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PRINCIPI DI PSICOFARMACOLOGIA

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Presentazione sul tema: "PRINCIPI DI PSICOFARMACOLOGIA"— Transcript della presentazione:

1 PRINCIPI DI PSICOFARMACOLOGIA

2 ANTIMANIACALI E STABILIZZANTI
CLASSIFICAZIONE Litio Antiepilettici Carbamazepina Acido valproico Oxcarbazepina Gabapentin Lamotrigina Antipsicotici

3 LITIO Catione monovalente presente in natura ma non nel corpo umano
Ha una grande capacità di modificare la fisiologia delle membrane neuronali attraverso un’alterazione degli scambi Na e K e per l’azione complessa su diversi sistemi enzimatici, in particolare quello dell’adenilciclasi e dei fosfoinositidi. In questo modo modificherebbe l’assetto funzionale della neurotrasmissione verosimilmente alterata nei pazienti bipolari Modula l’attività di vari sistemi neurotrasmettitoriali (serotonina, dopamina, noradrenalina) Il meccanismo d’azione specifico non è ancora conosciuto Azione antimaniacale confermata negli anni 50’ Dimostrazione della sua efficacia nella profilassi della malattia maniaco-depressiva negli anni 60’ Introduzione in commercio negli anni 70’

4 LITIO Assorbimento gastroenterico rapido e completo in 4-6h
Non si lega alle proteine plasmatiche Non è metabolizzato da parte del fegato (può essere utilizzato in sicurezza nel paziente epatopatico) Eliminazione quasi esclusivamente per via renale (95%) Basso indice terapeutico I problemi di dosaggio rivestono un’importanza decisiva sia per assicurare l’efficacia terapeutica sia per prevenire l’insorgenza di effetti indesiderati e tossici Prima di iniziare il trattamento è necessaria una valutazione della funzionalità renale, tiroidea, neurologica e cardiaca Impostazione e mantenimento della terapia vanno accompagnati dal periodico controllo dei livelli sierici di litio (litiemia) Range terapeutico tra 0,6 e 1,2 mEq/L Effetti tossici possono comparire già a valori di poco superiori a quelli terapeutici (oltre 1,4 mEq/l)

5 LITIO EFFETTI COLLATERALI
Si manifestano nel 65-90% dei pazienti in trattamento Sono correlati per lo più ai picchi plasmatici Effetti collaterali renali Poliuria con polidipsia secondaria sino al diabete insipido nefrogenico Nefropatia tubulo-interstiziale con poliuria persistente Sindrome nefrosica e insufficienza renale Effetti neurologici Tremore fine delle mani (il tremore ad ampie scosse si verifica nelle intossicazioni) accentuato da ansia, caffeina e movimenti volontari Ipertensione endocranica benigna Rallentamento psichico EPS

6 LITIO EFFETTI COLLATERALI Effetti collaterali endocrino-metabolici
Incremento ponderale per aumento dell’appetito Per introduzione di liquidi ad alto contenuto calorico per la polidipsia Per aumento dei livelli plasmatici dell’insulina Gozzo eutiroideo e ipotiroidismo Soprattutto nel sesso femminile nei primi 2 anni del trattamento Aumento dei livelli ematici di TSH Aumento del tasso di anticorpi antitiroidei Iperparatiroidismo (in genere senza segni clinici) Uso in gravidanza  aumentata incidenza di malformazioni in neonati esposti al litio durante la vita fetale (3% vs 11%)

7 LITIO TOSSICITA’ DA SOVRADDOSAGGIO Intossicazione lieve
Livelli ematici tra 1,5 - 2,5 mEq/l Tremore ad ampie scosse, confusione mentale, disartria, vomito, diarrea Intossicazione grave Al di sopra di 2,5 mEq/l Alterazione dello stato di coscienza sino al coma, fascicolazioni, convulsioni, insufficienza renale acuta Trattamento Lavanda gastrica o irrigazione del tubo gastroenterico con polietilenglicole Emodialisi o diuresi forzata

8 LITIO INTERAZIONI Aumento del rischio di neurotossicità se somministrato in concomitanza con antipsicotici, anticonvulsivanti, antidepressivi triciclici e SSRI Diuretici sodio-ritentivi e altri farmaci quali i FANS, gli ACE-inibitori, alcuni antibiotici (spectinomicina, tetraciclina) possono determinare un aumento dei livelli plasmatici del litio A sua volta il litio può potenziare l’effetto di farmaci che alterano la conduzione a livello del nodo del seno (clonidina, digoxina) e prolungare l’azione di bloccanti neuromuscolari utilizzati in preparazione a interventi chirurgici

9 CARBAMAZEPINA Antiepilettico che prolunga il tempo di inattivazione dei canali ionici del Ca e del K, con conseguente aumento della soglia di eccitabilità neuronale e incremento dell’azione inibitoria del GABA Assorbimento in 4-6h, biodisponibilità del 75-85% Metabolizzato a livello epatico dal citocromo P-450 Indicato in alternativa al litio nel trattamento dell’episodio maniacale e nella profilassi del disturbo bipolare (efficace nei pazienti rapid cyclers) EFFETTI COLLATERALI Ematologici (anemia aplastica o agranulocitosi, per altro rare) Iponatremia conseguente a un effetto antidiuretico del farmaco Effetti cutanei (2-15% dei pazienti; rash maculopapulosi/orticarioidi) Reazioni di ipersensibilità

10 VALPROATO DI SODIO Antiepilettico e stabilizzante che agisce potenziando la trasmissione GABAergica Rapidamento assorbito (picco plasmatico dopo 1-4h) Biodisponibilità circa del 100% Metabolismo epatico complesso con formazione di intermedi provvisti di attività farmacologica Emivita tra le 5-20 h Indicato nel trattamento dell’episodio maniacale (750–3000 mg) e nella profilassi delle recidive maniacali o depressive nel disturbo bipolare ( mg) Range terapeutico µg/ml Side effect: epatopatia, pancreatite (riconducibili a reazioni idiosincratiche), nausea, vomito, dispepsia, aumento delle transaminasi Tossicità da sovradosaggio: sonnolenza, blocco cardiaco e coma

11 LAMOTRIGINA Meccanismo d’azione: inibizione del rilascio di glutammato
Effetti indesiderati: circa il 5-10% dei pazienti va incontro a rash cutaneo nel primo mese di assunzione; sonnolenza, tremore, cefalea, nausea, vomito Impiego: è indicata nella profilassi delle crisi depressive in pazienti adulti con disturbo bipolare di tipo 1 (uno o più episodi maniacali o misti accompagnati da episodi depressivi maggiori) dosaggio medio: 200 mg die (range: mg die) Si inizia con 25 mg per le prime due settimane e si aumenta di mg ogni 1-2 settimane fino alla dose media


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