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PubblicatoGiuliano Durante Modificato 6 anni fa
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FIRENZE Il teleriscaldamento a biomasse legnose in Toscana: esperienze trascorse e programmi futuri Stefano Stranieri – Catia Consolati Gal Garfagnana Ambiente e Sviluppo Gianfranco Nocentini – ARSIA
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Contesto di riferimento
L’Unione Europea sta promovendo le Fonti Energetiche Rinnovabili tra cui le agrienergie (biocarburanti, biocombustibili solidi, biogas) La nuova PAC consolida il ruolo multifunzionale dell’agricoltura, non solo produzione di alimenti, ma anche produzione di ambiente (agriturismo, tutela del paesaggio e manutenzione del territorio rurale, agrienergie) La possibilità concreta di realizzare filiere agrienergetiche, creando alternative produttive per le imprese agricole e forestali, mantenendo così occupazione e reddito in aree sensibili dal punto di vista ambientale (aree rurali)
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La filiera foresta legno in Toscana
La toscana è la Regione con la maggiore copertura forestale oltre 1 milione di ha Oltre 70% sono boschi cedui dove prevalgono le specie quercine (cerro, roverella, leccio), il castagno e il faggio La maggior parte dei boschi toscani sono di proprietà privata Principali assortimenti legnosi sono la legna da ardere e la paleria agricola La provvigione legnosa è notevole (123,5 mil di m3) con tasso di accrescimento annuo del 4% (5 mil di m3) Le utilizzazioni interessano circa 2 mil di m3 (circa 40% dell’accrescimento annuo)
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L’offerta potenziale di residui ligneo-cellulosici in Toscana utilizzabili per usi energetici
Fonte Residui prodotti (ton/anno) Residui forestali Residui colture arboree agrarie (vigneti, oliveti, frutteti, pioppeti, castagneti da frutto) Residui industria del legno Totale Fonte: I. Bernetti, Fagarazzi, Fratini, 2003
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Operatori del settore forestale in Toscana (Fonte RAFT – Anno 2005)
n imprese forestali con circa addetti a tempo indeterminato nel settore delle ditte boschive (considerando n. 2 addetti per impresa) n. 37 cooperative con circa 650 addetti a tempo indeterminato e 301 a tempo determinato n. 2 Associazioni di boscaioli: - ARBO Toscana (Pistoia, Arezzo e Siena) associa 140 imprese forestali - SOFEA associa 54 imprese.
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Valorizzazione energetica delle biomasse legnose agro-forestali (filiera foresta-legno-energia)
Per valorizzare adeguatamente dal punto di vista energetico e in maniera sostenibile biomasse legnose la Regione Toscana ha scelto di sviluppare impianti termici a piccola e media scala per la produzione di calore (teleriscaldamento) e la produzione congiunta di energia elettrica (cogenerazione). Tali impianti potranno trovare diffusione prioritariamente nelle aree rurali (borghi in aree collinari e montane), non coperte dalla rete di metanizzazione o dove la sua istallazione può comportare costi rilevanti, dove possono essere approvvigionate biomasse legnose agro-forestali necessarie per la loro alimentazione, ma anche presso aziende agricole, che fanno dell’aspetto ambientale, una componente fondamentale della loro strategia di sviluppo (aziende agrituristiche, biologiche, ecc.) nell’ottica di una multifunzionalità dell’impresa agricola.
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Principali progetti in Toscana inerenti la filiera legno energia
Progetto di cooperazione transnazionale Leader Plus sviluppo della filiera foresta- legno-energia per il rafforzamento dell’associazionismo forestale ( ) Progetto VA.DO.B.A.P. presentazione dei risultati giovedì 6 novembre Palazzo Achilli Gavinana S.Marcello P.se Progetto Woodland Energy ( ) Programma IEE (Intelligent Energy – Europe) – Progetto “BiomassTradeCentres” ( ) –
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favorire gli scambi di esperienze tra i partner
IC LEADER PLUS - COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale Partner Toscani: Gal Garfagnana, Gal Consorzio Appennino Aretino, Gal Leader Siena, Gal Eurochianti Altri Partner: Gal Rural Conwy, Gal Valle d’Aosta, Gal Prealpi e Dolomiti Bellunesi, Gal Appennino Bolognese Obbiettivi: favorire gli scambi di esperienze tra i partner sviluppare e realizzare filiere foresta legno energia Principali azioni dei Partner Toscani: Realizzazione n.5 impianti pilota di teleriscaldamento (Loro Ciuffenna, Camporgiano, Monticiano, Cetica, Casole d’Elsa) Attività promozionali e divulgative (opuscoli, meeting, convegni, ecc)
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IC LEADER PLUS - COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale Impianti pilota di teleriscaldamento a cippato di legno realizzati con il progetto Impianto di Loro Ciuffenna (AR), inaugurato il 25 marzo 2006 (Gal Consorzio Appennino Aretino, Comune Loro Ciuffenna e C.M. del Pratomagno) Impianto di Camporgiano (LU), inaugurato il 14 giugno 2006 (Gal Garfagnana Ambiente e Sviluppo, Comune di Camporgiano e C.M. della Garfagnana) Impianto di Monticiano (SI), inaugurato il 26 settembre 2006 (Gal Leader Siena, Comune di Monticiano) Impianto di Cetica (AR), inaugurato il 29 novembre 2006 (Gal Consorzio Appennino Aretino, C. M. del Casentino, Comune di Castel San Niccolò, Proloco di Cetica) Impianto di Casole D’Elsa (SI), inaugurato il 20 gennaio 2007 (Gal Eurochianti, Comune di Casole d’Elsa)
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IC LEADER PLUS - COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale Dati tecnico-economici degli impianti di teleriscaldamento Camporgiano (LU) Loro Ciuffenna (AR) Cetica – Castel San Niccolò (AR) Monticiano (SI) Casole d’Elsa (SI) Potenza centrale termica (kW) 540 500 350 Lunghezza della rete (m) 300 270 575 100 Consumo annuo di cippato (t/anno) 150 (0,63 t/g) 250 (0,77 t/g) 220 (0,60 t/g) 50 (0,23 t/g) 170 (0,57 t/g) Investimento (€)
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IC LEADER PLUS - COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale Attività di animazione, comunicazione e divulgazione Supporto e supervisione alle fasi progettuali, realizzative e gestionali degli impianti termici di teleriscaldamento e delle filiere pilota Monitoraggio delle filiere legno energia realizzate (l’attività di monitoraggio prosegue con il progetto interregionale Woodland Energy) Attività di trasferimento delle conoscenze
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IC LEADER PLUS - COOPERAZIONE TRANSNAZIONALE
Sviluppo della filiera foresta-legno-energia attraverso il rafforzamento dell’associazionismo forestale Attività di trasferimento delle conoscenze – Partenariato toscano 3.1 Partecipazione a incontri, realizzazione visite guidate e attività di scambio delle esperienze tra i soggetti locali coinvolti nei progetti di cooperazione (Visita guidata in Styria - 14, 15 e 16 dicembre 2005); 3.2 Partecipazione a manifestazioni e eventi specialistici di settore (mostra convegno Agrienergie, Arezzo maggio 2005, ecc), anche attraverso l’organizzazione di specifiche iniziative di promozione e presentazione del progetto; 3.3 realizzazione iniziative di trasferimento dei risultati dei singoli progetti locali di cooperazione dei GAL toscani (inaugurazione impianti, workshop tematici e convegno finale del partenariato Toscano); 3.4 predisposizione di materiale a carattere divulgativo, comune per tutti i GAL, di presentazione del progetto e delle filiere locali realizzate (brochure Energia Vicina, pubblicazione tecnico-divulgativa “Le minireti di teleriscaldamento a cippato in Toscana: L’esperienza dei gal Toscani”).
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Progetto Woodland Energy
ARSIA - Regione Toscana coordina il progetto interregionale Woodland Energy “La filiera Legno-Energia come strumento di valorizzazione delle biomasse legnose d’origine agricola e forestale nelle regioni italiane”. Vi partecipano, oltre alla Toscana, le regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia e Umbria Il progetto è cofinanziato dal programma PROBIO del MiPAF e dalle 9 Regioni coinvolte.
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Principali attività del progetto
Definizione di modelli dimostrativi per la razionale produzione di combustibili da biomasse legnose di origine agricola e forestale (protocolli tecnici di utilizzazione, cantieri dimostrativi, ecc) Realizzazione di impianti termici pilota/dimostrativi e analisi dei tre modelli di impiego energetico della biomassa legnosa (uno o più impianti per ciascuna Regione coinvolta) Monitoraggio tecnico-economico della filiere realizzate Predisposizione di strumenti informativi, divulgativi e formativi a supporto delle filiere legno-energia (pannelli e schede illustrative, eventi inaugurali, opuscolo e manuale tecnico, sito Web, convegni e seminari tecnici)
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Legna a pezzi Legno cippato Pellet e Briquette
Le biomasse legnose agro-forestali (combustibili) Legna a pezzi Legno cippato Pellet e Briquette
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Programma IEE (Intelligent Energy Europe) Progetto BiomassTradeCentres” (2007-2009)
Il Progetto BIOMASSTRADECENTRES (Supporto all’organizzazione del mercato della legna da ardere e del cippato) intende migliorare la professionalità della filiera di approvvigionamento e commercializzazione dei combustibili legnosi favorendo l’incontro tra domanda e offerta. Obiettivi - coordinare e formare i produttori a scala regionale - supportare la nascita di piattaforme logistiche e commerciali delocalizzate aumentare la consapevolezza dei consumatori rispetto alla disponibilità e qualità merceologica dei combustibili legnosi (legna da ardere e cippato) - aumentare la quota di combustibili legnosi prodotti dal fuori-foresta attraverso coltivazioni dedicate. Partner 1. AIEL – coordinatore - Italia 2. ARSIA - Italia 3. GAL GARFAGNANA - Italia 4. Camera dell’agricoltura e delle foreste della Stiria - Austria 5. Associazione dei proprietari e delle imprese boschive della Stiria – Austria 6. Istituto Forestale Sloveno – Slovenia 7. POLBIOM – Associazione biomasse Polacca – Polonia 8. Associazione dei proprietari boschivi Ungheresi – Ungheria.
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di queste 9 sui territori dei 4 Gal toscani
Bando “Programma degli investimenti per la produzione di energia nelle aree rurali” Il bando ha avuto una risposta forte con ben 48 domande presentate di cui: 18 centrali termiche finanziate per un potenziale di 11,34 MW ed un investimento di Euro ,00 di queste 9 sui territori dei 4 Gal toscani
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Il progetto di cooperazione transnazionale nel suo insieme e la realizzazione degli impianti e della piattaforma di stoccaggio e gestione di biomasse forestali, sono stati di fondamentale importanza perchè: hanno concretizzato anni di ricerca e di divulgazione Hanno svolto un ruolo dimostrativo e pilota Sono stati monitorati L’attività di divulgazione e diffusione degli esiti ha accompagnato la realizzazione Si è lavorato contestualmente alla loro realizzazione sulla strutturazione delle filiere locali
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