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ASTROLOGIA FINANZIARIA
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PROGRAMMA Astrologia Finanziaria – I Livello Mitologia Amaltea Mida
Cerere/Proserpina/Plutone Astrologia finanziaria personale Psicologia dell’asse II-VIII Le case I Segni Pianeti nei segni II-VIII casa nei segni Posizione terrestre dei governatori Bibliografia utilizzata Investire con gli astri, Grazia Mirti Astrologia e Finanza, Enzo Acampora Lidia Fassio, Varie fonti Wikipedia
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Ricchezza e Mitologia Astrologia Finanziaria – I Livello
Abbondanza (in latino Abundantia) è nella mitologia romana la personificazione dell'abbondanza e della prosperità (confusa talvolta con Annona), nonché la custode della cornucopia, con cui distribuiva cibo e denaro. La principale versione dell'origine della cornucopia è simile nella mitologia greca e in quella romana, nelle quali il re degli dei, avendo rotto accidentalmente il corno della capra Amaltea, promise che questo non si sarebbe mai svuotato dei frutti del suo desiderio. Il corno venne in seguito passato alla custodia di Abbondanza. Amaltea (in greco Ἀμάλθεια da ἀμαλός, "molle, tenero") è una ninfa o una capra della mitologia greca. Fu la capra che allattò Zeus sul monte Ida a Creta (in altre versioni viene identificata con la ninfa che custodì la capra il cui latte alimentò Zeus infante). Diventato il re degli dei, Zeus, per ringraziarla, diede un potere alle sue corna: il possessore poteva ottenere tutto ciò che desiderava. Da qui la leggenda del corno dell'abbondanza, o cornu copiae, detto anche Corno di Amaltea. Alla sua morte Zeus la pose, insieme ai suoi due capretti, tra gli astri del cielo; L'Auriga è una costellazione settentrionale. È una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo, ed è anche una delle 88 costellazioni moderne. La sua stella più brillante è Capella (α Aurigae), che è associata con la mitologica Amaltea. Le tre stelle Epsilon, Zeta ed Eta Aurigae sono chiamate «i capretti». (Simbolismo e storia di Amaltea)
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Ricchezza e Mitologia Astrologia Finanziaria – I Livello
MIDA: I miti e le leggende che i nostri avi ci hanno tramandato sono tanti ma uno in particolare merita di essere ricordato e riguarda le disavventure di un re che, volendo essere molto ricco e potente prima e saccente dopo, molto ci insegna sulle cose da non farsi. Raccontiamo la storia di Mida, re della Frigia, figlio del re Gordio e della dea Cibele (Melograno). Narra il mito che un giorno Mida ritrovò il vecchio satiro Sileno, precettore del dio Dioniso ed a lui molto caro, mentre vagava ubriaco nei suoi giardini. Avendolo riconosciuto ed essendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui una festa come non se ne vedevano da tanto tempo. Alla fine della festa lo stesso re Mida riaccompagnò personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo, avendolo dato per morto, non stava in se dalla gioia. Dioniso per ricompensare Mida, gli chiese di esprimere un desiderio e lui l'avrebbe esaudito. Mida ci pensò un attimo ed alla fine decise di chiedere al dio la facoltà di tramutare in oro ogni cosa che toccasse. Grande fu la gioia di Mida mentre sperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere. Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi, Libro XI) "(...) Bacco esaudì il desiderio, sdebitandosi con quel dono, presto fonte di guai, ma allo stesso tempo si rammaricò della scelta fatta da Mida. Lieto, godendo a suo danno, se ne andò via l'eroe di Frigia ed iniziò a toccare ogni cosa per saggiare il suo dono. Quasi non credendo a se stesso, staccò un rametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventò d'oro. Prese un sasso da terra ed anche quello divenne colore dell'oro. Tocca allora una zolla di terra: al suo magico tocco diventa una pepita d'oro; raccoglie aride spighe di grano: un raccolto d'oro; stringe un frutto raccolto da un albero: lo si direbbe un dono delle Espèridi; se poi avvicina le dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante. Persino mentre si lava le mani nell'acqua limpida, quell'acqua, fluendo dalle sue mani, potrebbe ingannare Dànae. Immaginando d'oro ogni cosa, Mida non riesciva più a nascondere le sue speranze. (...)« Quando arrivò a casa e venne l'ora di cena, i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola e fu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono. Ecco come Ovidio ci narra quello che successe (Metamofosi, Libro XI): "(...) E mentre esulta, i servi apparecchiavano la tavola, imbandendola di vivande e pane tostato. Ma, ahimè, ora, come tocca i doni di Cerere con la mano, quei doni diventano rigidi; se poi con avidità cerca di lacerare con i denti qualcosa, appena l'addenta una lamina d'oro ricopre la pietanza; mischia ad acqua pura il vino del suo benefattore Bacco: oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca. terrorizzato per l'inaspettata sciagura, ricco e povero insieme, vuol sottrarsi all'opulenza e odia ciò che aveva un tempo tanto sognato. Tanta abbondanza non può calmargli la fame, arida di sete gli arde la gola e, come è giusto, inizia ad odiare l'oro (...)" Grande fu lo sgomento ed il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli il dono nefasto. Inserire biografie vari grafici. Transiti delle valle in base a bio grafia.
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Proserpina (Cerere) - Plutone
Astrologia Finanziaria – I Livello Proserpina (Cerere) - Plutone All'inizio dei tempi, sulla terra splendeva sempre il sole e faceva sempre caldo. I prati erano perennemente coperti di fiori e nei campi crescevano frutti, verdure e frumento tutto l'anno. Era la Dea Cerere che seminava, innaffiava le piante e faceva sì che gli alberi fiorissero e dessero frutti. Mentre Cerere lavorava, sua figlia Proserpina (padre: Giove, Cerere è assimilabile a Venere - Toro) giocava nei verdi boschi della Sicilia e la sera tornavano a casa insieme cantando e ridendo. Tra gli Dei, c'era però un Dio non altrettanto felice e fortunato. Era Plutone, il Dio dei morti, il quale non viveva insieme a tutti gli altri Dei sul Monte Olimpo, ma regnava sotto terra, al freddo e al buio. I raggi del sole non erano mai riusciti a penetrare in quelle tristi caverne, ed in questo lugubre luogo, Plutone viveva solo; nessuna donna aveva infatti mai voluto rinunciare allo splendore della luce, al calore del sole e alle bellezze della natura per diventare regina dell'oltretomba. Ogni tanto Plutone saliva in superficie per spiare la vita sulla terra, ma la luce del sole gli faceva male agli occhi ed inoltre, vedere tanta bellezza e tanto splendore, lo rendeva ancora più triste. Un giorno Plutone scorse Proserpina mentre raccoglieva fiori nel verde della sua amata Silicia. Quando la vide se ne innamorò, ma sapendo che se fosse andato a chiederla in sposa a Cerere, entrambe avrebbero rifiutato la sua proposta, decise di rapirla, col consenso di Giove. Salì quindi sul suo carro nero, lanciò i cavalli al galoppo frustandoli con furia al punto che tutta la Sicilia tremò per quella galoppata e, con le redini fra i denti, si sporse dal carro ed afferrò Proserpina per i capelli. Mentre Proserpina gridava supplicando di essere lasciata andare, Plutone continuava a galoppare verso l'Oltretomba fino a quando, colpendo la terra con la sua frusta, questa si aprì ed il carro piombò nel baratro, portando con sè la fanciulla. Quando giunsero al fiume Acheronte, che divide il regno dei vivi dal regno dei morti, Proserpina gridò al punto che anche il fiume s'impietosì, e cercò di far cadere Plutone afferrandolo per le gambe. Ma Plutone scalciò con forza e si liberò e Proserpina, disperata, si tolse la cintura di fiori che aveva in grembo e la lanciò nel fiume , affinchè le acque potessero portare alla madre il suo messaggio.
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Proserpina (Cerere) - Plutone
Astrologia Finanziaria – I Livello Proserpina (Cerere) - Plutone Plutone e Proserpina giunsero nel regno dei morti e, mentre Plutone cercava di consolarla dicendole che sarebbe diventata regina, sulla terra era sceso il tramonto e quindi Cerere incominciò a chiamare e a cercare la figlia. Cerere cercò disperatamente la figlia in giro per il mondo ed intanto, per il dolore e la disperazione, lasciò appassire i fiori e smise di seminare sicché, il frumento ed i frutti , smisero di crescere. Dopo nove giorni e nove notti vissuti senza sonno e senza cibo alla ricerca della figlia scomparsa, il decimo giorno Cerere si sedette stanca e disperata lungo la riva di un fiume fino a che scorse , accanto a lei, una piccola cintura di fiori. La verità le fu raccontata da Elios, il dio Sole, che illumina la terra e con la sua luce discopre ogni trama oscura. Elios, che tutto vede e tutto ascolta, rivelò a Cerere lo svolgimento dei fatti avvenuti con il consenso di Giove. Per il dolore, Cerere non si curò più della terra e quindi cessò la fertilità dei campi e vennero i tempi della carestia e della morte. Giove, vedendo la fame sterminare intere popolazioni, mandò i suoi messaggeri ad ammansire l'indignata Cerere, la quale, irremovibile nel suo dolore, rispondeva che sarebbe tornata alle cure della terra solo se Proserpina fosse tornata . Giove decise allora d'inviare immediatamente Mercurio ad avvisare la figlia affinché non toccasse cibo, ma Mercurio, per quanto veloce, arrivò troppo tardi. Plutone infatti aveva fatto preparare un pranzo succulento ed appetitoso ed anche se Proserpina era troppo infelice per mangiare, a forza d'insistere, cedette per la fame davanti a rossi e succosi chicchi di melograno (simbolo d'amore), che Plutone, furbamente, le aveva messo nella mano. Plutone gliene porse una dozzina e , quando arrivò Mercurio, Proserpina purtroppo ne aveva già assaggiati sei. La fanciulla scoppiò in lacrime quando venne a conoscenza della legge divina per cui, colui che mangia anche un solo boccone mentre si trova nel regno dei morti, non può più ritornare sulla terra. Proserpina gridò allora tutta la sua rabbia ed il suo odio a Plutone per l'inganno subìto e Plutone , che ne era innamorato ed avrebbe voluto essere amato a sua volta, impallidì, confessandole di averla rapita perché si sentiva troppo solo. Allora Giove, mosso a compassione, decise che Proserpina, avendo mangiato sei chicchi di melograno, avrebbe vissuto nel regno dei morti insieme a Plutone per sei mesi all'anno ed i rimanenti sei mesi avrebbe vissuto sulla terra insieme alla madre Cerere. Il mito di Proserpina vuole quindi che l'arrivo della Primavera sia sancìto dall'arrivo di Proserpina sulla terra, che porta con sé il soffio creatore dell'abbondanza e che il suo ritorno nell'Ade, sei mesi dopo, coincida con l'arrivo dell'autunno e dell'inverno, per tornare e rinascere nuovamente, insieme alla vegetazione, la primavera successiva.
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Considerazioni astrologiche
Dal mito di Amaltea appare chiaramente come la ricchezza, la fortuna siano collegate con il cibo, la vita. Il latte di Amaltea (Luna in Toro), Toro perché parliamo di cibo, primo nutrimento; nutre Giove, che diventa potente padre degli dei , proprio grazie a questo. Lo stesso potremmo pensare della Luna in Capricorno anch’essa associabile al simbolo di Amaltea e analogamente della Luna in Cancro. Saturno è il padre di Giove, Saturno è domiciliato in Capricorno, si evidenzia ancora l’importanza di Amaltea quale nutrice che compensa le mancanze paterne e anche materne, seppure queste ultime non volute. Sempre Saturno sarebbe stato la causa del taglio del corno di Amaltea, ma analogamente avrebbe permesso la nascita della Cornucopia. Tutti i simboli lunari di nutrimento, forza, ricchezza, energia sono in relazione con il Capricorno, il Toro, il Cancro, lo Scorpione, (morte seppure apparente di Giove). La II, VIII, IV, X casa sono analogamente importanti per comprendere il senso astrologico della ricchezza. Nel mito di Mida, inutile negarlo, scopriamo le debolezze umane. Mida diviene ricchissimo a scapito della propria vita ,non potendo più nutrirsi. Questo grazie a Dioniso, divinità a stretto contatto con il piacere, il cibo, ancora asse II-VIII. Nel mito raccontato da Ovidio si fa riferimento ai doni di Cerere che Mida non avrebbe potuto più mangiare, in qualche modo ci si riaggancia no Cerere-Persefone-Plutone. Con Persefone e Plutone viene confermato il rapporto tra cibo, vita, morte, prosperità e ricchezza. Le divinità in gioco nel mito sono Giove, Persefone-Cerere (Luna in Vergine e in Toro), Plutone, Mercurio e il Sole. Possiamo affermare che la ricchezza è senza dubbio, stando al mito, in rel azione al cibo , alla morte, al piacere, alla prosperità, alla stagionalità, in sintesi alla dinamica II-VIII casa, Toro – Scorpione. NOTA Il melograno è presente anche nel mito di Cibele e Attis. In una delle versioni del mito si racconta che Zeus fosse innamorato non corrisposto di Attis, sognandola ebbe una polluzione notturna e dal suo seme caduto in terra nacque Agditis (dio dispettoso). Dioniso non potendo più sopportare le angherie di quest’ultimo lo fece salire sulla cima di un melograno, lo attaccò per i testicoli ad un ramo finché non cadde ubriaco. Agidtis mori dissanguato, ma il melograno fiori magicamente grazie al suo sangue. Una ninfa che passeggiava da quelle parti toccò il melograno e rimase incinta del dio Attis il bello, Cibele s’innamorò di lui. Il melograno era anche un frutto associato ad Era che indicava ricchezza e prosperità.
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Momento «filmico» Rocknrolla Il denaro non muore mai Wall Street
Astrologia Finanziaria – I Livello Momento «filmico» Rocknrolla Il denaro non muore mai Wall Street Papa Francesco
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Astrologia Finanziaria – I Livello
Psicologia dell’asse II-VIII (Lidia Fassio) Vorrei partire dall’osservazione dell’asse delle case in questione per fare alcune “divagazioni”: l’asse 2a/8a, cosignificante dei segni Toro/Scorpione, con i pianeti collocati secondo la domificazione di Lisa Morpurgo, ovvero X(Proserpina)-Giove-Venere e Plutone-Mercurio-Marte. Ho avuto modo di segnalare più volte come le case, e soprattutto gli assi, siano strettamente connesse alle fasi infantili, a quelli che la psicologia evolutiva indica come passaggi cruciali nello sviluppo individuale; mi riferisco in particolare alla scuola di Margaret Malher, considerata ancora oggi un cardine fondamentale nel campo della psicologia evolutiva. Le lesioni sugli assi rappresentano problematiche che si sono instaurate nella fase infantile corrispondente e che apportano una serie di tematiche e di dinamiche psicologiche in quel preciso settore della vita, creando situazioni che sono comunque rapportabili per associazione simbolica alla corrispondente fase infantile. Sull’asse 2a/8a si pongono le basi più profonde del sé, quelle che potranno consentirci di sviluppare sicurezza e partecipazione. La psicologia freudiana ha postulato che in un bambino esistano desideri ed impulsi che sono rappresentati in forma del tutto inconscia, però non ha spiegato come il neonato (questo asse parte dai giorni di vita e si conclude intorno al primo anno) riesca poi a dare un’organizzazione a tutta questa massa di sensazioni che inizialmente non ha alcuna coerenza, al fine di formare qualcosa di completo che venga a rappresentare un desiderio, una voglia o una intenzione. È provato che Freud, lavorando quasi esclusivamente con gli adulti, non ebbe modo di osservare come potevano crearsi queste basi nei neonati; ora invece, grazie agli studi nel campo della psicologia evolutiva, possiamo sapere che i fondamenti del pensiero cognitivo (asse 3a/9a) prendono vita e forma da un apparato sensoriale in grado di trasformare le esperienze – nell’arco del primo anno di vita – prima in desideri-intenzioni e poi in pensieri. Il bambino, nella fase della casa 2a (fino a 6 mesi di vita circa) impara ad organizzare le sensazioni della vita e le risposte del corpo. Partendo da suoni, odori, percezioni visive e tattili comincia ad organizzare una serie di sensazioni: i suoni diventeranno ritmi e le percezioni visive diventeranno immagini riconoscibili. Possiamo affermare che la sicurezza più elementare deriva dalla capacità di decifrare le sensazioni per giungere poi a pianificare le azioni. Dallo scambio di sensazioni con la figura di riferimento (che la psicologia definisce “contenitore”) comincia a scoprire l’emozione del piacere che deriva a dell’essere contenuto e nutrito (due dei simboli per eccellenza di Proserpina che ha come archetipo base quello della Grande Madre, Dea della Natura con il compito di garantire la vita). La madre offre non solo gioia e piacere, ma anche sollievo all’angoscia e alla paura e viene sperimentata dal bambino come un rifugio sicuro.
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Questa fase rappresenta il modo in cui noi troviamo il nostro terreno, come ci radichiamo al nostro territorio: se non siamo stati sufficientemente tenuti e toccati, non saremo mai sicuri di noi stessi, del terreno su cui siamo, poiché non avremo raggiunto la fiducia nella capacità di essere sorretti, prima dagli altri e poi da noi stessi. A tutti gli effetti, in questa fase il neonato è in un utero fuori dall’utero, è in una fase di gestazione psichica e, attraverso l’ambiente, il territorio e la madre che lo contiene, fa la prima esperienza di Sé. Se la madre è avvolgente, tenera e dolce, il neonato percepirà sé stesso nello stesso identico modo, se la madre è fredda, assente e l’ambiente è doloroso, la prima esperienza del Sé si colorerà di negatività. Siccome il neonato non ha ancora un Io, essendo in una fase pre-egoica, è assolutamente necessario che si verifichi una continuità tra interno-esterno che sono ancora fusi (si divideranno solamente sull’asse 3a/9a), poiché sarà proprio questo stato fusionale che darà al bambino la possibilità di sviluppare i primi rudimenti dell’Io quando avrà una consapevolezza ed uno sviluppo motorio sufficienti per iniziare a separarsi (fase di casa 8a). Se il bambino non riesce ad avere i propri bisogni soddisfatti e riconosciuti, crescerà con una sensazione di sfiducia nel mondo esterno che lo porterà ad una dissociazione dal proprio mondo interno. Desidero qui fare un inciso per spiegare quanto sia importante la domificazione di X-Proserpina in questa sede poiché è proprio da questo contenimento, da questo senso di simbiosi e di inglobamento e dal poter dipendere stando appoggiato su un terreno morbido e confortevole che il bambino potrà collegare interno ed esterno (casa 9a dove nuovamente troviamo la X-Proserpina che a questo punto è diventata il simbolo della rappresentazione del mondo: equazione Madre=Mondo). Se la madre è stata accogliente, il mondo sarà un posto in cui il bambino potrà immettersi con fiducia ed è da questa equazione che deriva la teoria di Fromm che l’amore della madre fornisce la fiducia nella vita in genere e l’idea che in ogni cosa vi sia un preciso significato. In questa fase infatti, non vi è distinzione tra interno ed esterno, è la madre che fa da filtro, ed è lei che lo condurrà attraverso un’infinità di stimoli ad incontrare il mondo esterno. Una madre che non riesca a prendersi cura del suo bambino offrirà pochi stimoli e il bambino potrebbe anche non giungere a distogliere l’attenzione da sé stesso per rivolgerla verso il mondo (pensiamo a Giove e Amaltea). In casa seconda si pongono anche due altre importantissime basi: quelle del futuro sviluppo cognitivo – che parte dalle capacità di interpretare e organizzare le sensazioni (Giove) – e la possibilità di relazionare – che ha origine dall’essere stati amati e desiderati (Venere). Questi due pianeti pongono i mattoni per la futura interpretazione del mondo e per la capacità di cooperare relazionando con gli altri. Il bambino, anche se agli inizi non riesce a mettere perfettamente a fuoco le esperienze sensoriali, è comunque estremamente aperto alle relazioni affettive; infatti, pur non avendo ancora un Sé capace di volontà di agire, è però in grado di rispondere all’ambiente in maniera globale e completa. Per questo motivo i suoi affetti sono fondamentali: la gioia è immensa come immense sono la rabbia e la frustrazione. Chi ha subito gravi carenze, disattenzioni o peggio ancora traumi in questa fase, si è visto negare la possibilità di radicarsi all’ambiente nonché quella di avere un buon rapporto con il proprio corpo; non riuscirà a mettere insieme quel binomio “cultura-natura”, capace di portarci ad un senso di equilibrio tra fuori e dentro di noi; avrà una serie di bisogni da colmare e sentirà costantemente le proprie fondamenta come insicure, incapaci di sostenere, e questo lo renderà a sua volta incapace di affrontare le difficoltà che la vita gli presenterà. Quando un neonato si trova in situazione di abbandono o di trascuratezza, è come se fosse obbligato a dissociarsi da ciò che sente e quindi inevitabilmente si disconnette dalle proprie sensazioni, dal proprio corpo e dalla fisicità; tutto ciò avrà un impatto notevole sul suo senso di sopravvivenza, altra parola chiave della casa 2a.
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Questa è anche la fase dell’attaccamento, condizione necessaria per poter creare un senso di stabilità interna. Inoltre, in questa fase – e in quella complementare di cui parleremo tra poco – si forma il cosiddetto “codice” duale attraverso cui il bambino etichetta ogni cosa sia per le sue proprietà fisiche sia per le sue qualità emotive. Questo controllo incrociato gli permetterà di archiviare le esperienze in un “file” comprendente fenomeni e sentimenti che potranno essere richiamati ogni volta che occorre. È da questo codice che il bambino registra ad esempio che al fenomeno “poppata” si lega anche l’emozione “si sta bene vicino alla mamma”. In questo modo comincia ad organizzare le esperienze sensoriali legandole alle emozioni e ciò gli consentirà abbastanza velocemente di accedere allo sviluppo della logica che darà poi significato e rilevanza alle esperienze. Tutta l’architettura psicologica ha quindi origine da ciò che il bambino incamera e sviluppa in casa 2a proprio con l’ausilio di questi tre pianeti che rappresentano: - il contenimento e la possibilità di inserimento in un ambiente attraverso la figura di riferimento principale che modula e accompagna il suo inserimento nel mondo (X-Proserpina); - la possibilità di sviluppare, attraverso le cure, le attenzioni e l’affetto, la capacità di relazionare con un altro oggetto (Venere); - il nutrimento, che non è solo alimentare, giacché mentre viene allattato il bambino assimila anche mentalità, lingua, cultura e trova un suo particolare adattamento (Giove). Ma non è ancora tutto. Attraverso il rapporto con la madre, l’ambiente e l’affetto che riceve, il bambino in casa 2a inizia a formare un proprio senso di valore personale, fondamentale per il raggiungimento dell’autostima e della conseguente possibilità di dare valore agli altri, ma fondamentale anche per stabilire una scala di valori personali in base a cui potrà fare scelte coscienti in grado di soddisfare pienamente il senso di sé. Chi ha fallito il raggiungimento degli obiettivi di questa fase infantile avrà un attaccamento insoddisfacente che lo porterà a continui bisogni di possedere cose o affetti che possano compensare l’insicurezza e lo scarso senso di valore personale. Sul piano relazionale svilupperà una dipendenza da sicurezza che andrà cercata negli altri, e questo a causa di un’autostima insufficiente che alimenta la sensazione di non possedere nulla e di non avere risorse se gli altri non le confermano. (necessità di arricchirsi. Come le lesioni dei valori legati alla ricchezae al denar in un tema possano essere sintomo di ricchezza) In ultimo, per riassumere, la casa seconda dà il via all’organizzazione del senso di sé che può nascere dall’essere contenuto, amato ed aver goduto di un periodo di dipendenza e di attaccamento necessario a creare un senso di sicurezza interno basato sulle proprie risorse e sull’idea di possedere un valore personale (dal senso di valore e dalla possibilità di avere beni personali ha origine il simbolismo che collega la 2a al denaro e alle proprietà; tuttavia, la prima proprietà del bambino è il suo corpo, dal quale origina il primitivo senso di sé – definito qui corpore – accompagnato dalle ricchezze rappresentate dalle risorse interne).
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Ricchezza e Mitologia Astrologia Finanziaria – I Livello
Giove in Capricorno e i Manager (1367 clusters) Sole Luna Mercurio Venere Marte Giove 3,62 3,33 2,32 3,19 5,22 2,17 Ariete 5,36 4,64 2,90 Toro 5,94 6,52 Gemelli 7,10 4,06 7,68 8,12 5,51 Cancro 3,48 3,77 Leone 7,25 6,96 10,00 Vergine 4,93 1,45 6,81 6,09 Bilancia 1,16 7,39 6,38 7,83 Scorpione 4,78 4,49 Sagittario 6,67 0,00 1,01 Capricorno 7,54 6,23 1,30 4,35 Acquario 1,88 Pesci
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Ricchezza e Mitologia Astrologia Finanziaria – I Livello Sole Luna
Mercurio Venere Marte Giove Saturno Urano Nettun Plutone 7,04 6,17 10,00 5,68 4,94 4,69 4,57 5,06 2,47 2,59 1 casa 6,42 5,56 6,54 5,93 5,19 4,07 3,83 1,98 1,73 2 casa 4,20 5,43 3,70 5,31 6,91 7,41 2,96 3,33 3 casa 4,81 4,44 6,79 3,46 0,62 4 casa 2,22 0,99 5,80 5 casa 3,58 6,05 2,10 8,02 0,00 6 casa 3,21 1,23 4,32 7 casa 2,35 6,30 8 casa 2,72 6,67 8,89 9 casa 7,78 9,38 10 casa 7,53 11 casa 9,01 7,65 12 casa
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Astrologia Finanziaria
Astrologia Finanziaria – I Livello Astrologia Finanziaria Un tema personale, quando viene interpretato, ci parla delle potenzialità di un individuo. Si parte dai pianeti personali, passando per l’ascendente e così via. Allo stesso modo, le finanze di un soggetto, dovrebbero seguire naturalmente l’evoluzione delle potenzialità del tema, ma spesso non è così per diversi motivi: costrizioni, società, situazioni, spesso, non dipendenti direttamente dal soggetto, ma dalla società in cui vive. E’ brutto dirlo, ma è così. A questo punto l’individuo cerca di sviluppare quelle capacità, occasioni che gli permettono di creare denaro e sostentamento attraverso punti di “minor resistenza” nel tema e quindi si focalizza direttamente su quelle case e pianeti in relazione con la seconda casa, l’ottava, nel migliore dei casi anche la sesta, la decima proprie del denaro e del lavoro. Il lavoro è lo strumento che permette di offrire servizi/utilità/oggetti agli altri/società e nello stesso tempo produce ricchezza per il soggetto che lavora. Quando un cliente ci chiede della sua situazione finanziaria ci fornisce le parole chiavi dalle quali partire per l’interpretazione del tema e dei transiti. Venderò la mia casa? Guardiamo la IV casa, i pianeti presenti, il suo signore e i transiti. L’astrologia finanziaria personale, di cui tratteremo, nasce spesso da una domanda mirata del cliente. E’ ovvio che per trattare nella sua interezza la realizzazione professionale e di conseguenza il denaro sarebbe necessario un corso ad hoc di astrologia “psicologica” orientata al denaro. La II e l’VIII casa sono fondamentali per comprendere le dinamiche orali/genitali, se non si supera la fase di II casa è difficile raggiungere i traguardi dell’VIII (i soldi degli altri)
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Le case astrologiche – Finanza personale
Astrologia Finanziaria – I Livello Le case astrologiche – Finanza personale Inizio lo studio dell’astrologia finanziaria partendo dalle case astrologiche perché, a mio avviso, ogni settore zodiacale, essendo in relazione con gli accadimenti terrestri reali, con i fatti, può essere declinato in forma finanziaria e di denaro. Ogni uomo può produrre denaro e ricchezze da ciascun settore zodiacale. Ovviamente, per ricchezza, non dobbiamo solo pensare a quella del denaro, ma ricchezza nel senso di vivere con soddisfazione la vita, come realizzazione delle proprie aspirazioni (IX casa) e possibilità di sostenersi (II casa della X – XI casa).
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Le case astrologiche – Finanza personale
Astrologia Finanziaria – I Livello Le case astrologiche – Finanza personale La prima casa inizia dall'Ascendente e rappresenta il suo modo di presentarsi agli altri, la prima impressione che diamo di noi stessi, il nostro biglietto da visita. È la nostra personalità immediata, la nostra indole. E il modo con cui vediamo il mondo, quindi anche le opportunità. La seconda casa è la casa dei valori concreti che abbiamo intorno a noi e su cui possiamo contare, un tempo identificabili con la terra, oggi con il denaro, i beni materiali e le necessità primarie come il cibo, l'immediato futuro e la necessità di sopravvivenza e di sostentamento, l’arte, la moda, la terra da coltivare. La terza casa è l'ambiente circostante immediatamente vicino a noi e come lo viviamo, è la casa dei fratelli, dei cugini, degli zii, degli amici più cari e dei colleghi di lavoro, della socievolezza e della curiosità verso quanto ci circonda, delle pubbliche relazioni, del nostro modo di esprimerci e di parlare. È anche la casa dei piccoli viaggi, degli studi adolescenziali. Editoria, comunicazione.
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Le case astrologiche – Finanza personale
Astrologia Finanziaria – I Livello Le case astrologiche – Finanza personale La quarta casa o Imum Coeli (IC) è la famiglia, l'ambiente di origine in cui siamo cresciuti, il focolare domestico, i genitori, la nostra infanzia e il modo in cui tutto questo ha condizionato il nostro essere, è la casa delle tradizioni e dei legami ancestrali, della memoria e del nostro modo di fermare il tempo, ad esempio collezionando qualcosa. Aziende pubbliche/familiari, patria. Patrimoni familiari, immobili. La quinta casa è quella della voglia di vivere e divertirsi, del potenziale creativo e della capacità di lasciare un segno, un'opera letteraria o un'opera d'arte, ma anche senso creativo inteso come carica erotica e sessuale, procreazione, e per esteso educazione dei propri figli. È anche la casa degli eccessi e dell'atteggiamento nei confronti dei rischi, come può essere il gioco d'azzardo. Oro, speculazione. La sesta casa è il dovere, le regole da rispettare, la routine quotidiana e il modo di affrontarla, il lavoro di tutti i giorni, l'adattamento verso il quotidiano e le sue regole, la disciplina e il rispetto degli altri ma anche di noi stessi. Quindi è anche la cura che abbiamo del nostro corpo e la nostra salute, come curiamo i nostri malanni e il nostro aspetto, per esteso il nostro modo di abbigliarci. Agroalimentare, farmaceutico.
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Le case astrologiche – Finanza personale
Astrologia Finanziaria – I Livello Le case astrologiche – Finanza personale La settima casa o Discendente inizia la sequenza delle case al di sopra dell'orizzonte e i significati si contrappongono alle precedenti. La settima, opposta all'Io-ascendente è la casa degli Altri, del nostro modo di legarci a loro, ad es. con una società per affari, è la casa della convivenza, delle scelte di responsabilità, dei contratti, incluso il matrimonio, è la collettività e il modo in cui viviamo le reazioni con il prossimo. L'ottava casa opposta alla seconda-denaro e avere, rappresenta il denaro che avremo, magari in eredità, come sapremo gestire la nostra situazione economica futura, quindi rappresenta anche il denaro nel senso di "dare": debiti, rate, mutui. Denaro degli altri. La nona casa opposta alla terza-ambiente circostante, rappresenta l'ambiente lontano, i lunghi viaggi, l'estero e il modo di relazionarci con le persone straniere. È anche la casa dei viaggi mentali e dell'evasione attraverso discipline filosofiche, dell'etica, degli studi superiori, del clero, degli ideali.
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Le case astrologiche – Finanza personale
Astrologia Finanziaria – I Livello Le case astrologiche – Finanza personale La decima casa inizia dal Medium Coeli ed è opposta alla quarta-origini. Rappresenta la realizzazione professionale che avremo, la fuga dal nido di origine, il successo, l'indipendenza, i riconoscimenti che avremo o non avremo, l'ambizione e la decisione ad inseguire determinati obiettivi, la forza di abbattere gli ostacoli. Costruzioni, manager, ingegneria. L'undicesima casa opposta alla quinta-eccessi è la casa dell'equilibrio, della moderazione, del controllo, di come ci muoviamo nel contesto sociale e delle amicizie che impariamo a coltivare, la nostra moderazione, la capacità di individuare progetti e portarli a compimento ingegnandoci. È associata anche alle nuove tecnologie e al modo in cui ci rapportiamo ad esse. La dodicesima casa chiude il cerchio è opposta alla sesta-regole e concretezza e rappresenta noi di fronte al mondo e alle difficoltà della vita, è il modo in cui riusciamo a gestire la nostra interiorità. Farmacia. Agricoltura.
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I pianeti – Finanza Personale
Astrologia Finanziaria – I Livello I pianeti – Finanza Personale Sole: Obiettivi, oro. Luna: Liquidi, pubblico, immobili, argento Mercurio: viaggi, editoria, acutezza mentale, orecchio Venere: rame, moda, bellezza, banche, denaro, cibo Marte: ferro, ferrovie, treni, trasporti, automobili Giove: lunghi viaggi, religione, denaro, giustizia, espansione Saturno: assicurazione, edilizia, management, piombo Urano: elettronica, internet, energia elettrica, uranio Nettuno: gas, acqua, scarpe, farmaceutica Plutone: petrolio, potere
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I segni – Finanza Personale
Astrologia Finanziaria – I Livello I segni – Finanza Personale Ariete Meccanica, metalli, settore militare, armi, scultura Toro Denaro, finanze, banche, assicurazioni, moda, arte, agricoltura, cibo, profumi Gemelli Commercio, rappresentanze, comunicazione, spettacolo, investimenti, turismo, viaggi, auto, studio, scuola Cancro Antiquariato, argento, piccola impresa, ristorazione, immobili, bevande, settore pubblico Leone Oro, gioielli, sport, settore militare, aste, elite, puericultura, politica Vergine Servizi, terziario avanzato, commercio, chimica, farmaceutici, medicina, orologie, tecnologia, alimentari, elettronica Bilancia Arte, bellezza, design, giustizia, psicologia, pubbliche relazioni Scorpione Armi, collezione, assicurazioni, antiquariato, investimenti, petrolio, aste, liquidi, bevande alcoliche Sagittario Viaggi, import export, giustizia, estero , impieghi pubblici Capricorno Costruzioni, manager Acquario tecnologia, computer, auto aerei, cinema, energia Pesci Medicina salute, farmaci, terziario avanzato, bevande, tabacchi, calzature, vino Dal libro della mirti e miei appunti
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Astrologia Finanziaria – I Livello
II - VIII casa nei segni Relazione con il denaro Venere – Plutone – Giove (Mercurio-Marte) II-VIII casa nei segni Posizione terrestre dei governatori di II e VIII (tecnica d’interpretazione)
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Ariete in II casa Bilancia in VIII
Bisogno di soddisfazione immediata – necessità d’imparare l’attesa Toro in II casa Scorpione in VIII Bisogno di sicurezza e accudimento materiale – imparare a lasciarsi andare, trasformarsi Gemelli in II casa Sagittario in VIII Bisogno di vedersi confermare le richieste di sostentamento – imparare a idealizzare e sintetizzare queste richieste in una anziché in molte come vuole Mercurio Cancro in II casa Capricorno in VIII Bisogno di attaccamento – imparare a essere autonomi staccandosi dal passato Leone in II casa Aquario in VIII Bisogno di ricevere tutte le attenzioni su di sé e di essere «servito per primo» e ammirato – imparare a concedere spazio agli altri e alle loro necessità Vergine in II casa Pesci in VIII Bisogno di organizzare e centellinare tutto con rischio di perdersi il piacere del tutto perché troppo concentrati su una parte- imparare a cogliere l’insieme
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Biografia Diego Della Valle
Astrologia Finanziaria – I Livello Biografia Diego Della Valle Dopo aver studiato giurisprudenza all'Università di Bologna, lavorò per un breve periodo negli Stati Uniti d'America e nel 1975 entrò nell'azienda di calzature di famiglia fondata dal nonno Filippo, gestendola insieme al padre. Gli anni ottanta furono per lui un periodo di grande espansione finanziaria grazie a importanti azioni di marketing, tanto che la sua azienda si espanse in tutta Italia e si fece quotare in borsa. I marchi Hogan, Fay e soprattutto Tod's divennero molto popolari anche all'estero. Nominato Cavaliere del Lavoro nel 1996, tre anni dopo entrò nel consiglio d'amministrazione della banca Comit, nel 1998 acquisì il 4% della Banca Nazionale del Lavoro entrando nel consiglio di amministrazione, nel 1999 accrebbe la propria quota in seno al gruppo Generali entrando anche in tal caso a far parte del consiglio di amministrazione. Nel 1991 collabora con Oscar Cangiotti nell'istituzione presso l'Università di Urbino del primo corso di laurea in Italia in Design e Progettazione di Moda. Nel 2001 fonda con Luca Cordero di Montezemolo il fondo Charme e acquisisce quote di rilievo in aziende del design italiano quali Poltrona Frau, Cassina e Ballantyne. Nel 2002 acquista la società calcistica Fiorentina fallita nel luglio dell'anno precedente. Nel 2002 ottenne anche una quota vicina al 2% in Mediobanca ed un pesantissimo ruolo nel patto di sindacato della stessa. Nel 2003 acquisì il 2% di RCS, mossa che gli consentì di entrare nel consiglio d'amministrazione del Corriere della Sera. Fino ad aprile 2006 è stato azionista e consigliere di Bnl, la banca guidata dall'amico Luigi Abete (consigliere di Tod's e di Marcolin Spa), prima di aderire all'opa che ha portato la banca romana al gruppo BNP Paribas e una plusvalenza di circa 250 milioni a Della Valle[1]. Nel maggio del 2007 Della Valle ha acquisito quote azionarie rilevanti della Piaggio, della Bialetti, della Ferrari e diCinecittà. Il 18 maggio 2009 Diego Della Valle ha comunicato l'acquisto di una quota del 5,9% dei grandi magazzini di lusso americani Saks Fifth Avenue per 30,3 milioni di dollari, diventando il secondo azionista. La rete di magazzini è il principale distributore del "made in Italy" sul mercato USA. Secondo Bloomberg, Della Valle ha acquistato titoli fra il 20 febbraio e il 15 maggio. Il 10 marzo 2010 la partecipazione di Della Valle è salita al 7,13% nel capitale di Saks, accorciando la distanza dal miliardario messicano Carlos Slim Helù, azionista di maggioranza con una quota del 16,1%. Nel 2010 Della Valle ha firmato con la città di Roma, a nome della Tod's, il contratto per la sponsorizzazione del restauro del Colosseo. Questo contratto prevede un contributo di 25 milioni di euro da parte di Della Valle.[2] Nel marzo 2011 la rivista statunitense Forbes inserisce Diego, assieme al fratello Andrea, nella classifica degli uomini più ricchi al mondo; al marzo del 2013 egli è al 965º posto (20° italiano), con un patrimonio di 1,5 miliardi di dollari.[3] Nel luglio 2013 annuncia la vendita delle proprie quote di Saks Fifth Avenue al gruppo canadese Hudson Bay[4].
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1996 cavaliere del lavoro… plutone in sagittario
1996 cavaliere del lavoro… plutone in sagittario. Saturno primi gradi Ariete attiva la congiunzione natale, ma quadra Venere e poi il Sole. Nel 2001 crea il fondo Chrme Plutone è in II casa e Saturno in XII a metà gradi dei segni. Giove tranista in VIII e governa la II attivando l’opposizione natale.
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29 dicembre 2016
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INTRODUZIONE L’astrologia finanziaria offre diversi strumenti d’interpretazione e di analisi della realtà dei mercati, ognuno di essi è valido, ma non bisogna dimenticare che i prezzi, il mercato, sono realizzati dall’azione dell’uomo che spesso non obbedisce alle leggi universali, ma agli interessi. Risulta dunque difficilissimo fornire interpretazioni valide, previsioni veritiere, tant’è vero che numerosi analisti finanziari prendono lucciole per lanterne. Gli esempi recenti Lehman Brothers, Parmalat, la crisi mondiale (che nessuno ha predetto fra i guru della finanza). I punti di riferimento che io uso per la costruzione delle previsioni finanziarie sono i seguenti: 1) ANALISI TECNICA Il mercato ha sempre ragione. Prima di qualsiasi azione o analisi bisogna comprendere com’è il mercato in quel momento, analizzare i prezzi, supporti, resistenze, tendenza. Se, ad esempio, è evidente dall’analisi grafica che il mercato ha rotto un supporto, ovvero ha appena iniziato a scendere, e l’astrologia afferma che, invece, dovrebbe salire, è il mercato che ha ragione e l’analisi astrologica può soltanto dire che il mercato potrà scendere con qualche resistenza, magari non velocemente. 2) ANALISI ASTROLOGICA Io utilizzo diversi strumenti/metodi astrologici che se convergono tutti nella medesima interpretazione (salita o discesa del mercato o dello strumento finanziario) ne rafforzano il potere previsionale. I metodi sono: a) analisi statistica di aspetti e posizioni planetarie rispetto al prezzo reale del mercato o dello strumento finanziario b) tema di Luna nuova. c) aspetti fra i pianeti lenti a partire da Giove.
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