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PubblicatoMaurizio Borrelli Modificato 6 anni fa
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Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Epidemiologia Disciplina delle scienze mediche che ha per oggetto lo studio delle condizioni di salute e di malattia delle popolazioni umane in relazione con i fattori genetici, ambientali e comportamentali. Con il fine di individuare i fattori positivi di benessere e quelli causali delle malattie,le loro modalità di intervento e le condizioni che ne favoriscono od ostacolano l’azione
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Epidemiologia è divisa in: Classica : studio dei fattori di rischio
Clinica: studio della malattia per migliorare diagnosi, terapia e prognosi
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L'epidemiologia si differenzia dalla clinica medica per due aspetti:
Gli epidemiologi studiano un gruppo di soggetti, non i singoli individui; Gli epidemiologi studiano una popolazione sana ed una malata e cercano di trovare le differenze cruciali tra i sani e i malati.
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L'epidemiologo Descrive il fenomeno oggetto di studio, ricorrendo ad appropriate misure di esposizione e di insorgenza di malattia; Osserva il fenomeno oggetto di studio; Studia la distribuzione nel tempo e nello spazio del fenomeno; Formula ipotesi circa le sue cause, sulla base delle caratteristiche osservate o sulla base di osservazioni cliniche e/o di laboratorio;
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L'epidemiologo Disegna e conduce studi appropriati a saggiare la bontà delle ipotesi formulate, preoccupandosi di valutare attentamente la qualità dei dati raccolti; Analizza i dati raccolti e interpreta i risultati ottenuti, considerando attentamente le possibili fonti di distorsione e concludendo circa la plausibilità o meno di una relazione causale; Stima l'impatto dell'utilizzazione, a fini preventivi, dei risultati ; Valuta l'impatto reale, sulla popolazione, delle misure adottate.
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Campione statistico Omogeneità Numerosità Scelta a caso
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Fasi di uno studio epidemiologico
-definizione degli obiettivi -Valutazione del modello di studio -identificazione della popolazione e campionamento -definizione delle variabili da studiare e scelta dei metodi di rilevazione -determinazione delle risorse occorrenti -esecuzione dell’indagine e valutazione dei risultati
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Fonte dei dati Fonti di dati ufficiali: disposizione di leggi o ammistrative Fonti di dati non ufficiali
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-modalità di rilevazione
Fonti ufficiali -finalità -livello -modalità di rilevazione
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Rilevazioni socio-demografiche
Istat (censimenti) Anagrafe Registro di stato civile Scheda di morte Denuncia malattie infettive(importanza informativa e operativa) Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Rilevazioni del sistema sanitario
1) Schede di accettazione-dimissioni ospedaliera 2)Registri di patologia
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Rilevazioni del sistema sanitario
-schede di accettazione- dimissione ospedaliera -registri di patologia- -registro dei tumori -registri di incidenza per il diabete mellito di tipo 1 Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Sistema informativo sanitario (legge 833/78)
Livello locale Livello regionale (osservatorio epidemiologico regionale) Livello centrale Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Tassi Rapporto esistente, in un tempo definito fra il numero di casi o di eventi osservati e la popolazione che li ha generati moltiplicato per una costante K multiplo di 10 Tasso= N/PxK
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Tassi si dividono in: a) grezzi b) specifici c) corretti
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Principali tassi grezzi
Tasso di mortalità (disuguaglianze della salute, indice dello stato di salute di una popolazione, efficacia di terapie, misure preventive etc) n. Morti x K popolazione
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Principali tassi specifici
Tasso di mortalità Infantile (indice di salute delle condizioni socio-ambientali) n. Bambini morti entro1 anno x k numero bambini nati vivi nell’anno Tasso di morbosità
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Morbosità: frequenza di un evento malattia in una popolazione
Misure di morbosità Morbosità: frequenza di un evento malattia in una popolazione Prevalenza:(Numero di casi di malattia al tempot /ammontare della popolazione al tempo t)xK Incidenza: (numero di nuovi casi in un periodo/popolazione a rischio in quel periodo)xK
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Durata di una malattia: periodo che intercorre tra l’inizio della malattia e la guarigione prevalenza= incidenza x durata
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Incidenza di malattia Numero di nuovi casi di malattia insorti nella popolazione in un determinato periodo di tempo Incidenza= (n. nuovi casi di malattia periodo t1-t0/popolazione a rischio all’inizio del periodo) x K
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Indicatore sanitario Informazioni selezionate in modo accurato che aiutano a misurare cambiamenti in relazione a criteri prioritari e permettono di monitorare aspetti specifici della politica sanitaria o fattori pertinenti alla determinazione di politiche sanitarie o correlate al sanitario.
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L'indicatore sanitario è un dato statistico dotato di valore informativo ai fini della descrizione e dell'interpretazione del fenomeno da considerare
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Indicatore sanitario Caratteristiche: accuratezza completezza
riproducibilità validità pertinente specifico sensibile essenziale discriminante
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Si dividono in Positivi negativi Diretti indiretti
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Indicatori diretti negativi: Indicatori indiretti negativi:
Mortalità morbosità Indicatori indiretti negativi: Indicatori di degrado ambientali Indicatori di stile di vita scorretto Indicatori di utilizzo di strutture sanitarie
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Indicatori sanitari positivi diretti: Indicatori positivi indiretti:
Natalità Fecondità Indicatori positivi indiretti: Indicatori sociali (Pil, scolarizzazione, reddito, etc.) Piramide dell'età Speranza di vita Indicatori antropometrici
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Piramide dell’età E’ un grafico statistico che rappresenta la struttura per età e sesso di una popolazione ad una certa data Si tratta di un doppio istogramma che presenta su un asse verticale le classi d’età, solitamente ad intervalli di cinque anni, e su un asse orizzontale il numero complessivo di appartenenti a ciascuna classe di età, in modo che ciascuna di esse sia rappresentata da superfici rettangolari aventi basi uguali o proporzionali al numero di individui ed altezze uguali all’ampiezza comune di classe. La rappresentazione grafica si ottiene dalla sovrapposizione di questi rettangoli ed esprime, appunto, le proporzioni esistenti fra il numero di persone a diverse classi di età e la ripartizione dei sessi per ciascuna di queste classi La rappresentazione grafica consente di cogliere con evidenza visiva la struttura per età e sesso e il suo andamento. Attraverso la piramide dell’età si riescono ad evidenziare aspetti quali la variabilità dei fenomeni investigati, nonché eventuali valori anomali (ad es. a seguito di eventi bellici, o boom demografici)
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Rappresenta graficamente la struttura per età e genere di una popolazione.E’ costituita da due istogrammi ruotati in modo da avere la stessa base: convenzionalmente quello a sinistra rappresenta la distribuzione per età della popolazione maschile e quello a destra la distribuzione per età della popolazione femminile.
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