Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS 1.000 ore 2012
Ospedali: collocazione, struttura, caratteristiche, rischi in ambiente ospedaliero Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali I determinanti dello stato di salute, stili di vita, alimenti, alcool, tabacco e droghe Epidemiologia delle malattie Modalità di insorgenza delle malattie Promozione della salute e prevenzione delle malattie: prevenzione primaria, secondaria (screening) e terziaria Contaminanti e prevenzione del rischio; tossinfezioni, avvelenamenti, additivi Prevenzione delle infezioni: responsabilità dell'OSS un ospedale ed in assistenza domiciliare Uso dei DPI in riferimento alle principali malattie infettive in ambiente comunitario Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS ore 2012 30/03/16 1
2
Definizione di igiene degli alimenti:
quell'insieme di precauzioni che dovrebbero essere adottate durante la produzione, manipolazione e distribuzione degli alimenti affinché il prodotto destinato all'uomo sia soddisfacente, innocuo e salutare 30/03/16 2
3
Uomo Donna sottopeso < 20 < 18,7 normopeso 20 - 25 18,7 – 23,8
Il rapporto tra peso e altezza come indice di obesità Peso corporeo in kg (Altezza in metri)2 Il Body Mass Index (BMI) è uguale a: Uomo Donna sottopeso < 20 < 18,7 normopeso 18,7 – 23,8 sovrappeso 25,1 – 29,9 23,9 – 29,9 obeso ≥ 30 Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS ore 2012 30/03/16 3
4
Gli additivi alimentari: secondo la direttiva CEE 89/107 si definiscono come: "qualsiasi sostanza normalmente non consumata come alimento in quanto tale e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, trasformazione, preparazione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere che diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti, direttamente o indirettamente". Si distinguono tre tipi di additivi: Additivi che aiutano a preservare la freschezza degli alimenti: conservanti, che rallentano la crescita di microbi, e antiossidanti, che prevengono i fenomeni di irrancidimento. Additivi che migliorano le caratteristiche sensoriali degli alimenti: coloranti, addensanti, emulsionanti, dolcificanti, esaltatori di sapidità. Additivi tecnologici, usati per facilitare la lavorazione degli alimenti ma che non hanno una specifica funzione nel prodotto finale (definiti anche adiuvanti): agenti anti-schiuma, anti-agglomeranti ecc. 30/03/16 4
5
i contaminanti naturali sono micro-organismi o loro tossine
I contaminanti alimentari: sono costituiti da sostanze estranee alla composizione naturale dell’alimento o da un microrganismo dannoso. I contaminanti alimentari possono essere suddivisi in contaminanti naturali e contaminanti chimici. i contaminanti naturali sono micro-organismi o loro tossine i contaminanti chimici sono gli additivi stessi (vedi prima) che salvo alcuni casi non hanno effetti sulla salute umana pesticidi, fitofarmaci, erbicidi, fertilizzanti, metalli pesanti (mercurio, piombo, cadmio), farmaci per uso veterinario (ormoni steroidei), contaminanti da contenitori (plastica PET) e tipo di cottura 30/03/16 5
6
Alcune definizioni nel rapporto alimento / malattia
Infezione alimentare, quando il microrganismo penetra nel corpo dell’uomo e direttamente provoca la malattia. (es. salmonellosi, brucellosi, epatite virale A, tifo, colera ecc.); Intossicazione, malattia dovuta alla presenza di tossine già preformate indipendentemente dalla presenza o meno, al momento dell'ingestione, dei germi produttori della tossina (ad esempio intossicazioni da stafilococco aureo e clostridio botulino ecc.); Tossinfezione, malattia dovuta alla presenza di microrganismi vivi, non uccisi da cotture o da trattamenti di conservazione che, moltiplicandosi nel corpo umano, producono tossine 30/03/16 6
7
Batteri e alimenti veicoli di infezione Bacillus cereus: riso, carne
Campylobacter jejuni: pollo, tacchino Clostridium botulino: conserve alimentari clostridim perfringens: carni varie salmonella: uova, pollame, volatili vibrio (colerae e parahaemoliticus): prodotti ittici (cozze, vongole) staphilococco aureus: tutti i tipi di carne, prodotti ittici yersinia enterocolitica: carne suina, volatili, latte 30/03/16 7
8
Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS 1.000 ore 2012
Ospedali: collocazione, struttura, caratteristiche, rischi in ambiente ospedaliero Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali I determinanti dello stato di salute, stili di vita, alimenti, alcool, tabacco e droghe Epidemiologia delle malattie Modalità di insorgenza delle malattie Promozione della salute e prevenzione delle malattie: prevenzione primaria, secondaria (screening) e terziaria Contaminanti e prevenzione del rischio; tossinfezioni, avvelenamenti, additivi Prevenzione delle infezioni: responsabilità dell'OSS in ospedale ed in assistenza domiciliare Uso dei DPI in riferimento alle principali malattie infettive in ambiente comunitario Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS ore 2012 30/03/16 8
9
Tipi di responsabilità:
Civile Penale Disciplinare Responsabilità per: Azioni Omissioni Dovute a: Imprudenza Imperizia Negligenza
10
Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS 1.000 ore 2012
Ospedali: collocazione, struttura, caratteristiche, rischi in ambiente ospedaliero Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali I determinanti dello stato di salute, stili di vita, alimenti, alcool, tabacco e droghe Epidemiologia delle malattie Modalità di insorgenza delle malattie Promozione della salute e prevenzione delle malattie: prevenzione primaria, secondaria (screening) e terziaria Contaminanti e prevenzione del rischio; tossinfezioni, avvelenamenti, additivi Prevenzione delle infezioni: responsabilità dell'OSS un ospedale ed in assistenza domiciliare Uso dei DPI in riferimento alle principali malattie infettive in ambiente comunitario Piero Salvadori - Epidemiologia e Igiene - OSS ore 2012 30/03/16 10
11
Definizione di DPI Si intende per dispositivo di protezione individuale (DPI) qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo Riferimenti normativi Testo coordinato D.Lgs. 04/12/1992 n. 475 e D.Lgs. 02/01/1997 n.10 • D.Lgs. 9 aprile 2008 , n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
12
ELENCO DPI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
Tipologia 1. guanti chirurgici sterili senza polvere 2. guanti monouso non sterili senza polvere 3. guanti monouso sterili senza polvere 4. guanti in gomma senza polvere 5. guanti resistenti al taglio (sterili per procedure cruente di sala operatoria o riduzione manuale dei tessuti anatomici per l’esame istologico; non sterili per operazioni di raccolta rifiuti sanitari, lavaggio ferri chirurgici taglienti/pungenti) 6. guanti a manica lunga per ostetricia sterili senza polvere 7. mascherina a quattro strati in TNT 8. filtranti facciali FFP2 con / senza valvola espiratoria 9. filtranti facciali FFP3 con/senza valvola espiratoria 10. occhiali a oculare singolo 11. occhiali panoramici a maschera 12. visiera 13. copricapo integrale in TNT 14. cuffia con elastico latex free 15. cappellino in TNT con fettuccia e lacci 16. grembiuli impermeabili 17. camici in TNT CON rinforzo frontale e delle maniche sterili 18. camici in TNT sterili e non sterili 19. sovrascarpe in PVC antiscivolo 20. gambali impermeabili 21. tute integrali
13
Protezione Vie Respiratorie
Mascherina chirurgica Assistenza a pazienti con sospetta malattia trasmissibile per via aerea/droplet (sindrome influenzale, varicella, morbillo). Attività per le quali esista la possibilità di generare spruzzi o schizzi di sangue o di altri fluidi corporei. Attività tecniche e amministrative di Supporto Maschera FFP2/FFP3 Assistenza di pazienti affetti o sospetti di patologia trasmissibile per via aerea Trattamento di campioni biologici contenenti batteri o virus Riscontri diagnostici su cadavere con sospetta patologia infettiva a trasmissione aerea (Creutzfeld Jacob) Classe 1 (P1 o FFP1) per proteggere dalle particelle solide grossolane senza tossicità specifica Classe 2 (P2 o FFP2) contro gli aerosol solidi e/o liquidi indicati come pericolosi o irritanti Classe 3 (P3 o FFP3) contro gli aerosol solidi e/o liquidi tossici .
14
Protezione degli occhi
Schermi facciali o Occhiali ad oculare singolo • Esecuzione e assistenza durante gli interventi chirurgici, medicazioni, rachicentesi • Prelievi ematici, incanalamenti venosi e arteriosi • Assistenza a pazienti potenzialmente infetti con patologie trasmissibili per via mucosa o oculare • Assistenza a pazienti odontoiatrici
15
Protezione delle mani Guanti monouso in PVC o materiale sintetico senza polvere • In caso di basso rischio biologico: • Visite ai pazienti (contatto con cute e mucose) • Normale routine di laboratorio • Manovre non invasive • Igiene del paziente • Pulizia e riordino unità letto • Pulizia ambiente di lavoro odontoiatrici Guanti antitaglio • Taglio di pezzi anatomici in sala settoria e laboratori di anatomia patologica • Decontaminazione e lavaggio di strumentario chirurgico
16
Protezione del corpo Camice in TNT chiuso al collo e ai polsi • Attività su pazienti che possono produrre spruzzi o aerosol di liquidi biologici • Sala settoria Grembiule in PVC a protezione anteriore • Lavaggio ferri chirurgici, svuotamento di contenitori ripieni di liquidi, lavaggio endoscopi etc.
17
Protezione dei piedi • Calzari/Gambali monouso in TNT – PVC antiscivolo Esecuzione e/o assistenza negli interventi di chirurgia maggiore es. urologia, ginecologia, chirurgia addominale .
18
Protezione del capo • Cuffia in TNT con elastici latex-free Esecuzione o Assistenza negli interventi chirurgici, manovre asettiche, assistenza a pazienti con sospetta o accertata patologia trasmissibile .
19
E ora… Non resta che studiare …..
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.