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3) Tipi di dolore Sinottica: fonti e conseguenze di dolori

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Presentazione sul tema: "3) Tipi di dolore Sinottica: fonti e conseguenze di dolori"— Transcript della presentazione:

1 3) Tipi di dolore Sinottica: fonti e conseguenze di dolori
P. Forster Presentazione del tema Svolgimento della lezione Sinottica: fonti e conseguenze di dolori Strumenti anamnestici Tipi di dolori e rimedi Che tipo di dolore? (6 esempi) Processi determinanti per dolori Infiammazione Spasmi Dolori neurogeni / neuropatici Riassunto © P. Forster & B. Buser

2 Presentazione del tema
Sotto "tipi di dolore" tento di presentare un nesso tra sintomi algesici tipici e una relata "patologia" nel senso delle "interdipendenze" biologiche. Basato su questa indagine si ha una base di partenza per rimediare il dolore, che spesso (non sempre) riesce. Spero che vi serve di trovare un approccio terapeutico utile. Lo svantaggio di questo tentativo è, che essendo pragmatico non può trattare delle sfumature del tema. Quali sono le vostre esigenze e i vostri interessi riguardante il tema? © P. Forster & B. Buser

3 Svolgimento della lezione
Discuteremo primo il coinvolgimento di diversi sistemi dell'organismo nella percezione e la gestione del dolore. Poi conosceremo un piccolo strumento per determinare grossolanamente il tipo di dolore. Segue una tabellina che illustra, quali rimedi di tradizione popolare si sono dimostrati efficaci contro il dolore. Avendo le conoscenze necessarie, ci eserciteremo in sei esempi di "determinare il tipo di dolore" (due minuti per esempio, come in un'esame per naturopati) Basato sull'esercizio capiremo meglio l'infiammazione, gli spasmi e i dolori neurogeni / neuropatologici. Ciascuno di questi temi prenderà ca. 10 minuti. © P. Forster & B. Buser

4 Sinottica: Fonti e conseguenze di dolore
Nel dolore sono coinvolti diversi sistemi biologici, psichici e sociali. Per identificare un dolore, ci vuole quindi di diversi criteri che si trovano in molteplici relazioni tra loro. E' alquanto stupido la ricerca della "causa", perchè una causa nel senso di lineare determinazione non esiste in sistemi complessi. Normalmente è un bel gratticapo di trovare gli elementi rilevanti di un certo dolore e di tralasciare quelli meno significativi per il caso. Ma proprio questo è richiesto per una terapia adatta. Non come ultimo è da tenersi conto, che contemporaneamente possono esistere diversi tipi di dolore che al cliente si manifestano come tutt'uno. Se durante la terapia cambia la qualità del dolore o si presenta un altro dolore è proprio espressione di questo fatto. Per il lavoro pratico è importante di tenere la tabellina come pro memoria che serve anzitutto a escludere il meno probabile e a includere il più probabile per poi andare avanti passo per passo, spesso anche a tentativi terapeutici. Per i dolori autoprotettivi acuti è importante di decifrare eventuali fonti esterne per poi dedurre delle implicazioni interne. Anche fattori psichici (p.es. paranoie ipocondriache) o sociali (p.es. maniachie sportive possono influire. Per i dolori cronici la fonte originale esterna è meno importante, perchè spesso non esiste più. Diventa più importante di scorire le aberrazioni funzionali, le degenerazioni strutturali e circoli viziosi che si sono istaurat e graziosi che si potrebbe creare per interromperli. © P. Forster & B. Buser

5 Strumenti anamnestici
Come primo approccio con il cliente si tenta di descrivere il dolore e le sue condizioni per poter tirare delle prime ipotesi patologiche. Il seguente schemino è abbastanza utile al principiante per potersi orientare nelle sei classi di dolori più frequenti. Lo eserciteremo di seguito. Da notare che diversi tipi di dolori possono esistere contemporaneamente. © P. Forster & B. Buser

6 Tipi di dolori e rimedi popolari
Avendo determinato il tipo di dolore, si trova abbastanza sicuramente un rimedio popolare efficace, come lo dimostra la seguente grafica. Facendo delle ricette magistrali, diventa abbastanza semplice, di preparare per un cliente il "Suo" medicamento. Certo che ci vuole un po di studio sulle sostanze e i dosaggi, ma si riesce bene senza università. Ce ne sono molte altre preparazioni, ma non volevo complicare le cose. Esempio: dolore di degenerazione tessutale con infiammazione latente cronica: Rimedi principali: • WOBENZYM N • Ung.Consolidae Rimedi adjuvanti: Fior di fieno Artigli del diavolo Aeth.Garofano Aeth. Incenso Ol.extr.Fl.Cannabis Tinct.Cannabis Esempio medicazione: Rp. WOBENZYM N D.S. 3x5 in fase acuta Ung.Consolidae Ol.extr.Fl.Cannabis Aeth.Garofano Aeth.Incenso D.S. spalmare 3xdì Harpagophyti Ribes niger D. Ad caps.0.25 gr S. 2 … 6 sera orale Come esercizio vi consiglio: Di studiare il ricettario iniziale sotto questo aspetto Di aggiungere all'esercizio di primo una qualche proposta per un rimedio (lasciate anche una parte all'intuito) © P. Forster & B. Buser

7 Che tipo di dolore I ? A) Si presenta in studio uno studente. Accusa dolori forti al ginocchio, ma è capace di camminare (anche se con fatica). La visita dimostra il ginocchio sinistro gonfio, arrossito. Indica di aver subito un trauma: giocando a pallone ha incassato un colpo con la scarpa di un avversario giocatore. Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? B) Si presenta in studio una Signora. Accusa attacchi di dolore fortissimi sulla guancia sinistra senza evidente motivo che spariscono dopo pochi minuti. E' stata dal dentista che non ha trovato nulla e il medico ha proposto di tagliare il nervo dolente. Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? © P. Forster & B. Buser

8 Che tipo di dolore II ? C) Si presenta in studio una Signora di 62 anni. Altezza corporea ca m, peso ca. 75 kg. Accusa die dolori di avvio mattutini per ca. 1/2 ora nella zona lombare. Anche se lavora troppo in giardino, la zona diventa dolente e una volta all'anno si cucca un "colpo della strega" senza evidente motivo. Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? D) Si presenta in studio un signore di 48 anni, snello e dinamico, impiegato di banca. Accusa dolori nella zona di spalla e nuca, specialmente verso sera, ogni tanto anche accompagnato di mal di testa. Va in palestra due volte la settimana per fare un po di stretching, che lo da di sollievo per quel momento. Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? © P. Forster & B. Buser

9 Che tipo di dolore III ? E) Si presenta in studio un signore di 48 anni, snello e dinamico, impiegato di banca. Accusa dolori nella zona di spalla e nuca, specialmente verso sera, ogni tanto anche accompagnato di mal di testa. Va in palestra due volte la settimana per fare un po di stretching, che lo da di sollievo per quel momento. Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? F) Si presenta in studio un signore artigiano con un terribile "colpo della strega"; quasi non è riuscito ad arrivarci. Indica di aver fatto una mossa "un po strana" ma neanche forzata. Oltre al dolore accusa anche una strana sensazione nella gamba destra: come "sentire tramite ovatta". Tenti di classificare il tipo di dolore? ……………………………………… Consiglio, suggerimenti? © P. Forster & B. Buser

10 Infiammazioni © P. Forster & B. Buser 19.09.2018
Le infiammazioni creano dolori per diverse stimolazioni di nocicettori: Mediatori infiammatori Residui di processi immunitari e acidulazione tessutale Pressioni di edemi Spasmi provenienti da riflessi (al dolore) vegetativi e somatici Come si vede sul grafico, ci sono tante possibilità di interventi farmacologici siano palliative siano curativi. Per deduzione si può immaginare altre tanto razionali con strumenti "di tatto" e di "parola / comportamento". Nella valutazione di un determinato dolore sono da tenere in considerazione i seguenti suggerimenti: il dolore stesso può mantenere un infiammazione per produzione di mediatori infiammatori autosufficiente iper- e iporegolazioni del sistema immunitario possono mantenere infiammazioni non necessarie Capacità esaurite di rigenerazione possono altretanto mantenere infiammazioni croniche "privo di senso. Un dolore può avere "più dimensioni" © P. Forster & B. Buser

11 "Spasmi" Spasmi sono delle contrazioni muscolari. Possono avere
diversi motivi: Mancanza di minerali, specialmente Ca (calcio) e/o Mg (Magnesio) Mancante microcircolazione nella regione spastica (minerali) Disfunzioni nervose (lesioni o disfunzioni centrali o periferiche) su muscoli striati (posturali o motori) o su muscoli lisci (vasali, viscerali, uterini, tracheali o altri). Stati "spastici" (nel senso del gergo, non accademico) sono molto divulgati in un tempo, dove tutti sono "stressati". Si ripercuotono dal tono muscolare "somatico" (molto teso) alla vasocostrizione (pressione sanguigna alta), dai crampi ai polpacci ai stati "maniacali" psichici. Questo tutto promuove e rinforza dolori. Aiuta parecchio un "training all'autonomia" (antistressante) e spesso mezzo grammo di Vitamina B6 al giorno. © P. Forster & B. Buser

12 Dolori neurogeni Dolori neurogeni in generale: AO, PB, OE, SB
Dolori neurogeni trovano la loro causa nel funzionamento dei neuroni stessi, p.es. nello "schiaccimento" di un disco vertebrale su un nervo (ernia del disco) o "sull'incastrarsi" di un nervo in tessuto connettivo lasso indurito (come nel "colpo della strega") o anche in stati "nevralgici" spesso poco chiare circa la loro genesi. Lo schemino sotto fa vedere una classificazione di dolori neuropatici cronici che rende bene l'idea di costanti "malfunzionamenti" nervosi che possono trovarsi su tutti livelli del sistema nervoso, dalla periferia fino al centrale.Normalmente non sono coinvolti originariamente Nocicettori Infiammazioni Per riflesso invece sono ben frequenti dei dolori "spastici" e dei dolori "irradiati" tramite la proiezioni del dolore "originale" nei dermatomeri. Molto spesso abbiamo poco e niente da offrire come rimedi. Ci troviamo in buona compagnia, perché la medicina accademica ne ha ancora di meno per questi casi. Dolori neurogeni in generale: AO, PB, OE, SB (antiossidanti, proteine bassomolecolari, oli essenziali, sostanze basiche) correggono stati di"circoli viziosi regolativi" o malnutrizioni che promuovono e/o sostengono dolori. Ma bisogna sapere, misurare e controllare esattamente cosa si sta combinando) Dolori specifici: mal di testa compl.B, B1, B3, B6, AP, Fe, Cr, PABA emicrania B6, E, Mg, Se, o-3 crampi Mg, B6, Na, Mn dolori muscolari, articolari BIO, AP neuropatie, parestesie compl.B, B1, B6, B12, AP, o-6, o-3, AL, LE, INO bruciore, torpidità B6 torpidità, formicolio BIO, AP sindrome del tunnel carpale B2, B3, B6, Mg, o-6 dolori cronici B1, B6, B12, C, E, Se, dl-FA © P. Forster & B. Buser

13 Riassunto Identificando bene il tipo di dolore si ha una buona base di partenza per rimediarlo. C'è da dire che ce ne sono tante forme di dolore cronico non così facili a decifrare: Mi ricordo di un cliente che da anni soffriva di una "malattia algesica" alla schiena. Era quasi immobile e disperato malgrado anche a interventi chirurgici nel midollo spinale. Consumava alte dosi (per forza) di morfine e altri medicamenti analgesici. Abbiamo messo un anno di lavoro terapeutico primo che era senza dolori e senza medicamenti. Se dovessi dire cosa l'ha "curato", dovrei mentire. Penso che era una combinazione di ca. una dozzina di sedute (ca. una la mese) di lavoro sul corpo combinato con rimedi come i sopra citati che sostituivano man mano le sue abituali, finchè potè lasciar via anche questi. Molto spesso, si guadagna la fiducia di un cliente essendo in grado di pacificare e rendere più rari le fasi del suo dolore. Questo è una buona premessa per una relazione terapeutica proficua per ambe due le parti. Quali sono le vostre domande e i vostri suggerimenti per Questa lezione? © P. Forster & B. Buser


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