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LA FATTORIA DEGLI ANIMALI
George Orwell Anno di pubblicazione: 1945
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TRAMA La situazione alla Fattoria Padronale non è delle migliori per gli animali che vi risiedono. Infatti sono costantemente sottoposti allo sfruttamento e al maltrattamento che riserva loro il proprietario, il signor Jones. Stanchi di questi soprusi, coalizzandosi riescono nell’intento di cacciarlo e avere la fattoria sotto il loro controllo. Il loro scopo è quello di liberarsi dalla schiavitù dell’uomo e seguire il principio dell’uguaglianza nel governare la fattoria. Dopo la morte del Vecchio Maggiore, che fu il maiale che grazie al suo discorso riuscì a infondere negli animali la teoria dell’Animalismo, gli animali più intelligenti, che sono i maiali, prendono il controllo della fattoria coordinando le varie attività da svolgere. Inizialmente, sotto la direzione di Palladineve, i fondamenti dell’uguaglianza e dell’Animalismo riescono a rimanere in voga. Ma quando Napoleone riesce a scacciare Palladineve, il potere passa a lui e a questo punto cambierà tutto, dato che violerà il concetto di non dover mai assomigliare all’uomo e di non prendere i suoi vizi, nemmeno dopo averlo sconfitto, espresso dal Vecchio Maggiore.
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PERSONAGGI DELLA STORIA
Vecchio Maggiore: è il maiale più vecchio della fattoria, infatti è molto rispettato ed è molto saggio. Sarà lui ad introdurre il concetto dell’Animalismo all’interno della fattoria, ma proprio a causa della sua età dopo tre giorni dall’esposizione del suo discorso morirà. Rappresentazione: Lenin e Marx Napoleone: è un maiale sicuro di sé, furbo e falso, con caratteri da opportunista e despota. Riuscirà a mettere sotto una cattiva luce Palladineve, a cacciarlo dalla fattoria e a prenderne il controllo. Rappresentazone: Stalin Palladineve: è il maiale che gestì la fattoria subito dopo la morte del Vecchio Maggiore e del quale ne portò avanti le idee. È un rivoluzionario, ed è sincero, vivace e ricco di fantasia. Rappresentazione: Lev Trockij Jones, Pilkington e Frederick: sono i tre uomini che compaiono all’interno della storia, e sono i proprietari delle tre fattorie. La gestione delle loro fattorie è molto confusionaria e aggressiva. Rappresentazione: Jones→lo zar Nicola II Pilkington→Germania nazista Frederick→alleati occidentali Boxer: è un cavallo enorme di statura, è robusto ed ha molta resistenza, è un po’ ingenuo, e viene spesso sfruttato per la sua costanza e la sua forza di volontà legate al lavoro. Rappresentazione: il lavoratore ordinario russo che accetta ogni tipo di lavoro impartitogli senza fare domande
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Beniamino: è un asino cinico e scettico, è molto intelligente ed ha imparato a leggere, ma non vuole mettere a disposizione degli altri animali questa sua abilità, solo alla fine si rassegnerà. Rappresentazione: gli intellettuali rassegnati contrari allo stalinismo, ma che non l’hanno mai espresso apertamente Piffero: è il maiale che affianca e supporta Napoleone in tutte le sue iniziative, persuadendo e convincendo gli animali attraverso bugie e espedienti che distorcano la realtà, facendo passare le idee e le strategie di Napoleone come giuste e facendo loro accettare tutte le crudeltà che subivano Trifoglio: è una cavalla molto affettuosa e altruista con gli altri animali. È una delle poche che capisce di essere stati tutti schiavizzati dai maiali, ma non fa nulla e rimane solo un punto di conforto per gli altri. Rappresentazione: la gente ordinaria Mosè: è il corvo addomesticato di Jones. Egli va raccontando agli animali di un posto dopo la morte chiamato Monte Zucchero Candito (corrispondente al Paradiso per gli umani) Rappresentazione: la Chiesa ortodossa russa, che sprona gli umani a sopportare la dura vita in quel periodo, divulgando l’informazione di una vita eterna in Paradiso Mollie: è la puledra bianca che traina il calesse di Jones. È ingenua e tiene molto alla cura di sé stessa e al suo aspetto e non è molto interessata allo svolgimento dei fatti nella fattoria, infatti poi li abbandonerà per trainare il calesse di un altro fattore. Rappresentazione: l’aristocrazia russa che riceve dei privilegi dallo zar, ma che poi è costretta ad abbandonare la Russia Minimus: è un maiale intellettuale e poeta che loda le imprese di Napoleone Rappresenta: gli intellettuali che mettono a disposizione della propaganda la loro conoscenza e la loro cultura
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RAPPRESENTAZIONE DEI PERSONAGGI SECONDARI
Gatta: rappresenta la falsità dell’uomo Cani: rappresentano la polizia che punisce chi va contro il dittatore Galline: contadini che si opponevano alla collettivizzazione Pecore: persone comuni che si lasciano suggestionare facilmente Conigli e topi: mendicanti, ladri e persone povere
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CURIOSITÀ La fattoria degli animali è un libro satirico e distopico (con questo termine si intende una società indesiderabile), che in chiave di favola racconta fatti avvenuti realmente, criticandoli, in particolare critica i regimi che da rivoluzionario-popolari degenerano in dittature o regimi a carattere totalitario, ma più nello specifico qui si allude all’episodio della Rivoluzione russa del 1917. Ed infatti…
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LIBRO STORIA Rivoluzione russa del 1917 e eliminazione del potere zarista Rivoluzione degli animali e cacciata di Jones L’ostinazione degli umani a voler continuare chiamare la nuova Fattoria degli animali, Fattoria Padronale Rifiuto delle nazioni occidentali a voler riconoscere l’Unione Sovietica Rifiuto delle galline a voler consegnare le uova Opposizione dei contadini alla collettivizzazione La costruzione e le ricostruzioni del mulino a vento L’industrializzazione avviata da Stalin L’incendio del Reichstag, causato dai nazisti, ma vennero incolpati i comunisti Il crollo del mulino a vento, di cui venne incolpato Palladineve La progressiva corruzione dei maiali, la modifica dei Comandamenti e dell’inno della fattoria Sotto il controllo di Stalin l’Unione Sovietica andò in contro ad una forma di dispotismo e venne anche modificato l’inno
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SEQUENZA PREFERITA Mi è piaciuta molto in generale la figura di Boxer, sempre disponibile verso gli altri e sempre pronto a lavorare, a lui non importava se gli altri gli consigliavano di smettere e riposarsi: il suo motto era «Lavorerò di più» e così faceva. Si impegnava sempre, anche quando si ritrovò vecchio e debole. Proprio per questo suo peggioramento, un giorno, mentre stava lavorando al mulino, cadde e si fece male e, dato che non poteva più lavorare, Napoleone ordinò di portarlo dal veterinario della città. Ma quando si presentò alla fattoria il furgoncino che doveva portarlo via, gli animali, ormai troppo tardi, lessero che sopra c’era scritto «Carne da macello». Loro tentarono di avvisarlo e di dirgli di scendere dal furgone, ma il furgoncino era troppo veloce e Boxer troppo debole per rompere gli sportelli, così Boxer venne allontanato dalla fattoria e destinato ad una cruenta fine. Durante la lettura ho sviluppato un sentimento di stima verso Boxer e leggendo questa sequenza mi sono emozionata e mi ha lasciato con un po’ di tristezza per il resto della storia.
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CITAZIONI SIGNIFICATIVE
«Lavorerò di più» «E ricordate inoltre che nel combattere l’Uomo non dovremo mai assomigliargli. Anche quando lo avrete sconfitto, non prendete i suoi vizi» «Basterebbe sbarazzarsi degli esseri umani e il prodotto della nostra fatica ci apparterrebbe per intero» «Dall’esterno le creature volgevano lo sguardo dal maiale all’uomo, e dall’uomo al maiale, e ancora dal maiale all’uomo: ma già era impossibile distinguere l’uno dall’altro»
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COMMENTO PERSONALE Questo libro è stato un po’ un’avventura, perché ero consapevole che raccontasse avvenimenti storici sotto forma di favola satirica, ma non sapevo nulla inerente appunto a quegli avvenimenti. Ma ho voluto comunque provare a leggerlo e nel mentre fare qualche ricerca o comunque informarmi. Posso dire che grazie alla scorrevolezza e alla semplicità del testo sono riuscita a capire bene gli eventi trattati. È un racconto che lascia molti spunti di riflessione. Ed è possibile cogliere molto facilmente i vari cambiamenti che avvengono e i mutamenti dei comportamenti degli animali. E di come il potere politico possa essere così invasivo sia all’interno della vita di una persona che all’interno della società e degli effetti che esso causa. Inoltre viene evidenziata anche l’importanza dell’istruzione e della cultura, che permette di essere autonomi nelle scelte e di ragionare in modo da capire se una situazione è accettabile o se bisogna reagire. In conclusione è stata una lettura piacevole, ma molto istruttiva.
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