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Letteratura di viaggio età antica e medievale 5
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Il viaggio nella letteratura medievale
Il viaggio nel romanzo arturiano La navigazione di San Brendano Il viaggio di Marco Polo Il viaggio mistico Il pellegrinaggio come viaggio Dante ed il viaggio nella Commedia
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La navigatio di San Brandano
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La Navigatio di San Brandano
Navigatio Sancti Brendani Leggenda sacra in latino del X sec. Autore anonimo, forse irlandese Tra il Due e Trecento volgarizzamento in veneziano e toscano Vicenda La leggenda e le prerogative del santo nella tradizione
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Paradiso da scoprire in terra 2) Mare come anticamera dell’Aldilà
Genere agiograficogenere molto popolare cfr. modello della vita di Gesù Tratti tipici dell’agiografica irlandesemescolanza del Cristianesimo e mondo pagano originalitànuovi temi Paradiso da scoprire in terra 2) Mare come anticamera dell’Aldilà Intento edificante: ogni immagine serve a rafforzare la creazione e ad avvicinare l’uomo a Dio
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Viaggio reale o immaginario?
Fonti e citazioni: Bibbia e Salmi; vita di Cristo e Profeti Simbologia: utilizzo di immagini simboliche, che riprendono la tradizione es. colonna di cristallo; simbologia numerica Flora e fauna: frutti meravigliosi es. 12 frutti dal sapore di miele; grappoli con chicchi grandi come pomi; es. montoni, uccelli, grifone, jasconio Sovrapposizione del soprannaturale cristiano al meraviglioso fiabesco Gusto laico dell’avventura per mare che attinge dalla civiltà celtica pre-cristiana Commistione tra un’Odissea celtica e il tema cristiano del pellegrinaggio
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Lo spazio San Brandano in 7 anni approda 42 volte nelle isole, 7 volte su 4 isole che corrispondono alle festività cristiane: Isole Montoni (venerdì Santo), Isola degli Uccelli (Pasqua), Isola d’Alba (Pentecoste), Isola dei Montoni (Natale) Su 42 volte solo 2 volte il testo riporta l’orientamento geografico Le indicazioni non servono a costruire un itinerario
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La Terra di Promissione o Paradiso Terrestre è posto vicino alle Canarie, nello sconosciuto Ponente cfr. l’Eden nella Bibbia cfr. il viaggio dell’Ulisse dantesco nello sconosciuto occ.
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Lo spazio è labirintico labirinto come iter perfectionis in cui si passa dalla purificazione, all’illuminazione all’unione cfr .rappresentezioni di labirinti nelle chiese es. cattedrale di Chartes
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Il tempo Le indicazioni temporali sono molto imprecise
Il viaggio dura 7 anni ma a partire dal secondo anno non compaiono più dati temporali; non si sa quanto dura il ritorno L’incontro con esseri antichi (Jasconio, uccelli) o morti da tempo infonde l’impressione di essere strappati al tempo, il tempo si eternizza
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Brandano e Ulisse Ulisse prima del viaggio non sa cosa l’aspetti
L’avventura è generata dalla curiosità L’avventura in mare ha valore di iniziazione Ulisse ritorna dopo 20 anni Brandano prima di partire conosce tutto dall’inizio L’avventura serve al santo solo a mettere l’uomo a confronto con il mistero della creazione L’avventura in mare ha valore di rivelazione SB ritorna sfidando le leggi del tempo
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Diffusione della leggenda e influssi letterari
La Navigatio fu un mezzo per completare le aree sconosciute alla geografia medievale e per collocare la Terra Promessa Dal XII sec. SB è nominato dai geografi es. Honoré d’Autin dal XIII sec l’isola appare nelle carte geografiche fino alla carta di Toscanelli, collaboratore di Cristoforo Colombo L’isola diventa illusione e mito: rifugio dei re vinti, pretesto per guerre di conquista o missioni di evangelizzazione Influsso nella cultura popolare in preghiere, formule magiche, sermoni Influsso sui romanzi arturiani
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Capitolo 23 (colonna di cristallo) Capitolo 24 (Inferno)
Lettura di passi Capitolo 7 (Jasconio) Capitolo 18 (uccelli) Capitolo 23 (colonna di cristallo) Capitolo 24 (Inferno) Capitolo 25 (Giuda)
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Il viaggio nel romanzo arturiano
Il romanzo cortese è una forma letteraria che si diffonde in Francia nel XII secolo I romanzi sono in lingua d’oil Versi ottosillabi a rima baciata Destinato alla lettura
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Dal punto di vista tematico distinguiamo:
1)Romanzi ispirati all’antichità classica es. Romanzo d’Alessandro 2) Romanzi che si ispira alla narrativa greca o bizantina es. Florio e Biancifiore 3) Romanzi che si ispirano alle leggende di re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda
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I temi centrali sono l’amore e l’avventura l’avventura, tema già presente nell’epica, diventa un’esperienza individuale e soggettiva, una ricerca personale che esalta le qualità di un eroe solitario ≠ dimensione collettiva dell’epica Il personaggio è impegnato nella quête, la ricerca di un oggetto (il Sacro Graal) o di una persona, in cui si racchiude il senso della vita Il viaggio: il personaggio parte in cerca di avventure, senza uno scopo preciso l’ethos feudale non ha più alcuna funzione pratica né politica, non ha altro scopo che realizzare se stesso, è divenuto ethos assoluto (Auerbach)
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Il viaggio di Lancillotto
Chrétien del Troyes, Il cavaliere della carretta Le avventure di Lancillotto sono organizzate secondo lo schema del viaggio attraverso le prove che incontra si afferma l’identità individuale e sociale del protagonista L’amore genera e dà senso alle avventure L’eroe assume una missione etica e sociale (la liberazione di Ginevra e dei prigionieri) che mira a ristabilire l’ordine alla corte di re Artù
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Lancillotto sale sulla carretta solo per avere notizie di Ginevra, non sa dove sia diretto
Questa azione comporterà un disonore ma anche una colpa d’amore Conflitto tra Amore e Ragione Lancillotto eroe problematico: l’amore come “dismisura” lo conduce ad infrangere la fedeltà al re e l’etica feudale
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Il tema del viaggio nel racconto di Marco Polo
Nell’immaginario l’Oriente incarna il diverso, oggetto non di conoscenza ma di sogno cfr. Le Goff: l’Oriente come “orizzonte onirico”: indiano mondo di ricchezza, di esuberanza fantastica, ma anche di liberazione dai tabù occidentali Nell’Alto Medioevo l’Oriente è legato ad un alone di ignoto, mistero e meraviglioso
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Nel Basso Medioevo emerge un bisogno di conoscere l’Oriente sia per ragioni economiche sia per motivi religiosi le Crociate avevano messo l’Occidente in contatto con popolazioni di religioni diverse che occorreva convertire al Cristianesimo. il gusto del viaggio e le esigenze dei mercanti portano ad esplorare l’Oriente la mentalità mercantile introduce una maggiore esigenza di concretezza e praticità questa nuova mentalità si sovrappone all’immagine dell’Oriente onirico e favoloso e la sfrutta a fini commerciali
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Il Milione Resoconto del viaggio in Oriente effettuato da Marco Polo tra il 1271 ed il 1295 Crocevia tra diversi generi letterari: cronaca, trattato di etnografia e geografia, romanzo di avventure, manuale di mercatura, relazione diplomatica, relazione religiosa
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Il viaggio di Marco Polo
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L’opera prende forma nel 1298 dalla collaborazione tra Marco Polo e Rustichello da Pisa
Lingua francese L’originale perduto e la questione ecdotica prima edizione critica di Foscolo Benedetto nel 1928 Il titolo La struttura La narrazione Marco Polo riferisce quanto ha visto o sentito dire
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Commistione di realismo e fantastico compresenza della mentalità pratica del mercante Marco Polo e del meraviglioso dell’autore di romanzi cavallereschi Rustichello da Pisa fedeltà al modello compositivo del romanzo cavalleresco Il soprannaturale cristiano è sottomesso ad un’esigenza di conoscenza etnografica
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Il Milione, 1- Il Prologo Expositio
Presentazione degli autori, collaborazione tra narratore e testimone Circostanze della composizione Carattere eccezionale del racconto ma veridicità
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Il Milione, 26 e 27 http://www. letteraturaitaliana
Racconto delle leggende raccolte intorno ai Magi, da Marco Polo ritenute vere elemento favoloso Descrizione della Persiaelemento testimoniale di taglio economico ed etnografico
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Il Milione, 75 http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_1/t24.pdf
Il palazzo del Gran Khan Alternanza della prima persona tra narratore e testimone Formule di coinvolgimento del lettore Resoconto particolareggiato spirito attento e concreto del mercante Meraviglia e stupore del narratore L’originalità della materia convive con l’adesione implicita al mondo descritto (né adesione del diverso al già noto né adesione irrazionale al fiabesco)
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Il Milione, 103 http://www. letteraturaitaliana. net/pdf/Volume_1/t24
Il Tibet ed i costumi Esattezza del testimone e gusto della narrazione basata sulla testimonianza diretta resoconto oggettivo Curiosità Marco Polo si astiene da commenti moralistici e non contrappone i costumi a quelli cristiani
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Il Milione, 135: La città di Quisai http://www. letteraturaitaliana
Tendenza realistica alla descrizione particolareggiata Somiglianza della città con Venezia per la disposizione acquatica Tendenza all’idealizzazione del soggetto
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Il Milione, 170, la provincia di Maabar
Identifica gli elementi realistici e quelli favolosi Identifica l’atteggiamento del narratore rispetto alla materia Nel linguaggio con attenzione alle formule di coinvolgimento
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La fortuna dell’opera I diversi usi nel Tre e Quattrocento
l’uso nobiliare francese 2) l’uso mercantile italiano 3) l’uso religioso e scientifico 4) l’uso geografico
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Nel Romanticismo http://qohelet.altervista.org/pagine/Coleridge.htm
In età romantica l’opera alimenta i sogni di un Oriente favoloso Coleridge: una delle Lyrical Ballads è Kubla Khanil castello ispirato a quello del Gran Khan è simbolo della poesia, posa in un mondo onirico ai confini della realtà L’alterità della poesia è fondata sull’alterità dell’Oriente
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L’interpretazione postmoderna di Calvino
Le città invisibili sono un’interpretazione postmoderna de Il Milione Kubla Khan rappresenta le esigenze di razionalità Marco Polo rappresenta il richiamo al mito delle origini, luogo natale Venezia La realtà sfuma in un gioco dei segni in cui si è perso il rapporto tra nomi e cose Postmodernismo La memoria è sfocata e si cancellano le tracce del passato Postmodernismo
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La mistica medievale ed il viaggio verso Dio: il caso di Caterina da Siena
La figura di Santa Caterina: ordine delle Mantellate domenicane, assistenza ai malati dell’Ospedale di Santa Maria della Scala e lebbrosario di Siena È considerata la prima rappresentante della letteratura femminile La formazione culturale Personalità mistica Caterina fu attiva nel panorama politico e religioso del tempo: si batte per il ritorno del Papato a Roma, per la riforma morale della Chiesa, per la fine dei contrasti tra i cristiani e l’unità della Chiesa
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L’Epistolario di Santa Caterina
Complesso di 381 lettere Lettere dettate da Caterina e redatte dai segretari raccolta ordinata e organizzata dai seguaci della religiosa Lettere rivolte a destinatari di ogni ceto: Papi, re, principi
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Tematiche: 1) unione di umano e divino tema dell’incarnazione di Cristo 2) Immagine materna di Dio: Dio misericordia, pieno d’amore per i figli 3) attenzione alla condizione concreta dell’uomo conoscendo sé si può conoscere il mondo Struttura e stilemi del genere epistolare Adesione passionale e vibrante agli aspetti terreni, poi trasfigurati nell’elevazione al divino Sovrabbondanza di figure retoriche (metafore, similitudini, antitesi…)
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Lettera a frate Raimondo da Capua www. edatlas
Lettera a frate Raimondo da Capua Racconto dell’assistenza ad un condannato a morte Ricorrenza di immagini legate al sangue ed al fuoco la fusione del sangue del condannato e quello di Caterina Tono drammatico
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Il pellegrinaggio come viaggio
Centralità del pellegrinaggio nel Medioevo valenza religiosa ed economica Nascita di guide destinate ad offrire consigli ai viaggiatori + fornire indicazioni sul percorso da seguire + far conoscere ai pellegrini episodi indispensabili per la venerazione dei santi di cui chiedevano l’intercessione
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Le guide si specializzano in base agli itinerari:
Guida del pellegrino a San Giacomo di Compostela (edizione curata da Vielliard), parte del Liber Sancti Jacobi 2) Itineraria romana, guida ai santuari cristiani della Capitale 3) Guide ai luoghi della Terrasanta: San Girolamo, Teodosio, De situ terrae sanctae (VI sec.), Beda De locis sanctis (VII sec), Paolo Diacono, Itinerarium de locis sanctis (IX sec.), Teodorico, De locis sanctis (XII sec.) i pellegrini uniscono al voto la lotta contro gli Infedeli i pellegrinaggi e la redazione delle guide continuano dopo la riconquista di Gerusalemme da parte di Saladino e si prolungano anche dopo la fine delle Crociate
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Il racconto del pellegrinaggio avviene di norma per mano degli agiografi
A partire dal Trecento subentra il genere dei racconti di viaggio ← i lettori sono più attratti dal racconto d’avventura ed il viaggio diveniva sempre più pericoloso Quando il pellegrino scrive di suo pugno il racconto, ne espone all’inizio i motivi: far conoscere i luoghi in modo che anche i lettori possano in futuro visitare i luoghi + i lettori saranno comunque santificati grazie alla contemplazione dei luoghi All’inizio la narrazione è impersonale e l’elemento autobiografico assente, dal Trecento prevale il racconto personale
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Gli autori: di solito sono chierici (in vari ruoli), ma dalla prima Crociata entrano in scena i cavalieri questione della cultura degli autori I prestiti: spesso ricorrono a fonti anteriori principio dell’ auctoritas Modalità di redazione: scrivere a memoria, rielaborare appunti es. Giovanni da Pian del Carpine Struttura dei testi: presentazione secondo la modalità della cosmografia oppure racconto del viaggio secondo l’itinerario
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Le illustrazioni Illustrazioni: raramente le relazioni sono completate da illustrazioni sui luoghi descritti; carattere artificiale delle miniature; A partire dal XV sec. insieme ai testi documentazione figurata fatta disegnare durante il viaggio all’inizio del XV sec. In alcune opere dei progetti di crociata sono incluse carte geografiche
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La questione filologica: incunaboli, edizioni e riedizioni
I racconti di pellegrinaggio come fonti: informazioni geografiche, etnografiche, linguistiche, religiose; militari; storiche Interesse storico dei testi: Elementi nuovi alla conoscenza e rappresentazione del mondo; alla storia dei viaggi, alla storia dell’economia alla storia delle religioni
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L’incontro con l’altro
Esotismo medievale di fronte al diverso: atteggiamento “simpatetico” e curioso talvolta il confronto con il diverso conduce i narratori a rimettere in discussione il bagaglio scientifico di cui sono portatori o ad interrogarsi sul posto occupato dalla cristianità nel mondo Guglielmo Adam: “Noi che siamo i veri cristiani, siamo solo la ventesima parte del mondo.”
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Dante ed il viaggio nella Commedia http://divinacommedia.weebly.com/
Dante nella Commedia immagina di compiere un viaggio attraverso i tre regni dell’Oltretomba Il mondo dell’aldilà rappresentato è ordinato in modo perfetto, in quanto espressione della suprema giustizia di Dio Il mondo dell’aldilà è il mondo vero, sede autentica dell’uomo, dimensione destinata all’uomo per l’eternità rovesciamento della concezione classica La vita terrena è comunque importante perché durante il suo corso l’uomo si procura la salvezza o la dannazione stretta correlazione tra i due mondi
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Dante paragona il proprio viaggio a quello di Enea e San Paolo (è il terzo uomo nella storia a vivere questa esperienza straordinaria) il viaggio è voluto da Dio cfr. Inferno II e Paradiso XVII
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Dante invece contrappone il suo viaggio a quello di Ulisse, modello negativo Ulisse rappresenta un modello di conoscenza basato sulla curiosità, sul desiderio di oltrepassare i limiti e sull’allargamento quantitativo del sapere ammirazione e condanna di Dante
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Il viaggio soprannaturale di Dante è una missione voluta da Dio il poema assume una valenza catartica: una volta tornato sulla terra, Dante dovrà raccontare ciò che ha visto ed udito a vantaggio del mondo corrotto che si è allontanato dalla via del Bene Dante critica aspramente la società contemporanea, soprattutto le due istituzioni di Papato e Impero Dante con la Commedia vuole mostrare anche una possibilità di riscatto e un modello positivo
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Ognuna delle tre cantiche può rappresentare una diversa condizione:
1 l’Inferno = la caduta la condizione di caduta è rappresentata sul modello della società comunale e di Firenze, basata sulla logica del profitto e dominata dall’avidità di ricchezze e di potere; le due guide dell’umanità, Papato e Impero hanno tradito la propria missione 2 il Paradiso descrive una società di perfetta concordia e armonia, interpretabile come utopia politica, modello ideale di socialità, una Roma celeste 3 il Purgatorio, unico regno inserito in una prospettiva temporale, rappresenta il percorso per uscire dalla condizione di errore sia nella prospettiva individuale sia sociale
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Il viaggio di Dante è un viaggio ascensionale dalla Terra a Dio, dalla caduta al riscatto prospettiva cristiana
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