimento sulla base dei pochi atti presenti al suo fascicolo (431 c.p.p.) 4) Si apre uno scenario di AMPISSIMA DISCREZIONALITA’ del Giudice nella sommaria valutazione positiva delle condotte riparatorie 5) Difficile coordinamento tra cause estintive generali e speciali (ad es. 641 c.p., 341 bis c.p.) 6) Quale deflattività in assenza di una disciplina in materia di archiviazione?

37 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Titolo V Della non punibilità per particolare tenuità del fatto Della modificazione, applicazione e esecuzione della pena Capo I

38 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art. 131 bis – Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto L'art. 131-bis c.p., introdotto con il d.lgs. n. 28/2015, delinea una causa di non punibilità di natura sostanziale che risponde alla concezione gradualistica del reato e ai principi di sussidiarietà e proporzionalità del diritto penale. L'istituto risponde altresì ad una logica deflattiva, mirando a diminuire le fattispecie che, nonostante il superamento della soglia della tipicità, non giustificano l'irrogazione della pena ma piuttosto una sanzione civile finalizzata ad attuare la tutela risarcitoria e/o ripristinatoria. Per effetto della particolare tenuità di cui all'art. 131-bis c.p., invero, pur rimanendo il fatto in astratto penalmente rilevante, il modesto disvalore che lo caratterizza in concreto fa venire meno l'interesse punitivo penale dell'ordinamento.

39 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
La causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. ha portata generale: entità della pena prevista (pena detentiva superiore nel massimo a cinque anni) connotati incompatibili con una particolare tenuità del fatto (motivi abietti o futili, crudeltà, sevizie, approfittamento della minorata difesa, causazione di morte o lesioni) non abitualità;

40 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Limiti edittali Esclusione della punibilità per particolare tenuità è preliminarmente riservata a reati consumati o tentati con limite edittale massimo uguale o inferiore ai cinque anni di reclusione o a reati per i quali la pena pecuniaria, prevista da sola o unitamente alla pena detentiva, non supera il limite dei cinque anni da calcolarsi attraverso i meccanismi di ragguaglio di cui all'art. 135 c.p.

41 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
reati circostanziati ai fini della determinazione della pena, non vanno considerate le circostanze comuni ma soltanto quelle per le quali la legge stabilisce una specie diversa da quella ordinaria del reato e di quelle ad effetto speciale che non vanno tra loro bilanciate (art bis c. 4 c.p.).

42 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
1) La valutazione del giudice circa l'applicabilità o meno dell'istituto della particolare tenuità è subordinata alla verifica della sussistenza di un'offesa particolarmente tenue, avuto riguardo alle modalità della condotta e all'esiguità del danno o pericolo, e della non abitualità del comportamento.

43 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
La particolare tenuità dell'offesa, più specificamente, è desumibile da elementi oggettivi e soggettivi quali: - la natura, la specie, i mezzi, il tempo, il luogo e ogni altra modalità dell'azione (art. 133 c. 1 n. 1 c.p.); - l'esiguità del danno o del pericolo cagionato alla persona offesa dal reato (art. 133 c. 1 n. 2 c.p.); - l'intensità del dolo o il grado della colpa (art. 133 c. 1 n. 3 c.p.).

44 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
La declaratoria di non punibilità: - sia prima dell'esercizio dell'azione penale, con decreto di archiviazione (art.411 c.1 bis c.p.p.) - nel corso del processo in concomitanza con le fasi decisorie - non è applicabile nei procedimenti relativi ai reati di competenza del giudice di pace (art. 34 D.lgs. 274/2000) (Cass., Sez. Un., u.p. 22 giugno 2017, Pres. Canzio, Rel. Vessichelli, ric. Perini )

45 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.411 c.p.p.– Altri casi di archiviazione Richiesta di archiviazione per non punibilità per particolare tenuità del fatto ----> avviso deve sempre essere notificato sia all'indagato sia alla persona offesa, anche qualora quest'ultima non ne abbia fatto formale richiesta ex art. 408 c.p.p. L'eventuale opposizione deve essere presentata nel termine unico di dieci giorni. Art.469 c.p.p.- Proscioglimento prima del dibattimento La declaratoria di non punibilità predibattimentale di cui all'art c. 1-bis c.p.p. è condizionata alla mancata opposizione da parte di pubblico ministero e imputato;

46 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art.131 bis c.p. ----> interesse dell'imputato Art.651 bis c.p.p. - Efficacia della sentenza La sentenza penale irrevocabile di proscioglimento pronunciata per particolare tenuità del fatto in seguito a dibattimento ha efficacia di giudicato quanto all'accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e all'affermazione che l'imputato lo ha commesso, nel giudizio civile o amministrativo per le restituzioni e il risarcimento del danno promosso nei confronti del prosciolto e del responsabile civile che sia stato citato ovvero sia intervenuto nel processo penale La stessa efficacia ha la sentenza irrevocabile di proscioglimento pronunciata per particolare tenuità del fatto a norma dell'articolo 442, salvo che vi si opponga la parte civile che non abbia accettato il rito abbreviato

47 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Questioni processuali: - pacifica natura sostanziale, favor rei, retroattività; - “reato continuato ontologicamente esulante dalla disciplina dell'art.131 bis c.p.” - non abitualità – recidiva; - compatibile con i reati di guida in stato di ebbrezza e di rifiuto di sottoporsi all'accertamento alcolimetrico; (Cass., Sez. Un., c.c. 25 febbraio 2016, Pres. Canzio, Rel. Blaiotta, Ric. Tushaj e Cass., Sez. Un., c.c. 25 febbraio 2016, Pres. Canzio, Rel. Blaiotta, Ric. Coccimiglio)

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Art. 163 c.p. LA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA Con la condanna il Giudice può ordinare che l'esecuzione della pena rimanga sospesa per il termine di cinque anni se la condanna è per delitto e di due anni se la condanna è per contravvenzione: >18 anni: reclusione/arresto a 2 anni ( o pena detentiva sola/congiunta ragguagliata ex art. 135 c.p.= 2 anni)* <18 anni: reclusione/arresto a 3 anni (*) >18 anni <21 anni o ≥ 70 anni: reclusione/arresto a 2 anni e mezzo (*)

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Art. 163 co. 4 c.p. Con la condanna il Giudice può ordinare che l'esecuzione della pena rimanga sospesa per il termine di un anno: Se la pena inflitta è ≤ 1 anno e prima della sentenza di I grado: il danno è stato integralmente riparato, mediante il risarcimento di esso e, quando sia possibile, mediante le restituzioni, Se (fuori del caso previsto ex art. 56 co. 4 c.p.) il colpevole si sia adoperato spontaneamente/efficacemente per elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato da lui eliminabili.

50 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA - REQUISITI 1) PROGNOSI DI ASTENSIONE DA FUTURI REATI ( secondo i criteri ex art. 133 c.p.) 2) NON AVER riportato una precedente condanna a pena detentiva per delitto, anche se è intervenuta la riabilitazione. 3) NON ESSERE delinquente o contravventore abituale o professionale; 4) LA NON APPLICAZIONE DI UNA MISURA DI SICUREZZA (perché il reo è presunto socialmente pericoloso). 5) NON AVER BENEFICIATO DI ALTRA SOSPENSIONE CONDIZIONALE. Tuttavia il giudice nell'infliggere una nuova condanna, può disporla qualora la pena da infliggere, cumulata con quella irrogata con la precedente condanna anche per delitto, non superi i limiti di cui all'articolo 163.

51 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
La sospensione condizionale della pena può essere subordinata: all'adempimento dell'obbligo delle restituzioni, al pagamento della somma liquidata a titolo di risarcimento del danno o provvisoriamente assegnata; alla pubblicazione della sentenza a titolo di riparazione del danno; all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose del reato, (peculato, concussione, corruzione, istigazione corruzione): al pagamento alla PA di somma ≅ profitto reato o indebita percezione (col consenso dell’imputato) alla prestazione di attività non retribuita a favore della collettività per un tempo determinato comunque non superiore alla durata della pena sospesa, secondo le modalità indicate dal giudice nella sentenza di condanna (Art. 165 C.P.)

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EFFETTI DELLA SOSPENSIONE CONDIZIONALE Art. 166 c.p. - La sospensione condizionale della pena Si estende alle pene accessorie. Non può costituire di per sé sola, motivo per l'applicazione di misure di prevenzione Non può essere d'impedimento all'accesso a posti di lavoro pubblici o privati Non può essere causa di diniego di concessioni, di licenze, di autorizzazioni necessarie per svolgere attività lavorativa. Art. 167 c.p. Se, nei termini stabiliti, il condannato non commette un delitto, o una contravvenzione della stessa indole, e adempie gli obblighi il reato è estinto e la pena non viene eseguita.

53 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art. 168 c.p. - REVOCA DELLA SOSPENSIONE DI DIRITTO se il condannato: commette un delitto ovvero una contravvenzione della stessa indole, per cui venga inflitta una pena detentiva, o non adempia agli obblighi impostigli; 2) riporta un'altra condanna per un delitto anteriormente commesso a pena che, cumulata a quella precedentemente sospesa, supera i limiti stabiliti dall'articolo 163 c.p. 3) quando è stata concessa in violazione dell'articolo 164, co. IV c.p., in presenza di cause ostative FACOLTATIVA se il condannato: 1) riporta un'altra condanna per un delitto anteriormente commesso, a pena che, cumulata a quella precedentemente sospesa, non supera i limiti stabiliti dall'art. 163, tenuto conto dell'indole e della gravità del reato.

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RISVOLTI DI INTERESSE PRATICO 1/2 1) L’estinzione del reato in conseguenza della sospensione condizionale della pena NON si estende agli effetti penali della condanna, Della quale deve tenersi conto, pertanto, ai fini della RECIDIVA. [Ex multis: Cass. Pen. sez. III 26/03/2015 n , sez. IV 23/11/2010 n ] Della quale deve tenersi conto ai fini della sussistenza dei presupposti per concedere la SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA : [Cass. Pen. sez. III 29/10/2008 n ].

55 RISVOLTI DI INTERESSE PRATICO 2/2
2) Differenza con sentenza di cui all’art. 445 co. 2 c.p.p. (in questo caso, decorso il tempo si estingue ogni effetto penale) 3) Differenze tra RIABILITAZIONE, SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA ED ESTINZIONE DEL REATO: Il rapporto tra le tre misure va inteso in termini di compatibilità e differenza di effetti, atteso che il condannato a pena sospesa ha interesse ad ottenere la riabilitazione anche quando ikl reato risulti estinto per il compiuto decorso del termine previsto dalla legge, in quanto essa comporta vantaggi ulteriori rispetto a quelli prodotti dall’estinzione ex art. 167 c.p. [Consiglio di Stato sez. V, 31/01/2017 n. 386]

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COSA COMPORTA LA MESSA ALLA PROVA? 1) Prestazione di condotte volte all'eliminazione delle conseguenze dannose o pericolose derivanti dal reato, nonché, ove possibile, il risarcimento del danno dallo stesso cagionato. 2) L'affidamento dell'imputato al servizio sociale, secondo un programma che può implicare, attività di volontariato o di rilievo sociale, l'osservanza di prescrizioni relative ai rapporti con il servizio sociale o sanitario, alla dimora, alla libertà di movimento, divieto di frequentare determinati locali. 3) La prestazione di lavoro di pubblica utilità ≤ 10 dieci giorni, anche non continuativi e per max 8 h/die. Questa è svolta con modalità che non pregiudichino le esigenze di lavoro, di studio, di famiglia e di salute dell'imputato.

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MAP - QUALI GLI STEP da un punto di vista pratico? 1/2 L’imputato reperisce la dichiarazione di disponibilità dell’ente per i lavori di pubblica utilità (elenco enti convenzionati disponibilizzato dall’OA). L’imputato si reca all’UEPE per la presa in carico, preferibilmente con istanza corredata da: dati anagrafici, telefonici, abitativi, relativi alla sua situazione familiare, lavorativa, di salute/dipendenze, sua disponibilità allo svolgimento di lavoro di pubblica utilità, indicazione del difensore (e di sua PEC), disponibilità dell’ente allo svolgimento dei llppuu. Il difensore redige istanza al Giudice, allegando sia la dichiarazione di disponibilità dell’ente, sia la presa in carico di UEPE.

59 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
MAP - QUALI GLI STEP da un punto di vista pratico? 2/2 4) Alla I udienza il difensore presenta istanza di cui al punto sopra. Il Giudice darà rinvio per consentire a UEPE di redigere il programma, ove non già redatto. 5) Prima della successiva udienza, il difensore verifica nel fascicolo del giudice e/o in cancelleria se UEPE ha depositato il programma. 6) Alla II udienza, ove il Giudice verifichi la sussistenza dei presupposti e l’idoneità del programma, sospende il processo imponendo le prescrizioni (normalmente, da programma UEPE). 7) Prima della successiva udienza, il difensore verifica nel fascicolo del giudice e/o in cancelleria se UEPE ha depositato la relazione finale. 8) Alla III udienza, il Giudice verifica l’esito della messa alla prova e ove positivo, dichiara estinto il reato.

60 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art. 168-ter c.p. Effetti della sospensione del procedimento con MAP Durante il periodo di sospensione del procedimento con messa alla prova il corso della prescrizione del reato è sospeso. L'esito positivo della prova estingue il reato per cui si procede. L'estinzione del reato non pregiudica l'applicazione delle sanzioni amministrative accessorie, ove previste dalla legge.

61 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art. 168 quater c.p. REVOCA DELLA SOSPENSIONE PER MESSA ALLA PROVA La sospensione del procedimento per MAP è revocata: In caso di gravi/reiterate trasgressioni al programma o alle prescrizioni In caso di commissione, in costanza di map, di nuovo delitto non colposo o di un reato della stessa indole di quello per cui si procede.

62 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
I LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ Art. 54 D.Lgs. 28 agosto 2000, n. 274 Tratta si di attività non retribuita a favore della collettività da svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i centri specializzati di lotta alle dipendenze. Da 10 giorni a 6 mesi e per non più di sei ore settimanali (tranne che il condannato lo richieda) Ai fini del computo della pena 1giorno LPU= 2 h lavorative Da svolgersi presso la Provincia di residenza In assenza di pregiudizio con le esigenze di studio, lavoro, famiglia, salute del condannato

63 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
I LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ AMBITO DI APPLICAZIONE NELLO SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA DI MESSA ALLA PROVA COME CONDICIO DELLA SOSPENSIONE CONDIZIONALE DELLA PENA (obblighi del condannato ex art. 165 c.p.) Ex art. 73 co. 5 BIS DPR 309/’90 (L. STUPEFACENTI): sanzione sostitutiva per reati di droga o diversi da droga commessi da tossicodip. COME CAUSA ESTINTIVA DI TALUNI SPECIFICI REATI, SU TUTTI ARTT. 186 e 187 CdS

64 Corso biennale di tecnica e deontologia del difensore penale
Art. 186 D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e successivi aggiornamenti Guida sotto l’influenza d’alcool 1/2 9-bis. Al di fuori dei casi previsti dal comma 2-bis del presente articolo (INCIDENTE STRADALE), la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita, anche con il decreto penale di condanna, se non vi è opposizione da parte dell'imputato, con quella del lavoro di pubblica utilità di cui all'articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, secondo le modalità ivi previste “in via prioritaria, nel campo della sicurezza e dell'educazione stradale” (idem art. 187 CdS - guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, co. 8-bis)

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Art. 186 CdS 2/2 Con il decreto penale o con la sentenza il giudice incarica UEPE (ovvero gli organi di PG) di verificare l'effettivo svolgimento del lavoro di pubblica utilità. Il LPU ha una durata corrispondente a quella della sanzione detentiva irrogata e della conversione della pena pecuniaria ragguagliando 250 euro ad un giorno di lavoro di pubblica utilità. Un giorno coincide con 2h di LPU. In caso di svolgimento positivo del lavoro di pubblica utilità, il giudice fissa una nuova udienza e dichiara estinto il reato. VANTAGGI: In caso di positivo svolgimento di LPU, il giudice dispone la riduzione alla metà della sanzione della sospensione della patente e revoca la confisca del veicolo sequestrato. La decisione è ricorribile in cassazione.

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QUALCHE DATO AGGIORNATO MESSO A DISPOSIZIONE DA UEPE BRESCIA MESSA  ALLA PROVA (Legge 67/2014)* - GESTITI 2017 (FINO AL 20/11/2017)                                          INDAGINI                              MESSA ALLA PROVA ANNO  2014                                         214                                                 16 ANNO  2015                                         659                                                228 ANNO  2016                                         982                                                505 ANNO  2017 (fino al 20/11/17)           1151                                           660 Operatori UEPE preposti : n. 14 (a tempo pieno). LAVORO DI PUBBLICA UTILITA’ (art. 186 e 187 Codice della Strada ed altro)* ANNO  2014                                        976 ANNO  2015                                        786 ANNO  2016                                        963 ANNO  2017 (fino al 07/11/17)         1298 Operatori UEPE preposti : n. 1 (capo area) + 1 (agente rete part time 8h/settimana). la Magistratura Ordinaria bresciana sceglie esclusivamente l’UEPE per la conduzione della misura e non le FF.OO.


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