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“Chi è mio prossimo? …Va’ e anche tu fa così.”

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Presentazione sul tema: "“Chi è mio prossimo? …Va’ e anche tu fa così.”"— Transcript della presentazione:

1 “Chi è mio prossimo? …Va’ e anche tu fa così.”
ARCIDIOCESI DI MATERA - IRSINA “Chi è mio prossimo? …Va’ e anche tu fa così.” Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale dell’Arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo

2 19/09/2018 Carissimi, il 16 aprile 2016, accolto dal vostro affetto ho iniziato il mio ministero pastorale nell’amata chiesa di Matera – Irsina, con entusiasmo e determinazione. Sentendo forte la spinta dell’innamorato per la Sposa, ho desiderato conoscerla e amarla da subito incontrando i confratelli sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, il popolo santo di Dio sparso su tutto il territorio della nostra Arcidiocesi… Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

3 “Omnium me servum feci”.
19/09/2018 “Omnium me servum feci”. Entrando e intrattenendomi, più volte, nei diversi luoghi di sofferenza, ho potuto rendermi conto, ancora una volta, di quanto sia urgente e necessario farsi carico delle loro attese e speranze… Come Chiesa di Matera – Irsina siamo chiamati in questo terzo anno a porre l’attenzione sul “bene comune” e sulla corresponsabilità dei laici nella missione evangelizzatrice della Chiesa e nell’animazione della società. Servire è la parola che, da sola, può riassumere tutta la vita di Gesù Cristo. Egli “non è venuto per essere servito ma per servire” (Mc 10,45); si è messo a servizio degli uomini fino a dare per essi la sua vita. Come Gesù il Vescovo, i Presbiteri, i Diaconi, i Consacrati e le Consacrate, tutti gli Operatori Pastorali, ogni battezzato, siamo chiamati ad essere servi dell’Evangelo, servi di quell’umanità che è ad immagine e somiglianza di Dio, dove Gesù è icona di Dio, Volto della misericordia del Padre. (Cfr FRANCESCO, Misericordiae Vultus, 1). 19/09/2018 Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale

4 Guardando ai nostri santi Patroni
“Omnium me servum feci”. Guardando ai nostri santi Patroni 19/09/2018 Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale

5 La parabola del Buon Samaritano
Lc 10,25-37 25Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Che cosa vi leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso». 28E Gesù: «Hai risposto bene; fa questo e vivrai». 29Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è il mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». 37Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va' e anche tu fa' lo stesso».  19/09/2018 Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale

6 La parabola del buon samaritano ripensando il Convegno di Firenze
E’ il brano evangelico conosciuto come “la Parabola del Buon Samaritano” che rileggeremo alla luce delle cinque vie del Convegno Ecclesiale di Firenze e dell’insegnamento di Papa Francesco. In basso Gerico, circondata dal deserto, una delle città con insediamenti umani più antichi del mondo come la nostra Matera del resto. In alto la incantevole Gerusalemme con tutta la sua bellezza intrisa della storia della salvezza, dove tutto si è compiuto con la passione, morte e resurrezione di Gesù; con la Pentecoste e la partenza degli apostoli verso la Galilea. 19/09/2018 Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale

7 Entrare in Gerusalemme significa avere il coraggio di gioire e di soffrire
E’ la strada dove Gesù incontrava l’uomo con le sue ricchezze e le sue miserie; l’umanità ferita e bisognosa di redenzione; le folle in pellegrinaggio con tutto quello che avevano, comprese le pecore e gli asini…E’ la strada del dialogo, delle catechesi ai discepoli, è la strada… Entrare in Gerusalemme significa avere il coraggio di gioire e di soffrire: morire per il vangelo e non per affermarsi o occupare un posto sicuro, ottenere una posizione di tutto rispetto. 19/09/2018

8 Verso la conclusione del Giubileo della Misericordia
Le opere di misericordia spirituale e corporale fanno parte del bagaglio di vita cristiana che contraddistingue il credente: Caritas Christi urget nos (2Cor 5,14). L’anno giubilare si chiuderà ma gli spazi dell’amore continueranno a dilatarsi. La tentazione forte che c’è oggi nella Chiesa è quella di fare tante cose, anzi di affannarsi per arrivare… primi. Sarebbe una cosa santa se tutto si facesse per ottenere “la stessa corona di gloria”. Mai come oggi ci rendiamo conto di una cosa: si è credibili non perché capaci di opere di misericordia ma se saremo capaci di essere misericordia Basta fare opere di misericordia? Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

9 Bisogno di avvicinarsi all’altro…
Viviamo un tempo in cui il bisogno di avvicinarsi all’altro si manifesta in tante forme e modi: la gratuità dell’amore viene prima di qualsiasi altra cosa. In un tempo di particolari tensioni, di paure, di sangue innocente che bagna le strade del mondo intero (non solo l’Europa), di barbarie inaudita, si fa esperienza di come è facile servirsi del nome di “Dio” per annientare l’altro, respingerlo, costringerlo ad essere o a fare quello che non vuole o non può …in un tempo di tensioni, paure, sangue… Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

10 Si possono curare le ferite degli altri senza farsi curare?
Mi chiedo: se un battezzato, un prete, una religiosa, serbano nel loro cuore rancore verso qualcuno, o addirittura vivono in uno stato di inimicizia anche nella stessa famiglia, come possono curare le ferite di tanti altri fratelli che non si conoscono? “Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello” (Gv 4,19). Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

11 Segni concreti per situazioni
di sofferenza Sistemazione mini appartamenti per famiglie sfrattate Contributo della diocesi per comprare un camper attrezzato per i malati di sla presenti sul nostro territorio Sistemazione di alcuni mini appartamenti, nella zona di Scanzano, per famiglie di profughi. B&B della Caritas Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

12 La Chiesa, per Matera 2019, deve dare un forte contributo
Matera, come città europea per la cultura per il 2019, e tutto il territorio lucano, possano ricevere dalla Chiesa un forte contributo mettendo a fuoco queste aree tematiche: le forme e i percorsi di incontro con Cristo (nuove esperienze di annuncio, andare alle periferie); le difficoltà di credere e di educare a credere; la mappa dei luoghi in cui avviene l’esperienza della fede. La Chiesa, per Matera 2019, deve dare un forte contributo Una Chiesa in uscita verso le periferie esistenziali Papa Francesco con la sua “Chiesa in uscita” ci sta indicando uno stile: entrare nelle “periferie esistenziali” che non sono lontane da noi, anzi ci appartengono quotidianamente Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

13 Sono tante le ferite da curare versando il vino della speranza e l’olio della consolazione
Sono tante le ferite da curare. Sicuramente il grido più incessante sembrerebbe quello di essere guariti nel corpo. Le ferite del corpo Ci sono ferite profonde che spesso fanno spegnere la voglia di vivere. Sono le ferite interiori. Le ferite interiori Sono, sicuramente, le più difficili da guarire: nascono dai nostri peccati, da scelte di vita che a volte sembrano più compromessi abitudinari Le ferite spirituali Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

14 il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze
Non dimentichiamo il Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze Un umanesimo in ascolto Un umanesimo concreto Un umanesimo plurale e integrale Un umanesimo d’interiorità e trascendenza Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

15 Programma pastorale diocesano: il bene comune percorrendo
la “Statale” Gerusalemme - Gerico Come Chiesa locale ci stiamo preparando al convegno diocesano di settembre che pone al centro della riflessione e di scelte condivise “il bene comune”. La Chiesa è chiamata ad annunciare il Vangelo, educare alla vita buona del Vangelo e promuovere il bene comune collaborando con le istituzioni civili. Il buon samaritano gioca il ruolo essenziale dell’uomo che esprime l’impegno politico-sociale sulla “statale” Gerusalemme-Gerico della vita di ogni giorno. Un politico che disdegni la prossimità non è degno di questo nome, direbbe Don Tonino Bello. Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

16 Messaggio alle Autorità Civili e militari
Educare le nostre comunità a progredire ulteriormente verso un cambiamento di mentalità culturale, religiosa e politica Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

17 Messaggio agli Imprenditori cristiani
Orientare l’economia in senso evangelico Gli Imprenditori e Dirigenti: missionari della dimensione sociale verso poveri ed emarginati. Spirito imprenditoriale di sussidiarietà La persona sta al centro di tutto Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

18 Messaggio alla Camera di Commercio di Matera
Produrre ricchezza si, ma distribuirla secondo i principi di giustizia per la costruzione del bene comune La migliore scuola italiana di economia aziendale afferma che la crescita della ricchezza non si ha difendendola, ma diffondendola in tutto il sistema economico e sociale per la costruzione del bene comune… La Dottrina Sociale della Chiesa poggia su fondamenti che sono validi sul piano universale: lo sviluppo, la solidarietà, la sussidiarietà, la destinazione universale dei beni, il bene comune… FRANCESCO, Evangelii Gaudium, 203. Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

19 Suoniamo le campane o i campanelli?
Una fede adulta Suoniamo le campane o i campanelli? Aiutare a far maturare in una fede adulta, pensata, per partecipare e testimoniare quanto ricevuto Nella Chiesa non c’è posto per coloro che si sentono a posto Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

20 Chiesa: casa e scuola di comunione
La comunione è l’espressione massima della partecipazione e della corresponsabilità delle varie articolazioni della comunità. “Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli a Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo” La comunione sia plurale. Non esiste la mia Chiesa ma la Chiesa Ogni Diocesi è diversa dall’altra e ogni parrocchia è diversa da un’altra. Ma per essere in comunione e vivere in sinergia tutte le Diocesi e tutte le Parrocchie attingono all’unico insegnamento del Vangelo e della Chiesa. Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

21 Le realtà ecclesiali nelle parrocchie
Aprire le porte ai movimenti, associazioni, cammini di fede, itinerari vari nati nelle parrocchie Gli itinerari di fede, luogo privilegiato dove si formano cristiani adulti nella fede, devono avere come finalità quella di portare i laici negli ambienti del lavoro, della scuola, dello sport, della politica, e così via, per arrivare a sentirsi parte integrante della vita cristiana che s’incontra nella parrocchia e vive il senso del servizio e della carità gratuita e disinteressata. Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

22 Questa è la missione della Chiesa oggi
«Và e anche tu fa così»! Papa Francesco, commentando questo brano, dice: “Conclusa la parabola, Gesù ribalta la domanda del dottore della Legge e gli chiede: «Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?» (v. 36). La risposta è finalmente inequivocabile: «Chi ha avuto compassione di lui» (v. 27). All’inizio della parabola per il sacerdote e il levita il prossimo era il moribondo; al termine il prossimo è il samaritano che si è fatto vicino. Gesù ribalta la prospettiva: non stare a classificare gli altri per vedere chi è prossimo e chi no. Tu puoi diventare prossimo di chiunque incontri nel bisogno, e lo sarai se nel tuo cuore hai compassione, cioè se hai quella capacità di patire con l’altro. Questa parabola è uno stupendo regalo per tutti noi, e anche un impegno! A ciascuno di noi Gesù ripete ciò che disse al dottore della Legge: «Va’ e anche tu fa’ così» (v. 37). Siamo tutti chiamati a percorrere lo stesso cammino del buon samaritano, che è figura di Cristo: Gesù si è chinato su di noi, si è fatto nostro servo, e così ci ha salvati, perché anche noi possiamo amarci come Lui ci ha amato, allo stesso modo”. FRANCESCO, Udienza generale, mercoledì 27 aprile 2016. Questa è la missione della Chiesa oggi Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

23 Come Chiesa: Vogliamo verificare la formazione delle persone
e delle nostre comunità, al senso di Chiesa e di missione Nelle parrocchie non abbiamo bisogno di impiegati o volontari del sacro, ma di testimoni del Vangelo Uscire dalle nostre chiese per far entrare Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

24 Bisogno di nuovi protagonisti, creando spazi di reale partecipazione
Come chiesa: sentiamo il bisogno di interrogarci sul ruolo del parroco, del Consiglio Pastorale, degli Operatori pastorali nella conduzione della comunità cristiana Ascoltando e meditando la Parola si sperimenta che la Chiesa è il grembo materno E’ finito il tempo della parrocchia autosufficiente. Unità pastorali come progetto da attuare Bisogno di nuovi protagonisti, creando spazi di reale partecipazione Offrire occasioni di vita e di comunione e di fraternità presbiterale. Ripensare il ministero di parroco: meno l’uomo del fare e più l’uomo della comunione Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

25 Non posso fare a meno dell’altro
Come Chiesa: possiamo individuare progettualità che diano incisività ed efficacia alla pastorale? Chi si lascia incontrare da Dio è impossibile che non si fermi accanto all’uomo ferito nel corpo e nello spirito Una Chiesa prossima che vede e legge i problemi dell’umanità; cerca le vie della pace; favorisce la riconciliazione; esercita un influsso benefico sulla vita sociale e politica Incontrare le solitudini, i vuoti, le ferite, la rabbia, i gridi di aiuto, soprattutto dei giovani Non posso fare a meno dell’altro Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

26 Come Chiesa: avviare rapporti tra le parrocchie di un medesimo territorio nel portare avanti la pastorale in modo unitario Cominciare a pensare alle unità pastorali Abbiamo già segni concreti di forme di vita fraterna e di collaborazione …le nostre parrocchie e non la mia parrocchia… Coltivare il senso di appartenenza alla Chiesa e non al gruppo o itinerario di fede Tutti abbiamo bisogno di sentire il conforto, di essere incoraggiati Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

27 Anno pastorale 2016/17 aiutati dalla meditazione dei libri dei profeti
Come Chiesa: ridisegnare la geografia delle parrocchie e dare nuove e più adeguate risposte pastorali ai bisogni delle comunità Mettiamo insieme tutte le risorse e potenzialità che abbiamo Fuggiamo la tentazione dell’autoreferenzialità e di guardare la parrocchia come centro di servizi Anno pastorale 2016/17 aiutati dalla meditazione dei libri dei profeti Osea e Amos Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

28 Alcune scelte immediate
Nomina dei Vicari Foranei e valorizzazione della Vicaria. Nomina di un Vicario per la Pastorale che coordini il lavoro delle Vicarie. Il Vicario Generale è anche: Moderatore della Curia e Vicario per il Clero e la Vita Consacrata. Sarà importante che, anzitutto, gli Uffici di Catechesi, Caritas, Liturgico, Missionario, Pastorale Giovanile, Mondo del Lavoro, Famiglia, lavorino, in sinergia tra di loro, per aiutare le singole comunità in un cammino unitario Attenzione particolare a due realtà: la pastorale del lavoro e la pastorale giovanile. Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

29 Rivalutazione della Basilica Cattedrale di Matera.
Sarà reso noto il lavoro programmatico, in vista di Matera 2019, che la commissione costituita ha diligentemente e con competenza stilato. Rivalutazione della Basilica Cattedrale di Matera. Nascita delle prime realtà parrocchiali che iniziano a collaborare insieme Alcune piccole parrocchie, pur conservando il titolo, saranno accorpate sotto la guida di un solo parroco ed eventuali vicari parrocchiali. Ringrazio i confratelli sacerdoti che, raggiunta l’età canonica dei 75 anni, hanno rimesso nelle mani del vescovo il loro mandato E’ da definire meglio il ruolo della Rettoria o del Santuario Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018

30 E’ veramente cosa buona e giusta lodarti e ringraziarti, Padre santo, Dio onnipotente e misericordioso, da cui proviene ogni paternità, nella comunione di un solo Spirito. In Cristo tuo Figlio, eterno sacerdote, servo obbediente, pastore dei pastori, hai posto la sorgente di ogni ministero nella vivente tradizione apostolica del tuo popolo pellegrinante nel tempo. Con la varietà dei doni e dei carismi tu scegli e costituisci i dispensatori dei santi misteri, perché in ogni parte della terra sia offerto il sacrificio perfetto e con la parola e i Sacramenti si edifichi la Chiesa, comunità della nuova alleanza, tempio della tua lode. + Don Pino, Arcivescovo Lettera ai cristiani della Chiesa di Matera – Irsina per l’anno pastorale 19/09/2018


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