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Il monachesimo in Occidente

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Presentazione sul tema: "Il monachesimo in Occidente"— Transcript della presentazione:

1 Il monachesimo in Occidente
Benedetto e i Benedettini Prof. Vincenzo Cremone

2 Intorno alla metà del III sec. dopo la fine delle persecuzioni,
si sentì il desiderio di isolarsi dal mondo, per poter condurre una vita più perfetta; si caratterizzò l’eremitismo solitario. Prof. Vincenzo Cremone

3 Il più famoso di questi eremiti fu Antonio,
che, nato in Egitto, abbandonò la sua agiata famiglia e si stabilì nel deserto fino alla morte. Prof. Vincenzo Cremone

4 Grotta dove visse S. Antonio il Grande
Prof. Vincenzo Cremone

5 In Occidente il monachesimo si sviluppò in seguito alla conoscenza della vita di Antonio.
Prof. Vincenzo Cremone

6 La caduta dell’impero romano d’occidente
segna un’epoca di angosce, mali ed incertezze, che spingono alcuni cristiani ad approfondire la propria spiritualità attraverso la ricerca di nuovi stili di vita. Prof. Vincenzo Cremone

7 Nascono in questo periodo personaggi che ispirati dall’essenza del messaggio cristiano, propongono un’applicazione del vangelo più autentica, attraverso la vita comunitaria del cenobio e del monastero. I monaci: Benedetto da Norcia, Cassiano, Colombano, Patrizio e tanti altri diedero un forte impulso allo sviluppo del monachesimo in Europa. Prof. Vincenzo Cremone

8 Il monachesimo benedettino
Benedetto nasce intorno al 480 a Norcia, in Umbria. Si recò a Roma per gli studi ma presto si ritirò come eremita in una grotta presso Subiaco. Nel 529 fonda il monastero di Montecassino dove organizza la vita dei suoi monaci sulla Preghiera, lo Studio e il Lavoro. Nel 540 scrive la Regola. Muore nel 547. Prof. Vincenzo Cremone

9 Il monachesimo benedettino
Il monachesimo benedettino si diffonde in tutta Europa con migliaia di abbazie. I monasteri, oasi di pace e di preghiera, furono soprattutto centri di evangelizzazione e di sviluppo sociale e culturale. Prof. Vincenzo Cremone

10 Il monachesimo benedettino
I monasteri benedettini hanno contribuito alla nascita dell’Europa dopo la caduta dell’Impero in Occidente. Abbazia di Montecassino fondata nel 529 L’opera benedettina è considerata il punto di partenza della ricostruzione. Prof. Vincenzo Cremone

11 Il monachesimo benedettino
Schiere di benedettini, formate da predicatori, artigiani, agricoltori e maestri, andavano ovunque. Grazie a loro, infatti, il cristianesimo poté diffondersi capillarmente in Europa. Prof. Vincenzo Cremone

12 Il monachesimo benedettino
Essi effettivamente si debbono considerare tra le forze costruttive dell’Europa che cominciava a sorgere. Prof. Vincenzo Cremone

13 Il monachesimo benedettino
Montecassino Subiaco E come le cattedrali divennero il punto di riferimento degli abitanti delle città, così nelle campagne il punto di riferimento fu costituito dalle abbazie e dai monasteri, luoghi di spiritualità ma anche di sviluppo economico e di assistenza. Prof. Vincenzo Cremone

14 Il monachesimo benedettino
I Monaci benedettini si distinsero nel campo: letterario - i monaci salvarono il patrimonio dell’antichità classica, attraverso la ricopiatura di antichi manoscritti attraverso il lavoro instancabile degli amanuensi. Prof. Vincenzo Cremone

15 Il monachesimo benedettino
I Monaci benedettini si distinsero nel campo: musicale - inventarono il rigo musicale e diffusero il canto gregoriano per la liturgia in tutta Europa. Prof. Vincenzo Cremone

16 Il monachesimo benedettino
I Monaci benedettini si distinsero nel campo: medico - i monaci studiarono scienza medica antica; coltivarono erbe medicinali, dotando le abbazie di ospedali e farmacie. Prof. Vincenzo Cremone

17 Il monachesimo benedettino
I Monaci benedettini si distinsero nel campo: artistico - diffusero lo stile romanico e idearono quello gotico, finalizzato all'elevazione corale della preghiera. Prof. Vincenzo Cremone

18 Il monachesimo benedettino
I Monaci benedettini si distinsero nel campo: agricolo - coltivarono campi e bonificarono zone paludose, creando attorno ai monasteri villaggi rurali. Prof. Vincenzo Cremone

19 Il monachesimo benedettino
L’agricoltura deve molto ai monaci: quando le invasioni barbariche ridussero a deserto molti territori e le città decaddero, loro continuarono a coltivare i campi. Prof. Vincenzo Cremone

20 Il monachesimo benedettino
I Dialoghi di Gregorio Magno, scritti tra la fine del 500 e l’inizio del 600, presentano una schiera di monaci che lavorano la terra in condizioni proibitive, spesso in luoghi del tutto abbandonati, nel tentativo di riconquistare queste zone. Prof. Vincenzo Cremone

21 Il monachesimo benedettino
Ricolonizzare dunque i vasti territori dell’Europa, fu un importante risultato per la storia monastica dei primi secoli del Medioevo. Prof. Vincenzo Cremone

22 Il monachesimo benedettino
Se non ci fossero stati Benedetto e il Monachesimo, la storia dell’Europa sarebbe stata senz’altro diversa. Prof. Vincenzo Cremone

23 Il monachesimo benedettino
È nei monasteri, infatti, che nacquero le biblioteche e le università, supportate dal meticoloso lavoro nello scriptorium, dove gli amanuensi copiavano le opere dei classici e dei filosofi antichi, opere che così sono giunte fino a noi inalterate, assieme a tutte quelle composte nelle epoche successive. Prof. Vincenzo Cremone

24 Fine Prof. Vincenzo Cremone


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