La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

L’appello: evoluzioni normative e giurisprudenziali

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "L’appello: evoluzioni normative e giurisprudenziali"— Transcript della presentazione:

1 L’appello: evoluzioni normative e giurisprudenziali
L’appello: evoluzioni normative e giurisprudenziali. Le tecniche redazionali degli atti introduttivi Relatore: Avv. Prof. Raffaella Muroni Docente di diritto processuale civile Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Moderatore: Avv. Massimo Palazzi Busto Arsizio, 3 marzo 2016 21/09/2018

2 L’APPELLO MEZZO DI GRAVAME PER ECCELLENZA
INNANZI A GIUDICE DIVERSO E “SUPERIORE” A QUELLO CHE HA PRONUNCIATO LA SENTENZA GRAVATA ORIGINI NEL DIRITTO POSTCLASSICO 21/09/2018

3 APPELLO MODERNO NATO NEL XVII SECOLO
L’APPELLO APPELLO MODERNO NATO NEL XVII SECOLO FUSIONE TRA DUE RIMEDI IN ORIGINE ESPERIBILI AVVERSO LA SENTENZA: QUERELA NULLITATIS (ERRORES IN PROCEDENDO) E APPELLO (ERRORES IN JUDICANDO) CONTROLLO DELLA SENTENZA APPELLATA IN RITO e NEL MERITO PRINCIPIO DI CONVERSIONE DEI MOTIVI DI NULLITA’ IN MOTIVI DI IMPUGNAZIONE (ART. 161 CO. 1 C.P.C.) 21/09/2018

4 L’APPELLO FUNZIONE: INTRODURRE UN SECONDO GRADO DI GIUDIZIO DI MERITO PER RIESAMINARE (TENDENZIALMENTE) LO STESSO OGGETTO DEL PRIMO GRADO AL FINE DI RIPARARE AI POSSIBILI ERRORI DELLA SENTENZA APPELLATA IL CD. DOPPIO GRADO DI GIUDIZIO NON HA PERO’ UN PRESIDIO COSTITUZIONALE 21/09/2018

5 L’APPELLO: caratteri GRAVAME DEVOLUTIVO:
SI DEVOLVE AL GIUDICE D’APPELLO (SIA PUR NEI LIMITI DELLA RICHIESTA DI RIESAME DESUMIBILE DALL’APPELLO E DAL COMPLESSO DEI MOTIVI) LA STESSA CONTROVERSIA GIA’ DECISA DAL GIUDICE DI PRIMO GRADO OGGETTO DELLA COGNIZIONE DEL GIUDICE DI APPELLO E’ (TENDENZIALMENTE E VIRTUALMENTE) IDENTICO A QUELLO CONOSCIUTO DAL GIUDICE DI PRIMO GRADO TEMPERAMENTO NELL’ONERE DELL’APPELLANTE DI INDICARE I MOTIVI SPECIFICI DI APPELLO. (ART. 342) 21/09/2018

6 L’APPELLO: caratteri GRAVAME SOSTITUTIVO:
LA SENTENZA DI APPELLO SI SOSTITUISCE IN OGNI CASO (ANCHE SE DI RIGETTO) A QUELLA IMPUGNATA NELLA DEFINIZIONE DELLA CONTROVERSIA (SIA PUR NEI LIMITI IN CUI HA OPERATO L’EFFETTO DEVOLUTIVO) L’AMPIEZZA DELL’EFFETTO DEVOLUTIVO INCIDE SULL’AMPIEZZA DI QUELLO SOSTITUTIVO LA SOSTITUZIONE SARA’ INFATTI SOLO PARZIALE SE NON IMPUGNATI CAPI DI DOMANDA SCINDIBILI DA QUELLI APPELLATI (COESISTENZA DELLE DUE SENTENZE) 21/09/2018

7 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
L’OGGETTO DEL GIUDIZIO DI APPELLO E’ SOLO VIRTUALMENTE IDENTICO A QUELLO DEL PRIMO GRADO VI SONO CASI IN CUI: 1) E’ PIU’ LIMITATO L’OGGETTO DELLA DECISIONE 2) L’OGGETTO DELLA DECISIONE E’ UGUALE MA LA COGNIZIONE DELLE QUESTIONI DA RISOLVERE E DA RIESAMINARE E’ PIU’ LIMITATA 21/09/2018

8 LA NOZIONE DI CAPO O PARTE DI SENTENZA
TESI CHIOVENDA CAPO DI SENTENZA SU OGNI DOMANDA (TOT CAPITA TOT SENTENTIAE) TESI CARNELUTTI CAPO DI SENTENZA SU OGNI QUESTIONE 21/09/2018 8

9 LA NOZIONE DI CAPO O PARTE DI SENTENZA
Deve essere chiara la differenza tra: DOMANDA deduce DIRITTO SOGGETTIVO/STATUS/RAPPORTO GIURIDICO CD. FONDAMENTALE QUESTIONE sono le singole QUESTIONI DI FATTO E DI DIRITTO che si pongono al giudice SOLO LE DOMANDE INDIVIDUANO L’OGGETTO DEL GIUDIZIO E DEL GIUDICATO. LE QUESTIONI SONO SEMPRE RISOLTE INCIDENTER TANTUM 21/09/2018 9

10 LA STRUTTURA DELLA SENTENZA
NELLA MOTIVAZIONE vengono risolte tutte le QUESTIONI (DI FATTO E DI DIRITTO) NEL DISPOSITIVO vengono decise tutte le DOMANDE cumulate dall’attore ed in via riconvenzionale dal convenuto e anche verso il terzo chiamato o tra convenuti (cd. domanda incidente) I giudici reinterpretano spesso le conclusioni delle parti poiché distinguono tra vere e proprie domande e mere questioni, queste ultime risolte solo in motivazione 21/09/2018 10

11 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
CASI DI PIU’ LIMITATA COGNIZIONE DELLE QUESTIONI RISOLTE PER CIASCUN CAPO DI SENTENZA SU DOMANDA IL RIESAME E’ LIMITATO ALLE QUESTIONI CENSURATE CON I SINGOLI MOTIVI DI APPELLO ART. 342: ONERE DI SPECIFICAZIONE DEI MOTIVI DI APPELLO (ANTE E POST NOVELLA 2012) 21/09/2018

12 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
LA FUNZIONE DEI MOTIVI SPECIFICI DI APPELLO DEVOLVERE AL GIUDICE DI APPELLO LE SINGOLE QUESTIONI RISOLTE DALLA SENTENZA GRAVATA AI FINI DELLA STATUZIONE SU OGNI CAPO DI DOMANDA L’EFFETTO SOSTITUTIVO PUO’ QUINDI ESSERE PUR SEMPRE TOTALE NONOSTANTE LA PARZIALE DEVOLUZIONE DELLA COGNIZIONE SVOLTA IN PRIMO GRADO 21/09/2018

13 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
GRADO DI SPECIFICITA’ DEI MOTIVI DI APPELLO INDIVIDUAZIONE SINGOLE QUESTIONI DA CENSURARE OGGETTO DEL MOTIVO DI APPELLO E’ LA SINGOLA QUESTIONE DECISA E COSI’ DEVOLUTA AL GIUDICE ATTO DI APPELLO DIVIENE ALLORA ATTO DI CENSURA ARTICOLATO SULLE SINGOLE QUESTIONI DI FATTO E DI DIRITTO RISOLTE DAL GIUDICE IN MODO SCORRETTO 21/09/2018

14 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
ONERE PER L’APPELLANTE: TEMPERAMENTO ALLA FUNZIONE DEVOLUTIVA DELL’APPELLO NON PIÙ CONSIDERATO CON FUNZIONE DI MERO RIESAME DELLA CONTROVERSIA DECISA IN PRIMO GRADO (CASS. SEZ. UN /2005: NON PIÙ SUFFICIENTE MERA GENERICA DENUNZIA DELL’INGIUSTIZIA DEI CAPI DELLA SENTENZA IMPUGNATA) RIBADITA DA CASS. SEZ. UN. 8 FEBBRAIO 2013 N. 3033: VALORIZZANO LA NATURA RESCINDENTE ANCHE DELL’APPELLO QUALE IMPUGNAZIONE DI SENTENZA 21/09/2018

15 L’EFFETTO DEVOLUTIVO DELL’APPELLO: GLI ARTT. 342 E 346 C.P.C.
Cass. SEZ. UN. 8 FEBBRAIO 2013 n. 3033 Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d' appello non può più dirsi, come un tempo, un riesame pieno nel merito della decisione impugnata (novum judicium), ma ha assunto le caratteristiche di una impugnazione a critica vincolata (revisio prioris instantiae). 21/09/2018

16 LA NUOVA FORMA-CONTENUTO DELL’ATTO DI APPELLO IN FUNZIONE DEL “FILTRO”
ESEGESI ART. 342 C.P.C. NOVELLATO VIENE MENO IL RIFERIMENTO AI “MOTIVI SPECIFICI” DI APPELLO (la cui mancanza censurata dalla giurisprudenza recente con la inammissibilità) TUTTAVIA APPELLO “DEVE ESSERE MOTIVATO” PORTATA NON PROPRIAMENTE INNOVATIVA Si deve continuare a strutturare l’appello per i singoli motivi, sia pur “aperti”

17 LA NUOVA FORMA-CONTENUTO DELL’ATTO DI APPELLO IN FUNZIONE DEL “FILTRO”
Art. 342 (Forma dell’appello) I. L'appello si propone con citazione contenente [l’esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell’impugnazione nonché] le indicazioni prescritte dall'articolo 163. L'appello deve essere motivato. La motivazione dell'appello deve contenere, a pena di inammissibilità: 1) l'indicazione delle parti del provvedimento che si intende appellare e delle modifiche che vengono richieste alla ricostruzione del fatto compiuta dal giudice di primo grado; 2) l'indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione della legge e della loro rilevanza ai fini della decisione impugnata.

18 LA NUOVA FORMA-CONTENUTO DELL’ATTO DI APPELLO IN FUNZIONE DEL “FILTRO”
ESEGESI ART. 342 C.P.C. NOVELLATO: APPELLO MOTIVATO A PENA DI INAMMISSIBILITÀ LA NORMA PRECISA I “MOTIVI”, “APERTI” SÌ, MA DEFINITI PER “TIPO” A) INDICARE LE PARTI DEL PROVVEDIMENTO CHE SI INTENDONO IMPUGNARE PARTI SENTENZA= SINGOLI PASSAGGI MOTIVAZIONALI=CAPI SU QUESTIONI

19 LA NUOVA FORMA-CONTENUTO DELL’ATTO DI APPELLO IN FUNZIONE DEL “FILTRO”
ESEGESI ART. 342 C.P.C. NOVELLATO b) “…. INDICARE LE MODIFICHE CHE VENGONO RICHIESTE ALLA RICOSTRUZIONE DEL FATTO COMPIUTA DAL GIUDICE DI PRIMO GRADO - ERRORI NEL GIUDIZIO DI FATTO c) INDICAZIONE DELLE CIRCOSTANZE DA CUI DERIVA LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE - ERRORI NEL GIUDIZIO DI DIRITTO d) E RILEVANZA DI TALI ERRORI NELLA DECISIONE CENSURATA

20 ESEMPIO (onere sub a) DOMANDA PAGAMENTO CORRISPETTIVO APPALTO ECCEZIONI DEL CONVENUTO: ESISTENZA VIZI CONTROECCEZIONE ATTORE: - DECADENZA (DALLA SCOPERTA) Sentenza: rigetta la domanda riconoscendo sia la tempestività della denuncia dei vizi sia l’esistenza dei vizi ATTORE E’ SOCCOMBENTE SU DOMANDA E SU DUE QUESTIONI: QUALI “PARTI” DELLA SENTENZA DEVE INDICARE EX 342 NOVELLATO?

21 ESEMPIO (onere sub b) DOMANDA PAGAMENTO CORRISPETTIVO APPALTO
ECCEZIONI DEL CONVENUTO: ESISTENZA VIZI CONTROECCEZIONE ATTORE: - DECADENZA (DALLA SCOPERTA) Sentenza: rigetta la domanda riconoscendo sia la tempestività della denuncia dei vizi sia l’esistenza dei vizi “…. INDICARE LE MODIFICHE CHE VENGONO RICHIESTE ALLA RICOSTRUZIONE DEL FATTO COMPIUTA DAL GIUDICE DI PRIMO GRADO” ONERE APPELLANTE DI INDICARE DIVERSO DIES A QUO PER DECADENZA E LE ARGOMENTAZIONI IN FATTO PER LE QUALI NON ESISTONO I VIZI

22 ESEMPIO sub c) e d) DOMANDA RISARCIMENTO DANNI DA ILLECITO EXTRACONTRATTUALE ECCEZIONI DEL CONVENUTO: PRESCRIZIONE QUINQUIENNALE CONTROECCEZIONE ATTORE: FATTISPECIE DI REATO ERGO EX ART C.C. PRESCRIZIONE UGUALE A QUELLA DEL REATO Sentenza: rigetta la domanda per prescrizione breve “…INDICAZIONE DELLE CIRCOSTANZE DA CUI DERIVA LA VIOLAZIONE DELLA LEGGE - ERRORI NEL GIUDIZIO DI DIRITTO E RILEVANZA DI TALI ERRORI NELLA DECISIONE CENSURATA” ONERE APPELLANTE DI INDICARE l’errore di diritto sulla prescrizione e nesso di causalità di tale errore sul dispositivo

23 LA NUOVA FORMA-CONTENUTO DELL’ATTO DI APPELLO IN FUNZIONE DEL “FILTRO”
ESEGESI ART. 342 C.P.C. NOVELLATO IN REALTA’ NON SI PRETENDE UNA ENUNCIAZIONE SPECIFICA DEGLI ERRORES DI FATTO E DI DIRITTO IN TERMINI DIVERSI DA PRIMA APPELLO RESTA IMPUGNAZIONE A MOTIVI ILLIMITATI E APERTI Le «linee-guida» delle Sezioni Unite della Cassazione del , n

24 LE «LINEE-GUIDA» DELLE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE DEL 27-05-2015, N. 10878
Il principio della necessaria specificità dei motivi di appello, previsto anche dal novellato art. 342 c.p.c. prescinde da qualsiasi particolare rigore di forme DIVIETO DEL GIUDICE DI FISSARE limitazioni dell'accesso alla tutela giurisdizionale alle quali non corrispondano esigenze reali del processo

25 LE «LINEE-GUIDA» DELLE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE DEL 27-05-2015, N. 10878
L’ART. 342 C.P.C. richiede che, in relazione al contenuto della sentenza appellata, al giudice siano indicate: i punti (capi su questioni) i capi della decisione (capi su domanda) investiti dal gravame le ragioni correlate ed alternative rispetto a quelle che sorreggono la pronuncia, in base alle quali è chiesta la riforma, SCOPO: INDIVIDUAZIONE CHIARA ED ESAURIENTE DEL QUANTUM DEVOLUTUM

26 LE «LINEE-GUIDA» DELLE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE DEL 27-05-2015, N. 10878
LA RATIO DELL’ART. 342 C.P.C. INDIVIDUAZIONE CHIARA ED ESAURIENTE DEL QUANTUM DEVOLUTUM «migliorare l'efficienza dell'appello rendendo esplicita l'esigenza che l'appellante, in un'ottica di leale collaborazione ed a pena di inammissibilità del gravame, rispetti precisi oneri nella formalizzazione delle ragioni dell'impugnazione» NESSUNA REALE INNOVAZIONE RISPETTO AL REGIME ANTE NOVELLA 2012

27 ANCORA SUI LIMITI DELLA DEVOLUZIONE IN APPELLO
I CASI DI SENTENZE DI PRIMO GRADO FONDATE SU PRESUNZIONI IURIS TANUTM Revocatoria fallimentare: Se la pronuncia del giudice, anziché limitarsi a rilevare la mancata prova della "inscientia decotionis", affermi la sussistenza della prova della "scientia decotionis", non determina un superamento di detta presunzione ONERE DELL’APPELLANTE DI PRECISARE LE RAGIONI PER LE QUALI ERRONEAMENTE LA DECISIONE APPELLATA ABBIA IMPLICITAMENTE RITENUTO NON PROVATA L'IGNORANZA DELLO STATO DI INSOLVENZA, SENZA POTERSI LIMITARE A CONTESTARE GENERICAMENTE LA PROVA DELLA CONOSCENZA PUR APODITTICAMENTE ACCERTATA DAL PRIMO GIUDICE. 21/09/2018

28 L’INTERPRETAZIONE CLASSICA DELL’ART. 346 C.P.C.
Art. 346 c.p.c.: onere di riproposizione “domande e eccezioni non accolte si intendono espressamente rinunciate se non riproposte in appello” DIFFERENZA CON ONERE DI IMPUGNAZIONE: Si misura sul concetto di “non accoglimento”, DIVERSAMENTE INTERPRETATO a seconda che sia rivolto a DOMANDE E ECCEZIONI 21/09/2018

29 L’INTERPRETAZIONE CLASSICA DELL’ART. 346 C.P.C.
Art. 346 c.p.c.: onere di riproposizione DOMANDE NON ACCOLTE Se domande non accolte nel senso di rigettate: onere ex art. 342 Se domande non accolte nel senso di assorbite (sono quelle dipendenti o alternative): onere ex art. 346 21/09/2018

30 L’INTERPRETAZIONE CLASSICA DELL’ART. 346 C.P.C.
Art. 346 c.p.c.: onere di riproposizione ECCEZIONI NON ACCOLTE Se eccezioni (di rito o merito) non accolte nel senso di rigettate: L’appellante ha onere 342 L’appellato ha onere 346 (ma v. oltre sull’a.i.cond.) Se eccezioni non accolte nel senso di assorbite: onere 346 21/09/2018

31 L’INTERPRETAZIONE CLASSICA DELL’ART. 346 C.P.C.
LA TEMPISTICA DELL’ONERE DI RIPROPOSIZIONE: - GIURISPRUDENZA APPELLANTE: ATTO DI APPELLO APPELLATO. FINO ALL’UDIENZA DI P.C. NOTA: NO ONERE DI RIPROPOSIZIONE PER APPELLATO CONTUMACE: DEVOLUZIONE AUTOMATICA AL GIUDICE DI APPELLO CRITICHE IN DOTTRINA 21/09/2018

32 IRRILEVANTE SOCCOMBENZA PRATICA SU DOMANDA
L’IMPATTO SUL 346 C.P.C. DELLA NUOVA CONFIGURAZIONE DELL’APPELLO COME RESCINDENTE SE OGGETTO DELL’APPELLO NON È LA DOMANDA BENSÌ LE SINGOLE QUESTIONI RISOLTE DALLA SENTENZA GRAVATA IRRILEVANTE SOCCOMBENZA PRATICA SU DOMANDA RILEVANTE LA TRADIZIONALE SOCCOMBENZA VIRTUALE SU SINGOLA QUESTIONE AI FINI DELL’ONERE TEMPESTIVO DI IMPUGNAZIONE VITTORIOSO SU DOMANDA MA SOCCOMBENTE SU QUESTIONE NO APPELLO PRINCIPALE MA ONERE DI APPELLO INCIDENTALE CONDIZIONATO E NO MERA RIPROPOSIZIONE 21/09/2018

33 I CONCETTI DI SOCCOMBENZA
1. SOCCOMBENZA CD. FORMALE O PRATICA: VALORIZZA IL CONCETTO DI CAPO DI SENTENZA COME CAPO SU DOMANDA: RIGETTO PROPRIA DOMANDA ACCOGLIMENTO DOMANDA AVV. SI MISURA SULL’EFFETTO PRATICO-GIURIDICO DELLA SENTENZA, E QUINDI SULLA PARTE DISPOSITIVA 21/09/2018 21/09/2018 33 33

34 I CONCETTI DI SOCCOMBENZA
2. LA SOCCOMBENZA CD. VIRTUALE O TEORICA VALORIZZA IL CONCETTO DI CAPO DI SENTENZA = CAPO SU QUESTIONE E’ LA SOCCOMBENZA RISPETTO A SINGOLE QUESTIONI DECISE (DI RITO O DI MERITO) IL SOCCOMBENTE IN TALI CASI E’ VIRTUALE POICHE’: HA VINTO SU DOMANDA (VITTORIOSO PRATICO) 21/09/2018 21/09/2018 34 34

35 I CONCETTI DI SOCCOMBENZA
LA SOCCOMBENZA CD. VIRTUALE O TEORICA SPIEGA IL FENOMENO DELLE CD. IMPUGNAZIONI INCIDENTALI CONDIZIONATE NB: LA PARTE E’ VITTORIOSA PRATICA (SU DOMANDA) MA E’ SOCCOMBENTE SU ALCUNE QUESTIONI DECISE: NON PUO’ IMPUGNARE PER PRIMA POICHE’ INTERESSE SORGE SOLO SE L’ALTRO IMPUGNA IL CAPO SU DOMANDA. LA SUA IMPUGNAZIONE CONOSCIUTA E DECISA SOLO IN CASO DI ACCOGLIMENTO IMP.PRINCIPALE 21/09/2018 21/09/2018 35 35

36 IL DIVIETO DEI NOVA IN APPELLO: ART. 345 C.P.C.
LIMITE ALLA EMENDATIO LIBELLI Più ristretto rispetto al I grado poiché divieto di allegazione di fatti nuovi Tale divieto si spiega per lo speculare divieto introdotto dalla novella1990 per il convenuto di proporre nuove eccezioni in s.s. in appello Ammesso: - mutamento della mera qualificazione giuridica dei fatti allegati e provati in primo grado (passaggio da arricchimento senza giusta causa a resp. Contratt.) Riduzione quantitativa petitum (da 100 a 50) Riduzione dei fatti costitutivi dedotti in via alternativa in primo grado (rivendica per usucapione, vendita e donazione) 21/09/2018

37 IL DIVIETO DEI NOVA IN APPELLO: ART. 345 C.P.C.
LIMITE ALLA EMENDATIO LIBELLI Non ammesso: - deduzione di un diverso fatto costitutivo non allegato e dedotto in primo grado in via alternativa ad un altro nel caso di domanda autodeterminata (es. deduzione per la prima volta in appello dell’usucapione) 21/09/2018

38 IL DIVIETO DEI NOVA IN APPELLO: ART. 345 C.P.C.
DIVIETO DI NUOVE ECCEZIONI IN SENSO STRETTO Non possono essere allegati nuovi fatti e.i.m. deducibili in primo grado e non dedotti tempestivamente (cd. onere di allegazione in primo grado) Deducibili nuovi fatti e.i.m. non deducibili in primo grado Nella cd. zona grigia Sopravvenuti alla pronuncia della sentenza Es. pagamento parziale sopravvenuto 21/09/2018

39 IL DIVIETO DEI NOVA IN APPELLO: ART. 345 C.P.C.
LE QUESTIONI (ECCEZIONI) RILEVABILI D’UFFICIO QUESTIONI DI MERITO rilevabili d’ufficio anche in appello senza necessita’ motivo perché non motivate in primo grado (es. PAGAMENTO sulla base di una quietanza contenuta in un documento prodotto in primo grado: problema dell’allegazione del fatto) 21/09/2018

40 IL NUOVO “FILTRO” IN APPELLO
ESEGESI ARTT. 348 BIS-TER C.P.C. LA NUOVA IPOTESI DI “INAMMISSIBILITA’” E’ SUI GENERIS Giudice qui entra nel merito della lite, sia pur con una valutazione prognostica Non è catalogabile come una classica “questione pregiudiziale di rito” Né la inammissibilità porta al passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, come accade per gli altri casi di inammissibilità/improcedibilità Dubbio se giudice sia tenuto a decidere prima sulle altre questioni di inammissibilità vera (in rito)

41 IL NUOVO “FILTRO” IN APPELLO
ESEGESI ARTT. 348 BIS-TER C.P.C. IL VAGLIO DEL GIUDICE COMPIUTO ALLA PRIMA UDIENZA DI TRATTAZIONE mancanza di una “ragionevole probabilita’” di rigetto (differenza con altri “filtri” già previsti nel c.p.c.) Nessun parametro davvero “contenitivo” del potere discrezionale del giudice Rischio di abuso anche “involontario” Adatto a magistrati esperti e con buon intuito

42 IL NUOVO “FILTRO” IN APPELLO
ESEGESI ARTT. 348 BIS-TER C.P.C. IL VAGLIO DEL GIUDICE COMPIUTO ALLA PRIMA UDIENZA DI TRATTAZIONE Rileva ai fini di tale vaglio la nuova forma-contenuto dell’atto di appello, pericolosamente pensata nell’ottica di favorire tale vaglio LETTERALE RECEPIMENTO DEL MODELLO TEDESCO EX § 520 CO. 3 ZPO TECNICHE REDAZIONALI DELL’ATTO DI APPELLO NON RADICALMENTE MUTATE

43 IL REGIME IMPUGNATORIO NEL CASO DI APPLICAZIONE DEL “FILTRO”
ORDINANZA CON MOTIVAIZONE SUCCINTA DI INAMMISSIBILITA’ CON CONDANNA ALLE SPESE DI LITE (verosimilmente verranno sempre compensate, tranne che per i più palesi appelli dilatori) NON IMPUGNABILE (salvo che per il capo sulle spese di lite) APRE AL RICORSO “PER SALTUM” IN CASSAZIONE AVVERSO SENTENZA DI PRIMO GRADO

44 PLURALITA’ DI IMPUGNAZIONI
ART. 335 C.P,C. PRINCIPIO DI CONCENTRAZIONE DEI GRAVAMI ARTT FENOMENO DELLE IMPUGNAZIONI INCIDENTALI ARTT CAUSE LITISCOSORTILI 21/09/2018

45 IL PRINCIPIO DI CONCENTRAZIONE DEI GRAVAMI
ART. 335 C.P.C. RATIO: UNITARIETA’ GIUDIZIO DI GRAVAME AVVERSO STESSA SENTENZA RIUNIONE D’UFFICIO DISTINTE IMPUGNAZIONI - NORMA DI CHIUSURA DEL SISTEMA, QUANDO NON OPERANO I MECCANISMI PREVENTIVI PREVISTI PER EVITARE LA DUPLICAZIONE DEI GIUDIZI DI IMPUGNAZIONE AVVERSO STESSA SENTENZA 21/09/2018

46 LA SOCCOMBENZA SOTTESA AL FENOMENO DELL’APPELLO INCIDENTALE
SOCCOMBENZA CD. PARZIALE O CD. RECIPROCA RISPETTO ALLE DOMANDE PROPOSTE ACCOGLIMENTO PARZIALE DOMANDA (ES. quantum minoris) ACCOGLIMENTO DI SOLO ALCUNE DELLE PIU’ DOMANDE CUMULATE ACCOGLIMENTO/RIGETTO ENTRAMBE LE CONTRAPPOSTE DOMANDE A PETITA COMPATIBILI 21/09/2018 21/09/2018 46 46

47 APPELLO INCIDENTALE IN LITE BILATERALE
ARTT C.P,C. (MECCANISMO PREVENTIVO) Presupposto: soccombenza reciproca Entrambe le parti hanno interesse ad impugnare Principio sotteso all’art. 333 c.p.c.: unitarietà del giudizio di impugnazione Onere della parte che impugna per seconda di impugnare IN VIA INCIDENTALE in seno al giudizio di impugnazione già pendente introdotto dall’altra parte 21/09/2018

48 APPELLO INCIDENTALE IN LITE BILATERALE
ART. 333 C.P.C. Differenza meramente cronologica tra i. cd. principale e i. cd. incidentale Forma: comparsa di risposta (appello: 343 c.p.c.) Termine di decadenza: venti gg. Prima dell’udienza nella comparsa di risposta depositata (appello art. 343) entro venti gg. 21/09/2018

49 APPELLO INCIDENTALE IN LITE BILATERALE
ART. 333 C.P.C.: IMPUGNAZIONE TEMPESTIVA OLTRE AL TERMINE DI DECADENZA, L’I. INCIDENTALE RESTA COMUNQUE SOGGETTA ANCHE ESSA AL TERMINE DI IMPUGNAZIONE (LUNGO O BREVE) CUI E’ SOGGETTA I. PRINCIPALE TUTTAVIA LA LEGGE, AL FINE DI AGEVOLARE L’ACCETTAZIONE DELLA SENTENZA NEL CASO DI SOCCOMBENZA RECIPROCA, HA PREVISTO L’ART. 334 C.P.C. ART. 334 C.P.C.: IMPUGNAZIONE TARDIVA LA PARTE DESTINATARIA DELL’I. PRINCIPALE, PER CiO’ SOLO, PUO’ IMPUGNARE IN VIA INCIDENTALE ANCHE DECORSO TERMINE (LUNGO O BREVE) MA NEL RISPETTO DI QUELLO DECADENZIALE 21/09/2018

50 APPELLO INCIDENTALE IN LITE BILATERALE
ART. 334 C.P.C.: IMPUGNAZIONE I. TARDIVA RATIO: FAVORIRE ACCETTAZIONE SENTENZA CON SOCCOMBENZA RECIPROCA EVITANDO IMPUGNAZIONI PRINCIPALI “CAUTELATIVE” A RIDOSSO DELLA SCADENZA DEL TERMINE CARATTERISTICA: FUNZIONE DI RIEQUILIBRIO TRA LE PARTI, CON LA CONSEGUENZA CHE RESTA “ANCILLARE” ALL’I. PRINCIPALE, SUBENDO DI RIFLESSO LE VICENDE DI INAMMISSIBILITÀ CHE INVESTONO L’I. PRINCIPALE 21/09/2018

51 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
DISCIPLINA SPECIFICA DISEGNATA DA DUE NORME - SONO I CASI IN CUI SENTENZA GRAVATA HA PRONUNCIATO SUA CAUSA LITISCONSORTILE E COSÌ TRA PIÙ DI DUE PARTI - POSSIBILE INTERESSE AD IMPUGNARE DI PIÙ PARTI ART. 331 C.P.C.: CAUSE INSCINDIBILI RATIO: NO CONFLITTO DECISORIO ART. 332 C.P.C. CAUSE SCINDIBILI RATIO. UNITARIETA’ GIUDIZIO DI GRAVAME 21/09/2018

52 Il concetto di capo di sentenza
LA STRUTTURA DELLA SENTENZA E L’ONERE DI IMPUGNAZIONE NELLE CAUSE LITISCONSORTILI Il concetto di capo di sentenza Pluralità di capi di sentenza e connessione tra capi IL METODO DI SCOMPOSIZIONE DEL CONTENUTO DI UNA SENTENZA AI FINI IMPUGNATORI 21/09/2018 52

53 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: RATIO: INSCINDIBILITÀ DELLA DECISIONE NEI CONFRONTI DI TUTTE LE PARTI LA DECISIONE NON PUÒ SCINDERSI, NON POTENDO OPERARE NEI CONFRONTI DI ALCUNI LA SENTENZA DI PRIMO GRADO NON IMPUGNATA E NEI CONFRONTI DI ALTRI LA SENTENZA DI GRAVAME (ALL’EVENIENZA DIFFORME DA QUELLA DEL PRIMO GRADO) EVITA GIUDICATO INUTILITER DATUM E IL CONFLITTO PRATICO TRA GIUDICATI 21/09/2018

54 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: CAUSE INSCINDIBILI LITISCONSORZIO NECESSARIO (102 C.P.C.): UNICA CAUSA TRA PIU’ PARTI LITISCONSORZIO UNITARIO: PIU’ CAUSE TRA PIU’ PARTI CONNESSE PER PETITUM E PARZIALMENTE PER CAUSA PETENDI (impugnazioni delibera societaria) 21/09/2018

55 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: CAUSE INSCINDIBILI 3. PIU’ CAUSE TRA PIU’ PARTI CONNESSE PER PREGIUDIZIALITA’-DIPENDENZA sentenza può avere due capi di domanda: Accoglimento capo pregiudiziale causa a-b di evizione e pronuncia su capo dipendente causa b-c di garanzia) Accoglimento capo pregiudiziale causa a-b fidejussione e capo dipendente causa b-c di regresso) sentenza può avere un solo capo su causa principale con assorbimento causa dipendente 21/09/2018

56 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: CAUSE INSCINDIBILI 4. CAUSE IN CUI VI SIA STATO INTERVENTO CD. PRINCIPALE (CAUSE CONNESSE SOLO PER PETITUM INCOMPATIBILE) 5. ALTRE IPOTESI DUBBIE (ES. CASO DELL’INTERVENTO ADESIVO DIPENDENTE O CAUSE TRA CREDITORE E COOBBLIGATI SOLIDALI CD. PARITARI AI FINI DEL REGRESSO PER LA META’) 21/09/2018

57 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: CAUSE INSCINDIBILI 6. LA CASSAZIONE A SEZIONI UNITE 4 DICEMBRE 2015 N In tutti i casi di garanzia (propria e impropria) appellante soccombente sulla domanda risarcitoria principale deve rivolgere l’appello anche al garante dell’altra parte Appellato garantito ha un mero onere di riproposizione della domanda di manleva ex art. 346 c.p.c. perché rimasta assorbita in primo grado 21/09/2018

58 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: DISCIPLINA LA PARTE CHE NOTIFICA IMPUGNAZIONE SOLO AD ALCUNE DELLE PIÙ PARTI DEL PRECEDENTE GRADO È TENUTA, SU ORDINE DEL GIUDICE, AD INTEGRARE IL CONTRADDITTORIO NEI CONFRONTI DELLE PARTI ESTROMESSE STESSA RATIO DELL’INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO EX ART. 102 C.P.C. SANZIONE: INAMMISSIBILITÀ IMPUGNAZIONE E CONSEGUENTE PASSAGGIO IN GIUDICATO DELLA SENTENZA GRAVATA 21/09/2018

59 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 331: DISCIPLINA LA PARTE “PRETERMESSA” CHE RICEVE L’IMPUGNAZIONE A SEGUITO DELL’ORDINE GIUDIZIALE DI INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO È ONERATA A SVOLGERE A SUA VOLTA IMPUGNAZIONE IN VIA INCIDENTALE NEL TERMINE DECADENZIALE MA È AMMESSA ALL’IMPUGNAZIONE INCIDENTALE ANCHE TARDIVA EX ART. 334 C.P.C. ED ANCHE SE PER INTANTO HA FATTO ACQUIESCENZA EX ART. 329 C.P.C. IN SOSTANZA, RISORGE QUI IL POTERE DI IMPUGNAZIONE CHE SI ERA ESTINTO 21/09/2018

60 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 332: CAUSE SCINDIBILI LITISCONSORZIO FACOLTATIVO CD. DEBOLE (103 C.P.C.): LA SENTENZA HA DISTINTI CAPI DI DOMANDA CONNESSI DEBOLMENTE: PER IDENTITA’ DI CAUSA PETENDI O DI PETITUM Es. obbligazioni parziarie 21/09/2018

61 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 332: RATIO: SCINDIBILITÀ DELLA DECISIONE TRA LE PIÙ PARTI LA DECISIONE BEN PUÒ SCINDERSI, POTENDO OPERARE NEI CONFRONTI DI ALCUNI LA SENTENZA DI PRIMO GRADO NON IMPUGNATA E NEI CONFRONTI DI ALTRI LA SENTENZA DI GRAVAME (ALL’EVENIENZA DIFFORME DA QUELLA DEL PRIMO GRADO) RATIO: LA NORMA PERSEGUE MERA ESIGENZA DI CONCENTRAZIONE DEI GRAVAMI IN UN UNICO GIUDIZIO MA NON PER GARANTIRE COORDINAMENTO DECISORIO 21/09/2018

62 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 332: DISCIPLINA LA PARTE CHE NOTIFICA IMPUGNAZIONE SOLO AD ALCUNE DELLE PIÙ PARTI DEL PRECEDENTE GRADO È TENUTA, SU ORDINE DEL GIUDICE, A NOTIFICARE L’IMPUGNAZIONE ANCHE ALLE ALTRE PARTI NON A TUTTE LE ALTRE MA SOLO A QUELLE CHE: NON ABBIANO GIÀ FATTO ACQUIESCENZA E POSSANO ANCORA IMPUGNARE TEMPESTIVAMENTE IN VIA INCIDENTALE (PARTI IL CUI POTERE DI IMPUGNAZIONE NON SI SIA GIÀ ESTINTO) 21/09/2018

63 LITISCONSORZIO IN FASE DI GRAVAME
ART. 332: DISCIPLINA NON È UN ORDINE DI INTEGRAZIONE DEL CONTRADDITTORIO MA UNA MERA DENUNTIATIO LITIS SCOPO DELLA NOTIFICA ORDINATA DAL GIUDICE È SOLO QUELLO DI NOTIZIARE LE ALTRE PARTI, CHE POTREBBERO ANCORA A LORO VOLTA IMPUGNARE LA SENTENZA, CHE È PENDENTE GIÀ IL GIUDIZIO DI GRAVAME I DESTINATARI NON PERCIÒ SOLO DIVENTANO PARTI DEL GIUDIZIO DI GRAVAME SCATTA PER I DESTINATARI L’ONERE DI IMPUGNARE IN VIA INCIDENTALE NEL TERMINE DECADENZIALE 21/09/2018

64 PERCHE’ RICONOSCERE CAPI SCINDIBILI DELLA SENTENZA
PER L’APPELLANTE AL FINE DI COMPRENDERE SE APPELLARE TUTTI I CAPI O SOLO QUELLI RISPETTO AI QUALI HA BUONE CHANCES DI RIFORMA PER LE ALTRE PARTI AL FINE DI COMPRENDERE SE HANNO ONERE DI APPELLO INCIDENTALE TEMPESTIVO (NON BASTA CONTARE VENTI GIORNI PRIMA DELL’UDIENZA MA IL TERMINE LUNGO/BREVE APPELLO) 21/09/2018

65 L’inibitoria del capo di condanna di primo grado
Il giudice d'appello su istanza di parte, proposta con l'impugnazione principale o con quella incidentale, quando sussistono gravi e fondati motivi, anche in relazione alla possibilita' di insolvenza di una delle parti, sospende in tutto o in parte l'efficacia esecutiva o l'esecuzione della sentenza impugnata, con o senza cauzione. 21/09/2018

66 L’inibitoria del capo di condanna di primo grado
Se l’istanza prevista dal comma che precede è inammissibile o manifestamente infondata il giudice, con ordinanza non impugnabile, può condannare la parte che l’ha proposta ad una pena pecuniaria non inferiore ad euro 250 e non superiore ad euro L’ordinanza è revocabile con la sentenza che definisce il giudizio. 21/09/2018

67 L’inibitoria del capo di condanna
Se viene inibita l’efficacia esecutiva del capo di condanna dal giudice di appello La sentenza è comunque titolo per iscrivere ipoteca giudiziale (non invece il decreto ingiuntivo non esecutivo) 21/09/2018

68 Docente: Raffaella Muroni
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano 21/09/2018


Scaricare ppt "L’appello: evoluzioni normative e giurisprudenziali"

Presentazioni simili


Annunci Google