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Il Rotary italiano tra chiesa cattolica e Massoneria

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Presentazione sul tema: "Il Rotary italiano tra chiesa cattolica e Massoneria"— Transcript della presentazione:

1 Il Rotary italiano tra chiesa cattolica e Massoneria
Il Rotary italiano tra chiesa cattolica e Massoneria. Riflessioni e spunti tratti dalla vasta letteratura derivata dai siti rotariani Internet e dalla rivista rotariana“Realtà Nuova” del 4 Aprile 1972. L’idea è stata presa sviluppando una relazione tenuta al Club Rotariano di Ancona il 20 Maggio ’90 dal socio: Renato Bartolucci. Le notizie sulla Massoneria sono tratte dal libro di Franco Molinari (Voltaire in tonaca, uno dei più impertinenti e spregiudicati scrittori cattolici, Roberto Gervaso) storico della Chiesa e professore di storia moderna alla Università Cattolica: ”La Massoneria”edito nel 1981. 17/09/2018 N. Santoni

2 Un personaggio ha improntato di se questa storia tra Rotary e Chiesa Cattolica: Omero Ranelletti. Su invito dell’insigne gesuita, Padre Roberto Zullig, del Presidente del Rotary Internazionale e del direttore della rivista Realtà Nuova, Alessandro Ubertone, l’avv. Omero Ranelletti, pubblicò lo storia da lui vissuta, dei rapporti tra la Chiesa Cattolica ed il Rotary italiano nel primo trentennio del novecento. Con questo incarico veniva riconosciuto all’Avv. Omero Ranelletti, il grande merito di essere riuscito, con il suo grande ed apprezzato prestigio di uomo integerrimo e di grandi capacità, a porre fine ad un periodo oscuro che aveva turbato con profonde lacerazioni, i rapporti tra chiesa Cattolica ed il Rotary italiano. 17/09/2018 N. Santoni

3 Omero Raneletti, penultimo di undici fratelli, nasce a Celano nel 1885, da un’antica famiglia. Capo gabinetto del Ministro della Pubblica istruzione per molti anni, segue il Re Vittorio Emanuele III nei suoi viaggi all’estero. Caduto l’ultimo governo Nitti, Ranelletti abbandona il Ministero e fonda con altri il giornale di opposizione al Fascismo:”Il Mondo”. Soppresso il giornale dal regime fascista, Ranelletti si interessa di consulenze per grandi gruppi industriali e dell’Associazione Italo-Americana. Nel 1924 fonda con altri Amici il Rotary club di Roma. Nel 1938 presiede la riunione in cui viene decisa la sospensione di ogni attività rotariana in Italia. 17/09/2018 N. Santoni

4 Ricostruzione ufficiale del Rotary in Italia
Dopo la guerra Ranelletti presiede a Pallanza l’Assemblea straordinaria per la ricostruzione ufficiale del Rotary in Italia. Per il biennio viene eletto Presidente del Club di Roma e nel 1954 viene acclamato a Rapallo Governatore dell’allora unico Distretto esistente in Italia. Nel ’55-’56 viene eletto Governatore del 184° e 188°Distretto. Nel ’57 è nuovamente acclamato Governatore del 188°distretto. 17/09/2018 N. Santoni

5 La Massoneria: nata secondo alcuni dal Maestro muratore Hiram ai tempi della costruzione del Tempio di Re Salomone, organizzava gerarchicamente gli operatori dell’immensa costruzione e ne preparava gli organici. Questi dovevano sottostare a precise norme di iniziazione e di disciplina. Rinata nel mondo Occidentale in Inghilterra attorno al 1717, mutò da operativa a speculativa, “accettando” esponenti della migliore società nobiliare. Dalla Rivoluzione Francese prese l’Ideale di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza tra gli Uomini. Crede profondamente in un Grande Architetto dell’Universo ed in una morale laica a prescindere da ogni religione. Le logge inglesi lacerate dalla successione tra Hannover e Stuart, si fondono nella gran loggia d’Inghilterra. Prima scomunica Clemente XII 1738. 17/09/2018 N. Santoni

6 La Massoneria, in Italia, prende parte alla costruzione di uno stato italiano dalle Alpi alla Sicilia, per cui si scontra con la Chiesa Cattolica. Ma è la Carboneria che assume la direzione operativa delle attività insurrezionali. Non sempre le due organizzazioni sono all’unisono. Mentre in tutta Europa la Massoneria si sviluppa alla luce del sole, il Italia proprio per le caratteristiche su esposte, si vede costretta ad agire con estrema prudenza, per non esporre i suoi iscritti, uomini politici, industriali, poeti scrittori, medici. Da ciò il mito di società segreta. In effetti le Autorità costituite del Regno e poi della Repubblica, ben sanno chi fa parte di Essa. Addirittura molti uomini di spicco come Costantino Nigra, ministro del regno Sabaudo, ne fa parte, così come Pascoli, Carducci e Garibaldi. Non è sicuro se Mazzini sia stato un fratello muratore. 17/09/2018 N. Santoni

7 Sviluppo del Rotary in Europa ed in Italia
Sviluppo del Rotary in Europa ed in Italia. Reazioni della Chiesa cattolica. Dopo vent’anni dalla sua fondazione il Rotary si era diffuso nel mondo con grande rapidità e la Chiesa ne avvertì immediatamente le ulteriori possibilità di espansione per cui ritenne opportuno sin dal 1928, rendere note le sue riserve nei riguardi del sodalizio. Da questa posizione iniziano gli attacchi attraverso “l’Osservatore romano” cui si aggiunge la “Tribuna” giornale fascista. 17/09/2018 N. Santoni

8 Non tutti i Rotariani sono Massoni, ma molti massoni sono Rotariani
Non tutti i Rotariani sono Massoni, ma molti massoni sono Rotariani. C’è chi sostiene che lo stesso Paul Harris fosse massone. La Chiesa Cattolica quindi aveva i suoi motivi, per essere diffidente verso il Rotary nei primi anni del novecento! A questo si associava il movimento fascista, divenuto partito egemone, legato alla Chiesa e nazionalista per natura. Prima il partito Fascista, poi la Chiesa Cattolica, successivamente, entrambi crearono una serie di ostacoli, contrasti e contrarietà al nostro sodalizio, tanto da farne cessare l’attività nel Ad esso veniva rimproverato il suo internazionalismo e relativismo religioso. 17/09/2018 N. Santoni

9 Si considera due distinti periodi di rapporti tra Rotary italiano e Chiesa Cattolica: dal 1928 al 1950 il primo, e dal 1951 al 1965 il secondo. Due decreti del S.Uffizio vaticano delimitano questi distinti periodi. Il primo del 4/02/1929, da cui iniziano le polemiche tra Rotary e Chiesa cattolica. Il secondo del 11/01/1951 che comprende gli sviluppi delle relazioni tra il Rotary e la Chiesa cattolica sino al giorno in cui, dopo aver ricevuto in visita il Presidente Internazionale, Papa Paolo VI, tributò al Rotary il più alto riconoscimento, nell’udienza del 20 marzo 1965. Da questo momento inizia il periodo della pacifica convivenza. 17/09/2018 N. Santoni

10 L’osservatore romano, all’inizio si limitava a riportare notizie dalla Tribuna, la quale a sua volta riportava quelle apparse sulla stampa spagnola come “El siglo futuro” di Madrid e la “Gazzetta di Varsavia”. In tutti gli articoli si sosteneva che il Rotary era stato fondato da uomini di affari, industriali e banchieri di origine massonica. Più tardi compaiono articoli sulla rivista dei Gesuiti: il primo asserisce che:”il Rotary non è altro che una massoneria a pieno giorno”. Da una corrispondenza londinese:”a Londra esiste una speciale loggia massonica, riservata esclusivamente ai membri del Rotary”. 17/09/2018 N. Santoni

11 Il Rotary ha origini massoniche.
Attorno all’anno 1928, stampa cattolica e stampa fascista, si trovano sulla stessa linea ed attaccano il Rotary impostando la lotta sui seguenti punti: Il Rotary ha origini massoniche. In molti paesi il Rotary si trova in ottime relazioni con la Massoneria Il alcuni paesi il Rotary ha assunto atteggiamenti ostili nei riguardi del Cattolicesimo. Il Rotary si fonda su di un concetto della vita morale lontano dallo spiritualismo cattolico risolvendosi in un semplice utilitarismo individuale e indifferentismo religioso. 17/09/2018 N. Santoni

12 La Massoneria predica che bisogna sostituire a tutte le religioni, quella dell’Umanità. E alla morale fondata sulla religione, la morale laica, dell’eguaglianza e fraternità massonica. Anche il Rotary propugna l’indifferentismo religioso, tanto che in tutti i documenti ufficiali, balza evidente l’assenza di Dio. Mentre il Rotary è aperto a tutti, a prescindere dal loro credo religioso, Gesù Cristo ha una sola legge morale uguale per tutti. 17/09/2018 N. Santoni

13 Il papa Leone XIII asseriva:”aprire le porte a persone di qualsiasi religione, significa alimentare il grande errore di sostenere la parità di tutti i culti, con la conseguenza di annientare le religioni, in particolare quella cattolica, che non può essere messa in un fascio come tutte le altre”. “Civiltà Cattolica”, ispirata dalle più alte Autorità della Chiesa asseriva che gli Stati Uniti, impiegavano imponenti capitali, attraverso varie istituzioni tra cui il Rotary, per espandersi e consolidarsi in Europa. Idee riprese e condivise sul piano politico dal Fascismo, per cui se pur su basi diverse i due Enti conducono un attacco concentrico al Rotary. 17/09/2018 N. Santoni

14 Di fronte a questa campagna “denigratoria” non poteva mancare l’insorgere di dubbi, incertezza, inquietudini e turbamenti, tra i molti cattolici, membri del Rotary, soprattutto italiano. Situazione in cui erano incorsi molti rotariani fascisti, nei confronti della iscrizione al Partito nazionale fascista. Nel Luglio del ’28, il Principe Piero Ginori Conti, assumendo la Presidenza del Rotary italiano, affermava che il Rotary si ispirava ai principi della più alta rettitudine, propugnava la formazione di un opinione pubblica meglio informata e per quanto riguardava la Religione, godeva di una completa ed assoluta autonomia di pensiero ed azione al di fuori di qualsiasi vincolo religioso e politico, per cui era propugnatore di libertà e democrazia! 17/09/2018 N. Santoni

15 Al Congresso mondiale di Ostenda, il Presidente Harry Rogers, dichiara che non vi è stato né vi sarà mai nessun legame tra Rotary e Masoneria. Analoga dichiarazione fu pubblicata dal Presidente internazionale, J.B.Sutton. Il 16 Settembre del ’28 al Consiglio nazionale del Rotary d’Italia, riunitosi a Varese, il segretario generale Avv: Bossi ed il Presidente, Principe Ginori Conti confermavano l’assoluta infondatezza delle accuse mosse dalla stampa cattolica nei riguardi dei suoi rapporti con la Massoneria. 17/09/2018 N. Santoni

16 Nonostante queste dichiarazioni, la stampa cattolica non mutò il suo atteggiamento e continuò a sostenere che il Rotary glorificava le azioni ed era aperto a protestanti, cattolici, ebrei, buddisti e quanti altri mai. A questo argomentazioni rispondeva l’Avv. Omero Ranelletti, fondatore del Rotary club di Roma, asserendo che:”il Sodalizio gode di una completa autonomia, libero da qualsiasi vincolo o pregiudizio di ordine religioso”. L’Osservatore Romano rispondeva che dove era l’avv. Ranelletti e l’ing.Seghezza ( presidente del Rotary italiano),“il puzzo di Massoneria è evidente”. 17/09/2018 N. Santoni

17 Nel gennaio del ’29, in Spagna veniva pubblicato un decreto di tutti i Metropoliti di quella nazione, in cui si dichiarava che l’Associazione internazionale del Rotary club, doveva essere compresa tra quelle contemplate dal Canone 2335 del Codex Juris Canonici, dalle quali tutti i cattolici si dovevano tenere lontani. Profondamente colpito da quanto stava accadendo Ranelletti inizia una campana a difesa del Rotary e decide di incontrare il direttore di ”Civiltà Cattolica” il padre gesuita Enrico Rosa e padre Pirri, estensore di molti articoli. Alla fine dei colloqui padre Rosa fece notare come la Chiesa fosse preoccupata dal fatto che il Rotary si fosse fatto banditore nel mondo, di una “morale nuova, laica ed indipendente, in aperto contrasto con la morale cristiana diffusa nel mondo dal messaggio di Cristo”. 17/09/2018 N. Santoni

18 I colloqui divennero sempre più frequenti
I colloqui divennero sempre più frequenti. Ranelletti ad un padre Rosa sempre più attento alle argomentazioni rotariane, finalmente disse: “esortare i cattolici a tenersi lontani dal Rotary, sarebbe un grande errore, perché la non partecipazione ad un movimento mondiale, altamente umanitario, significherebbe, abbandonare il sodalizio nelle mani, nei poteri e nelle influenze dei seguaci di altre fedi religiose. Dopo queste argomentazioni, padre Rosa si fece sempre più conciliante e disponibile. Chiese qualche tempo per meditare. Ranelletti ebbe anche degli incontri con il direttore dell’Osservatore Romano, Conte Della Torre e riferi l’esito di questi incontri al Segretario generale del Rotary italiano, Avv.Bossi. Questi avverti Ranelletti che il Presidente del Rotary internazionale Mr. Sutton,era in Italia, in assoluta segretezza. Il 13 febbraio del ’29, Mr.Sutton (cattolico) si incontrava con il direttore di”Civiltà Cattolica”. 17/09/2018 N. Santoni

19 Nel corso dell’incontro con Padre Rosa, Mr
Nel corso dell’incontro con Padre Rosa, Mr.Sutton dichiarò: nulla vieta di apportare delle modifiche allo statuto del Rotary se queste servono ad evitare equivoci o malintesi. Il Rotary internazionale si impegna a deplorare o correggere, manifestazioni o dichiarazioni non conformi con le finalità ed i principi del Sodalizio. Soddisfatto di questo incontro Padre Rosa consigliò a Ranelletti di rendere visita ai Cardinali membri del “Sant’Uffizio”tra cui: Caccia Dominioni, Gasparri segretario di stato di Papa Pio XI, Sbarretti, Perosi, Cerrettin e Merry del Val. Alla fine dei colloqui, molto positivi, Mr.Sutton concordò con Padre Rosa un articolo da pubblicare su”Civiltà Cattolica”. 17/09/2018 N. Santoni

20 A questi colloqui fece seguito una campagna denigratoria comparsa sui giornali francesi ed americani, che si allargò in Canada e Spagna. Padre Rosa non pubblicò più l’articolo concordato ma ne dette una copia a Ranelletti. Non ostante ciò al congresso di Napoli e poi a quello di Dallas vennero recepite le modifiche auspicate. Queste vennero ribadite al congresso internazionale di S.Luis del 1943. I rapporti tran Chiesa Cattolica e Rotary, migliorarono nettamente e si mantennero tali per circa un ventennio e cioè sino al gennaio’51. L’11 gennaio ’51, con enorme sorpresa di tutti, l’Osservatore Romano pubblicava un nuovo decreto del Sant’Uffizio in cui si condannava l’appartenenza al Rotary club. 17/09/2018 N. Santoni

21 Ancora Ranelletti, instancabile dichiarò all’”Agenzia Reuter”: non esservi sorpresa in quanto già in passato la Chiesa aveva proibito ai sacerdoti di farne parte. Però questa avvertenza non poteva essere estesa ai laici, in quanto il Rotary “non vuole essere uno strumento di propaganda di nessuna religione”. La polemica si estese e perdurò anche in Francia. Gli incontri di Ranelletti con Padre Martegani, nuovo direttore di”Civiltà Cattolica”, portarono una schiarita. A questa contribuì anche l’intervento dell’Avv.Brusasca socio del Club di Milano il quale dichiarò nel club di Roma: “ritengo che ogni rotariano può con tranquilla coscienza, continuare a rimanere nel sodalizio. L’avvertimento della Chiesa trova la sua spiegazione per fatti avvenuti altrove” 17/09/2018 N. Santoni

22 Superati altri ostacoli con Padre Francesco Pellegrino, gesuita, finalmente l’Osservatore Romano, pubblicò un articolo informativo e benevolo:”A proposito di Rotary club” che contribuì a far cadere ogni ragione di sospetto verso il Rotary e la sua attività. Il Presidente internazionale Clifford Randall, grazie all’autorità di Mons. Capovilla e a Ranelletti ottenne di essere ricevuto, non senza difficoltà da Papa Giovanni XXIII il 20 aprile 1959 (già Patriarca di Venezia). Il 20 marzo 1965 Paolo VI, ricevette un folto gruppo di rotariani italiani. Da quel momento cessarono definitivamente le polemiche ed i motivi di contrasto tra Chiesa Cattolica ed il Rotary. 17/09/2018 N. Santoni


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