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Il cibo che piace Star bene a tavola 23 giugno 2016
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Federico Desimoni Direttore Generale Consorzio Tutela
Aceto Balsamico di Modena
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Contraffazioni, imitazioni,
evocazioni: rischio per i produttori e i consumatori
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la Contraffazione come copia fedele
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l’ Imitazione come copia infedele
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100ml 250ml
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inganno al consumatore
Contraffazione & Imitazione finalità: inganno al consumatore
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richiamo all’originale al prodotto autentico
l’ Evocazione come richiamo all’originale al prodotto autentico
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agganciamento commerciale
l’ Evocazione come tentativo di agganciamento commerciale
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l’ Evocazione è sfruttamento della reputazione
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definizioni dalla giurisprudenza
Calvados / Verlados Case C‑75/15 Judgement of 21 January 2016
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1. Prevenzione delle pratiche ingannevoli
Finalità della norma 1. Prevenzione delle pratiche ingannevoli
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Finalità della norma 2. Realizzazione della trasparenza del mercato e di eque condizioni di concorrenza
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3. Raggiungimento di un livello elevato di protezione dei consumatori
Finalità della norma 3. Raggiungimento di un livello elevato di protezione dei consumatori
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Soggetti tutelati Imprese consumatore
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Quale consumatore? 1. Consumatore medio normalmente informato e ragionevolmente attento e avveduto
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Quale consumatore? 2. Il consumatore europeo e non soltanto quello dello Stato membro in cui si fabbrica il prodotto
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Quale tutela? Elementi oggettivi Elementi soggettivi
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1. Elemento oggettivo L’incorporazione di una parte della denominazione protetta all’interno del termine utilizzato per designare il prodotto
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1.1 Elemento oggettivo … tale similarità è evidente laddove il termine utilizzato finisca con le due medesime sillabe della denominazione protetta
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1.2 Elemento oggettivo L’utilizzo del termine evocativo per PRODOTTI SIMILI o ANALOGHI a quelli che beneficiano della denominazione protetta …
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1.3 Elemento oggettivo … prodotti che presentino caratteristiche obiettive comuni e che corrispondono a occasioni di consumo identiche …
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1.4 Elemento oggettivo Le denominazioni di vendita comparate presentino una SIMILARITA’ FONETICA E VISIVA e …
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… che esista tra i termini in questione una «somiglianza concettuale»
1.5 Elemento oggettivo … che esista tra i termini in questione una «somiglianza concettuale»
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1.5 Elemento oggettivo che gli elementi che indicano una tale similarità non sia frutto di CIRCOSTANZE FORTUITE
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2.1 Elemento soggettivo Il consumatore, in presenza del nome del prodotto, sia indotto a PENSARE, …
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2.2 Elemento soggettivo … come IMMAGINE DI RIFERIMENTO, alla merce che beneficia della denominazione protetta
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2.3 Elemento soggettivo Il giudice deve sostanzialmente fondarsi sulla PRESUNTA REAZIONE del consumatore …
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2.4. Elemento soggettivo … nei confronti del termine utilizzato per designare il prodotto in questione essendo ESSENZIALE …
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2.5 Elemento soggettivo … che il consumatore effettui un COLLEGAMENTO tra detto termine e la denominazione protetta
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2.6 Elemento soggettivo Può esservi evocazione anche se la vera origine del prodotto è indicata in etichetta
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2.7 Elemento soggettivo Può esservi evocazione anche in mancanza di un qualunque rischio di confusione tra i prodotti
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2.8 Elemento soggettivo Poiché ciò che conta è che non si crei nel pubblico un’associazione di idee quanto all’origine del prodotto …
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2.9 Elemento soggettivo … né che un operatore SFRUTTI INDEBITAMENTE la RINOMANZA della denominazione protetta
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Alla luce delle considerazioni fatte …
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Per concludere Un cibo contraffatto, imitativo o evocativo può essere un «cibo che piace»?
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Un consumatore ingannato può «star bene a tavola»?
Per concludere Un consumatore ingannato può «star bene a tavola»?
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