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per il lavoro, l’ambiente, il clima e il territorio

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Presentazione sul tema: "per il lavoro, l’ambiente, il clima e il territorio"— Transcript della presentazione:

1 per il lavoro, l’ambiente, il clima e il territorio
PIATTAFORMA INTEGRATA SVILUPPO SOSTENIBILE Contrattazione multilivello per il lavoro, l’ambiente, il clima e il territorio SFIDA: azione integrata per sviluppo sostenibile (economica-sociale-ambientale), piena occupazione, rispetto del pianeta e diritti umani DIREZIONE: SDGs ONU al 2030 e obiettivi Accordo Parigi sul clima Ricognizione delle attività svolte e condivisione della necessità di una Piattaforma su Ambiente e territorio “Verde è il futuro del lavoro” 31 gennaio 2018 1

2 Una breve premessa Crisi e Modello di sviluppo - crisi economica
- aumento disuguaglianze e ingiustizia sociale - crescita disoccupazione e lavoro precario -crisi ambientale e climatica Per uscire dalla crisi occorre aumentare la domanda (anche qualificando l’offerta) È necessario un nuovo intervento pubblico (creare lavoro, settori, mercati, imprese con nuovi investimenti pubblici e nuova regolazione) La piena e buona occupazione è verde (consumi collettivi, beni comuni, non esposti a shock tecnologici e a concorrenza internazionale) Contrattazione, concertazione e confederalità per un approccio sistemico e partecipato sui (nuovi) bisogni sociali 2 2

3 Il gap occupazionale Fonte: ILO (2014) Trends econometric models. 3

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7 Sviluppo sostenibile IMPEGNI INTERNAZIONALI
SDGs ONU e Accordo sul Clima di Parigi Per uscire dalla crisi occorre aumentare la domanda (anche qualificando l’offerta) È necessario un nuovo intervento pubblico (creare lavoro, settori, mercati, imprese con nuovi investimenti pubblici e nuova regolazione) La piena e buona occupazione è verde (consumi collettivi, beni comuni, non esposti a shock tecnologici e a concorrenza internazionale) Contrattazione, concertazione e confederalità per un approccio sistemico e partecipato sui (nuovi) bisogni sociali 7 7

8 Efficienza produttiva è coniugabile con quella ambientale:
Ridurre l’impatto delle attività umane sul clima e l’ambiente senza intaccare i livelli di crescita economica è una sfida strategica per lo sviluppo delle società attuali. E’ possibile il “disaccoppiamento” tra la produzione di ricchezza e il consumo energetico Efficienza produttiva è coniugabile con quella ambientale: Nuovo modello di sviluppo: qualità dei processi, dei prodotti e del lavoro 8 8

9 Pacchetto clima-energia al 2030:
Contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C e perseguire gli sforzi di limitare l’aumento a 1.5°C Pacchetto clima-energia al 2030: - riduzione 40% emissioni (rispetto al 1990) - 27% di energia rinnovabile - 27% dell'efficienza energetica 9

10 CCNL e Contrattazione decentrata...
PIANO DEL LAVORO CONTRATTAZIONE PER LO SVILUPPO PSES aree colpite dal sisma e aree interne Laboratorio SUD Progetto Lavoro 4.0 CCNL e Contrattazione decentrata... Per uscire dalla crisi occorre aumentare la domanda (anche qualificando l’offerta) È necessario un nuovo intervento pubblico (creare lavoro, settori, mercati, imprese con nuovi investimenti pubblici e nuova regolazione) La piena e buona occupazione è verde (consumi collettivi, beni comuni, non esposti a shock tecnologici e a concorrenza internazionale) Contrattazione, concertazione e confederalità per un approccio sistemico e partecipato sui (nuovi) bisogni sociali 10 10

11 Creare lavoro nei beni comuni e nell’innovazione sociale
- intervento pubblico a sostegno della domanda effettiva, con nuovi investimenti pubblici e occupazione in beni comuni e consumi collettivi. - agire sulla domanda per (ri)qualificazione l’offerta del sistema produttivo, selezionando progetti e programmi sostenibili attraverso cui diffondere innovazione e sostenibilità per promuovere lo sviluppo locale. - approccio partecipativo, cercando un percorso di democrazia deliberativa con la contrattazione sociale e inclusiva (nei territori) Per uscire dalla crisi e recuperare la crescita potenziale occorre un cambio di paradigma. La creazione di lavoro crea crescita, che a sua volta crea nuovo lavoro. Non il contrario, come nelle ipotesi di aumento della competitività sui costi di produzione e, in particolare, sul lavoro e sui diritti, per aumentare le esportazioni (di pochi) e i profitti (o le rendite), sperando in una successiva ricaduta positiva sulla crescita. Per questa via è possibile anche aumentare nel medio periodo il potenziale di crescita e di sviluppo del Paese precedente alla crisi. Fin dall’origine si muove su un nuovo intervento pubblico in economia, con la creazione diretta di occupazione e la combinazione di risorse pubbliche e private Una cambio di rotta nella politica economica: politica industriale, soprattutto “orizzontale”, locale. politica fiscale, efficienza e redistribuzione. politica sociale, nello specifico per un nuovo welfare. politica ambientale, energia e infrastrutture. Riforme “di struttura” necessarie: Legalità, Istruzione, Ricerca, Pubblica Amministrazione, Istituzioni, Infrastrutture materiali e immateriali, Fisco, ecc.. Il Piano del Lavoro 2013 è esplicitamente keynesiano perché interviene a sostegno della domanda effettiva, sostenendo occupazione, investimenti e redditi da lavoro, quindi, anche consumi e beni collettivi. implicitamente schumpeteriano, poiché si propone di agire di riflesso sulla domanda attraverso politiche di (ri)qualificazione dell’offerta del sistema economico-produttivo selezionando progetti di qualità e programmi sostenibili attraverso cui diffondere innovazione e sostenibilità promuovendo lo sviluppo locale e i beni comuni. un percorso di contrattazione partecipata e inclusiva nei territori (una democrazia più attiva: una sfida per le amministrazioni pubbliche) 11 11

12 Struttura della contrattazione in Italia Accordi interconfederali
Governo Confindustria, Confapi, Confartigianato, Legacoop, ecc. (>10) CGIL, CISL, UIL, (3 + altri) Accordi tripartiti Accordi interconfederali 1° livello CCNL (456) Federazioni di categoria (10-15) Federazioni datoriali (>200) 2° livello accordi aziendali, di filiera, di gruppo, ecc. (imprese di media e grande dimensione) accordi territoriali (pmi) (politiche sociali e di sviluppo) Lavoratori nei luoghi di lavoro, nel territorio Datori di lavoro e management nei luoghi di lavoro, nel territorio Contrattazione territoriale 12

13 Programmi e Progetti (migliori pratiche)
Riassetto idrogeologico e manutenzione straordinaria del territorio Edilizia sostenibile Riqualificazione energetica urbana Prevenzione antisismica Protezione del paesaggio e delle coste Bonifiche (es. siti industriali) Energie rinnovabili, efficienza energetica e smart grid Qualità filiera agroalimentare e nuovi modelli di consumo Nuovo welfare e servizi di assistenza Salvaguardia patrimonio artistico-culturale e archeologico Messa in sicurezza edifici pubblici (es. Scuole) Trasporto pubblico integrato Infrastrutture materiali e reti (ferrovie, porti, ecc.) Infrastrutture immateriali e digitali (Ri)ciclo dei rifiuti 13 13

14 Acqua, Aria,Terra… Città sostenibili
PIATTAFORMA INTEGRATA SVILUPPO SOSTENIBILE Acqua, Aria,Terra… Città sostenibili - CONTRATTAZIONE MULTILIVELLO: per il lavoro, l’ambiente, il clima e il territorio - PARTECIPAZIONE: rilanciare le alleanze e promuovere la partecipazione democratica delle comunità - GIUSTA TRANSIZIONE: dialogo sociale tra governo, lavoratori e imprese per investimenti e innovazione, creazione nuova e buona occupazione (verde), protezione sociale.

15 ACQUA - Migliorare la qualità dell'acqua
- Ridurre le perdite delle reti idriche - Uso razionale della risorsa - Stato ambientale buono dei corpi idrici - Potenziare acquedotti, reti, impianti di depurazione e fognari - Messa in sicurezza dal rischio idrogeologico - Contrasto erosione delle coste e desertificazione - Valorizzare l'economia del mare

16 ACQUA Istituzioni nazionali:
- Piano di investimenti e interventi di adattamento ai cambiamenti climatici - Applicazione Direttive 2000/60 e 2007/60 Contrattazione territoriale: - realizzazione, adeguamento acquedotti, reti idriche, impianti di depurazione e fognari - piani di gestione dei distretti idrogeologici - piani territoriali di adattamento ai cambiamenti climatici… Contrattazione collettiva: - uso razionale della risorsa idrica ed economia circolare come obiettivo di produttività, investimenti, ecc. - percorsi formativi sulla sostenibilità…

17 ARIA - Migliorare la qualità dell'aria - Decarbonizzare l'economia
- Ridurre le emissioni urbane - Energie rinnovabili - Efficienza energetica - Mobilità sostenibile 17

18 ARIA Istituzioni nazionali: - Piano nazionale clima-energia
- Piano decarbonizzazione - Accordo quadro per giusta transizione - Piano nazionale mobilità sostenibile Contrattazione territoriale per lo sviluppo: - Piani energetici regionali - Piani regionali e territoriali (efficienza energetica, mobilità sostenibile, elettrificazione porti, illuminazione pubblica,...) - Accordi decentrati per la giusta transizione Contrattazione collettiva: - Accordi su salute, sicurezza e ambiente (CCNL + II livello) - Riduzione delle emissioni, uso delle BAT, efficienza energetica come obiettivi di produttività. SEC -> SEN? Decarbonizzazione: totale uscita dalle fonti fossili Accordi II live giusta transizione, es. La Spezia, Porto Marghera, Sulci … es. ENI, ILVA, … BAT : Best available techniques CCNL chimici : Responsabile salute, sicurezza e ambiente 18 18

19 CITTÀ SOSTENIBILI Nelle aree urbanizzate sono integrati i principali fattori di sostenibilità ambientale: uso del territorio e consumo del suolo, mobilità sostenibile, consumo di acqua e di energia, qualità dell'aria, rifiuti, fattori inquinanti (inquinamento acustico elettromagnetico, polveri sottili, gas serra). I cambiamenti richiedono una modifica degli approcci alla pianificazione urbana: In termini di mitigazione (riduzione della produzione di emissioni clima-alteranti); E di adattamento (rendere i sistemi urbani più resilienti alla progressiva variabilità del clima).

20 CITTÀ SOSTENIBILI - Densificazione urbana alternativa all’espansione e riduzione della dispersione insediativa - Rigenerazione urbana integrata: interventi sul degrado fisico e ambientale, potenziando il capitale sociale - Riuso delle aree produttive dismesse - Conservazione e recupero dell’edilizia esistente - Interventi di difesa idraulica e del suolo - Incremento del sistema di smaltimento dei rifiuti - Efficientamento energetico degli edifici - Sistema di trasporti integrato e sostenibile - Infrastrutture verdi (mitigazione alle opere antropiche)

21 RISORSE - Fondi europei (FESR, FSC, FSE, FEST, … Urban, Horizon, Smart city, ecc.), BEI e EFSI (Piano Juncker) - Incentivi attuali (Leggi stabilità e Bilancio, Industria 4.0, ecc.), - Riordino altri incentivi (Imprese, Rinnovabili, ecc.) - Eliminazione sussidi fonti fossili (16 mld) - CDP e fondazioni bancarie - Green tax o Carbon tax - Appalti verdi (Green procurement) - Fondi previdenziali - Moltiplicatori 21

22 Riferimenti Area Politiche di Sviluppo
Riccardo Sanna – Capo Area Politiche di sviluppo Gianni Di Cesare – Green economy, Economia circolare, Indicatori sviluppo sostenibile, Economia del mare, (coordinatore ASVIS) Domenico Di Martino – Tutela del paesaggio e del territorio, (Bonifiche ambientali) Simona Fabiani – Clima e beni comuni, (Reti e associazioni) Laura Mariani – Politiche abitative e sviluppo urbano Gaetano Sateriale – Piano del Lavoro e PSES, (Progetto 4.0) Luciano Silvestri – Area Welfare – legalità e sicurezza 22


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