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DELIBERA GIUNTA REGIONALE n. 16 del 4 febbraio 2014

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Presentazione sul tema: "DELIBERA GIUNTA REGIONALE n. 16 del 4 febbraio 2014"— Transcript della presentazione:

1 DELIBERA GIUNTA REGIONALE n. 16 del 4 febbraio 2014
E’ l’atto normativo con cui viene deliberato dalla Regione Piemonte il Protocollo d’Intesa di recepimento dell’Accordo Stato Regioni del 25 ottobre 2012 e definisce modalità uniformi su tutto il territorio regionale per l’effettuazione della diagnosi e il rilascio della certificazione diagnostica per i soggetti sospetti di DSA di cui alla legge 170/2010 GADO MARTINA

2 Finalità del protocollo di intesa
Definire modalità uniformi su tutto il territorio regionale per garantire l’avvio e il completamento del percorso diagnostico dei DSA entro 6 mesi GADO MARTINA

3 PROTOCOLLO Regione Piemonte Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità, Edilizia Sanitaria, Politiche Sociali per la Famiglia, Assessorato all’Istruzione, Sport, Turismo, Assessorato al Lavoro e Formazione Professionale E Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Direzione Generale GADO MARTINA

4 Gruppo di lavoro composto da rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Regione, Direzione Sanità, Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro e Università degli Studi di Torino con il compito di studiare e predisporre una scheda di collaborazione scuola famiglia. GADO MARTINA

5 Scheda non è uno strumento di screening ma Strumento didattico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione Osservazione – potenziamento – condivisione Di tutela dei docenti e dell’Istituzione scolastica per eventuali conflittualità scuola/famiglia Strumento didattico pedagogico PERSONALIZZATO per favorire i processi di apprendimento GADO MARTINA

6 Comunicazione scuola famiglia funzionale Documentazione del percorso didattico personalizzato attivato dalla scuola descrizione delle abilità scolastiche Strumento per avere la certezza della certificazione in tempi brevi GADO MARTINA

7 Fermo restando l’autonomia della singola istituzione scolastica e
delle famiglie nell’utilizzo della scheda………… -Garanzia che il percorso di certificazione si concluda entro sei mesi dalla richiesta da parte della famiglia; Garanzia che il percorso diagnostico sia stato effettuato secondo quanto previsto dalla Consensus Conference; (in tal modo la certificazione di DSA contiene le informazioni necessarie per stilare una programmazione didattica educativa che tenga conto delle difficoltà del soggetto e preveda l’applicazione delle misure previste dalla Legge ) GADO MARTINA

8 La D.D. n. 496 del 22 maggio 2014 della Regione Piemonte disciplina i percorsi diagnostici per la certificazione degli alunni con DSA e si richiamano i tre possibili percorsi: percorso di certificazione attivato tramite la presentazione da parte dei genitori, o esercenti la potestà parentale, delle schede di collaborazione scuola-famiglia, con garanzia di rilascio della diagnosi entro 6 mesi dalla richiesta; GADO MARTINA

9 - percorso di certificazione attivato senza la presentazione da parte dei genitori delle schede di collaborazione scuola-famiglia, non è garantito il rilascio della diagnosi entro la tempistica di 6 mesi; - percorso con la ratifica da parte del GDSAP (gruppo disturbi specifici apprendimento) di diagnosi redatta da un professionista privato, che rispetti i requisiti previsti dalla Sanità, con la tempistica di 45 giorni GADO MARTINA

10 FASI DEL PROCESSO AZIONI DIDATTICO PEDAGOGICHE
- Osservazione per facilitare la riflessione sui tipi di difficoltà scolastiche - Attivare in accordo con la famiglia azioni di recupero e potenziamento delle abilità scolastiche strumentali e descrizione degli esiti del potenziamento attivato (parte A) -Descrizione delle significative difficoltà persistenti dopo l'intervento di potenziamento effettuato (parte B) GADO MARTINA

11 Azioni didattico-pedagogiche:
Scheda di collaborazione scuola famiglia ( scuola primaria) Regione Piemonte/USR La scheda di collaborazione costituisce uno strumento didattico-pedagogico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione per gli alunni con difficoltà scolastiche e per rendere maggiormente funzionale la comunicazione tra la scuola e la famiglia (come indicato dall’ Art. 2 comma 1 del DM 5669/2011 e D.M. 297 del 17/04/2013).  Azioni didattico-pedagogiche: osservazione per facilitare la riflessione sui tipi di “difficoltà scolastiche” che può incontrare un singolo alunno/a; attivare, in accordo con la famiglia, azioni di recupero e potenziamento delle abilità scolastiche strumentali e descrizione degli esiti del potenziamento attivato (parte A); “Descrizione delle significative difficoltà persistenti dopo l’intervento di potenziamento effettuato” (selezionando gli ambiti ritenuti specifici per l’alunno) (parte B) La scheda compilata sarà condivisa e consegnata alla famiglia. GADO MARTINA

12 (dati anagrafici/ percorso scolastico) Parte A
Indicare prioritariamente le attività didattiche già svolte per il potenziamento delle abilità scolastiche ( linee guida DSA MIUR) Ambito osservazione Potenziamento effettuato a scuola Esiti LINGUA NO SI Descrizione delle Performance – che cosa l’allievo è capace di fare dopo l’esperienza facilitante di potenziamento ARITMETICA Ambiti di potenziamento GADO MARTINA

13 INDICARE QUALI SI SONO RILEVATI FUNZIONALI
Indicare se sono stati utilizzati strumenti didattici tecnologici funzionali all’apprendimento Es. tabelline, mappe………….. Indicare se sono stati sperimentati accorgimenti funzionali all’apprendimento Es. Dare più tempo per l’esecuzione dei lavori…….. Alleggerire il carico di lavoro Attivare strategie di cooperative learning…………….. INDICARE QUALI SI SONO RILEVATI FUNZIONALI GADO MARTINA

14 PARTE B DESCRIZIONE DELLE SIGNIFICATIVE DIFFICOLTA’ SCOLASTICHE CHE SI SONO RIVELATE PERSISTENTI DOPO GLI INTERVENTI DI POTENZIAMENTO EFFETTUATI GADO MARTINA

15 La scheda può costituire:
SCHEDA DI COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI SCOLASTICHE, ISTITUZIONI FORMATIVE DEL SISTEMA IeFP E FAMIGLIA, DESCRITTIVA DELLE AZIONI DIDATTICO-PEDAGOGICHE E DELLE ABILITA’ SCOLASTICHE (PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO/SECONDO GRADO ,PER LE ISTITUZIONI FORMATIVE DEL SISTEMA IeFP) La scheda può costituire:  a) nel caso di un allievo/a già certificato con Disturbo Evolutivo delle Abilità Scolastiche (DSA):  -uno strumento di condivisione sull’andamento scolastico, da utilizzarsi per il passaggio da un ordine di scuola all’altro (ad esempio, gli insegnanti dell’ultimo anno della scuola primaria potranno compilarla a favore dei futuri docenti della scuola secondaria di primo grado ed i docenti della scuola secondaria di I grado la compileranno a favore dei colleghi della scuola secondaria di II grado o delle istituzioni formative del sistema IeFP), finalizzata ad evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA); - uno strumento per evidenziare gli interventi pedagogico-didattici della scuola di provenienza e le abilità scolastiche acquisite dall’allievo/a con Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche (DSA) al fine di richiedere il rinnovo della certificazione diagnostica di DSA (non prima di tre anni dalla precedente).   b) nel caso di un allievo con difficoltà scolastiche, frequentante la scuola secondaria o le Istituzioni Formative del Sistema IeFP, la scheda costituisce uno strumento didattico-pedagogico per favorire i processi di apprendimento e di partecipazione e per rendere maggiormente funzionale la comunicazione tra la scuola e la famiglia (come indicato dall’ Art. 2 comma 1 del DM 5669/2011 e D.M. 297 del 17/04/2013). In particolare, la scheda consente di documentare il percorso personalizzato attivato dalla scuola (PARTE A) e di descrivere le abilità scolastiche (PARTE B). La scheda compilata sarà condivisa e consegnata alla famiglia.

16 PARTE A    1. DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI EDUCATIVO-DIDATTICI ATTIVATI DALLA SCUOLA Quadro riassuntivo degli strumenti compensativi, delle misure dispensative, delle strategie metodologiche e didattiche attivate per l’allievo/a. Selezionare e barrare le azioni svolte per favorire l'apprendimento dell'allievo/a nelle diverse materie scolastiche, indicandone l'esito: (F) FACILITANTE/ (O) OSTACOLANTE GADO MARTINA

17 Strumenti compensativi misure dispensative
Italiano Storia ……………… Esito Strumenti compensativi misure dispensative Strategie metodologiche e didattiche Modalità di verifica e valutazione GADO MARTINA

18 PARTE B Descrizione delle abilità scolastiche dell’alunno/studente
- Lettura/scrittura - Descrizione dell’apprendimento lingua straniera Descrizione dell’apprendimento delle abilità aritmetiche Comportamenti riscontrabili a scuola GADO MARTINA


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