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Il Bilancio di Previsione prima dell’armonizzazione contabile D. Lgs

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Presentazione sul tema: "Il Bilancio di Previsione prima dell’armonizzazione contabile D. Lgs"— Transcript della presentazione:

1 Il Bilancio di Previsione prima dell’armonizzazione contabile D. Lgs
Docente: Dott.ssa Paola Contestabile

2 Che cos’è il bilancio Il bilancio annuale di previsione è il documento fondamentale per la gestione dell’ente locale e, insieme agli allegati, consente di esplicare la funzione programmatica della gestione, in vista degli obiettivi prefissati e consente di attivare un efficiente ed efficace controllo di gestione Questo strumento contabile è redatto in termini di competenza e si riferisce all’anno finanziario Nella redazione del Bilancio gli amministratori dovranno rispettare i principi contabili indicati nell’articolo 162 del Testo Unico

3 I principi di Bilancio secondo l’ordinamento finanziario contabile art
I principi di Bilancio secondo l’ordinamento finanziario contabile art. 162 T.U.E.L. UNITA’ Esprime una caratteristica fondamentale del bilancio: il totale delle entrate iscritte in via previsionale finanzia indistintamente il totale delle spese iscritte allo stesso titolo; ANNUALITA’ l’unità temporale della gestione è l’anno finanziario, dal 1° gennaio al 31 dicembre, ne consegue che non si possono effettuare accertamenti di entrata ed impegni di spesa riferiti all’esercizio scaduto; UNIVERSALITA’ afferma che tutte le entrate e le spese dell’ente devono essere rappresentate in bilancio, escludendo ogni possibile gestione fuori bilancio;

4 VERIDICITA’ E ATTENDIBILITA’
INTEGRITA’ Tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione a carico degli EE.LL. e di eventuali altre spese connesse, per esempio: se si prevede che l’accertamento di una determinata imposta procurerà un gettito di 100 ma bisognerà sostenere spese per 5, non bisognerà iscrivere l’entrata per 95, ma registrare un’entrata per 100 e una spesa per 5. VERIDICITA’ E ATTENDIBILITA’ Attiene alla verifica puntuale delle previsioni che devono essere fondate su atti presupposto individuati e certi (legge, regolamento, contratti, convenzioni…). L’attendibilità rafforza il principio della veridicità e consiste nella verifica della congruità delle previsioni che sono sorrette da parametri e valutazioni oggettive collegate alla realtà in cui l’Ente è chiamato ad operare

5 PAREGGIO FINANZIARIO PUBBLICITA’
Il bilancio deve essere deliberato in pareggio finanziario, ossia, il totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese e fare riferimento all’intera gestione del bilancio. PUBBLICITA’ questo principio comporta che gli EE.LL. devono rendere conoscibili alla collettività i dati contenuti nei documenti dei bilanci.

6 PREDISPOSIZIONE ED APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE
1^ FASE – PREDISPOSIZIONE Il dirigente (o responsabile) del servizio finanziario provvede ad effettuare la sintesi contabile delle richieste delle varie dotazioni, in entrata ed in uscita, indicate da parte dei rispettivi dirigenti sulla base degli obiettivi e delle indicazioni fornite da parte della Giunta dell’ente

7 2^ FASE - APPROVAZIONE La Giunta provvede ad approvare i relativi schemi sia del Bilancio di previsione sia del Bilancio pluriennale, oltre alla relazione previsionale e programmatica, con propria deliberazione. In tal modo, viene resa ufficiale e concreta la proposta di documento finanziario e contabile, che viene così fatta propria da parte dell’organo esecutivo, chiamato a proporre lo schema di Bilancio al Consiglio.

8 3^ FASE - ESAME DELL’ORGANO DI REVISIONE
I sopra citati documenti di bilancio vengono poi messi a disposizione dell’organo di revisione per l’esame del relativo parere. Ottenuto il parere, tutta la documentazione viene sottoposta all’esame del Consiglio.

9 4^ FASE – ESAME DA PARTE DELL’ORGANO CONSILIARE E GLI EMENDAMENTI
verifica dei documenti di bilancio da parte dei componenti dell’organo consiliare; questa verifica può confluire poi nella possibilità, da parte dei singoli consiglieri, di presentare, nei termini e nelle modalità indicate dal Regolamento di Contabilità dell’ente, appositi emendamenti al bilancio

10 5^ FASE – APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Si procede all’approvazione del Bilancio di previsione entro il 31 dicembre dell’anno che precede quello di riferimento (art. 151 T.U.) , la delibera diventa esecutiva dopo 10 giorni dalla pubblicazione all’Albo Pretorio N.B. prima della recente legge di riforma 3/2001 prevedeva prima della pubblicazione l’esame del bilancio dal CO.RE.CO.

11 MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L. 75/2002 Art
MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L.75/2002 Art. 3 Disciplina Confermata da ultimo dall’art. 1 comma 156 Legge n. 266 Spetta agli Statuti degli Enti Locali disciplinare le modalità di nomina del commissario per la predisposizione dello schema e per l’approvazione del bilancio non oltre il termine di cinquanta giorni dalla scadenza di quello prescritto per l’approvazione del bilancio stesso, nell’ipotesi di cui all’art. 141 comma 2 del TUEL, alla predetta nomina provvede il Prefetto nei soli casi in cui lo Statuto dell’ente non preveda diversamente.

12 MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L.75/2002 art. 2
Legge di conversione del D.L. 13/2002 recante “Disposizioni urgenti per assicurare la funzionalità degli EE.LL.” SE LA GIUNTA NON PREDISPONE LO SCHEMA DI BILANCIO ENTRO IL TERMINE PREVISTO DAL REGOLAMENTO DI CONTABILITA’ PER ESSERE APPROVATO DAL CONSIGLIO… Il Prefetto nomina un Commissario ad acta affinché predisponga d’ufficio per sottoporlo al Consiglio SE IL CONSIGLIO NON APPROVA IL BILANCIO NEI TERMINI DI LEGGE Il Prefetto assegna un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce all’amministrazione con un commissario prefettizio e questo prevede lo scioglimento del Consiglio NB: Normativa applicabile in caso di mancata disciplina della fattispecie da parte dello Statuto.

13 MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L. 75/2002 Art
MANCATA APPROVAZIONE DEL BILANCIO L.75/2002 Art. 3 disciplina Confermata da ultimo dall’art. 1 comma 156 Legge n. 266 Spetta agli Statuti degli Enti Locali disciplinare le modalità di nomina del commissario per la predisposizione dello schema e per l’approvazione del bilancio non oltre il termine di cinquanta giorni dalla scadenza di quello prescritto per l’approvazione del bilancio stesso, nell’ipotesi di cui all’art. 141 comma 2 del TUEL, alla predetta nomina provvede il Prefetto nei soli casi in cui lo Statuto dell’ente non preveda diversamente.

14 art. 163 TUEL PRIMA della Legge di riforma costituzionale n° 3/2001
SE NON E’ STATO DELIBERATO IL BILANCIO nei limiti dei corrispondenti stanziamenti di spesa dell’ultimo bilancio approvato SE IL CO.RE.CO. NON HA APPROVATO IL BILANCIO ESERCIZIO PROVVISORIO GESTIONE PROVVISORIA Il Consiglio delibera per un periodo non superiore a 2 mesi sulla base di un bilancio già deliberato dal Consiglio Il Consiglio delibera per un periodo non superiore a 2 mesi sulla base di un bilancio già deliberato dal Consiglio Il Consiglio delibera per un periodo non superiore a 2 mesi E’ CONSENTITO EFFETTUARE MENSILMENTE SPESE NON SUPERIORI A 1/12 DELLE SOMME PREVISTE NEL BILANCIO DELIBERATO N.B. SONO ESCLUSE LE SPESE REGOLATE DALLA LEGGE (PERSONALE, RATE DI MUTUI, IMPOSTE, SCADENZE CONTRATTUALI) O NON SUSCETTIBILI DI PAGAMENTO FRAZIONATO IN DODICESIMI è limitata all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente

15 art. 163 TUEL DOPO la Legge di riforma costituzionale n°3/2001
SE IL TERMINE DI BILANCIO E’ STATO PROROGATO AD UN PERIODO SUCCESSIVO AL 31 DICEMBRE SE NON E’ STATO DELIBERATO IL BILANCIO ENTRO IL 31 DICEMBRE (TERMINE IMPROROGABILE) Esercizio Provvisorio Gestione Provvisoria E’ CONSENTITO EFFETTUARE MENSILMENTE SPESE NON SUPERIORI A 1/12 DELLE SOMME PREVISTE NEL BILANCIO DELIBERATO N.B. SONO ESCLUSE LE SPESE REGOLATE DALLA LEGGE (PERSONALE, RATE DI MUTUI, IMPOSTE, SCADENZE CONTRATTUALI) O NON SUSCETTIBILI DI PAGAMENTO FRAZIONATO IN DODICESIMI è limitata all'assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, al pagamento delle spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed in generale, limitata alle sole operazioni necessarie per evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all'ente

16 art. 164 T.U.E.L. CARATTERISTICHE DEL BILANCIO
CARATTERE AUTORIZZATORIO ossia tutte le spese e tutte le entrate possono essere effettuate se ed in quanto previste dal bilancio UNITA’ ELEMENTARE DELL’ENTRATA: RISORSA UNITA’ ELEMENTARE DELLA SPESA: INTERVENTO

17 STRUTTURA DEL BILANCIO
art. 165 T.U.E.L. ENTRATA SPESA Ripartita in: titoli categorie risorse Ripartita in: titoli Funzioni servizi interventi

18 Classificazione delle entrate
TITOLI: SECONDO LA NATURA DELL’ENTRATA CATEGORIA: SECONDO LA TIPOLOGIA DELLE ENTRATE ALL’INTERNO DELLA FONTE DI PROVENIENZA RISORSE: OGGETTO DELL’ENTRATA

19 I TITOLI DELLE ENTRATE Titolo I: Entrate tributaria
Titolo II: Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Titolo III: Entrate extra-tributarie Titolo IV: Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Titolo V: Entrate derivanti da accensione di prestiti Titolo VI: Entrate da servizi per c/terzi

20 TITOLO I: Entrate Tributarie
Categoria 1: imposte Categoria 2: tasse Categoria 3: tributi speciali ed altre entrate tributarie proprie TITOLO II: Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato., della Regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione Categoria 1: entrate derivanti da trasferimenti correnti dello Stato Categoria 2: entrate derivanti da trasferimenti correnti della Regione Categoria 3: entrate da trasferimenti derivanti dalla Regione per funzioni delegate Categoria 4: entrate da trasferimenti da Organismi comunitari e internazionali Categoria 5: entrate da trasferimenti correnti da parte di altri enti del settore pubblico

21 TITOLO III: Entrate extra-tributarie
Categoria 1: proventi dei servizi pubblici Categoria 2: proventi dei beni dell’ente Categoria 3: interessi su anticipazioni e crediti Categoria 4: proventi alle aziende speciali e partecipate, dividendi di società Categoria 5: proventi diversi TITOLO IV: Entrate derivanti da alienazioni, trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti Categoria 1: alienazione di beni patrimoniali Categoria 2: trasferimenti di capitali dallo Stato Categoria 3: trasferimenti di capitali dalla Regione Categoria 4: trasferimenti di capitali da altri enti del settore pubblico Categoria 5: trasferimenti di capitali da altri soggetti Categoria 6: riscossione di crediti

22 Entrate TITOLO V: Entrate derivanti da accensione di prestiti
Categoria 1: anticipazioni di cassa Categoria 2: finanziamenti a breve termine Categoria 3: assunzioni di mutui e prestiti Categoria 4: emissione di prestiti obbligazionari TITOLO VI: Entrate da servizi per conto terzi

23 Classificazione delle SPESE
TITOLI: aggregano le spese in base alla loro natura e destinazione economica. FUNZIONI: individuano le spese in relazione alla tipologia delle attività espletate dall’ente locale. Quindi le funzioni di un Comune saranno in parte diverse da quelle della Provincia. SERVIZI: si intende sia il reparto organizzativo composto di persone e mezzi, sia le attività che ne fanno capo per l’esercizio di una funzione propria. Si fa coincidere con il centro di responsabilità. INTERVENTI: natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio.

24 SPESE titolo I: spese correnti titolo II: spese in conto capitale
titolo III: spese per rimborso prestiti titolo IV: spese per servizi per c/ terzi

25 Le fasi ENTRATA Accertamento Riscossione versamento SPESA Impegno
Liquidazione Ordinazione Pagamento

26 Accertamento art. 179 TUEL Con questa fase viene verificata:
1) la verifica dell’esistenza del credito 2) l’esistenza di un titolo giuridico atto a comprovarlo 3) l’individuazione del debitore 4) la quantificazione della somma da incassare 5) la fissazione della data di scadenza del credito 6) la verifica della documentazione atta a comprovare i punti precedenti Avviene in modo diverso in relazione al diverso tipo di entrata per le entrate di carattere tributario avviene a seguito di emissione di ruoli o a seguito di altre forme stabilite dalla legge; per le entrate patrimoniali e per quelle provenienti dalla gestione dei servizi a carattere produttivo e di quelli connessi a tariffe o contribuzione dell’utenza, è effettuato a seguito di acquisizione diretta, di emissioni di liste di carico o di ruoli; per le entrate relative a partite compensative delle spese, avviene in corrispondenza dell’assunzione del relativo impegno di spesa; per le altre entrate, avviene mediante contratti, provvedimenti giudiziari o atti amministrativi specifici.

27 Riscossione art. 180 VERSAMENTO
consiste nell’effettivo introito, da parte del Tesoriere dell’ente o di altri eventuali incaricati, della riscossione delle somme dovute all’Ente Come avviene? sulla base di un “ordinativo di incasso” detta REVERSALE, sottoscritto dal Responsabile del servizio finanziario, nei modi e nei tempi stabiliti dal Regolamento di contabilità dell’Ente Che cosa contiene? L’ordinativo deve contenere i seguenti elementi: l’indicazione del debitore; l’ammontare della somma da riscuotere; la causale; gli eventuali vincoli di destinazione delle somme; l’indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita l’entrata, distintamente per residui o competenza; la codifica; il numero progressivo; l’esercizio finanziario e la data di emissione VERSAMENTO consiste nell’effettivo trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell’Ente da parte degli incaricati della riscossione” nei termini e nei modi fissati dalle disposizioni vigenti e da eventuali accordi convenzionali” intervenuti tra l’ente ed il tesoriere (art.181 T.U.).

28 si costituisce automaticamente impegno :
Impegno art. 183 TUEL CHE COSA SI DETERMINA? la somma da pagare il soggetto creditore di detta somma; si costruisce il vincolo sulle previsioni di Bilancio, nell’ambito delle disponibilità finanziarie accertate dal Responsabile del servizio finanziario si costituisce automaticamente impegno : le spese indicate all’art. 183, comma 5, T.U. ( Le spese in conto capitale si considerano impegnate ove sono finanziate nei seguenti modi: a) con l'assunzione di mutui a specifica destinazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare del mutuo, contratto o già concesso, e del relativo prefinanziamento accertato in entrata; b) con quota dell'avanzo di amministrazione si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare dell'avanzo di amministratone accertato; c) con l'emissione di prestiti obbligazionari si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare del prestito sottoscritto; d) con entrate proprie si considerano impegnate in corrispondenza e per l'ammontare delle entrate accertate. Si considerano altresi', impegnati gli stanziamenti per spese correnti e per spese di investimento correlati ad accertamenti di entrate aventi destinazione vincolata per legge.) trattamento economico tabellare del personale dipendente rate di ammortamento dei mutui, prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori spese scaturenti da contratti o da disposizioni normative

29 CONTROLLO DELLA FATTURA E DELL’IMPORTO
Liquidazione art. 184 TUEL CHE COSA SI DETERMINA? A CHI COMPETE? L’AMMONTARE DELLA SOMMA CERTA E LIQUIDA DA PAGARE ENTRO I LIMITI DELL’IMPEGNO DI SPESA ALL’UFFICIO CHE HA DATO ESECUZIONE AL PROVVEDIMENTO DI SPESA ED E’ SOTTOSCRITTA DAL RESPONSABILE DEL SERVIZIO PROPONENTE CONTROLLO DELLA FATTURA E DELL’IMPORTO

30 Ordinazione art. 185 TUEL disposizione contenuta in un “mandato di pagamento” rivolta al tesoriere perché provveda al pagamento delle spese Da chi è sottoscritto? dal dipendente abilitato in base al Regolamento di Contabilità e controllato dal servizio finanziario Che cosa contiene? il numero progressivo del mandato per esercizio finanziario; la data di emissione; l’intervento o il capitolo per i servizi per conto di terzi sul quale la spesa è allocata e la relativa disponibilità, distintamente per competenza o residui; la codifica, l’indicazione del creditore e, se si tratta di persona diversa, del soggetto tenuto a rilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il relativo codice fiscale o la partita IVA; l’ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata concordata con il creditore; la causale e gli estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione della spesa le modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore: accredito in c/c bancario, assegno circolare ecc..

31 E’ l’uscita materiale di somme di denaro dalle casse dell’Ente
PAGAMENTO ART. 185 T.U.E.L. E’ l’uscita materiale di somme di denaro dalle casse dell’Ente Tracciabilità dei flussi Finanziari L. 136/2010

32 L’economato Tale servizio è istituito dal regolamento di contabilità che ne prevede l’articolazione, le modalità di gestione e le spese effettuabili L’anticipazione delle spese all’economo deve essere restituita per la parte non spesa entro la fine dell’esercizio. L’economo , come gli altri agenti contabili è soggetto alla giurisdizione della Corte dei Conti.

33 Le variazioni al bilancio art. 175 tuel
Sono di competenza del Consiglio Possono essere effettuate fino al 30 novembre In via d’urgenza possono essere adottate dalla Giunta salvo ratifica entro 60 gg dal Consiglio Cosa succede in caso di mancata ratifica totale o parziale?

34 Il fondo di riserva art. 166 TUEL
Viene iscritto nel bilancio di previsione un importo non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2% del totale delle spese correnti previste in bilancio E’ utilizzato con deliberazione della Giunta, poi comunicata al consiglio, nel caso si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni di spesa corrente si rivelino insufficienti

35 I RESIDUI ATTIVI art. 189 T.U. PASSIVI art. 183 t.u.
SOMME ACCERTATE E NON RISCOSSE ENTRO IL TERMINE DELL’ESERCIZIO SOMME IMPEGNATE E NON PAGATE ENTRO ILTERMINE DELL’ESERCIZIO n.b. fanno eccezione: le somme che formano gli impegni automaticamente costituiti con l’approvazione del bilancio, quelle relative alle spese in conto capitale legate all’assunzione di mutui, gli stanziamenti di spese correlate ad accertamenti di entrate aventi destinazione vincolata per legge Ai fini di una più puntuale applicazione del principio di “veridicità” la norma prevede, nel terzo comma dell’articolo 228, il riaccertamento annuale di tutti i residui prima del loro inserimento nel conto del bilancio, consistente nella revisione delle ragioni del loro mantenimento in tutto o in parte.

36 Gli equilibri di bilancio
Il bilancio oltre ad essere deliberato in pareggio finanziario deve assicurare un equilibrio di parte corrente, nel senso che le previsioni delle entrate correnti (Titolo I, II e III delle entrate) devono essere uguali alle previsioni delle spese correnti (Titolo I della spesa) sommate alle quote di capitale delle rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti obbligazionari.

37 Gli equilibri di bilancio
Esistono altri quattro equilibri quali: Corrispondenza tra le previsioni e gli accertamenti d’entrata e le previsioni e gli impegni di spesa per i servizi conto terzi Corrispondenza tra le previsioni di entrata a destinazione vincolata e le previsioni delle spese che finanziano Corrispondenza tra la previsione di entrata per funzioni delegate e relativa previsione di spesa Equilibrio tra le somme destinate a finanziare gli investimenti e la previsione di spesa in conto capitale

38 I principi contabili nella gestione del Bilancio
Art. 191 Regole per l'assunzione di impegni e per l'effettuazione di spese Art. 193 Salvaguardia degli equilibri di bilancio Art. 194 Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio Art. 195 Utilizzo di entrate a specifica destinazione

39 Art. 191 TUEL Regole per l'assunzione di impegni
e per l'effettuazione di spese Stabilisce che gli EE.LL. possono effettuare spese solo quando c’è regolare assunzione dell’impegno contabile registrato sul competente intervento o capitolo del bilancio e vi sia l’attestazione di copertura finanziaria Sono necessari i seguenti elementi: l’impegno contabile, la comunicazione dell’impegno ai terzi interessati, l’attestazione di copertura finanziaria L’unica eccezione riguarda i lavori pubblici di somma urgenza che possono essere ordinati anche senza i presupposti necessari, purché regolarizzati entro i termini previsti dalla norma

40 Art. 193 TUEL Salvaguardia degli equilibri di bilancio
Gli EE.LL. rispettano durante la gestione e nelle variazioni di bilancio il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal testo unico (1° comma) Con la periodicità prevista dal regolamento di contabilità dell’ente locale e, comunque almeno una volta entro il 30 settembre di ciascun anno, l’organo consiliare provvede ad effettuare la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi. Pertanto, il Consiglio provvede con formale delibera a quanto segue: effettua ricognizione sullo stato di attuazione di programmi, ripiana gli eventuali debiti fuori bilancio; ripiana l’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dal rendiconto, ripristina l’equilibrio nel caso in cui i dati della gestione facciamo prevedere un disavanzo di amministrazione o di gestione Per i predetti provvedimenti di riequilibrio gli EE.LL. possono utilizzare per 3 anni, compreso quello in corso, tutte le entrate e le disponibilità (quale l’avanzo di amministrazione) ad eccezione di quelle provenienti da prestiti, quelle aventi specifica destinazione e quelle provenienti da alienazione di beni patrimoniali

41 Art. 194 Riconoscimento di legittimità di “debiti fuori bilancio”
Le spese assunte senza regolare formalità dell’impegno costituiscono debiti fuori bilancio. Di tali debiti ne rispondono gli amministratori, funzionari o responsabili di servizio È prevista una giustificata eccezione a tale principio per determinati debiti fuori bilancio in relazione ai quali non è oggettivamente rinvenibile alcuna responsabilità di amministratori e, per i quali è possibile procedere al riconoscimento da parte degli EE.LL. e al loro ripianamento con i provvedimenti di riequilibrio e/o con il ricorso ai mutui I DEBITI FUORI BILANCIO AMMISSIBILI SONO QUELLI DERIVANTI DA: sentenze passate in giudicato o immediatamente rese esecutive; Copertura di disavanzi di consorzi , di aziende speciali ecc… ricapitalizzazione di consorzi, aziende speciali, istituzioni e società di capitali che gestiscono pubblici esercizi; procedure espropriative o di occupazione d’urgenza per opere di pubblica utilità Acquisizione di beni e servizi nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l’ente Per il pagamento l’ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari compreso quello in corso, convenuto con i creditori.

42 Art. 195 TUEL Utilizzo di entrate a specifica destinazione
È prevista un’eccezione rispetto al vincolo di destinazione fissata per specifiche entrate gli enti locali, ad eccezione degli Enti in stato di dissesto finanziario sino all’emanazione del decreto di cui all’art. 261 comma 3, possono disporre l’utilizzo, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione per il finanziamento di spese correnti, anche se provenienti dall'assunzione di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, per un importo non superiore all'anticipazione di tesoreria disponibile ai sensi dell'articolo 222 (comma 1) L’utilizzo in tal senso delle predette entrate impedisce il ricorrere per una quota corrispondente all’anticipazione di tesoreria. E’ inoltre previsto che le entrate vincolate in questione possono essere utilizzate anche quando è stata deliberata l’alienazione del patrimonio dell’ente, con l’obbligo della reintegrazione al momento dell’avvenuta predetta alienazione (comma 4) N.B. Solo per gli EE.LL. che non utilizzano il sistema della Tesoreria Unica

43 Articolo 233 TUEL Il conto degli agenti contabili interni
entro il termine di 2 mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario, l’economo, il consegnatario di beni e gli altri agenti contabili di cui all’art. 93, comma 2, rendono il conto della propria gestione all’ente locale, che lo deposita presso la segreteria della competente sezione giurisdizionale della Corte dei Conti entro un mese da quando è divenuta esecutiva la deliberazione di approvazione del rendiconto di gestione (comma 1) Gli agenti contabili allegano al conto per quanto di rispettiva competenza: il provvedimento di legittimazione del contabile alla gestione; la lista per tipologie di beni; la copia degli inventari tenuti dagli agenti contabili; la documentazione giustificativa della gestione; i verbali di passaggio di gestione; le verifiche e i discarichi amministrativi e per annullamento variabile e simili. gli eventuali altri documenti richiesti dalla Corte dei Conti.

44 Art. 152 T.U.E.L. Nel proprio regolamento ciascun ente locale applica i principi contabili stabiliti dal T.U., con modalità organizzative corrispondenti alle caratteristiche di ogni comunità. i regolamenti di contabilità disciplinano generalmente è approvato dal Consiglio le norme relative alle competenze specifiche dei soggetti dell’amministrazione preposti alla programmazione, le modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile, sulle proposte di deliberazione e viene apposto il visto di regolarità contabile sulle determinazioni dei soggetti abilitati; i criteri di segnalazione di fatti e valutazioni che il responsabile finanziario è tenuto a rendere al capo dell’Amministrazione, al Segretario e al Collegio dei Revisori, quando nella gestione di entrate e spese correnti si evidenziano situazioni che possono rendere precari gli equilibri di bilancio; l’istituzione di un servizio di economato, cui viene preposto un responsabile, per la gestione di cassa delle spese di ufficio di non rilevante ammontare


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