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PubblicatoLuciano Ascolese Modificato 6 anni fa
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DIVINA COMMEDIA Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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DIVINA COMMEDIA Poema didascalico – allegorico (opera in versi che intende trasmettere alti contenuti morali, filosofici e teologici attraverso l’uso dell’allegoria) L’aggettivo “DIVINA” viene comunemente attribuito a BOCCACCIO (non per il contenuto sacro, ma per la sua bellezza sovrumana) Il temine “COMMEDIA” è usato direttamente da DANTE, sia per l’adesione alla TEORIA DEI TRE STILI (tragico, comico ed elegiaco), sia soprattutto per l’argomento trattato: prima PAUROSO E TRISTE (Selva oscura, Inferno), poi MEDITATIVO (Purgatorio) ed infine LIETO E TRIONFANTE (contemplazione di Dio, Paradiso) Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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DIVINA COMMEDIA POEMA DIVISO IN TRE CANTICHE, INFERNO PURGATORIO E PARADISO, CIASCUNA DI 33 CANTI, PIU’ UN CANTO INTRODUTTIVO A TUTTA L’OPERA (INF. I), PER UN TOTALE DI 100 CANTI, IN VERSI ENDECASILLABI ARTICOLATI IN TERZINE A RIME INCATENATE (O TERZINE DANTESCHE) SECONDO LO STESSO DANTE LA COMMEDIA E’ UN TESTO POLISEMICO, CIOE’ IN GRADO DI OFFRIRE PIU’ SIGNIFICATI DI INTERPRETAZIONE. IL PRIMO E’ IL SIGNIFICATO LETTERALE (ciò che il testo scritto racconta), L’ALTRO SI CHIAMA ALLEGORICO, MORALE O ANAGOGICO (cioè un significato nascosto tra le parole) Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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DATAZIONE E VALORE SIMBOLICO DEL TEMPO DELL’AZIONE L’AZIONE del poema, cioè la DURATA DEL VIAGGIO di Dante nei tre regni dell’Oltretomba, è collocata SIMBOLICAMENTE nella Settimana di Pasqua del 1300 1300 PERCHE’? Il 1300 è l’anno del primo giubileo della chiesa cattolica ( Per la Chiesa cattolica indulgenza plenaria solenne elargita dal papa ai fedeli che si rechino a Roma e compiano particolari pratiche religiose. L’anno in cui si celebra il g. si dice anno santo) 1300 è l’anno in cui dante si trova “nel mezzo del cammin” della sua vita (35 anni) 1300 è l’anno in cui dante ricopre la carica di PRIORE a Firenze Collocando il viaggio in questa data DANTE AUTORE può anticipare sotto forma di PROFEZIA delle anime le vicende che DANTE PERSONAGGIO vivrà personalmente, come l’esilio e le peregrinazioni di corte in corte, o i GRANDI EVENTI COLLETTIVI della sua epoca, come il Trasferimento della Corte papale ad Avignone in Francia 1309, o la discesa dell’imperatore ARRIGO VII DI LUSSEMBURGO in Italia tra il 1310 e il 1313. La DATAZIONE della Divina Commedia è piuttosto problematica. Comunemente per l’intera opera si va dal 1303 (quindi dopo l’esilio), fino al 1321 (anno della morte di Dante), CONSIDERANDO RIFERIMENTI E EVENTI IN ESSA CONTENUTI INFERNO: 1303 – 1309 PURGATORIO: 1308 – 1313 PARADISO: 1316 – 1321 Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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DANTE PERSONAGGIO E DANTE AUTORE DANTE E’ ALLO STESSO TEMPO AUTORE DEL POEMA E PERSONAGGIO CHE VIVE IN PRIMA PERSONA LE VICENDE NARRATE PROSPETTIVA UMANA INCERTA, DUBIOSA, FRAMMENTARIA, PROPRIA DELL’UOMO CHE ATTRAVERSA UN MONDO IGNOTO E SCONVOLGENTE PROSPETTIVA MISTICA TOTALE E TRASCENDENTE DI CHI FA ESPERIENZA DEL DIVINO E VEDE QUESTA ESPERIENZA INSERITA IN UN PIU’ AMPIO DISEGNO VICENDA PERSONALE LA COMMEDIA E’ LA STORIA DEL VIAGGIO PERSONALE DI DANTE PER RAGGIUNGERE LA PROPRIA SALVEZZA UMANA E SPIRITUALE EXEMPLUM (esempio) PER L’UMANITA’ IL CAMMINO DI DANTE E’ UN MODELLO MORALE E SPIRITUALE PER OGNI UOMO DEL SUO TEMPO E DEI TEMPI FUTURI PERCHE’ OFFRE AD OGNI INDIVIDUO DISORIENTATO LA POSSIBILITA’ DI RICORRERE ALLA RAGIONE (VIRGILIO) E ALLA FEDE (BEATRICE) PER RITROVARE LA GRAZIA DI DIO DUPLICE PROSPETTIVA Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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L’UNIVERSO DANTESCO L’UNIVERSO DANTESCO RISPECCHIA LA CONCEZIONE ARISTOTELICO – TOLEMAICA DEL MONDO, CHE LO INTERPRETAVA COME UN ORGANISMO ORDINATO, GEOMETRICO E GERARCHICO, RISULTATO E IMMAGINE DELLA PERFEZIONE DIVINA, CHE HA POSTO AL CENTRO DEL COSMO LA TERRA, SEDE IMMOBILE DELL’UOMO. I TRE REGNI PERCORSI DA DANTE PRESENTANO UNA STRUTTURA RIGOROSAMENTE ORDINATA E SIMMETRICA INFERNO: DIVISO IN TRE PARTI – ANTINFERNO, ALTO E BASSO INFERNO (GLI ULTIMI DUE SEPARATI DALLA CITTA’ DI DITE), A FORMA DI IMBUTO. PURGATORIO: ROVESCIAMENTO SIMMETRICO DELL’INFERNO, ALLA CUI SOMMITA’ C’E’ IL PARADISO TERRESTRE. PARADISO: E’ POSTO FUORI DALLA TERRA, COME UNA SERIE DI CERCHI CONCENTRICI. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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INFERNO L’INFERNO E’ DIVISO IN TRE PARTI – ANTINFERNO, ALTO E BASSO INFERNO, ED E’ A FORMA DI IMBUTO. SI E’ GENERATO DAL RITIRARSI DELLA TERRA INORRIDITA DAL PASSAGGIO DI LUCIFERO, CONFICCATO DA DIO AL CENTRO DELLA STESSA DOPO LA SUA RIBELLIONE. L’INFERNO SI E’ GENERATO NEI PRESSI DI GERUSALEMME, LADDOVE C’E’ LA “SELVA OSCURA”. SUBITO DOPO LA PORTA DELLO STESSO C’E’ L’ANTINFERNO, IL LUOGO DOVE RISIEDONO I VILI (“IGNAVI”). IN QUESTA ZONA C’E’ ANCHE IL “LIMBO”, RISERVATO AI GRANDI UOMINI PRIMA DI CRISTO E AI GIUSTINON BATTEZZATI. DOPO L’ANTINFERNO L’INFERNO VERO E PROPRIO E’ COSTITUITO DA NOVE CERCHI, SEMPRE PIU’ STRETTI E PROFONDI DOVE VENGONO PUNITI I PECCATI MAN MANO PIU’ GRAVI, DALLA LUSSURIA AL TRADIMENTO. AL CENTRO DELLA TERRA, CONFICCATO FINO ALL’OMBELICO, C’E’ LUCIFERO CHE STRITOLA NELLE SUE BOCCHE BRUTO, CASSIO E GIUDA, TRADITORI DI CESARE E DI DIO. IL BATTITO DELLE ALI DI LUCIFERO GENERA IL VENTO GHIACCIATO CHE CARATTERIZZA LA PARTE PIU’ PROFONDA DELL’INFERNO. PER MEZZO DELLA “BURELLA”, UN CONDOTTO NATURALE, DANTE E VIRGILIO ACCEDONO ALLA SPIAGGIA DEL PURGATORIO, DOVE TORNARONO “A RIVEDER LE STELLE”. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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LUOGHI E PERSONAGGI INFERNALI – ALTO INFERNO [INCONTINENTI] SELVA OSCURA Dante incontra le tre fiere (lonza, leone e lupa) che gli impediscono il cammino verso il colle. In sua salvezza appare Virgilio (ragione) che sarà la sua guida attraverso l’Inferno e il Purgatorio. ANTINFERNO In questo luogo stanno gli ignavi (i vili) che in vita non presero alcuna posizione e per questo non possono stare né nell’Inferno, né in Paradiso. Sempre nell’Antinferno c’è il fiume ACHERONTE, dove stazionano le anime dei dannati in attesa che vengano traghettate sull’altra sponda da CARONTE PRIMO CERCHIO (LIMBO) Ancora nell’Antinferno c’è il Limbo, il luogo dove risiedono le anime degli spiriti giusti non battezzati, mentre in un “nobile castello” ci sono gli “spiriti magni”, tra i quali lo stesso Virgilio, che vissero nel bene prima di Cristo. SECONDO CERCHIO (ALTO INFERNO) LUSSURIOSI Il guardiano di questo cerchio è MINOSSE, il giudicei nfernale che assegna le anime al cerchio di destinazione avvolgendole con la coda per tanti giri in base al cerchio di destinazione. Tra i lussuriosi ci sono le anime di Paolo e Francesca. TERZO CERCHIO (ALTO INFERNO) GOLOSI. Il custode di questo cerchio è CERBERO il cane infernale a tre teste. QUARTO CERCHIO (ALTO INFERNO) AVARI E PRODIGHI, divisi i due schiere contrapposte, sorvegliati da PLUTONE QUINTO CERCHIO (ALTO INFERNO) IRACONDI e ACCIDIOSI, sono immersi nelle acque fangose della palude STIGIA, formatasi dal fiume STIGE. Tra le anime degli iracondi c’è quella di FILIPPO ARGENTI, con cui Dante ha un violento scontro. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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LUOGHI E PERSONAGGI INFERNALI – ALTO INFERNO [PECCATORI CONSAPEVOLI] SESTO CERCHIO – CITTA’ DI DITEERETICI ed EPICUREI. Nella città di Dite sono puniti quei peccatori che con la loro parola negano la dottrina ufficiale della Chiesa. Essi sono puniti in sarcofaghi infuocati. Tra queste anime dante incontra FARINATA DEGLI UBERTI e CAVALCANTE DE’ CAVALCANTI (padre del poeta GUIDO CAVALCANTI). SETTIMO CERCHIO (ALTO INFERNO) VIOLENTI. Questo cerchio è diviso in tre GIRONI ed è separato dalla Città di Dite dall’ALTO BURRATO e dal fiume di sangue bollente FLAGETONTE. – VII CERCHIO - I GIRONE VIOLENTI CONTRO IL PROSSIMO. Per il CONTRAPPASSO poiché provocarono atroci sofferenze sono immersi nel sangue bollente del Flagetonte e se tentano di uscirne sono trafitti dalle frecce dei CENTAURI. – VII CERCHIO – II GIRONE VIOLENTI CONTRO SE STESSI (SUICIDI e SCIALACQUATORI). I suicidi sono trasformati in alberi contorti e privi di foglie, fiori e frutti e sono straziati dalle ARPIE, che tra i loro rami fanno il nido. Tra i suicidi Dante colloca PIER DELLA VIGNA. Gli scialacquatori sono costretti a correre nudi nella foresta inseguiti da cagne fameliche che li sbranano “a brano a brano”. – VII CERCHIO – III GIRONE VIOLENTI CONTRO DIO, NATURA E ARTE (BESTEMMIATORI, SODOMITI e USURAI). Sono tormentati da un’incessante pioggia di fuoco, dalla quale non c’è protezione. Tra i personaggi incontrati da Dante ci sono CAPANEO (bestemmiatori), BRUNETTO LATINI (sodomiti), maestro di Dante quando il poeta era giovane. Dante e Virgilio raggiungeranno il BASSO INFERNO in groppa a GERIONE (simbolo della FRODE), mostro infernale dal volto umano, busto di serpente, zampe leonine e grandi ali, con la coda velenosa da scorpione nascosta. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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LUOGHI E PERSONAGGI INFERNALI – BASSO INFERNO – VIII CERCHIO – MALEBOLGE [FRAUDOLENTI] OTTAVO CERCHIO (BASSO INFERNO) – MALEBOLGE FRAUDOLENTI. Il cerchio è formato da 10 fosse (BOLGE), disposte in modo concentrico intorno ad un pozzo. Il passaggio da una bolgia all’altra è assicurato da ponti o scogli che scendono verso il centro alla base di essi si apre il Pozzo dei Giganti. Nelle bolge sono puniti, nell'ordine, i RUFFIANI e i SEDUTTORI, gli ADULATORI, i SIMONIACI, gli INDOVINI, i BARATTIERI, gli IPOCRITI, i LADRI, i CONSIGLIERI FRAUDOLENTI i SEMINATORI DI DISCORDIA e i FALSARI. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI Tra i vari personaggi incontrati da Dante ci sono NICCOLO’ III (simoniaci, conficcati a testa in giù nelle fosse con i piedi arroventati dal fuoco), i diavoli MALEBRANCHE, custodi della quinta bolgia, VANNI FUCCI (tra i ladri, dilaniati dai serpenti e privati della loro identità), che predice a Dante l’esilio, ULISSE e DIOMEDE, GUIDO DA MONTEFELTRO (consiglieri fraudolenti, imprigionati in lingue di fuoco), MAOMETTO (seminatori di discordia).
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LUOGHI E PERSONAGGI INFERNALI – BASSO INFERNO – IX CERCHIO [TRADITORI] Prima di giungere al IX CERCHIO Dante supera per mezzo del gigante ANTEO, il POZZO DEI GIGANTI, dove sono puniti nell’immobilità più assoluta tutti i giganti che osarono sfidare Giove e le divinità dell’Olimpo. NONO CERCHIO (BASSO INFERNO) TRADITORI. Questo cerchio è interamente formato dalle acque ghiacciate del COCITO ed è diviso in quattro zone: CAINA, ANTENORA, TOLOMEA e GIUDECCA. Nella prima zona, chiamata Caina (dal nome di CAINO, che uccise il fratello Abele), sono puniti i TRADITORI DEI PARENTI; nella seconda, Antenora (dal nome ANTENORE, il troiano che consegnò il Palladio ai nemici greci), stanno i peccatori come lui, TRADITORI DELLA PATRIA; nella terza, Tolomea (dal nome del re TOLOMEO XIII, che al tempo di Cesare fece uccidere il suo ospite Pompeo), si trovano i TRADITORI DEGLI OSPITI; infine nella quarta, Giudecca (dal nome di GIUDA ISCARIOTA, che tradì Gesù), sono puniti i TRADITORI DEI BENEFATTORI. Nell'Antenora Dante incontra il CONTE UGOLINO DELLA GHERARDESCA che narra della sua segregazione nella Torre della Muda con i figli e la loro morte per fame, segregazione e morte volute dall'ARCIVESCOVO RUGGIERI. Ugolino appare nell'Inferno sia come un dannato che come un demone vendicatore, che rode per l'eternità il capo del suo aguzzino. Nell'ultima zona si trovano i tre grandi traditori: CASSIO, BRUTO (che complottarono contro Cesare) e GIUDA ISCARIOTA; la loro pena consiste nell'essere maciullati dalle tre bocche di LUCIFERO, che qui ha la sua dimora. Giuda si trova nella bocca centrale, a suggello della maggiore gravità del proprio tradimento. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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PURGATORIO La montagna del PURGATORIO si innalza nell’emisfero australe, all’epoca ritenuto interamente ricoperto dal mare, in corrispondenza dell’INFERNO, al quale è collegato attraverso la “natural burella”. Prima della PORTA DEL PURGATORIO, si incontra l’ANTIPURGATORIO, dove attendono la purificazione, prima di accedere al Purgatorio vero e proprio, gli spiriti dei NEGLIGENTI (MORTI SCOMUNICATI, PIGRI, MORTI PER VIOLENZA e PRINCIPI NEGLIGENTI). Sulla spiaggia Dante incontra lo spirito di CATONE L’UTICENSE, guardiano del Purgatorio. Il Purgatorio è diviso in SETTE CORNICI. Nella cornice più bassa si scontano le colpe più gravi (SUPERBIA), mentre in quella più alta, prima del PARADISO TERRESTRE, si sconta la colpa più lieve (LUSSURIA). A differenza dell’Inferno, dove si viene puniti per la colpa più grave, nel Purgatorio, dove la pena non è eterna, si sconta una pena pari ai peccati commessi in vita. Virgilio lascia Dante alle soglie del Paradiso Terrestre, dove viene accolto da MATELDA (la FELICITA’ PERFETTA), che mostra i due fiumi, LETE (che fa dimenticare i peccati) e EUNOE’ (che restituisce la memoria del bene compiuto) e si offre di accompagnarlo all’incontro con BEATRICE. Dopo un duro rimprovero di Beatrice, Dante attraversa i due fiumi ed è “puro e disposto a salire a le stelle”. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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PARADISO Libero da tutti i peccati, adesso Dante può ascendere al Paradiso e, accanto a Beatrice, vi accede volando ad altissima velocità. Il Paradiso è composto da NOVE CERCHI concentrici, al cui centro sta la TERRA; in ognuno di questi CIELI, dove risiede un pianeta diverso, stanno i beati, più vicini a Dio a seconda del loro GRADO DI BEATITUDINE. Ma le anime del Paradiso non stanno meglio o peggio, e nessuno desidera una condizione migliore di quella che ha, poiché la CARITÀ non permette di desiderare altro se non quello che si ha. Prima di raggiungere il primo cielo i due attraversano la SFERA DI FUOCO. Prof. ASCOLESE Luciano - CLASSE IV DS – Liceo IMBRIANI
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