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Presentazione sul tema: "Titolo presentazione sottotitolo"— Transcript della presentazione:

1 Titolo presentazione sottotitolo
Mobilità sostenibile, dalla conoscenza alla programmazione Laboratorio Mobilità e Trasporti - Politecnico di Milano Luca Studer, Paolo Gandini, Giovanna Marchionni Titolo presentazione sottotitolo Milano, XX mese 20XX Workshop Mobilità sostenibile: il ruolo degli Enti locali nella gestione condivisa delle politiche di trasporto” Missaglia 22 /11/ 2017

2 Bambini che giocano sicuri Possibilità di fare acquisti a piedi
Introduzione Aria più pulita Tanto verde Provate ad immaginare la vostra città tra 20 anni. Come vorreste che fosse? Bambini che giocano sicuri Possibilità di fare acquisti a piedi

3 Introduzione La pianificazione è ogni giorno più complessa con interessi a volte in conflitto: mantenere alta la qualità della vita e dell’ambiente, creando al contempo un ambiente ottimale per le imprese; limitare il traffico nelle aree più sensibili senza impedire gli spostamenti necessari di persone e merci assicurare livelli soddisfacenti di mobilità per tutti con le risorse disponibili e sempre più limitate E poi…. La salute pubblica I cambiamenti climatici L’inquinamento atmosferico e acustico La dipendenza dal petrolio

4 Dati – Fonte ISPRA Nonostante la progressiva riduzione dei consumi unitari a parità di modello di veicolo, i consumi totali di energia del settore sono aumentati fino al Infatti, l’aumento dell’efficienza energetica dei veicoli (vedi anche indicatore Emissioni specifiche di anidride carbonica) non ha controbilanciato gli effetti della crescente domanda di trasporto, dello spostamento modale a favore del trasporto stradale e aereo e dell’aumento della potenza e della cilindrata media dei veicoli. A partire dal 2008 i consumi hanno iniziato a diminuire ma all’effetto delle innovazioni tecnologiche apportate ai veicoli si somma quello della riduzione degli spostamenti di passeggeri e merci e, per queste ultime, l’aumento del numero di viaggi a vuoto e la riduzione del riempimento dei veicoli; il decremento è continuato nel 2009 e nel 2010, ed è stato piuttosto consistente tra il 2011 e il 2013, soprattutto per la notevole riduzione del traffico merci. Nel 2014 e 2015 si assiste ad un leggero incremento dei consumi, legato all’aumento degli spostamenti di passeggeri e merci. Non si dispone, finora, di dati statistici sufficienti per determinare il peso relativo delle tre variabili sopra menzionate (efficienza dei veicoli, spostamenti di passeggeri, movimentazione di merci). Nel 2014, ultimo dato definitivo disponibile, il settore dei trasporti è stato responsabile del 31,8% del consumo totale di energia finale e del 68,8% del consumo finale di petrolio

5 Dati – Fonte ISPRA In Italia il parco veicolare circolante risulta essere molto consistente: è di gran lunga il più elevato tra i grandi paesi dell’UE, sia in assoluto che in rapporto alla popolazione. I dati mostrano una tendenza alla crescita, soprattutto per quanto riguarda le autovetture e i motocicli.

6 Dati – Fonte ISPRA A partire dal 1990 si è verificata una forte crescita della domanda di trasporto passeggeri; l’aggiornamento della serie storica riportata nel Conto Nazionale delle Infrastrutture e dei Trasporti (CNIT) – Anni , mostra che la domanda avrebbe raggiunto un plateau a partire dal 2000 con un andamento oscillante fino al Si segnala una riduzione significativa nel a cui segue una leggera ripresa nel , a cui ha contribuito la crisi economica . La domanda viene soddisfatta in maniera crescente dal trasporto stradale individuale (autovetture e motocicli), che per incremento e quota modale (79% nel 2014) continua a essere predominante rispetto alle altre modalità di trasporto. Queste tendenze esercitano un’enorme pressione sulla rete stradale e sulla società nel suo complesso e generano congestione, ritardi e altre esternalità negative; esse, inoltre, hanno attenuato e talora annullato i progressi ottenuti in termini di riduzione dell’impatto ambientale e di aumento della sicurezza dei trasporti, conseguiti attraverso miglioramenti tecnologici o singoli interventi infrastrutturali. La domanda di trasporto viene soddisfatta in maniera crescente dal trasporto stradale individuale (autovetture e motocicli) che per incremento e quota modale (79% nel 2014) continua ad essere predominante rispetto alle altre modalità di trasporto.

7 Dati – Fonte ISPRA In Italia i trasporti sono responsabili del 25% delle emissioni totali di gas serra. Dal 1990 al 2014 le emissioni nazionali totali di gas serra, espresse in CO2 equivalente, sono diminuite di circa il 19,8%. La riduzione inizia tra il 2005 e il 2010 (-12,2%) con un ulteriore trend discendente nel (-17,7%). I trasporti risultano, dopo le industrie energetiche, il settore maggiormente responsabile delle emissioni, nonché quello che ha aumentato le emissioni nel periodo considerato (+1,46%).

8 Dati – Fonte ISPRA  In Italia, le emissioni nocive prodotte dal trasporto stradale sono calate notevolmente negli ultimi anni, grazie all’introduzione di catalizzatori, di filtri per particolato fine e di altre tecnologie montate sui veicoli. Le emissioni di ossidi di zolfo, ormai quasi assenti nel trasporto stradale, sono ancora rilevanti nel trasporto via mare. Le emissioni di ossidi di zolfo, di particolato e di ossidi di azoto contribuiscono notevolmente all’inquinamento atmosferico

9 Dati – Fonte ISPRA Nel 2014 il numero dei morti sulle strade è diminuito solamente dello 0,6% rispetto al In merito all'obiettivo UE di dimezzare il numero dei morti entro il 2020 (in confronto con il 2010) l'Italia (-17,8%) si posiziona nella media dei 28 Paesi membri (-18%).

10 PUMS Per affrontare tale complessità e delineare un set soddisfacente di politiche ed azioni da intraprendere è necessario un sistema di pianificazione che preveda processi integrati e sostenibili PUMS Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Un approccio integrato e la ricerca di un equilibrio nello sviluppo delle varie modalità di trasporto, incoraggiando al contempo l’utilizzo di quelle più sostenibili Un nuovo approccio Predisporre un PUMS significa pianificare per le persone Le persone sono parte della soluzione

11 PUMS

12 PUMS Un PUMS è un piano strategico che si propone di soddisfare la variegata domanda di mobilità delle persone e delle imprese per migliorare la qualità della vita nelle città. Il PUMS integra gli altri strumenti di piano esistenti e segue principi di integrazione, partecipazione, monitoraggio e valutazione Obiettivi: Garantire a tutti i cittadini opzioni di trasporto che permettano loro di accedere alle destinazioni ed ai servizi chiave Migliorare le condizioni di sicurezza Ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, le emissioni di gas serra e i consumi energetici Migliorare l’efficienza e l’economicità dei trasporti di persone e merci Contribuire a migliorare l’attrattività del territorio e la qualità dell’ambiente urbano

13 PUMS

14 Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti
Il Programma regionale della Mobilità e dei Trasporti è orientato a favorire la mobilità sostenibile Iniziative mirate al governo della domanda di mobilità e alla promozione dell’uso di mezzi e modi con minori emissioni climalteranti e inquinanti: Dare impulso alla gestione della mobilità (mobility management) Promuovere le tecnologie innovative e attivare incentivi e meccanismi premianti Attivare azioni di educazione, sensibilizzazione e ricerca sulla mobilità sostenibile

15 Gestione della mobilità
La gestione della mobilità rappresenta un approccio ai problemi della mobilità concentrato sulla gestione della domanda e si pone l’obiettivo di ridurre il numero di auto circolanti a favore di mezzi di trasporto alternativi, migliorando così l’accessibilità dei centri urbani e diminuendo il grado di concentrazione di sostanze inquinanti. Le misure sono definite “soft” cioè non prevedono la realizzazione di nuove infrastrutture, ma si concentrano su iniziative di: Persuasione: si esplicano come misure di informazione e comunicazione volte a creare la consapevolezza del problema e a modificare positivamente le attitudini di vita quotidiane Concessione: possono essere attuate mediante proposte di incremento dell’offerta di servizi di trasporto collettivo e degli altri modi di trasporto sostenibili, o semplicemente attraverso agevolazioni e promozioni dei sistemi attualmente disponibili Restrizione: possono essere previsti disincentivi all’utilizzo dell’auto privata, quali ad esempio politiche di tariffazione, riduzione della disponibilità di spazi per la sosta ecc.

16 Mobility manager d’area
Obiettivi:  miglioramento della mobilità urbana nell’intera area di riferimento la riduzione dell’utilizzo dell’auto personale e degli spostamenti individuali Strumenti: Promuovere nuovi sistemi di mobilità (car sharing, car pooling, taxi collettivo) Promuovere mezzi di trasporto non inquinanti e non motorizzati Ottimizzare e promuovere il trasporto pubblico locale Sviluppare l’intermodalità degli spostamenti Ridurre i picchi di traffico nelle ore di punta Ridurre i chilometri percorsi dalle auto private

17 Mobility manager … alcune azioni

18 INCENTIVI E STIMOLI ANZICHE’ DIVIETI E PUNIZIONI
Crediti di mobilità CAROTA PUO’ ESSERE PIU’ EFFICACE DEL BASTONE CREDITI DI MOBILITA’ ANZICHE’ LIMITAZIONI ALLA CIRCOLAZIONE: PREMI INCENTIVI OFFERTE PERSONALIZZATE INCENTIVI E STIMOLI ANZICHE’ DIVIETI E PUNIZIONI

19 Attività di educazione e formazione
Il tema della sostenibilità e della mobilità sostenibile deve essere rafforzata attraverso una costante attività di formazione, una corretta informazione diffusiva, campagne di comunicazione, condivisione e promozione di buone pratiche sul territorio

20 Altre iniziative Provincia di Torino - Promozione servizi trasporto pubblico a chiamata per aree decentrate La provincia di Torino si è attivata per risolvere un problema di carenza di servizi di trasporto pubblico locale in alcune aree decentrate del territorio organizzando servizi di trasporto a chiamata. Nelle aree periferiche, la mobilità dei cittadini per gli spostamenti sono penalizzate dalla carenza di servizi di trasporto pubblico, pertanto la provincia di Torino ha istituito un servizio flessibile a chiamata Provibus. Benefici: riduzione del numero di chilometri percorsi con uso esclusivo delle auto; riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti atmosferici, facilitando la mobilità della popolazione nelle aree a domanda debole o prive di trasporto pubblico grazie all’interscambio con gli altri mezzi di trasporto pubblico (Tpl di linea e ferroviario).

21 Comune di Caronno Pertusella (VA) – Progetto tempo a ruota libera
Altre iniziative Comune di Caronno Pertusella (VA) – Progetto tempo a ruota libera Caronno Pertusella (Va) è un comune di circa abitanti. Lo scopo del progetto Tempo a ruota libera è stato quello di promuovere e stimolare forme di mobilità più flessibili e sostenibili a livello urbano. Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Lombardia - budget complessivo del progetto euro di cui contributo regionale euro Azione 1 – “Ragazze e ragazzi in bicicletta” destinata ai ragazzi tra gli 11 e i 14 anni; Azione 2 – “Caronno Pertusella a piedi e in bicicletta” rivolta a tutti i cittadini e le cittadine e in particolare alle famiglie con gli tra i 6 e gli 11 anni.

22 Laboratorio Mobilità e Trasporti - Politecnico di Milano
Via Durando 38/A 20158 Milano Paolo Gandini Telefono: Mail: Luca Studer Telefono: Mail: Giovanna Marchionni Telefono: Mail: Marco Ponti Telefono: Mail:


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