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FORUM DELL’EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA

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Presentazione sul tema: "FORUM DELL’EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA"— Transcript della presentazione:

1 FORUM DELL’EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA
GROSSETO 26 GENNAIO 2013

2 FORUM DELL’EDUCAZIONE ECOLOGICA CONTINUA (EEC)
SI TRADUCE NEL LINGUAGGIO COMUNE IN AGGIORNAMENTO e F O R M A Z I O N E delle famiglie e dei servitori insegnanti

3 Prima di entrare nello specifico discorso ACAT proviamo a capire il significato delle parole che stiamo usando: FORUM e FORMAZIONE Che cosa significano?

4 LA PAROLA FORUM Deriva dal latino “FORUM” E significava nelle città romane: luogo che riassumeva in sé, consolidandole in uno spazio urbano altamente caratterizzato, tutte le funzioni politiche,amministrative, commerciali e religiose dell’organismo cittadino.

5 DA WIKIPEDIA I principali significati della parola FORUM sono: struttura informatica; luogo detto anche Foro(Romano – Appio – Claudio); occasione d’incontro delle più importanti esperienze di un determinato settore ……. Ed altri……..

6 E’ QUESTO CHE CI INTERESSA
IL PUNTO N. 3 OCCASIONE D’INCONTRO DELLE PIU’ IMPORTANTI ESPERIENZE DI UN DETERMINATO SETTORE E’ QUESTO CHE CI INTERESSA

7 Dal dizionario italiano:
PARLIAMO ADESSO DELLA F O R M A Z I O N E Dal dizionario italiano: ATTO IN CUI SI FORMA QUALCOSA

8 Il concetto di formazione
Ha molteplici significati ed è usato in diverse discipline. La formazione non è un insieme di nozioni contenute in un cassetto ma al contrario è il risultato di un piano formativo organico che tende a strutturare, solidificare e rinforzare in maniera completa

9 LA FORMAZIONE COME PROCESSO NELL’EVOLUZIONE TEMPORALE
La formazione è un processo di comunicazione più evoluto e più complesso che si sviluppa tra due o più soggetti. Affinchè avvenga questo processo è necessaria la presenza del”formatore” e del “formando” Tra i due si elabora una comunicazione che durerà fino alla reale assimilazione dei contenuti.

10 LA FORMAZIONE COME CULTURA DEL PENSIERO
Si forma a pensare, si forma alla pace, si forma all’ecologia, questo significa che formare è fare soprattutto cultura, solo con la conoscenza si possono battere le catastrofi che derivano dall’ignoranza. La formazione è lo scambio della conoscenza.

11 IL CONCETTO DI FORMAZIONE PERMANENTE
E’ quello per cui non si dovrebbe mai smettere di studiare. Il mondo va avanti, le cose cambiano, la tecnologia progredisce, la politica si trasforma e il campo dello scibile umano è enorme rispetto alla nostra capacità di immagazzinare e memorizzare. Non si finisce mai di imparare.

12 IL CONCETTO DI FORMAZIONE CONTINUA
La formazione continua ha lo scopo di qualificare e riqualificare tutte quelle persone che vogliono stare al passo con i tempi, sempre aggiornati e qualificati, pronti per il mercato e la società che cambiano.

13 ABBIAMO COSI’ STABILITO CHE FORUM DELLA FORMAZIONE VUOL DIRE
Luogo d’incontro dove si scambiano opinioni e conoscenze sugli argomenti che interessano e che sono utili all’aggiornamento.

14 E QUANDO PARLIAMO DI FORMAZIONE ECOLOGICA-SOCIALE CONTINUA?
LA METODOLOGIA DEI CLUB ALCOLOGICI TERRITORIALI INTRODUCE UNA DIFFERENZA SOSTANZIALE: MENTRE NELLA FORMAZIONE TRADIZIONALE ESISTE UN FORMATORE E UN FORMANTE NELL’ACAT L’UNO DIVIENE L’ALTRO E LE FAMIGLIE DEVONO DIVENIRE LE PROTAGONISTE DELLA LORO FORMAZIONE E DELLE COSE DI CUI PARLANO E QUANDO PARLIAMO DI FORMAZIONE ECOLOGICA-SOCIALE CONTINUA?

15 FORMAZIONE ECOLOGICA-SOCIALE CONTINUA
La formazione è sicuramente uno dei campi in cui il prof. Hudolin ha mostrato appieno la sua genialità, precorrendo i tempi, rendendo praticabile un processo formativo comune a persone con background culturali molto diversi tra loro, esaltando il valore dell’apprendimento esperienziale, intuendo che la sistemicità e l’omogeneità della formazione avrebbero costituito la rete di connessione del sistema dei Club. 15

16 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE CONTINUA
L’aggiornamento dei Servitori-Insegnanti, e delle famiglie dei Club è continuativo e centrato su aspetti specifici delle problematiche alcolcorrelate, dell’evoluzione dell’approccio e soprattutto del processo di crescita della vita dei CAT e della Comunità. La sua finalità è quella di far acquisire nuove conoscenze e rinnovare quelle superate. Inoltre, mira a migliorare le capacità umane e professionali, facendo maturare comportamenti e competenze in un processo di apprendimento attivo in cui il sapere esperienziale rende docenti e formandi formatori di se stessi e degli altri in maniera paritetica e scambievole. 16

17 CHI PROMUOVE LA FORMAZIONE CONTINUA?
Il Centro Alcologico Territoriale Funzionale, il quale va concepito “non come una istituzione o una struttura, ma come l’insieme coerente e finalizzato delle risorse che in una comunità locale sono a disposizione dei programmi per l’approccio ai problemi alcol-correlati e complessi” (Vladimir Hudolin)

18 CENTRO ALCOLOGICO COME PONTE TRA “PUBBLICO” E “PRIVATO”
Favorire la realizzazione, in linea con l’approccio ecologico- sociale e gli interessi dei club, di programmi di prevenzione primaria; Favorire il processo di territorializzazione dei Club e l’attivazione di nuovi servitori-insegnanti; Attivare iniziative per la formazione e l’aggiornamento dei servitori-insegnanti; Curare la formazione di base e l’aggiornamento delle famiglie dei Club, la sensibilizzazione delle famiglie della comunità locale e la sensibilizzazione di gruppi specifici della comunità attraverso le scuole alcologiche territoriali;

19 CENTRO ALCOLOGICO COME PONTE TRA “PUBBLICO” E “PRIVATO”
Attivare la raccolta e l’elaborazione dei dati sull’attività dei club, realizzare studi e ricerche sulle problematiche specifiche del programma; Organizzare la raccolta di documentazione inerente l’approccio ecologico- sociale ai problemi alcol-correlati e complessi; Curare le attività editoriali descrivendo e pubblicizzando le attività svolte; Curare l’attività bibliotecaria; Organizzare la supervisione dei programmi alcologici territoriali, ecc. Accanto a questi settori se ne possono organizzare anche altri o possono essere formati gruppi di lavoro ad hoc. I singoli settori preparano i programmi di lavoro e per ogni programma si organizza un gruppo di lavoro.

20 Corso di Sensibilizzazione Scuole Alcologiche Territoriali I Modulo
SERVITORI INSEGNANTI FAMIGLIE DEI C.A.T S.I. e FAMIGLIE insieme FAMIGLIE NELLA COMUNITA’ FORMAZIONE DI BASE Corso di Sensibilizzazione Scuole Alcologiche Territoriali I Modulo Scuole Alcologiche Territoriali III Modulo AGGIORNAMENTO Corso di Aggiornamento Corsi Monotematici Scuole Alcologiche Territoriali II Modulo Convegni Congressi Interclub FORMAZIONE PERMANENTE Autosupervisione Corso avanzato PERFEZIONAMENTO Corso di Perfezionamento (Scuola delle 300 ore) 20

21 21

22 PROPOSTA DEL CALENDARIO IMPEGNI 2013 Da parte del CATF
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO 2°Modulo 18/ ° Modulo ° Modulo °Modulo Corso Sensibilizz. (Azelio –Violenza) Interclub Follonica 2gg Monotematico 26/01 FORUM (casi complessi) GIUGNO LUGLIO/AGOSTO SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE 1° Modulo ° Modulo 3° Modulo 1° Modulo Interclub Sabato Aggior.nto ° Modulo (Nuovi Corsisti) DICEMBRE Interclub degli auguri

23 RIASSUMENDO FORUM DELL'EEC 1 CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE
SCUOLE DI PRIMO MODULO 5 SCUOLE DI SECONDO MODULO 2 SCUOLE DI TERZO MODULO SABATO DI AGGIORNAMENTO CORSO MONOTEMATICO INTERCLUB 3

24 GRUPPO 1: Amalia, Andrea, Anna, Giuseppe, Flavio, Marino, Patrizia, Franca, Patrizia, Claudio, Tecla, Tina, Alda Dobbiamo intensificare le scuole di 3° modulo, unico mezzo per entrare nella comunità. Rendere più visibile l’associazione e fare entrare nuove famiglie Forse, i S. I. non fanno un lavoro sufficiente per far partecipare le famiglie alle varie attività delle ACAT Sarebbe necessario tornare ad essere visibili sulla carta stampata, costantemente; con brevi trafiletti illustrativi sulla nostra attività (ambulatorio, SERT, ecc.) Dato che i problemi complessi sono in aumento, i servitori insegnanti hanno necessità di essere formati costantemente sull’argomento.  

25 GRUPPO 2: Rita, Beppe C., Elena, Lina, Emilio, Norma, Alessandro, Sorin, Tiziana, Patrizia Il corso di sensibilizzazione, serve a formare anche i famigliari solidali, sopratutto a Follonica Ogni Club dovrebbe organizzare una scuola di 3° modulo nel 2013, uno anche a Ribolla Bisogna formare tutti i membri dei Club a partecipare con maggiore regolarità a tutte le iniziative dei Club Si fa notare che il Club non si riunisce nei giorni festivi e che c’è bisogno di vicinanza alle persone sole  

26   GRUPPO 3: Maurizio, Franco, Josè, Rita, Ana Maria, Carla, Francesco, Eleonora, Elisabetta, Ivana. Approccio della famiglia: riuscire a coinvolgere tutta la famiglia Importanza della scuola di 3° modulo per comunicare alla comunità il lavoro dei Club Ricaduta del club: come affrontare questo tipo di situazioni  


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