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Le insidie della “dichiarazione asseverata”

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Presentazione sul tema: "Le insidie della “dichiarazione asseverata”"— Transcript della presentazione:

1 Le insidie della “dichiarazione asseverata”
Le dichiarazioni asseverate dei progettisti e dei tecnici nei procedimenti edilizi; le responsabilità che esse determinano Le insidie della “dichiarazione asseverata”

2 Controllo Giudiziario: funzioni limiti e prospettive
ultima ratio e non controllo generalizzato funzione: ripristino regole, sanzione ed esclusione di chi è «fuori mercato» (prestazioni illecite e/o prestazioni sotto standard professionali), tutela di chi rispetta le regole Formazione del magistrato: università – concorso – pratica e strumenti di uso quotidiano. Costituzione e Codice Penale Strumenti. Formazione professionale, interfacce «operative»

3 Edilizia. Linee evolutive
Legge Bottai L Legge urbanistica art. 32. Attribuzione del podesta' per la vigilanza sulle costruzioni. Sanzioni penali extracodice art. 41 costruzioni edilizie in difformità Passaggio a «sindaco» e corto circuito sui controlli Esproprio dell’attività edilizia L 10 del 1977 situazione «normativa» e situazione reale Settore economico «vitale», inefficacia dei controlli e situazione fuori controllo (caso Roma) Legge Nicolazzi L Norme in materia di controllo dell'attivita' urbanistico-edilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie.articolo 4 Vigilanza al Sindaco Sanzioni penali extracodice art. 20 attività edilizia in difformità. Prima «estrernalizzazione» dei controlli: art. 21 nullità degli atti e sanzioni disciplinari ai notai

4 Edilizia. Situazione attuale. La esternalizzazione dei controlli
DPR 380 del 2001 Testo Unico (non codice) Controlli sull’attività edilizia (art. 13 DPR 380 Ufficio Tecnico e Polizia Municipale) Sistematica esternalizzazione del controllo di «conformità» prima e durante e termine dell’attività edilizia privata

5 Edilizia. I controlli professionali dell’attività da svolgersi
Art. 6bis c 2 DPR 380/01 per le attività né libere (art. 6) né soggette a permesso di costruire o simili (art. 10, 22 e 23 DPR 380/01) «L'interessato trasmette all'amministrazione comunale l'elaborato progettuale e la comunicazione di inizio dei lavori asseverata da un tecnico abilitato, il quale attesta, sotto la propria responsabilità, che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell'edilizia e che non vi e' interessamento delle parti strutturali dell'edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell'impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori» DIA e CLIA Art. 20 DPR 380/01 richiesta di permesso di costruire Art. 22 e 23 DPR 380/01 e art. 19 L 241 del 1990 SCIA

6 Edilizia. Controlli professionali durante l’attività edilizia
Art. 29 DPR « c 1 Il titolare del permesso di costruire, il committente e il costruttore sono responsabili, ai fini e per gli effetti delle norme contenute nel presente capo, della conformità delle opere alla normativa urbanistica, alle previsioni di piano nonché, unitamente al direttore dei lavori, a quelle del permesso e alle modalità esecutive stabilite dal medesimo […] l direttore dei lavori non e' responsabile qualora abbia contestato agli altri soggetti la violazione delle prescrizioni del permesso di costruire, con esclusione delle varianti in corso d'opera, fornendo al dirigente o responsabile del competente ufficio comunale contemporanea e motivata comunicazione della violazione stessa. Nei casi di totale difformità o di variazione essenziale rispetto al permesso di costruire, il direttore dei lavori deve inoltre rinunziare all'incarico contestualmente alla comunicazione resa al dirigente. In caso contrario il dirigente segnala al consiglio dell'ordine professionale di appartenenza la violazione in cui e' incorso il direttore dei lavori, che à passibile di sospensione dall'albo professionale da tre mesi a due anni. 3. Per le opere realizzate dietro presentazione di ((segnalazione certificata di inizio attività)), il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. In caso di dichiarazioni non veritiere nella relazione di cui all'articolo 23, comma 1, l'amministrazione ne da' comunicazione al competente ordine professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari. Posizione di garanzia art. 40 c 2 c.p. rispetto all’attività reati contravvenzionali dei privati e delitti

7 Edilizia controlli professionali ad attività conclusa
SCIA art. 23 7° comma certificato di collaudo finale con il quale si attesta la conformità dell’opera al progetto presentato Agibilità edifici art. 24 DPR comma 1 «La sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente, nonché la conformità dell'opera al progetto presentato e la sua agibilità sono attestati mediante segnalazione certificata» Controlli di secondo grado: art. 24 c 5 DPR 380/01 il controllo sulla attestazione «La segnalazione certificata di cui ai commi da 1 a 4 è corredata dalla seguente documentazione: a) attestazione del direttore dei lavori o, qualora non nominato, di un professionista abilitato che assevera la sussistenza delle condizioni di cui al comma 1; b) certificato di collaudo statico di cui all'articolo 67 ovvero, per gli interventi di cui al comma 8-bis del medesimo articolo, dichiarazione di regolare esecuzione resa dal direttore dei lavori; c) dichiarazione di conformità delle opere realizzate alla normativa vigente in materia di accessibilità e superamento delle barriere architettoniche di cui all'articolo 77, nonché all'articolo 82;

8 Edilizia. I «controlli» ex post
Controllo «istituzionale»: Ufficio tecnico art. 27 DPR Obbligo di denuncia ex art. 331 c.p.p. Sanzioni per omessa denuncia art. 360 c.p. Nessuna discrezionalità. Opportunità della allegazione di opinione «tecnica» sul fatto segnalato Caratteristiche della «denuncia» degli uffici pubblici ex art. 331 c.p.p. possibile autore, norme violate (reato individuato) luogo e tempo del commesso reato. Per interventi macroscopici banche dati istituzionali ( e private (es. google o bing). La Procura della Repubblica non è parte del procedimento amministrativo e prassi notifica atti

9 Edilizia. I controlli ex post. La PG
Polizia Giudiziaria Comunicazione notizia di reato ex art. 347 c.p.p.  c 1 Acquisita la notizia di reato, la polizia giudiziaria, senza ritardo, riferisce al pubblico ministero, per iscritto, gli elementi essenziali del fatto e gli altri elementi sino ad allora raccolti, indicando le fonti di prova e le attività compiute, delle quali trasmette la relativa documentazione. c 2. Comunica, inoltre, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quanto altro valga alla identificazione della persona nei cui confronti vengono svolte le indagini, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti. Sindaco ex art. 57 c 1 lett c) c.p.p. Ufficiale di PG «nei comuni ove non abbia sede un ufficio della polizia di Stato ovvero un comando dell’arma dei carabinieri o della guardia di finanza» Polizia Municipale ex art. 57 c 2 lett b) c.p.p. e art. 27 DPR in materia edilizia con immediata comunicazione Polizia Municipale: agenti ed ufficiali di PG ex art. 5 L 65 del 1986 Legge-quadro sull'ordinamento della polizia municipale e art. 55 c 3 c.p.p.

10 Autori di dichiarazioni asseverate e reati configurabili
Mix tra codice penale e leggi speciali e rimandi incrociati. reati contravvenzionali edilizi (art. 44 TUE). Responsabilità concorsuale o per omesso impedimento art. 40 c 2 c.p. art TUE e posizione di garanzia del direttore lavori Delitti propri nel TUE. Art. 20 c 13 TUE false attestazioni allegate alla richiesta di permesso di costruire e Art. 29 c 3 TUE «per le opere realizzate dietro presentazione di ((segnalazione certificata di inizio attività)), il progettista assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità ai sensi degli articoli 359 e 481 del codice penale. In caso di dichiarazioni non veritiere nella relazione di cui all'articolo 23, comma 1, l'amministrazione ne da' comunicazione al competente ordine professionale per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari» art. 481 c.p. reclusione fino ad un anno e multa da 51 a 516 euro (reati commessi a «scopo di lucro» Delitti propri extra TUE art. 21 L 241/90 . «con la segnalazione o con la domanda di cui agli articoli 19 e 20 l'interessato deve dichiarare la sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti. In caso di dichiarazioni mendaci o di false attestazioni non è ammessa la conformazione dell'attività e dei suoi effetti a legge o la sanatoria prevista dagli articoli medesimi ed il dichiarante è punito con la sanzione prevista dell'articolo 483 del codice penale, salvo che il fatto costituisca più grave reato». art. 19 c 6 L 241/90 «Ove il fatto non costituisca più grave reato, chiunque, nelle dichiarazioni o attestazioni o asseverazioni che corredano la segnalazione di inizio attività, dichiara o attesta falsamente l'esistenza dei requisiti o dei presupposti di cui al comma 1 è punito con la reclusione da uno a tre anni»

11 Dichiarazioni asseverate «penalmente rilevanti»
Delitti propri. Perplessità sulla applicabilità dell’art. 21 L 241/90 perché riferita all’interessato e non al professionista «attestante» (responsabilità concorsuale ex art. 110 c.p. eventualmente in concorso formale ex art. 81 c 1 c.p. con i reati propri) Figura generale dell’art. 481 c.p. anche senza richiamo da disposizioni extra-codice Rapporti con la fattispecie più grave ex 20 c 13 TUE per attestazioni per il permesso di costruire e art. 19 c 6 L 241/90 per SCIA (norma speciale più grave rispetto alla fattispecie generale del codice penale)

12 Reati ipotizzabili e presupposti
Reati contravvenzionali (art. 110 o 40 c 2 c.p. art. 29 TUE) colpa professionale. Fatto deontologicamente rilevante e interesse dell’Ordine o dell’Albo all’accesso agli atti del procedimento penale Delitti. Condotta necessariamente dolosa ex art. 42 c 2 codice penale per difetto di espressa previsione di condotta colposa Errore scusabile sull’elemento normativo della fattispecie penale e irrilevanza dell’errore sulla legge penale ex art. 5 c.p. Falso indotto ex art. 48 c.p., professionista persona offesa

13 Dichiarazioni asseverate
Sistematico ricorso a figure professionali durante tutto il procedimento edilizio esterne alla pubblica amministrazione. Opportunità professionale, ma non a costo zero Obbligo di denuncia a carico dei «controllori istituzionali» e della PG Irrilevanza della «sanatoria» dei reati edilizi ex art. 36 (doppia conformità) rispetto ai delitti dei professionisti


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