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Metodi di Controllo Avanzati

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Presentazione sul tema: "Metodi di Controllo Avanzati"— Transcript della presentazione:

1 Metodi di Controllo Avanzati
Prof. Laura Giarré

2 Metodi di controllo avanzati
Sistemi di controllo PID Metodi di controllo avanzati Compensazione in avanti del riferimento Prefiltraggio del segnale di riferimento Controllo in cascata Compensazione in avanti di un disturbo misurabile Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

3 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Uno schema consente di unire i vantaggi del controllo in avanti (feedforward), ovvero prestazioni ottime in condizioni nominali, con quelli del controllo in retroazione (feedback), ovvero robustezza rispetto alle incertezze è il seguente Progettato invertendo la dinamica dell’impianto, al fine di avere inseguimento perfetto (e(t)=0) in condizioni nominali + + - Progettato al fine di garantire le specifiche del sistema retroazionato in maniera robusta rispetto ad incertezze sulla dinamica del sistema e rispetto a disturbi esterni non noti Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

4 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento La funzione di trasferimento tra set-point e uscita si modifica nel seguente modo: + - Vecchia funzione di sensitività complementare (retroazione) Se Poiché G(s) è strettamente propria, la ideale risulterebbe impropria e quindi non fisicamente realizzabile. Tuttavia è possibile ottenere una funzione che approssima solo in un preciso intervallo frequenziale Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

5 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Si considera il dominio della frequenza La relazione dovrà essere soddisfatta per quelle pulsazioni dove lo spettro del segnale di riferimento è diverso da zero ( ) Altre problematiche realizzative: Necessità di avere un modello affidabile di G(s) nel campo di pulsazioni in cui agisce il segnale di riferimento Moderazione della variabile di controllo Trasformata di Fourier aggiunta di poli in per fisica realizzabilità Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

6 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo Compensazione in avanti del riferimento PID Moderazione della variabile di controllo Funzione di sensitività del controllo: - Nell’ipotesi che si ha che Quindi se e ha grado relativo >0 si ha che la funzione di sensitività del controllo presenta un andamento passa alto Introdurre poli fuori banda in e/o evitare di invertire poli di fuori banda Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

7 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Impiego dell’azione in avanti Presenza di misure “rumorose” (o di ritardi) che limitano la massima pulsazione di attraversamento del guadagno di anello L(j) ad assumere “bassi” valori Presenza di specifiche sull’uscita controllata che richiedono un tempo di assestamento molto più basso rispetto a quello ottenibile con il solo controllore in retroazione Dinamica lenta del sistema in retroazione 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Pulsazione minima a cui agisce il disturbo di misura “n” Specifica sul tempo di assestamento Incompatibilità delle specifiche Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

8 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Soluzione nel caso di incompatibilità delle specifiche Progettare il regolatore in retroazione in modo da garantire robustezza asintotica e bassa sensitività ai disturbi Progettare l’azione in avanti al fine di migliorare il transitorio dell’uscita (in termini di velocità) 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Incompatibilità delle specifiche Specifica sul tempo di assestamento Pulsazione minima a cui agisce il disturbo di misura “n” Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

9 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Esempio Specifiche: e∞ =0 (ingresso a gradino) Ta ≤ 0.02 s, S% ≤ 20% Attenuazione di almeno 20 dB di un disturbo “n” che agisce nello spettro n ≥ 50 Hz (=314 rad/s) Polo nell’origine Specifiche contrastanti -200 -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 1 2 3 4 5 -360 -270 -180 -90 Phase (deg) Bode Diagram Gm = 26.7 dB (at 350 rad/sec) , Pm = 59.7 deg (at 53 rad/sec) Frequency (rad/sec) Il regolatore è progettato assumendo Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

10 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Senza compensazione in avanti Ta troppo alto - -200 -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 1 2 3 4 5 -360 -270 -180 -90 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 -0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 tempo y Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

11 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo Compensazione in avanti del riferimento PID Si considera ora un’azione in avanti che approssimi invertendo il polo più lento (e quindi dominante) in s = - 100 - La funzione di trasferimento tra disturbo “n” e uscita rimane -F(s) -300 -200 -100 100 Magnitude (dB) 10 1 2 3 4 5 6 -360 -270 -180 -90 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 -0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 tempo y Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

12 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Implementazione dell’azione in avanti (uff(t)): Data una fdt a fase minima (poli-zeri “stabili”), e con grado relativo  =n-m, si può scrivere con strettamente propria L’azione in avanti con può essere riscritta nel domino temporale come con Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

13 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Combinazione lineare del riferimento e delle sue derivate fino all’ordine  Riferimento filtrato dalla fdt G0(s) Affinchè l’azione di controllo in avanti uff(t) risulti limitata occorre che il riferimento ysp(t) e tutte le sue derivate fino all’ordine  siano limitate (continuità fino all’ordine -1) Particolarmente semplice risulta il caso in cui la fdt G(s) non presenti zeri Importanza di una scelta opportuna del segnale di set-point Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

14 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Esempio Specifiche: e∞ =0 (ingresso a gradino) Ta ≤ 0.02 s, S% ≤ 20% Attenuazione di almeno 20 dB di un disturbo “n” che agisce nello spettro n ≥ 50 Hz (=314 rad/s) Polo nell’origine Specifiche contrastanti -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 1 2 3 4 -270 -225 -180 -135 -90 Phase (deg) Bode Diagram Gm = 20 dB (at 224 rad/sec) , Pm = 56.2 deg (at 52.8 rad/sec) Frequency (rad/sec) Il regolatore è progettato assumendo Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

15 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Si considera una traiettoria polinomiale di grado 3 (continuità di posizione e velocità) di durata 0.01 0.02 0.03 0.04 0.05 0.5 1 tempo y sp (posizione) -10 10 20 30 (velocità) -4000 -2000 2000 4000 (accelerazione) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

16 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento - Senza compensazione in avanti 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo u 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo y CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

17 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo Compensazione in avanti del riferimento PID Calcolo dell’azione in avanti ottenuta invertendo - Antitrasformando e interpretando l’operatore “s” come operatore di derivazione CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

18 Compensazione in avanti del riferimento
Sistemi di controllo PID Compensazione in avanti del riferimento Sfruttando l’azione in avanti - 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo u 0.02 0.04 0.06 0.08 0.1 0.12 0.14 0.16 0.18 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo y CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

19 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Filtraggio del segnale di riferimento al fine di modificarne le componenti frequenziali che sono iniettate nel sistema in retroazione Obiettivi: Progettare Rpf(s) al fine di moderare la variabile di controllo senza alterare le prestazioni dinamiche (tempo di assestamento) del sistema chiuso in retroazione Progettare Rpf(s) al fine di ampliare la banda (“open loop”) del sistema controllato Cancellare dinamiche parassite del sistema “closed loop” + - CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

20 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso a) Impiego del prefiltraggio per moderare la variabile di controllo Presenza di limiti di attuazione e di specifiche su Ta “blande” che spingerebbero ad assumere una pulsazione di attraversamento bassa Presenza di disturbi sull’uscita “d” collocati a pulsazioni con che obbliga a imporre pulsazioni di attraversamento 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Incompatibilità delle specifiche Valore desiderato per c al fine di rispettare le specifiche dinamiche e moderare lo sforzo di controllo Massima pulsazione a cui agisce il disturbo “d” CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

21 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso a) Soluzione al problema Progettare R(s) in modo da attenuare il disturbo di tipo “d” nel campo di frequenze in cui agisce (imponendo necessariamente delle dinamiche “veloci” al sistema in retroazione rispetto ai tempi di assestamento richiesti e alla necessità di moderare lo sforzo di controllo) “Smussare” il segnale di riferimento in modo da non “eccitare” il sistema in retroazione con componenti spettrali superiori a R(s) progettato sulla base del vincolo di attenuazione del disturbo (imponendo una pulsazione di attraversamento c >H>c* ) Rpf(s) progettato sulla base del vincolo sul tempo di assestamento (filtrando tutte le componenti  >c*) + - Legame complessivo tra ysp(t) e y(t) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

22 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Dalla funzione di sensitività complementare complessiva si evince che il prefiltraggio del riferimento modifica (peggiora) il comportamento dinamico del sistema in retroazione D’altronde, considerando un filtraggio di tipo passa basso, la funzione di sensitività del controllo complessiva risulta attenuata in maniera considerevole alle alte frequenze Il filtro Rfp(s) dovrebbe: avere guadagno statico unitario (Rfp(0) =1) al fine di non alterare il valore a regime di y(t) essere un filtro passa basso con pulsazione di rottura intorno a c* CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

23 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Esempi di filtri Filtro del primo ordine: Filtro del secondo ordine reale: Filtri “complessi”: es. filtri di Butterworth -150 -100 -50 Magnitude (dB) 10 -1 1 2 3 -360 -270 -180 -90 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) Ordine 2 3 4 2 3 4 Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré Luigi Biagiotti

24 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso a) Esempio Specifiche: e∞ =0 (ingresso a gradino) Ta ≤ 1 s, S% ≤ 20% Attenuazione di almeno 10 dB di un disturbo “d” che agisce nello spettro d ≤ 3 rad/s Polo nell’origine Specifiche contrastanti -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 -1 1 2 3 4 -270 -225 -180 -135 -90 Phase (deg) Bode Diagram Gm = 18.7 dB (at 40.8 rad/sec) , Pm = 55 deg (at 10.5 rad/sec) Frequency (rad/sec) Il regolatore è progettato assumendo CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

25 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento 5 10 15 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo y Senza pre-filtro 10 -2 -1 1 2 3 4 -25 -20 -15 -10 -5 5 15 20 Magnitude (dB) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 5 10 15 -1 1 2 3 4 6 tempo u CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

26 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento 5 10 15 0.2 0.4 0.6 0.8 1 1.2 1.4 tempo y Si considera ora un pre- filtro del primo ordine con pulsazione di taglio 10 -2 -1 1 2 3 4 -100 -80 -60 -40 -20 20 Magnitude (dB) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 5 10 15 -1 1 2 3 4 6 tempo u CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

27 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso b) Impiego del prefiltraggio per ampliare la banda del sistema controllato Presenza di specifiche “severe” sull’attenuazione di disturbi di tipo “n” e/o presenza di ritardi nel sistema controllato che limitano la massima pulsazione di attraversamento (e quindi la velocità di risposta del sistema) ad essere Presenza di specifiche sul tempo di assestamento che richiederebbero una pulsazione di attraversamento superiore a quella imposta dai vincoli sopra ( ) 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Pulsazione minima a cui agisce il disturbo di misura “n” Incompatibilità delle specifiche Specifica sul tempo di assestamento CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

28 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Caso b) Soluzione al problema Progettare R(s) in modo da attenuare il disturbo di tipo “n” nel campo di frequenze in cui agisce (imponendo necessariamente delle dinamiche “lente” al sistema in retroazione rispetto ai tempi di assestamento richiesti e alla necessità di moderare lo sforzo di controllo) Progettare il pre-filtro come passa alto al fine di ampliare la banda tra il riferimento ysp(t) e l’uscita y(t) Rpf(s) progettato sulla base del vincolo sul tempo di assestamento (amplificando tutte le componenti nel range L < <c*) R(s) progettato sulla base del vincolo di attenuazione del disturbo (imponendo una pulsazione di attraversamento L<c <c* ) + - Legame complessivo tra ysp(t) e y(t) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

29 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Caso b) Esempio Specifiche: e∞ =0 (ingresso a gradino) Ta ≤ 1 s, S% ≤ 20% Attenuazione di almeno 20 dB di un disturbo “n” che agisce nello spettro n ≥ 5 rad/s Polo nell’origine Specifiche contrastanti -200 -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 -2 -1 1 2 3 -270 -225 -180 -135 -90 Phase (deg) Bode Diagram Gm = 30.9 dB (at 4.47 rad/sec) , Pm = 60.6 deg (at 0.53 rad/sec) Frequency (rad/sec) Il regolatore è progettato assumendo CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

30 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Senza pre-filtro Poli dominanti -200 -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 -2 -1 1 2 3 -270 -180 -90 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0.2 0.4 0.6 0.8 1.2 1.4 tempo y CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

31 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Si considera ora un pre-filtro (passa alto) del secondo ordine, che cancella (quasi perfettamente) i poli dominanti di F(s) e aggiunge altri due poli complessi coniugati con (vedi specifica 2)) La funzione di trasferimento tra disturbo “n” e uscita rimane -F(s) -200 -150 -100 -50 50 Magnitude (dB) 10 -2 -1 1 2 3 -270 -180 -90 90 180 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0.2 0.4 0.6 0.8 1.2 1.4 tempo y CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

32 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso c) Impiego del prefiltraggio per cancellare dinamiche parassite del sistema “closed loop” Presenza di dinamiche parassite nel sistema in retroazione, es. coppie poli- zeri quasi in cancellazione entro la banda del sistema Dinamiche dominanti Dinamiche parassite Dinamiche fuori banda con -20 -18 -16 -14 -12 -10 -8 -6 -4 -2 2 4 6 8 0.2 0.4 0.58 0.72 0.83 0.91 0.96 0.99 2.5 5 7.5 10 12.5 15 17.5 20 Pole-Zero Map Real Axis Imaginary Axis CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

33 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Prefiltraggio del segnale di riferimento Caso c) Soluzione al problema Progettare Rpf(s) in modo da cancellare le dinamiche parassite del sistema in retroazione F(s) + - CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

34 Prefiltraggio del segnale di riferimento
Sistemi di controllo PID Caso c) Esempio Dinamica parassita: Cancellazione imperfetta polo/zero Attenzione a non alterare il guadagno statico di F(s): Rpf(0)=1 0.5 1 1.5 2 2.5 3 0.2 0.4 0.6 0.8 1.2 1.4 tempo risposta al gradino 0.5 1 1.5 2 2.5 3 0.2 0.4 0.6 0.8 1.2 1.4 tempo risposta al gradino Risposta al gradino di Risposta al gradino di CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

35 Sistemi di controllo PID Controllo in cascata Sistema controllato caratterizzato da due dinamiche in cascata, con la variabile intermedia misurabile Sistema a monte stabilizzabile imponendo dinamiche molto più veloci rispetto a quelle che caratterizzano la massima banda imponibile al sistema a valle Bode Plot 60 40 20 -20 -40 -60 10 -1 10 10 2 10 3 Massima pulsazione di attraversamento compatibile con G2(s) (dinamiche proprie di G2(s) “lente”, presenza di ritardi e disturbi di misura “n” ) Minima pulsazione di attraversamento compatibile con G1(s) (dinamiche proprie di G1(s) “veloci”, presenza di disturbi di tipo “d” in alta frequenza) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

36 Imposizione di dinamiche “veloci”
Sistemi di controllo PID Controllo in cascata In queste condizioni il progetto può essere scomposto in due fasi: Fase 1: progetto dell’anello interno - Il regolatore R1(s) è progettato sulla base della dinamica di G1(s) e del disturbo “d” disinteressandosi della dinamica a valle e dei vincoli su questa Imposizione di dinamiche “veloci” Bode Plot 60 Il regolatore R1(s) sarà progettato in modo che la L1(s)=R1(s)G1(s) attraversi a c >c*(G1) e inoltre sia |L1(j)|>>1 per <H(d) 40 20 -20 -40 -60 10 -1 10 10 2 10 3 CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

37 Controllo in cascata Fase 1: progetto dell’anello interno - per
Sistemi di controllo PID Controllo in cascata Fase 1: progetto dell’anello interno - 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Progettare il regolatore in modo che per per Disturbi “d” praticamente assenti e v praticamente coincidente con v* nel campo di pulsazioni CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati Luigi Biagiotti

38 Dinamiche imposte “lente”
Controllo in cascata Fase 2: progetto dell’anello esterno Il regolatore è progettato sulla base della dinamica di e del disturbo “n” senza considerare la dinamica dall’anello interno (che viene approssimata con un corto circuito, ovvero ) imponendo pulsazioni di attraversamento compatibili con la dinamica di e con la presenza di un eventuale disturbo di tipo “n” ( ) - - 10 -1 2 3 -60 -40 -20 20 40 60 Bode Plot Dinamiche imposte “lente” CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

39 Controllo in cascata Osservazioni:
Il progetto del regolatore in cascata si basa su un disaccoppiamento frequenziale dei due anelli di retroazione progettati che induce una doppia scala dei tempi nelle dinamiche controllate: l’anello interno risulta essere molto più veloce di quello esterno (le cui dinamiche risultano poi essere quelle dell’uscita del sistema complessivo) In molti casi di interesse ingegneristico il controllo in cascata è l’unica soluzione al fine di soddisfare le specifiche (in apparenza contrastanti) sull’attenuazione dei disturbi in alta (“n”) e in bassa (“d”) frequenza Questo approccio al controllo riduce un problema di controllo “complicato” (controllo di due dinamiche) in due sottoproblemi “semplici” (controllo delle due dinamiche considerate singolarmente) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

40 Specifiche contrastanti
Controllo in cascata Esempio Specifiche: Ingresso di set point: e∞ =0 (ingresso a gradino), Attenuazione di almeno 20 dB di un disturbo “n” che agisce nello spettro n ≥ 10 rad/s Attenuazione di almeno 20 dB di un disturbo “d” che agisce nello spettro d ≤ 0.5 rad/s. e∞ =0 per ingresso di disturbo a gradino Specifiche contrastanti Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré

41 Gm = Inf , Pm = 80 deg (at 5 rad/sec)
Controllo in cascata Progettazione dell’anello interno Regolatore PI: - Polo nell’origine per il disturbo costante -40 -20 20 40 Magnitude (dB) 10 -1 1 2 -105 -100 -95 -90 Phase (deg) Bode Diagram Gm = Inf , Pm = 80 deg (at 5 rad/sec) Frequency (rad/sec) 1.5 1 0.5 -0.5 -1 -1.5 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 1.5 1 0.5 -0.5 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

42 Controllo in cascata progettazione dell’anello esterno Regolatore PI:
- - Considerando il loop interno come un corto circuito Bode Diagram 1.2 40 20 1 Magnitude (dB) -20 0.8 -40 0.6 -60 y -80 0.4 -45 0.2 Phase (deg) -90 -135 -180 -0.2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 10 -2 10 -1 10 10 1 10 2 tempo Frequency (rad/sec) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

43 Controllo in cascata progettazione dell’anello esterno Regolatore PI:
- - Si considerano entrambi i loop di controllo Bode Diagram 1.2 -80 -60 -40 -20 20 40 Magnitude (dB) 10 -2 1 0.8 0.6 y 0.4 -45 0.2 Phase (deg) -90 -135 -180 -0.2 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 10 -1 10 10 1 10 2 tempo Frequency (rad/sec) CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

44 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
+ + Sistema descritto da e caratterizzato quindi da un disturbo d sull’uscita misurabile (o stimabile in qualche modo) Sfruttando il fatto che d è conosciuto è possibile compensare in anello aperto il disturbo sull’uscita agendo su u CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

45 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
+ + + + - Considerazioni analoghe a quelle relativa alla compensazione in avanti del riferimento: R(s) progettato al fine di garantire le specifiche del sistema retroazionato in maniera robusta M(s) per migliorare le performance in termini di riduzione del disturbo CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

46 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
- + Vecchia funzione di sensitività (solo retroazione) Se Metodo di controllo avanzati CA Prof. Laura Giarré

47 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
Problemi di realizzabilità di zeri a parte reale positiva e ritardi in G(s) grado relativo Si può approssimare la fdt nell’intervallo di pulsazioni a cui agisce il disturbo d in modo tale che Per disturbi d costanti, si può ricorrere a un compensatore statico per CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

48 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
- + Esempio Senza il compensatore M(s) misurabile Funzione di sensitività Risposta al gradino 10 -2 -1 1 2 -25 -20 -15 -10 -5 5 Magnitude (dB) Bode Diagram Frequency (rad/sec) 5 10 15 20 25 30 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 tempo uscita CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

49 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
Nel caso ideale Con il compensatore M(s) -20 20 40 60 80 100 Magnitude (dB) 10 -2 -1 1 2 3 45 90 135 180 225 270 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) M ideale M reale Poiché M(s) non è fisicamente realizzabile la si approssima considerando solo il polo G(s) più lento 10 -2 -1 1 2 -80 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 Magnitude (dB) Bode Diagram Frequency (rad/sec) Funzione di sensitività Risposta al gradino 5 10 15 20 25 30 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 tempo uscita 0.3 rad/s CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati

50 Compensazione in avanti di un disturbo misurabile
Nel caso ideale Con il compensatore M(s) -20 20 40 60 80 100 Magnitude (dB) 10 -2 -1 1 2 3 45 90 135 180 225 270 Phase (deg) Bode Diagram Frequency (rad/sec) M ideale M reale Poiché M(s) non è fisicamente realizzabile la si approssima considerando solo il polo G(s) più lento 10 -2 -1 1 2 -80 -70 -60 -50 -40 -30 -20 -10 Magnitude (dB) Bode Diagram Frequency (rad/sec) Funzione di sensitività Risposta al gradino 5 10 15 20 25 30 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9 1 tempo uscita 0.3 rad/s CA Prof. Laura Giarré Metodo di controllo avanzati


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