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La crisi del Trecento.

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Presentazione sul tema: "La crisi del Trecento."— Transcript della presentazione:

1 La crisi del Trecento

2 La crisi demografica e le sue conseguenze economiche e sociali
La crisi del Trecento Presentazione a cura di Lauro Colasanti

3 La crisi demografica 200 600 1000 1200 1340 1400 1500 1600 ANNI ASIA
EUROPA ex URSS AFRICA AMERICA OCEANIA MONDO 170 31 12 26 1 252 200 158 44 13 30 11 257 600 134 22 24 16 208 1000 152 39 18 253 1200 258 49 17 48 2 400 1340 238 74 80 32 442 1400 201 52 68 375 1500 245 67 87 42 3 461 1600 338 89 113 578 Si deve osservare il calo della popolazione dopo il 1340 in tutto il mondo. Si nota che in Cina, Asia, però è già iniziato nel corso del 1200. Si sottolinea che il calo non riguarda affatto le Americhe. Ci si interroga sulle possibili cause di tale calo che riguarda l’Europa, l’Africa che si affaccia sul Mediterraneo e l’Asia. Quando viene fuori l’ipotesi della peste si va avanti. Fonte: M.Livi Bacci, Storia minima della popolazione mondiale, Bologna, il Mulino, 1998, p. 44 La crisi del Trecento

4 La crisi demografica Si deve osservare il calo della popolazione dopo il 1340 in tutto il mondo. Si nota che in Cina però è già iniziato nel corso del 1200. Si sottolinea che il calo non riguarda affatto le Americhe. Ci si interroga sulle possibili cause di tale calo che riguarda l’Europa, l’Africa che si affaccia sul Mediterraneo e l’Asia. Quando viene fuori l’ipotesi della peste si va avanti. La crisi del Trecento

5 Le cause del calo demografico
peste Nel l’Europa viene colpita da una grave epidemia Si descrive la peste e l’impatto sulla popolazione CALO DRASTICO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA Forte aumento della mortalità La crisi del Trecento

6 La peste: che cos’è e come si diffonde
La peste è una malattia provocata da un bacillo chiamato Pasteurella pestis, isolato nel a Hong Kong da un medico svizzero Il contagio è dovuto alla pulce dei ratti, che può venire in contatto con l’uomo trasmettendo il morbo; il passaggio avviene anche per via respiratoria Il bacillo si riproduce velocemente nelle ghiandole linfatiche, provocandone il caratteristico rigonfiamento a forma di “bubbone”, da cui il nome di “peste bubbonica” Si descrive la peste e l’impatto sulla popolazione La malattia dà febbre alta e allucinazioni, causando la morte del 60% dei contagiati La crisi del Trecento

7 Ipotesi sull’origine della peste e della sua diffusione
Le vie del contagio Si deve insistere sul carattere globale euro-asiatico, nord-africano della peste. Due ipotesi sull’origine della peste: Asia centrale e da lì verso est e verso ovest Dalla Cina e da lì verso ovest In Arabia è arrivata dall’Europa Mediterraneo o dall’Asia? Ipotesi sull’origine della peste e della sua diffusione La crisi del Trecento

8 Le vie del contagio La peste comparve nell’area del Mediterraneo verso la fine del e, come mostra la cartina, si diffuse gradualmente fino a raggiungere i paesi scandinavi e, nel , l’attuale Russia. Si descrive la diffusione della peste in Europa La crisi del Trecento

9 La peste: gli effetti sulla popolazione europea
Stime del calo della popolazione europea (in milioni) Si descrive sulla popolazione europea La crisi del Trecento

10 Stime sul calo della popolazione in Cina ed Egitto
In percentuali sul totale della popolazione Si descrive sulla popolazione in Cina e in Egitto NON SONO RIUSCITO A TROVARE ALTRI DATI EXTRAEUROPEI La crisi del Trecento

11 La rappresentazione della peste
In questa immagine la peste è raffigurata come una donna alata vestita di nero, che reca alla cinta una falce. Sul suo cavallo nero piomba all’improvviso sugli uomini impegnati in piacevoli svaghi, ignari del destino che li aspetta. La freccia del suo arco colpisce a caso, senza distinzione tra giovani e vecchi, ricchi e poveri. Si descrive la peste e l’impatto sulla popolazione La crisi del Trecento

12 Le cause del calo demografico
Bacillo della peste Rotte commerciali Densità pop. città peste Nel l’Europa viene colpita da una grave epidemia Si descrive la peste e l’impatto sulla popolazione CALO DRASTICO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA Forte aumento della mortalità La crisi del Trecento

13 La crisi demografica 200 600 1000 1200 1340 1400 1500 1600 ANNI ASIA
EUROPA ex URSS AFRICA AMERICA OCEANIA MONDO 170 31 12 26 1 252 200 158 44 13 30 11 257 600 134 22 24 16 208 1000 152 39 18 253 1200 258 49 17 48 2 400 1340 238 74 80 32 442 1400 201 52 68 375 1500 245 67 87 42 3 461 1600 338 89 113 578 Si ritorna ai dati demografici. Sebbene il calo della popolazione è dovuto soprattutto alla peste, si fa notare che la popolazione europea aveva raggiunto un tetto già all’inizio del Trecento e che già prima dell’epidemia ci fu un calo della poplazione europea. Fonte: M.Livi Bacci, Storia minima della popolazione mondiale, Bologna, il Mulino, 1998, p. 44 La crisi del Trecento

14 La crisi demografica Si ritorna ai dati demografici.
Sebbene il calo della popolazione è dovuto soprattutto alla peste, si fa notare che la popolazione europea aveva raggiunto un tetto già all’inizio del Trecento e che già prima dell’epidemia ci fu un calo della poplazione europea. La crisi del Trecento

15 The Population in Europe: 1300-1800
Si ritorna ai dati demografici. Sebbene il calo della popolazione è dovuto soprattutto alla peste, si fa notare che la popolazione europea aveva raggiunto un tetto già all’inizio del Trecento e che già prima dell’epidemia ci fu un calo della poplazione europea. The Estimated Populations of Later Medieval and Early Modern Europe Estimates by J. C. Russell (red) and Jan de Vries (blue) La crisi del Trecento

16 Population of Florence (Tuscany)
Date Estimated Urban Population 1300 100,000 1338 90,000 1349 36,000 1352 42,250 1373 60,000 1380 54,757 1427 37,225 1488 42,000 1526 70,000 Si ritorna ai dati demografici. Sebbene il calo della popolazione è dovuto soprattutto alla peste, si fa notare che la popolazione europea aveva raggiunto un tetto già all’inizio del Trecento e che già prima dell’epidemia ci fu un calo della poplazione europea. La crisi del Trecento

17 English Population Estimates 1088-1523: in Millions
Si ritorna ai dati demografici. Sebbene il calo della popolazione è dovuto soprattutto alla peste, si fa notare che la popolazione europea aveva raggiunto un tetto già all’inizio del Trecento e che già prima dell’epidemia ci fu un calo della poplazione europea. Ci si interroga sul perché di questo calo precedente alla peste. La crisi del Trecento

18 Il calo della produttività nell’agricoltura
ATTENZIONE: non sono dati reali, ma finzioni per far comprendere il fenomeno. Si riflette sui ritmi diversi di crescita della popolazione e della produzione. L’aumento della produzione non tiene dietro all’aumento della popolazione. La produttività decresce nel corso del Duecento (?): Non vengono introdotte nuove innovazioni tecnologiche. Vengono messi a coltura terreni sempre meno fertili. La crisi del Trecento

19 Le cause del calo demografico
peggioramento del clima che compromette i raccolti Bacillo della peste Rotte commerciali Densità pop. città calo della produttività dei terreni calo della produttività dei terreni inverni piovosi nel N. Europa ed estati secche nel S. peste malnutrizione carestie Nel l’Europa viene colpita da una grave epidemia malnutrizione La forbice tra domanda di beni alimentari e la loro offerta ripresenta lo spettro delle carestie Che si verificano in modo grave quando eventi concomitanti come i cambiamenti climatici fanno sentire i loro effetti. CALO DRASTICO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA Forte aumento della mortalità La crisi del Trecento

20 Le cause del calo demografico
peggioramento del clima che compromette i raccolti Bacillo della peste Rotte commerciali Densità pop. città calo della produttività dei terreni calo della produttività dei terreni inverni piovosi nel N. Europa ed estati secche nel S. peste malnutrizione carestie Nel l’Europa viene colpita da una grave epidemia malnutrizione Si introducono le guerre come ulteriore causa della diminuzione della popolazione. CALO DRASTICO DELLA POPOLAZIONE EUROPEA Forte aumento della mortalità guerre Molte guerre dopo 1290 Guerra dei Cent’anni La crisi del Trecento

21 Le conseguenze economiche della crisi
Calo della popolazione calo della domanda di generi alimentari calo dell’offerta di manodopera prezzi dei generi alimentari si abbassano prezzi dei generi alimentari si alzano Aumento dei salari e/o calo dei canoni agricoli SE calo della domanda di generi alimentari > calo dell’offerta di manodopera ALLORA i prezzi dei generi alimentari si abbassano SE calo della domanda di generi alimentari < calo dell’offerta di manodopera ALLORA i prezzi dei generi alimentari si alzano ATTENZIONE Cliccare sui riquadri per far comparire o scomparire le scritte. AZZERARE TUTTE LE SCRITTE PRIMA DI FAR PARTIRE LA PRESENTAZIONE. Si dovrebbe partire con tutti gli spazi vuoti e far trovare agli studenti le conclusioni Si può partire indifferentemente o dal calo dell’offerta della manodopera o dal calo della domanda di cereali calo della domanda di generi alimentari è maggiore del calo dell’offerta di manodopera calo dei prezzi dei generi alimentari La crisi del Trecento

22 Le conseguenze economiche della crisi
Calo della popolazione calo della domanda di merci calo dell’offerta di manodopera calo dei prezzi dei generi alimentari Aumento dei salari e/o calo dei canoni agricoli AGRICOLTURA Diminuisce arativo Aumenta pascolo, bosco, incolto. Allevamento brado; transumanza. Latticini, lana, carne. Piante ad uso industriale. Diffusione affitto e mezzadria Si esaminano le conseguenze nell’agricoltura e nella manifattura/commercio MANIFATTURA Crisi industria laniera Diffusione del lavoro a domicilio. Polarizzazione verso produzione di massa di bassa qualità o di lusso altamente specializzata. La crisi del Trecento

23 Le conseguenze sociali della crisi
Calo della popolazione calo della domanda di merci calo dell’offerta di manodopera calo dei prezzi dei generi alimentari Aumento dei salari e/o calo dei canoni agricoli Minori guadagni dei proprietari terrieri. Impoverimento della piccola-media nobiltà. Minore dipendenza servile Conseguenze sociali Tentativo dei ceti nobiliari di scaricare i costi della crisi sui contadini e sugli operai rivolte sociali nelle città e nelle campagne (Italia, Fiandre, Francia, Inghilterra) La crisi del Trecento

24 Le ribellioni sociali La crisi del Trecento
Presentazione a cura di Lauro Colasanti

25 Causa delle rivolte sociali
La coercizione e la violenza con cui i signori aumentano i canoni agricoli e impongono nuove corvées per cercare di limitare gli effetti della crisi. La volontà dei salariati di partecipare alla gestione delle organizzazioni comunali e delle corporazioni. Le imposizioni di tasse più alte per finanziare gli eserciti e la burocrazia. Gli sconvolgimenti sociali dovuti alle carestie e alle epidemie. Le devastazioni degli eserciti mercenari soprattutto in Francia. Discorso generali sulle conseguenze sociali La crisi del Trecento

26 La grande jacquerie del 1358
Poco dopo la dura sconfitta a Poitiers che obbliga i francesi a raccogliere molti soldi per pagare il riscatto del re. Quasi concomitante con la ribellione borghesi di Étienne Marcel. Interessò un vasta zona attorno a Parigi. Molti castelli vennero assaltati e incendiati. Repressa duramente nel sangue dai nobili. Un esempio di ribellione contadina La crisi del Trecento

27 Il tumulto dei Ciompi del 1378 a Firenze
Potere alle 7 arti maggiori. Altre 14 arti medie e piccole poter limitato. Arte della Lana: commercianti-imprenditori Ciompi = salariati. 1378 famiglie ghibelline si impossessano del potere signorile con appoggio popolare. Creazione di tre Arti del Popolo Minuto Serrata dei padroni dell’Arte della Lana Rottura fra Arti Minori e quelle del Popolo Minuto. 1382 scioglimento nuove Arti. Ristabilimento potere oligarchico guelfo. Un esempio di ribellione cittadina La crisi del Trecento

28 La guerra dei Cent’anni
La crisi del Trecento Presentazione a cura di Lauro Colasanti

29 La guerra dei Cent’anni
Francia Inghilterra Territori inglesi Territori re francese Ex-territori inglesi La crisi del Trecento

30 Le cause della guerra dei Cent’anni
Il re d’Inghilterra possedeva molti feudi in Francia, quindi in teoria era vassallo del re di Francia. Nella seconda metà del ‘200 e soprattutto dopo il con Filippo IV il Bello, i re francesi hanno cercato di limitare il potere dei feudatari e di unificare la Francia. Dopo a morte di Filippo IV il trono di Francia non trova un successore stabile e si trovano a contenderlo due discendenti: Filippo Vi e il re d’Inghilterra Edoardo III. Territori inglesi Territori re francese Ex-territori inglesi La crisi del Trecento

31 Le cause della guerra dei Cent’anni
Il conte delle Fiandre era vassallo del re di Francia. Le città manifatturiere e commerciali delle Fiandre temevano la pressione francese e erano più vicine al re d’Inghilterra. L’Inghilterra esportava molta lana grezza nelle Fiandre dove veniva lavorata. Nel 1302 la fanteria delle città di Ypres, Bruges e Gand sconfisse la cavalleria francese e limitò l’ingerenza francese. Ma nel 1328 l’insurrezione delle città fiamminghe contro il conte della Fiandre fu sedata dai francesi. Territori inglesi Territori re francese Ex-territori inglesi La crisi del Trecento

32 Le cause della guerra dei Cent’anni
Il re di Francia Filippo VI confisca i feudi inglesi nel nord della Francia. Edoardo III, re d’Inghilterra e duca d’Aquitania, nipote di Filippo IV il Bello, proclama il suo diritto alla corona francese e assume il titolo di re di Francia (1337). L’Inghilterra appoggia le città fiamminghe in rivolta contro il Conte delle Fiandre e il Re di Francia. Territori inglesi Territori re francese Ex-territori inglesi La crisi del Trecento

33 I principali eventi della guerra dei Cent’anni
1346 – Vittoria inglese a Crécy 1356 – Vittoria inglese a Poitiers Il re francese Giovanni II il Buono viene fatto prigioniero. 1360 – Pace di Brètigny Edoardo III rinuncia ai suoi diritti sul trono francese. Il re di Francia concede gran parte della Francia sud-occidentale. 1369 – Carlo V riprende la guerra I francesi adottano la tattica della guerriglia e riconquistano gran parte dei territori ceduti. 1377 – Crisi dinastica in Inghilterra 1392 – Crisi dinastica in Francia Con successiva guerra civile fra Armagnacchi e Borgognoni (fino al 1415). La crisi del Trecento

34 I principali eventi della guerra dei Cent’anni
1415 – Vittoria inglese a Azincourt Il duca di Borgogna si schiera dalla parte degli inglesi. 1420 – Trattato di Troyes Come genero di Carlo VI di Francia, Enrico V d’Inghilterra viene riconosciuto suo erede. Gran parte della Francia, inclusa Parigi è nelle mani inglesi. 1429 – Riscossa francese Sotto l’incitazione di Giovanna d’Arco, i francesi rompono l’assedio di Orléans e liberano Reims. 1435 – Pace di Arras Fine della guerra civile in Francia. 1453 – Fine della guerra Dopo che i francesi hanno riconquistato tutto il loro territorio tranne Calais. La crisi del Trecento

35 Caratteristiche della guerra dei Cent’anni
Si fanno vedere le immagini e si procede all’analisi dei cambiamenti delle tecnologie di guerra. Archi lunghi, Armi da fuoco Fine della cavalleria La crisi del Trecento

36 Conseguenze della guerra dei Cent’anni
Cambiano le tecniche di guerra. Diminuisce l’importanza della cavalleria. Vengono introdotte le armi da fuoco. Si forma un esercito permanente alle dipendenze dirette del sovrano. Cambiano i rapporti forza tra sovrani e nobiltà. I sovrani hanno bisogno di più soldi Tasse imposte ai sudditi. Prestiti dai grandi banchieri. Aumenta la burocrazia. Si definiscono i confini di Francia e Inghilterra Nasce un primo sentimento nazionale. La crisi del Trecento

37 La crisi dell’impero e del papato
Si passa all’evoluzione e alla decadenza delle grandi istituzioni universali dell’Europa Occidentale Cristiana. Benché non strettamente collegate, queste vicende possono essere inserite all’interno del periodo di crisi e caratterizzate come tali. Entrambe le crisi politiche istituzionali precedono quella demografica, soprattutto quella imperiale. La crisi del Trecento Presentazione a cura di Lauro Colasanti

38 La crisi dell’impero 1250 – Morte di Federico II di Svevia
Ultimo grande imperatore. Dopo di lui, Manfredi fu sconfitto nel 1266 da Carlo d’Angio, che mise fine anche al tentativo fatto due anni dopo da Corradino di Svevia di riprendere il potere nel sud Italia. 1273 – Rodolfo d’Asburgo eletto imperatore Con lui, e per i prossimi due secoli, il principio dell’elettività dell’imperatore prende il sopravvento sul principio ereditario. Dopo di lui furono eletti Enrico VII di Lussemburgo e Ludovico IV di Baviera, i quali cercarono senza successo di ristabilire il potere imperiale in Italia. L’impero si avvia a diventare sempre più un’entità tedesca, perdendo influenza in Italia e in Svizzera. Viene ripresa brevemente la figura di Federico II Si illustrano le vicende di Corrado IV, Manfredi e Corradino. La fine della dinastia Svevia. La fine dell’unione tra Regno Normanno e Impero. La presenza angioina in Italia. Si evidenzia il doppio principio elettivo ed ereditario per la scelta dell’imperatore. Si fa notare come gli imperatori successivi a Federico II hanno avuto una scarsa importanza Si accenna a Rodolfo per l’importanza futura della casa d’Asburgo e per lo spostamento dei loro domini dalla Svizzera all’Austria. Il tentativo di Enrico VII di ristabilire il potere in Italia. L’impero diventa un’entità esclusivamente tedesca. La crisi del Trecento

39 La crisi dell’impero 1356 – Bolla d’oro
L’imperatore Carlo IV di Lussemburgo fa approvare ai principi tedeschi la costituzione che stabiliva le regole per l’elezione dell’imperatore. 7 principi elettori 4 laici ecclesiastici Re di Boemia Arcivescovo di Treviri Conte del Palatinato Arcivescovo di Colonia Duca di Sassonia Arcivescovo di Magonza Marchese di Brandeburgo Con la Bolla d’oro anche formalmente l’elezione imperiale diventa una vicenda totalmente tedesca, senza nessuna ingerenza papale. La crisi del Trecento

40 Il conflitto tra Bonifacio VIII e Filippo IV il Bello
Papa dal 1295 al 1303 Filippo IV il Bello Re di Francia dal 1286 al 1314 1296 – bolla Clericis laicos Opposizione papale Bolla Ausculta fili 1302 – bolla Unam Sanctam 1303 – Morte di Bonifacio VIII Blocco delle decime Giurisdizione reale sui vescovi 1302 – Stati Generali 1303 – Accuse al papa di simonia e eresia. Schiaffo di Anagni. La crisi del Trecento

41 La cattività avignonese (1309- 1376)
Clemente V ( ), francese, trasferisce la sede papale ad Avignone. I sei papi successivi sono tutti francesi. Ampliamento delle dimensioni e della complessità della Curia. Annientamento dell’Ordine dei Templari da parte di Clemente V e Filippo IV ( ) Nel 1377, Gregorio XI riportò a Roma la sede papale. La crisi del Trecento

42 Lo scisma d’occidente 1378 – Elezione di Urbano VI
Sua elezione contestata dai prelati francesi. Nuovo conclave ed elezione del cardinale Roberto da Ginevra ad opera dei soli francesi. Due papi, due sedi: Roma e Avignone 1409 – Concilio di Pisa Deposizione di entrambi i papi ed elezioni di un altro. Tre papi 1414 – Concilio di Costanza L’importanza del partito conciliarista. Elezione di Martino V. Unico papa. La crisi del Trecento

43 Cronologia essenziale
La crisi del Trecento


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