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Umberto Saba Poesia 2..

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Presentazione sul tema: "Umberto Saba Poesia 2.."— Transcript della presentazione:

1 Umberto Saba Poesia 2.

2 Quando nacqui mia madre ne piangeva, - 11 sola, la notte, nel deserto letto Per me, per lei che il dolore struggeva, - 11 trafficavano i suoi cari nel ghetto Da sé il più vecchio le spese faceva, - 11 per risparmio, e più forse per diletto Con due fiorini un cappone metteva - 11 nel suo grande turchino fazzoletto Come bella doveva essere allora - 11 la mia città: tutta un mercato aperto! - 11 Di molto verde, uscendo con mia madre -11 io, come in sogno, mi ricordo ancora Ma di malinconia fui tosto esperto; - 11 unico figlio che ha lontano il padre - 11

3 Quando nacqui mia madre ne piangeva,
Quand je suis né ma mère en pleurait sola, la notte, nel deserto letto. Seule, la nuit, dans le lit desert Per me, per lei che il dolore struggeva, Pour moi, pour elle que la douleur détruisait trafficavano i suoi cari nel ghetto. Traffiquaient ses parents dans le ghetto Da sé il più vecchio le spese faceva, Tout seul le plus vieux les courses faisait per risparmio, e più forse per diletto. Pour épargner, et peut-être plus pour s'amuser Con due fiorini un cappone metteva Avec deux florins un ''poulet'' mettait nel suo grande turchino fazzoletto. Dans son grand turquoise mouchoir Come bella doveva essere allora Aussi belle devait être alors la mia città: tutta un mercato aperto! Ma ville : tout un marché ouvert Di molto verde, uscendo con mia madre Très verte, quand je sortais avec ma mère io, come in sogno, mi ricordo ancora. Moi, comme dans un rêve, me souviens encore Ma di malinconia fui tosto esperto; Mais de mélancolie je fus expert unico figlio che ha lontano il padre Unique fils qui a loin le père

4 Quando nacqui mia madre ne piangeva,
sola, la notte, nel deserto letto. Per me, per lei che il dolore struggeva, trafficavano i suoi cari nel ghetto. Da sé il più vecchio le spese faceva, per risparmio, e più forse per diletto. Con due fiorini un cappone metteva nel suo grande turchino fazzoletto. Come bella doveva essere allora la mia città: tutta un mercato aperto! Di molto verde, uscendo con mia madre io, come in sogno, mi ricordo ancora. Ma di malinconia fui tosto esperto; unico figlio che ha lontano il padre

5 Quando nacqui mia madre ne piangeva,
sola, la notte, nel deserto letto. Per me, per lei che il dolore struggeva, trafficavano i suoi cari nel ghetto. Da sé il più vecchio le spese faceva, per risparmio, e più forse per diletto. Con due fiorini un cappone metteva nel suo grande turchino fazzoletto. Come bella doveva essere allora la mia città: tutta un mercato aperto! Di molto verde, uscendo con mia madre io, come in sogno, mi ricordo ancora. Ma di malinconia fui tosto esperto; unico figlio che ha lontano il padre

6 Quando nacqui mia madre ne piangeva,
sola, la notte, nel deserto letto. Per me, per lei che il dolore struggeva, trafficavano i suoi cari nel ghetto. Da sé il più vecchio le spese faceva, per risparmio, e più forse per diletto. Con due fiorini un cappone metteva nel suo grande turchino fazzoletto. Come bella doveva essere allora la mia città: tutta un mercato aperto! Di molto verde, uscendo con mia madre io, come in sogno, mi ricordo ancora. Ma di malinconia fui tosto esperto; unico figlio che ha lontano il padre


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