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Equità e accesso alle cure: un approccio globale

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Presentazione sul tema: "Equità e accesso alle cure: un approccio globale"— Transcript della presentazione:

1 Equità e accesso alle cure: un approccio globale
Dr Marco Albonico Osservatorio Italiano sulla Salute Globale

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4 Determinanti della salute
Diseguaglianze (globali e locali) e accesso alle cure Focus su immigrati 4

5 I determinanti della salute
Potere, leggi, proprietà, genere, accesso al credito, trasporti … condizioni socio-economiche, culturali e ambientali generali condizioni di vita e di lavoro reddito e classe sociale disoccupazione reti sociali e comunitarie ambiente di lavoro stili di vita individuali acqua e igiene età, sesso e fattori costituzionali servizi sanitari alimentazione istruzione abitazione

6 Effetto dei fattori sociali: istruzione delle donne (World Health Report, 2005, background paper by Van Lerberghe et al.) Here the red is MMR – with the y axis scale on the right in red – deaths per 100,000 live births. The blue is for children: dark for ages 1-5years, turquoise for neonates, and purple for the postneonates – scale is on left hand side The lines are trend lines – fitted across all of the countries – with quite a good fit – using a logarithmic curve Clearly as literacy improves mortality declines – maybe this is not so marked for mothers? 10

7 Diseguaglianze ed accesso alle cure

8 Distribuzione mondiale delle morti dei bambini (10 M) al di sotto dei 5 anni (ogni punto=5000 morti)

9 Mortalità Neonatale Fonte: Danny Dorling, Worldmapper: The Human Anatomy of a Small Planet, PLoS Medicine, January 2007: Volume 4, Issue 1, e1

10 Casi di Malaria

11 Personale sanitario: medici

12 Perché in Giappone la speranza di vita è di 48 anni più lunga che in Sierra Leone?
Perché ogni anno muoiono 11 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni e quasi tutti nascono nei paesi a scarso sviluppo? Perché in Italia un operaio vive in media 3 anni in meno rispetto a un dirigente ? Perché in Italia le persone con livello di istruzione superiore hanno una probabilità doppia di ricevere un trapianto di rene rispetto a quelle con livello di istruzione inferiore?

13 Diseguaglianze di reddito….povertà assoluta

14 Oltre la metà dei paesi dell’Africa sub-Sahariana ha attualmente un PIL inferiore a quello di anni fa A parità di potere d’acquisto, il rapporto tra PIL per abitante di un paese dell’Africa sub-Sahariana rispetto a quello di un paese industrializzato è passato da 1:30 attorno al 1950 a 1:120 attorno al 2000. Il 5% più ricco della popolazione mondiale detiene oggi circa 1/3 della ricchezza globale guadagnando in due giorni quanto il 5% più povero guadagna in un anno.

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16 Diseguaglianze di distribuzione di reddito….povertà relativa

17 Differenze nella speranza di vita a 35 anni secondo la classe sociale a Torino – Uomini, 2000 - 2005
Nell’età attiva quasi tre anni di speranza di vita separano i dirigenti dagli operai poco qualificati

18 Povertà non è solo basso reddito…. diseguaglianze di istruzione

19 Speranza di vita in salute alla età di 30 anni in rapporto agli anni di istruzione, Maschi afroamericani, USA, 1970, 1980 e 1990

20 Povertà non è solo basso reddito ….diseguaglianze di coesione sociale

21 Speranza di vita a 45 anni in Italia
E in Italia? Diseguaglianze geografiche di mortalità a sfavore del Mezzogiorno: corrispondono alle diseguaglianze sociali? Istat, Health for All 2007

22 I torinesi non sono tutti uguali di fronte al rischio di morte
Mortalità generale per zone statistiche a Torino Rischi medi standardizzati per età I torinesi non sono tutti uguali di fronte al rischio di morte E a livello locale?

23 Geografia di salute e geografia sociale coincidono
Reddito 1998 (quintili) per sezione di censimento Indice di deprivazione per quartiere Le due mappe danno una immagine simile della città: nella mappa a sinistra il verde più scuro rappresenta le sezioni con reddito più alto, nella mappa a destra quelle con deprivazione maggiore; la mappa del reddito è stata definita con i quintili calcolati con tutte le sezioni Geografia di salute e geografia sociale coincidono Dato mancante=

24 Focus su immigrazione

25 Immigrati in Italia: numeri
(6.0% del totale dei residenti) + circa irregolari 51% tra 18 e 39 anni 20% ( ) minorenni (14%) nati nel nostro Paese (ISTAT, 1° gennaio 2008)

26 Infortuni sul lavoro Totale infortuni sul lavoro nel 2007: 664.601
12,4% PFPM regolari, in crescita rispetto al biennio precedente Triennio : ITALIANI: decremento degli infortuni 7,8% PFPM: incremento degli infortuni del +10,5% (apporto continuo di manodopera proveniente da questi paesi)

27 Gravidanze e Parti Donne immigrate con più bassa scolarità Tutti gli indicatori di buona performance assistenziale (n. visite, età gestazionale alla prima visita, n. ecografie, indagini invasive pre-parto) con risultati peggiori per le STP La struttura assistenziale di riferimento è il consultorio pubblico per le immigrate Parto: massimo nelle donne PSA (50% ricoveri ost.), minimo nelle STP (20%) IVG: massima nelle donne STP (30%) , minima nelle PSA (10%) Gravidanze, parti e nascite nelle donne PSA, PFPM regolari e STP. Regione Emilia-Romagna, anno 2006

28 Malattie infettive Malattie infettive non sembrano un problema di salute rilevante per la popolazione immigrata L’andamento delle principali cause infettive va continuamente sorvegliato anche perché indicatore di condizioni di vita (povertà, abitazione, abitudini, ecc…) e di accesso alla prevenzione. La proporzione di casi notificati di tubercolosi (polmonare, extrapolmonare e mista) a carico dei PFPM rappresenta circa la metà di tutti i casi notificati.

29 Notifiche di Tubercolosi: proporzione tra italiani e stranieri nel corso del tempo

30 Incidenza TB Tasso grezzo annuale (2007) di incidenza TB: 7,7 casi per abitanti Totale casi notificati: Tubercolosi polmonare: 68,8% Incidenza per sesso (1995 – 2006): uomini > donne Classe di eta’ con incidenza piu’ elevata: Italiani: 55 e i 64 anni Non Italiani: anni.

31 Insorgenza della TB Oltre a considerare il grado di endemia della tubercolosi nel paese di provenienza, è importante considerare il periodo di tempo trascorso dalla data di distacco dal paese di origine Nel periodo 1999 – 2007 - entro il primo anno di arrivo: 15% dei casi - tra il primo ed il secondo anno di arrivo: 34% dei casi Nella maggior parte dei casi gli stranieri non sembrano arrivare ammalati, ma si ammalano in Italia a causa delle condizioni di vita disagiate, della difficoltà di accesso all’informazione su corretti stili di vita e ai servizi sanitari.

32 TB Piemonte Distribuzione per età e immigrazione

33 Profilo sanitario del migrante in Italia: classificazione delle patologie
Patologie acquisite nel paese ospite – 90% - infettiva banale - ortopedico-traumatologica Patologia da adattamento – 6% - neuropsichiatrica - gastroenterica Patologia infettiva di rilievo % - tubercolosi - malattie sessualmente trasmesse/HIV - malattie a trasmissione vettoriale - malattie a trasmissione oro-fecale Caritas/Migrantes, Immigrazione – Dossier Statistico 2005 – XV Rapporto


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