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IL SETTORE ESTRATTIVO IN CAMPANIA

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Presentazione sul tema: "IL SETTORE ESTRATTIVO IN CAMPANIA"— Transcript della presentazione:

1 IL SETTORE ESTRATTIVO IN CAMPANIA
Disamina di un settore in crisi

2 I numeri Campania 44 6 -5,6% 13.595 km² 5.869 milioni Lazio 314 7 5,1%
Siti estrattivi (cave) per Regione (anno 2014) Regione Cave Attive Inattive Variazione % siti attivi produttivi 2014/2013 Superficie Numero Abitanti Campania 44 6 -5,6% km² 5.869 milioni Lazio 314 7 5,1% Km² 5.882 milioni Molise 61 3 2,0% 4.438 km² Puglia 393 34 -12,7% km² 4.087 milioni Basilicata 48 - 13,5 % 9.995 km² Italia 4.489 721 -4,3% Km² 60 milioni ISTAT – le attività estrattive da cave e miniere - aprile 2017

3 I numeri CAMPANIA 261 3.652 239 167 4.319 LAZIO 573 9.249 2.505 2.118
Estrazione di minerali da cave per tipo e per regione. Anno 2014 valori assoluti in migliaia di tonnellate. Regione Argilla Calcare, Travertino, Gesso e Arenaria Sabbia e Ghiaia Porfido, Basalto, Tufo e Altre Rocce Vulcaniche Totale CAMPANIA 261 3.652 239 167 4.319 LAZIO 573 9.249 2.505 2.118 14.445 MOLISE 301 3.991 542 4.334 PUGLIA 623 17.823 208 18.654 BASILICATA 534 2.645 339 132 3.650 ITALIA 7.493 81.759 68.476 6.115 ISTAT – le attività estrattive da cave e miniere - aprile 2017

4 INDICE DI INTENSITÀ DI ESTRAZIONE (IDE), PER PROVINCIA
Sono 23 le province con una intensità di estrazione di minerali superiore alla media nazionale. Tra queste valori molto alti si registrano nelle regioni limitrofe alla Campania: Puglia (Taranto, Lecce) Lazio (Roma), Molise (Isernia, Campobasso)

5 Fabbisogno Regione Campania – PRAE 2006
Il fabbisogno di calcare annuale previsto dal PRAE è di 14 milioni di tonnellate annue. La Campania estrae calcare per circa 3,6 milioni di tonnellate all’anno (dati 2014) Fabbisogno mai aggiornato non conforme alle necessità delle imponenti opere infrastrutturali pubbliche già appaltate. All’appello mancano 11 milioni di tonnellate di materiale per la realizzazione di opere pubbliche CONSEGUENZE: ● Acquisto del calcare da regioni limitrofe, con conseguente perdita PIL Campano ● Aumento costi a causa del trasporto ● Aumento pericolosità circolazione stradale e livello di inquinamento atmosferico

6 Lavori previsti e prossimi all’avvio (PATTO PER IL SUD)
Fabbisogno Regione Campania valutazioni sulla base di opere programmate Lavori previsti e prossimi all’avvio (PATTO PER IL SUD) ► COMPLETAMENTO STRADA FONDO VALLE ISCLERO ► NUOVA METROPOLITANA COLLEGAMENTO CAPODICHINO CON STAZIONE ALTA VELOCITÀ DI AFRAGOLA ► FERROVIA CIRCUMVESUVIANA ESEMPI = Quantitativi di materiale necessari per alcuni lavori ALTA VELOCITÀ NA-BA - LAVORI GIÀ AGGIUDICATI Calcestruzzi m³ ,00 Materiali inerti per rilevati e fondazioni m³ ,00 Conglomerati bituminosi m³ ,00 RADDOPPIO TELESINA Calcestruzzi m³ ,00 Materiali inerti per rilevati e fondazioni m³ ,00 Conglomerati bituminosi m³ ,00

7 Valori economici € € € € in base alla popolazione
Fatturato dell’intera filiera: Fonte: CRIET (Centro di Ricerca Interuniversitario in Economia del Territorio con sede all’Università di Milano-Bicocca). 40 miliardi % del PIL italiano. 1574 imprese attive sul territorio nazionale ITALIA: 60 Milioni di Persone Campania: 6 Milioni (10% della popolazione nazionale) Dalla proporzione il comparto estrattivo vale per la Regione Campania 4 Miliardi. SOLO 1 MILIARDO RESTA SUL TERRITORIO!! 3 MILIARDI alimentano l’economia di altre Regioni! MANCATO INCASSO PER L’ECONOMIA REGIONALE!!! CAUSA: mancanza di cave autorizzate, modesti quantitativi estratti.

8 Valori estrattivi in base alla superficie
No conformazione geografica > Materiale estratto in base alla superficie Il Molise copre 1,2% della superficie italiana e contribuisce con il 4,5% all’apporto di materie prime. Il Lazio copre il 5,7% della superficie e contribuisce con l’8,3%. La Puglia rappresenta il 6,4 della superficie totale italiana e contribuisce per quasi il 10% all’estrazione di minerali non energetici. La Basilicata rappresenta il 3,3% della superficie italiana ed estrae il 2,2% di minerali rispetto al totale italiano. La Campania rappresenta il 4,4% della superficie italiana ed estrae il 2,4 % di minerali rispetto al totale italiano. Quantità annue estratte espresse in Tonnellate (Fonte – Rapporto ISTAT «Le attività estrattive da cave e miniere - aprile 2017) Regione Superficie % Superficie ricoperta Totale Quantitativi Materiali Estratti (Ton) % Materiale Estratto ITALIA Km² 100% CAMPANIA km² 4,4% 4.319 4,2% LAZIO Km² 5,7% 14.445 8,3% MOLISE 4.438 km² 1,2% 4.334 4,5% PUGLIA km² 6,4% 18.654 BASILICATA 9.995 km² 3,3% 3.650 2,2%

9 BUROCRAZIA principale causa di stallo del comparto
PROVINCIA COMUNE COMUNITA’ MONTANA AUTORITA’ DI BACINO SOPRINTENDENZA BENI ARCHITETTONICI PAESAGGISTICI SOPRINTENDENZA DEI BENI ARCHEOLOGICI DIREZIONE GENERALE BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI CAMPANIA SETTORE ECOLOGIA TUTELA DELL'AMBIENTE S.T.A.P. Foreste ARPAC ASL SETTORE VIA PROCEDURA COMPLESSA 12 soggetti autorizzatori coinvolti

10 BUROCRAZIA principale causa di stallo del comparto
LA DISAMINA DEL PROGETTO CONFERENZA DI SERVIZIO AI SENSI DELLA LEGGE 241/90 PROBLEMA = IL SETTORE VIA NON PARTECIPA ALLE CONFERENZE DI SERVIZIO. Completato l'iter per l'ottenimento di tutti i pareri dei 12 ENTI, (la Norma prevede entro 90 gg., ma spesso ci si impiega anche oltre 12 mesi) il progetto viene inviato dal Genio Civile al settore VIA per l'ottenimento del rispettivo parere. CONSEGUENZA = PROGETTO STRAVOLTO, L’ITER RICOMINCIA DALL’INIZIO

11 BUROCRAZIA principale causa di stallo del comparto
DIFFICOLTA’ DI INTERPRETAZIONE DA PARTE DEGLI UFFICI PREPOSTI RICHIESTE DI PARERI AD AVVOCATURA REGIONALE PARERI INCOMPLETI CHE NON RISOLVONO QUESTIONI MANCANZA DI CERTEZZA NEL DIRITTO = Corte Costituzionale (sent. n. 221/1988) ha riconosciuto espressamente che la materia delle cave ha un rilievo ultra municipale, ma in realtà assistiamo ad operazioni ostruzionistiche da parte delle comunità locali che condizionano uffici regionali deputati a rilasciare le autorizzazioni. RISULTATO : in provincia di Benevento nessuna cava autorizzata dal 2006

12 RICHIESTE SBLOCCARE E ATTIVARE I COMPARTI E LE CAVE ATTIVABILI, NEL RISPETTO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE E NEI TEMPI PREVISTI DALLA LEGGE; AVVIARE UN PERCORSO DI COLLABORAZIONE TECNICA ATTRAVERSO UN LAVORO COORDINATO PER L’AGGIORNAMENTO DEL PRAE.


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