RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO INCLUSIVITA’ 2016/17

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Presentazione sul tema: "RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO INCLUSIVITA’ 2016/17"— Transcript della presentazione:

1 RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO INCLUSIVITA’ 2016/17
LICEOSCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO INCLUSIVITA’ 2016/17 Milano,

2 RESTITUZIONE DEL QUESTIONARIO INCLUSIVITA’
la scuola è il luogo privilegiato di incontro delle diversità: qui vanno riconosciute e sostenute affinché si possa partecipare pienamente alla vita scolastica grazie al coinvolgimento dei soggetti coinvolti: studenti, famiglie e il personale tutto. Nella scuola e con la scuola gli studenti,a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati, sostenuti e trattati con rispetto garantendo loro uguali opportunità

3 IL QUESTIONARIOE LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Tra le azioni promosse nel Piano di Miglioramento del 2016/17 l’adozione di specifici protocolli per l'inclusione degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e la somministrazione di un questionario rivolto agli studenti allo scopo di favorire la riflessione sul possibile sviluppo inclusivo della scuola. Accogliere e sostenere le persone che si trovano in condizioni di svantaggio, migliora le performance di tutti gli altri studenti, più fortunati o più validi (Report OCSE-Pisa 2015)!

4 IL QUESTIONARIO: CARATTERISTICHE
Si tratta di un questionario somministrato agli studenti in autocompilazione in modo individuale e autonomo, direttamente su supporto informatico. La compilazione è stata sostanzialmente contemporanea il che produce risultati omogenei La natura delle domande -prevalentemente con risposte “chiuse” - e la dimensione della rilevazione -841 risponders - rappresentano quasi la totalità della popolazione degli studenti- danno al presente progetto le caratteristiche di un’analisi prevalentemente quantitativa - alcune domande a risposta “aperta” sono comunque codificabili ed elaborabili con approccio quantitativo.

5 IL QUESTIONARIO: LE RISPOSTE RACCOLTE
sono stati raccolti 841 questionari completi l’89,6% della popolazione studentesca totale In particolare hanno dimostrato la più alta partecipazione gli studenti del terzo anno la più contenuta è quella degli studenti del quarto anno. tutte le sezioni hanno dimostrato una partecipazione piuttosto omogenea al netto delle classi assenti per uscita didattica nel giorno di somministrazione del questionario e al netto delle classi mancanti - per struttura stessa dei corsi dell’istituto - in alcune sezioni (D, E e L)

6 COME SI INFORMANO GLI STUDENTI A SCUOLA?
I canali principali di informazione per gli studenti, sono sostanzialmente quattro: i rappresentanti di classe 66% il sito della scuola 59% i docenti di classe 57% il passaparola 48% Di una certa rilevanza anche il consiglio di classe, citato nel 22% delle risposte date dagli studenti. Del tutto residuale invece il ricorso al collettivo (12%) e al comitato studentesco (6%).

7 COME SI INFORMANO GLI STUDENTI A SCUOLA?
se il 59% del totale lo utilizza come canale di informazione, al netto della consultazione del registro elettronico, questa percentuale scende al 53%. Dunque poco più della metà degli studenti consulta il sito della scuola. Con frequenze molto differenziate. C’è infatti chi lo consulta tutti i giorni o quasi (circa 1 studente su 3), chi solo una volta alla settimana (circa il 26%), chi 2 o 3 volte al mese (il 17%) ed infine chi lo consulta molto più raramente (il restante 26% del campione).

8 COME SI INFORMANO GLI STUDENTI A SCUOLA?
è evidente che il sito, ad oggi, non risulta lo strumento più efficace e ficcante per la circolazione delle informazioni tra gli studenti. Soprattutto non può essere l’unico. Probabilmente anche per questo, solo il 30% dei rispondenti è a conoscenza dell’esistenza del PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa). Comprensibilmente il livello di conoscenza aumenta passando dalle classi prime (18%) alle quinte (48%). Di questi comunque il 69% non l’ha mai letto e solo il 4% l’ha letto integralmente

9 COME SI INFORMANO GLI STUDENTI A SCUOLA?
Le attività più note risultano quelle didattiche (ad ex. le attività di recupero) conosciute dall’85% degli studenti. Seguonole attività di Alternanza Scuola Lavoro, note all’81% del campione; Le attività sportive e quelle curriculari (ad ex. ECDL, certificazioni lingue straniere)note entrambe al 64%. Del tutto residuali tutte le altre attività laboratoriali pomeridiane un 4% che dichiara di non conoscerne nessuna

10 PARTECIPAZIONE E ACCOGLIENZA
Il 22% dichiara di non partecipare mai a nessuna attività un altro 40% di parteciparvi solo raramente. 1 studente su 4, sostiene di parteciparvi ‘solo ogni tanto’. Solo il 10% del totale gli studenti che partecipano alle attività della scuola ‘ogni volta che possono’ il 2% quelli che vi partecipano ‘molto spesso’.

11 PARTECIPAZIONE E ACCOGLIENZA
il 75% degli studenti dichiara di sentirsi molto o moltissimo accolto nella propria classe Il 6% di sentirsi poco o per niente accolto. Più tiepida la sensazione di accoglienza che i ragazzi ricevono dal corpo docente il 48% del campione dichiara di sentirsi abbastanza accolto dai propri docenti un buon 37% sostiene di sentirsi molto o moltissimo accolto e il 14% dichiara invece di sentirsi poco o molto poco accolto dai propri professori

12 DIFFICOLTÀ 609 studenti (pari al 72% degli 841 rispondenti) ha dichiarato di avere o avere avuto almeno un tipo di difficoltà tra quelle proposte dal questionario. i fenomeni di bullismo sono ridotti -21 casi pari al 2,5% quelli di cyber-bullismo sono quasi inesistenti -2 casi pari allo 0,2% il 41% della popolazione degli studenti, con un picco al 48% nelle classi terze dichiara difficoltà di apprendimento segnalazioni di difficoltà di ‘relazione con uno o più docenti’ dal 59% (497 segnalazioni su 841 studenti che hanno risposto al questionario) 210 segnalazioni (il 25% dei rispondenti) si sente deriso e mortificato )

13 A CHI CI SI RIVOLGE IN CASO DI DIFFICOLTÀ?
la fonte principale di aiuto sono gli altri studenti -53% del totale delle segnalazioni l’altra fonte è rappresentata dai docenti il 37% lo psicologo della scuola 5% la preside e i suoi collaboratori 4% il ruolo dei docenti cresce quando le cause delle difficoltà sono con gli altri studenti es. bullismo diminuisce nei casi di difficoltà di relazione studente-docente per le difficoltà di apprendimento gli altri studenti sono  la fonte di supporto più segnalata 54% rispetto il 39% dei docenti.

14 SODDISFAZIONE PER IL SUPPORTO RICEVUTO
Se compagni e studenti più in generale sono la fonte primaria di aiuto non sembrano tuttavia essere la più efficace. Confrontando il giudizio sulla soddisfazione per il supporto ricevuto si nota come il valore medio della soddisfazione nei confronti dei docenti (3,55) sia leggermente superiore a quello espresso nei confronti degli studenti (3,48, quindi sotto media). Se pure con numerosità di segnalazioni decisamente più ridotte spiccano in positivo le valutazione relative alla Preside e ai suoi collaboratori (3,95) e allo psicologo della scuola (3,72).

15 APPRENDIMENTO Il 38% di studenti ritengono che la scuola offra a tutti le stesse possibilità di sviluppare un percorso di apprendimento coerente con le proprie specifiche esigenze

16 ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
il 72% degli studenti dichiara di conoscere la possibilità del tutoring tra pari ma solo il 12% ne ha usufruito. Il livello di conoscenza è concentrato nelle classi centrali (terza e quarta) dove peraltro non viene molto utilizzato. I corsi di recupero sono conosciuti e utilizzati il 60% degli studenti li ha utilizzati con un picco del 70% nelle quinte i ‘recuperi in itinere’ sono segnalati dal 62% il 47% degli studenti non conosce la possibilità di insegnanti di sostegno.

17 ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
Analizzando esclusivamente le risposte di chi ha usufruito di tali supporti, su una scala da 1 a 5 dove 1 equivale a molto poco utile, 3 mediamente utile e 5 utilissimo a parte il tutoring tra pari, le altre modalità sono risultate meno che mediamente utili

18 ATTIVITA’ A SUPPORTO DELLE DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO
il ricorso alle lezioni private è marcato. la matematica è risultata la materia per la quale gli studenti ricorrono maggiormente alle lezioni private a brevissima distanza il latino. per entrambe le materie coinvolge quasi la metà degli studenti rispettivamente il 18% e il 17% per le due materie in modo costante; il 17% e il 26% in modo occasionale. fisica più di un terzo degli studenti lingua straniera -quasi un quinto italiano e disegno/storia dell’arte con poco meno del 10% dei casi.

19 INCLUSIVITÀ Il tema dell’inclusività -tema che si voleva principalmente indagare- è decisamente poco sentito, o meglio, sono poco note le attività e le iniziative disponibili in merito. Solo l’8% degli studenti conosce bene lo ‘sportello di ascolto’ mentre quasi il 30% non ne ha mai sentito parlare

20 INCLUSIVITÀ il 54% degli studenti sa che nella propria classe c’è un alunno/a che necessita di un piano personalizzato il 78% di essi -il 42% del totale- sa anche dell’esistenza di tale piano didattico per specifici problemi di apprendimento

21 INCLUSIVITÀ Tutti i primi item risultano infatti con un valore medio inferiore alla soglia di discrimine (3=abbastanza)  tra i giudizi positivi e negativi quindi più sbilanciato verso un giudizio negativo.

22 INCLUSIVITÀ Tra gli studenti non emerge una particolare sensibilità
sui temi dell’esclusione. Solo il 28% ritiene la varietà delle culture e delle lingue madri un elemento di valore arricchente il 23% teme che la classificazione degli studenti BES li possa portare a una loro svalutazione ed esclusione

23 Obiettivi di miglioramento
La lettura dei dati emersi dal questionario-lettura condivisa sia con i docenti sia con le famiglie- ha messo in evidenza che : -uno studente su due afferma di essere a conoscenza di situazioni che necessiterebbero di una proposta didattica personalizzata, ma più del 60% degli stessi non conosce le iniziative che la scuola promuove in quest’ambito o che le conosce per sentito dire. Cos’è un Piano didattico personalizzato? Chi ne usufruisce? Quali modalità gli insegnanti mettono in atto quando gli studenti si trovano in condizioni di “bisogni educativi speciali”? Domande che sollecitano una riflessione comune su questi temi affinchè nessuno studente viva la propria condizione come discrimine e si possa diffondere all’interno della nostra scuola una cultura tesa ad accogliere come valore le diversità tutte. Per questo dedicheremo un breve spazio per informare la comunità degli studenti in ogni classe .

24 BES Con questo acronimo si indicano tutte le persone che, per un periodo di tempo limitato o per tutta la durata del loro percorso scolastico, per diversi motivi (fisici, psicologici ecc.), necessitano di una programmazione didattica personalizzata LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

25 CHI SONO I BES? LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

26 CHI SONO I DVA? Studenti con disabilità (fisica e/o motoria e/o intellettiva) ai quali viene assegnato un docente di Sostegno che si occupa di redigere il Piano Educativo Individualizzato (PEI) strumento con il quale si realizza l’integrazione scolastica. LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

27 CHI SONO I DVA? Il docente di Sostegno è assegnato all’intera classe
Il docente di Sostegno è assegnato all’intera classe non è l’insegnante dell’alunno con disabilità, ma di tutti!! La sua presenza è una risorsa che garantisce l’attuazione degli interventi di integrazione progettati in collaborazione con gli altri docenti. Docenti e studenti co-operano affinché gli alunni con disabilità possano trarre dall’integrazione reali benefici per quanto riguarda sia risultati di apprendimento sia di socialità, identità e autonomia. LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

28 CHI SONO I DSA? Sono studenti che si trovano in una di queste condizioni: DISLESSIA: difficoltà a leggere velocemente e correttamente ad alta voce DISGRAFIA: difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici DISORTOGRAFIA: difficoltà a tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici DISCALCULIA: difficoltà a comprendere e a maneggiare le quantità; compromissione nell’acquisizione delle procedure e degli algoritmi di calcolo LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

29 uno studente con dislessia potrebbe leggere così…….
LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

30 uno studente con dislessia potrebbe leggere così…….
COS’E’ UN PDP ? uno studente con dislessia potrebbe leggere così……. Il Consiglio di Classe per gli studenti con DSA certificati redige un Piano Didattico Personalizzato: un dispositivo che consente agli studenti/esse in questa condizione di avere : strumenti compensativi (fornire gli occhiali adatti per vedere-non tener conto di errori ortografici -se si è per esempio disortografici o degli errori di calcolo, se si è discalculici) misure dispensative come per esempio, non richiedere di leggere ad alta voce, valutare i contenuti e non gli errori ortografici….. Gli obiettivi che lo studente raggiunge sono gli stessi previsti per tutti i componenti della classe. LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

31 QUALI INDICAZIONI SI TROVANO IN UN PDP?
riduzione delle richieste in verifica (o maggiore tempo) più attenzione al contenuto che alla forma preferenza per la verifica orale rispetto a quella scritta uso della calcolatrice/ del pc/ del dizionario digitale/ di tabelle e mappe durante le verifiche e/o le interrogazioni LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

32 QUALI ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI?
Possono presentare: SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO: alunni seguiti dal servizio famiglia-minori, situazioni segnalate dalla famiglia; SVANTAGGIO LINGUISTICO E CULTURALE: alunni stranieri neo-arrivati in Italia (NAI)o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche. DISAGIO COMPORTAMENTALE/RELAZIONALE/PSICOLOGICO: fragilità emotiva e psicologica; particolari problemi di salute (es. disturbi del comportamento alimentare,..). LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

33 QUALI ALTRI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI?
Anche per questi studenti il Consiglio di classe può redigere un PDP che mira soprattutto a: creare un clima sereno e favorire le relazioni con i compagni (lavori di gruppo, cooperative learning) considerare più il contenuto rispetto alla forma (per gli alunni stranieri) ridurre i compiti e programmare verifiche orali LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

34 PER CONCLUDERE I percorsi didattici personalizzati
sono dunque modalità operative che -garantiscono l’accessibilità –per tutti gli studenti – ai contenuti didattici proposti: non modificano gli obiettivi di apprendimento stabiliti per l’intero gruppo classe -consentono di considerare varietà e diversità come un’opportunità per tutti LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

35 Obiettivi di miglioramento
Il secondo punto di attenzione è relativo ai carichi di lavoro: non tutti i docenti tengono conto della sovrapposizione di verifiche nella stessa giornata o di periodi dove le verifiche scritte e orali si concentrano. Lo strumento del registro elettronico da un lato e una maggior condivisione della progettazione didattica nei Consigli di Classe dall’altra consentiranno di monitorare il fenomeno e di intervenire dove fosse necessario. LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,

36 che prova la stessa sinfonia”.
“Ogni studente suona il suo strumento, non c’è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l’armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un’orchestra che prova la stessa sinfonia”. Diario di scuola-Pennac D., 2008 LICEO SCIENTIFICO DONATELLI-PASCAL,


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