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PubblicatoClementina Federici Modificato 6 anni fa
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Il diritto dell’Unione e i soggetti degli ordinamenti interni (III)
Corso di Diritto UE Il diritto dell’Unione e i soggetti degli ordinamenti interni (III)
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Decisioni quadro (ex III pilastro)
Art TUE (versione pre-Lisbona)
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Casi di mancanza di efficacia diretta
Norme non sufficientemente precise o non incondizionate Direttive invocate in rapporti orizzontali L’efficacia “indiretta” Obbligo di interpretazione conforme del diritto interno Obbligo di risarcimento dei danni causati dalla violazione di norme dell’Unione
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L’obbligo di interpretazione conforme
Oggetto dell’obbligo: norme dell’ordinamento interno Ratio: l’obbligo di leale collaborazione (art. 4.3 TUE) Efficacia diretta e obbligo di interpretazione conforme
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Portata dell’obbligo Primi casi: Disposizioni nazionali di attuazione di una direttiva: caso Von Colson (IV,4.2., pag. 276 e s.) Disposizioni nazionali adottate prima dell’adesione alla UE: caso Marleasing (ivi, pag. 277) L’intero ordinamento nazionale: caso Pfeiffer (ivi, pag )
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Limiti dell’obbligo Margine di discrezionalità (divieto di interpretazione contra legem): caso Impact (IV.4.3, pag. 278 e s.) Scadenza del termine di attuazione della direttiva: caso Adeneler (ivi, pag. 280 e s.) Rispetto dei principi generali del diritto dell’Unione e dei diritti fondamentali: caso Berlusconi (ivi, pag. 282)
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Il caso delle decisioni quadro
Il caso Pupino (IV.4.4, pag. 282 e ss.)
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Il risarcimento del danno
Attenzione: danni causati da uno Stato membro! Ratio: “è inerente al sistema del trattato” caso Brasserie du pêcheur IV.5.2, pag. 284 Danno da violazione di norme dell’Unione Norme direttamente efficaci o non direttamente efficaci (v. casi Francovich e Brasserie du pêcheur)
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Condizioni Violazione di una norma dell’Unione diretta a creare dei diritti in capo a singoli; caso Francovich (IV.5.4, pag. 285) Carattere sufficientemente grave e manifesta della violazione: es. mancata attuazione di una direttiva (caso Dillinkofer, ivi, pag. 286) Nesso di causalità tra violazione e danno: danni diretti (direttiva VIA: caso Leth, ivi, pag. 285 e 286)
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Organi responsabili Danno da errore giudiziario: caso Koebler, ivi pag. 287) Segue: caso Traghetti del Mediterraneo, IV,pag. 292 e s.)
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Diritto dell’Unione e diritto processuale nazionale
Il principio dell’autonomia processuale degli Stati membri: caso Rewe, IV.6.1, pag. 288 Limiti: il principio di equivalenza Segue: il principio di effettività Conseguenze della violazione di uno dei due principi: disapplicazione della norma processuale interna incompatibile (primato?) Caso Lucchini e il principio della cosa giudicata (IV.7.3, pag. 296)
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Il primato Nozione: prevalenza della norma dell’Unione sulla norma interna incompatibile Il primato in senso ampio e in senso stretto In senso ampio: obbligo degli Stati membri di espungere dal proprio ordinamento le norme interne incompatibili attraverso i procedimenti previsti (abrogazione, dichiarazione di incostituzionalità) In senso stretto: obbligo degli organi degli Stati membri, in particolare i giudici, di disapplicare direttamente le norme interne incompatibili
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Il primato in senso stretto
Origine: giurisprudenziale e assenza di una disposizione di diritto primario ad hoc (ma v. dichiarazione n. 17, IV.7.3, pag. 298) Su quali norma interne? Anche di rango costituzionale? I diversi punti di vista …. della Corte di giustizia: caso Costa c. Enel ivi, pag. 295 s. Norme dell’Unione e norme degli Stati membri che tutelano diritti fondamentali: caso Omega, ivi, pag. 297 …. e delle Corti costituzionali (teoria dei controlimiti) Primato e efficacia diretta? Il caso delle norme non direttamente efficaci: sent. n. 227/10 (IV.7.2, p. 295, sulla decisione quadro sul MAE)
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Primato e diritto processuale degli Stati membri
Primato e principio della intangibilità della cosa giudicata: il caso Lucchini (ivi, pag. 296) Primato e modalità processuali per disapplicare le norme nazionali incompatibili: il caso Simmenthal (ivi, pag. 299 s.) Lo status della norma nazionale incompatibile: norma inapplicabile o invalida?: il caso Filipiak (ivi, pag 301)
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La posizione della Corte costituzionale italiana
I fase: il valore di legge ordinaria della legge d’esecuzione del trattato e il principio della successione delle leggi nel tempo: sentenza n. 14/64 Costa c. Enel (IV.8.1. pag. 303 s.) II fase: la legge d’esecuzione del trattato rientra nell’art. 11 Cost.; la legge successiva che la viola è incostituzionale: sentenza n. 232/75 I.C.I.C (IV.8.2, pag. 304 s.)
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segue III fase: la legge successiva che viola il trattato è inapplicabile: sentenza n. 170/84 Granital (IV.8.3, pag. 306) Differenze rispetto a Simmenthal I controlimiti: norma dell’Unione contraria a principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale e ai diritti inalienabili dell’uomo (sentenza n. 183/73, Frontini, ivi 8.5, pag. 308, e Granital) Legge contraria al nucleo essenziale del trattato
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segue Riforma del titolo V Cost.: art. 117.1 (IV.8.8, pag. 310)
Legge contraria a norme dell’Unione non direttamente efficaci sentenza n. 227/10 (mandato d’arresto europeo, IV, 7.2., 295) ordinanza n. 207/13 (supplenti della scuola) (IV.8.9, pag. 311 s.) (v. ora caso Mascolo, C-22/13 e a. e sentenza Corte cost. n. 186/2016)
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Il primato al giorno d’oggi: il giudice deve far prevalere la norma UE anche senza verificare che sia direttamente efficace? Il caso Taricco e l’art. 325 TFUE:C-105/14 e l’ordinanza della Corte cost. 24/2017
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