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IL CONTO CORRENTE CPIA Cosenza 28 giugno 2018 COS’E’ UN CONTO CORRENTE

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Presentazione sul tema: "IL CONTO CORRENTE CPIA Cosenza 28 giugno 2018 COS’E’ UN CONTO CORRENTE"— Transcript della presentazione:

1 IL CONTO CORRENTE CPIA Cosenza 28 giugno 2018 COS’E’ UN CONTO CORRENTE
SERVIZI E COSTI DEL CONTO CORRENTE ESTRATTO CONTO DIRITTI DEL CONSUMATORE

2 Consente di scambiare beni e servizi senza l’uso del denaro contante.
IL CONTO CORRENTE Il conto corrente semplifica la gestione del denaro: è una forma di deposito sicuro – alternativo alla detenzione di contante in casa - che consente di utilizzare la moneta bancaria per le transazioni. Moneta bancaria Consente di scambiare beni e servizi senza l’uso del denaro contante. Poggia su una serie di strumenti organizzati e gestiti da banche e altri operatori autorizzati (Prestatori di Servizi di Pagamento – PSP). ll conto corrente bancario è il principale strumento di gestione dei propri risparmi dell’era moderna. La funzionalità primaria di un conto corrente è quella della sicurezza dacché nacque come alternativa alla possibilità di tenere in casa cifre di denaro spesso anche considerevoli, con enormi rischi. Oggi oltre alla sicurezza che offre, consideriamo il conto corrente come un servizio che consente di acquistare beni (ad esempio, la spesa) e servizi (ad esempio, l’abbonamento telefonico) o di spostare cifre per grandi investimenti senza che sia necessaria la consegna del denaro contante La sostituzione della moneta bancaria al denaro contante nella funzione di pagamento poggia su un insieme di strumenti (carte di pagamento, bonifici, assegni) offerti dalle banche e da altri operatori specializzati non bancari (es. istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica)

3 CONTO CORRENTE E INCLUSIONE FINANZIARIA
La diffusione e l’utilizzo del c/c rappresentano un indicatore di: livello di inclusione finanziaria; grado di sviluppo della cultura finanziaria; In Italia la diffusione del c/c è: bassa nel confronto internazionale; non omogenea all’interno della popolazione.

4 Diffusione del conto corrente nel (Global Financial Inclusion Database, 2014; valori percentuali) I dati che presentiamo sono quelli dell’indagine condotta dalla World Bank sul 2014 In Italia la percentuale di soggetti adulti che dispongono di un conto corrente (in senso ampio, anche postale) è l’87 per cento, inferiore a quella degli altri paesi del G7 e dell’area euro.

5 Diffusione del conto corrente in Italia tra diversi gruppi (Global Financial Inclusion Database, 2014; valori percentuali) Inoltre la diffusione del conto corrente tra la popolazione appartenente al 40% più povero è l’83%; la percentuale è inferiore di 7 punti percentuali alla diffusione tra la restante popolazione. È anche presente un gap rilevante tra uomini e donne, di quasi 10 punti percentuali. La minore diffusione tra i più giovani non sorprende e riflette anche il quadro normativo, nonché il contesto italiano che vede i ragazzi avvicinarsi tardi alle questione finanziarie.

6 I SERVIZI ASSOCIATI AL CONTO CORRENTE
Pagamenti (es: domiciliazione delle utenze); Incassi (es: accredito di pensione o stipendio); Strumenti di pagamento (bonifici, assegni, carta di debito e di credito); Servizio di cassa (il cliente può versare e prelevare denaro dal conto corrente in qualsiasi momento); Servizi finanziari aggiuntivi agganciati al conto corrente: Finanziamento (mutuo, fido..); Investimento dei risparmi (gestione patrimoniale); Utilizzo a distanza (Home banking): Phone banking; Internet e Mobile banking. 6

7 I COSTI DI UN CONTO CORRENTE
Il conto corrente ha dei costi perché offre una serie di servizi: Costi fissi: non dipendono da quanto e da come si utilizza il conto corrente; il principale costo è il canone annuo (anche delle carte associate); Costi variabili: dipendono dal numero e dal tipo di operazioni (es. spese registrazione operazioni non incluse nel canone, spese per produzione estratto conto allo sportello; spese per prelievi ATM altri sportelli, ecc.) . Esempi di costi fissi: canone mensile/trimestrale/annuo, anche delle carte associate al conto Esempi di costi variabili: spese registrazione operazioni non incluse nel canone, spese per produzione estratto conto allo sportello; spese per prelievi ATM altri sportelli, ecc-

8 I TIPI DI CONTO Conto a consumo: le spese dipendono dal numero di operazioni; Conto a pacchetto: ha un canone che comprende una serie di servizi. Può essere: Senza franchigia: il numero di operazioni gratuite è illimitato; Con franchigia: il numero di operazioni gratuite è limitato; Conto in convenzione: beneficia di sconti e agevolazioni grazie ad accordi con determinate categorie di clienti; Conto di base: conto a pacchetto con franchigia dedicato a chi ha esigenze finanziarie limitate; Caratteristiche standard per tipo e numero di operazioni; Struttura dei costi semplice, trasparente, facilmente comparabile; Livello dei costi coerente con finalità di inclusione finanziaria; Gratuito per alcune fasce di clientela socialmente svantaggiate, con ISEE < euro) Il Conto di Base è stato introdotto alla fine del 2011 dalla Legge n. 201 per consentire alle fasce socialmente più svantaggiate e ai titolari di trattamenti pensionistici fino a euro mensili netti oppure euro annui netti, di accedere ai servizi bancari di base senza sostenere costi elevati (inclusione finanziaria). Il conto base è quindi rivolto principalmente a clienti con esigenze finanziarie e operatività limitate. Il "conto di base" si inserisce anche tra le iniziative di lotta al contante A fronte di un canone annuo onnicomprensivo, il titolare del conto può effettuare un numero predeterminato di operazioni; per le fasce più disagiate della popolazione il conto è gratuito. Con il rinnovo della Convenzione tra MEF BI ABI IMEL POSTE IP sono stati ampliati i servizi aggiuntivi che il cliente può richiedere con canone separato. Tra i nuovi servizi sono inclusi l'emissione o il collocamento di strumenti di moneta elettronica. I titolari di Conto di Base continuano a non poter avere una convenzione di assegno, la carta di credito ed il deposito in titoli per investimenti. Il conto può essere utilizzato dal cliente unicamente nei limiti del saldo creditore, Senza possibilità di sconfinamento. La banca pertanto non esegue un ordine di pagamento impartito dal cliente (domiciliazione utenze) senza averne la disponibilità sul conto corrente e che comporti un saldo negativo per il consumatore. Non è prevista alcuna remunerazione delle giacenze sul conto corrente. L’imposta di bollo è dovuta nella misura tempo per tempo Vigente, ma può essere non dovuta quando il reddito è particolarmente basso

9 IL CONTROLLO DEL CONTO CORRENTE
Controllare l’utilizzo del conto corrente è utile per: Gestire al meglio le proprie risorse; Verificare le spese effettuate; Verificare l’operato della banca. In caso di errori, il cliente ha il diritto di segnalarli alla banca e ottenerne la correzione (L’ESTRATTO CONTO SI INTENDE APPROVATO SE ENTRO 60 GIORNI DAL RICEVIMENTO IL CLIENTE NON LO CONTESTA). Cos’è l’estratto conto? È il documento riepilogativo che costituisce il principale strumento di controllo Ha una periodicità concordata (almeno una volta l’anno); La periodicità dell’invio va scelta in base al concreto utilizzo del conto; L’invio può essere soggetto a spese; Verifiche alternative: Sportello; ATM; Internet

10 LE DATE Data contabile: giorno in cui viene effettivamente eseguita la registrazione; Data valuta: giorno dal quale decorrono gli interessi sull’operazione; Data disponibile: giorno a partire dal quale la somma di denaro accreditata può essere effettivamente utilizzata per pagamenti o prelievi. I termini di valuta e disponibilità devono essere disciplinati nel contratto.

11 IL SALDO Esprime in modo sintetico la differenza tra l’importo complessivo degli accrediti (mov. «avere») e quello degli addebiti (mov. «dare») effettuati fino ad una certa data. Ha «segno»: Avere: se la differenza ha segno positivo (creditore); Dare: se la differenza ha segno negativo (debitore). Può essere: Contabile; Liquido (valuta); Disponibile.

12 È un finanziamento temporaneo. È particolarmente gravoso a causa di:
LO SCOPERTO DI CONTO È un finanziamento temporaneo. È particolarmente gravoso a causa di: Interessi debitori; Spese e commissioni (CIV; CDF). È opportuno conoscere con una certa frequenza l’entità del saldo, soprattutto in prossimità della scadenza di pagamenti periodici (affitti, utenze). Interventi tempestivi consentono di evitare oneri elevati. Per sconfinamento si intende un utilizzo, o comunque un addebito, di somme di denaro in eccedenza rispetto al saldo del conto o, in caso di conto affidato, in eccedenza rispetto all'importo dell'affidamento. Con l’introduzione dell’art.117-bis TUB (d.lgs. 201/2011) è stata definitivamente eliminata la “commissione di massimo scoperto” e ribadita la legittimità, per i conti regolarmente affidati, della “commissione per la messa a disposizione dei fondi” – onere già introdotto (quale compenso ulteriore rispetto alla cms) con l’art.2-bis della legge n.2 del 28 gennaio 2009 e il cui limite massimo era già stato fissato nello 0,5% trimestrale con legge n. 102 del 3 agosto 2009. Nel caso di passaggi a debito di conti non affidati o di utilizzi oltre il limite del fido è prevista l’applicazione di una “commissione di istruttoria veloce” (determinata in misura fissa, espressa in valore assoluto e commisurata ai costi effettivi dell’istruttoria). Non la pagano, secondo la legge n. 62 del 18/05/2012, i clienti consumatori nel caso di sconfinamenti pari od inferiori a € 500,00 in assenza di affidamento od oltre il limite di fido per un solo periodo massimo di 7 giorni consecutivi per ogni trimestre bancario Nel caso in cui al conto sia associata una apertura di credito in conto corrente, si deve pagare anche la Commissione Disponibilità Fondi, nella misura massima dello 0,50% dell’affidamento, a prescindere dal suo effettivo utilizzo

13 Un esempio di estratto conto: Elenco dei movimenti
Affitto Addebito SEPA Saldo iniziale L’ estratto conto si compone di TRE parti: 1) Elenco movimenti: È la parte iniziale del documento in cui vengono elencate tutte le operazioni con una descrizione sintetica delle stesse e l’indicazione del loro importo; Vi sono riportate anche le date in cui sono state eseguite le registrazioni (data contabile) e a decorrere dalle quali si calcolano interessi (data valuta). Riassunto a scalare: è la sezione che fornisce le informazioni necessarie al calcolo degli interessi, in particolare indica: Saldi: la sequenza progressiva dei saldi per data valuta; Numeri: si ottengono moltiplicando i saldi per i rispettivi giorni di permanenza; il loro computo è necessario per il calcolo degli interessi. Ai numeri, infatti, viene applicato il tasso espresso in % Riepilogo delle spese Riporta le spese complessivamente sostenute nell’anno solare per la tenuta del conto corrente e per i servizi utilizzati; Richiama l’attenzione del cliente sulla possibilità di confrontare il totale delle spese sostenute con l’ISC riportato nel documento di sintesi e lo invita a verificare se vi sono servizi più adatti alle sue esigenze. Saldo finale 13

14 RIASSUNTO SCALARE (K*tasso di interesse*giorni)/periodo di riferimento*100 dove K indica la somma (numeri debitori) sulla quale calcolare gli interessi I giorni sono quelli di un trimestre

15 IL RIEPILOGO DELLE COMPETENZE E SPESE
0,5*5000/100 è la formula per la CDF

16 I DIRITTI DEL CONSUMATORE LE FONTI NORMATIVE
Titolo VI del Testo unico bancario (TUB) Disposizioni in materia di “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti” del 29 luglio 2009, e successive modificazioni

17 LE FONTI NORMATIVE-IL TITOLO VI DEL TUB
Obblighi di natura informativa Pubblicità Contratti Modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali Comunicazioni periodiche Obblighi di natura conformativa Remunerazione di affidamenti e sconfinamenti Calcolo degli interessi Recesso dai contratti di durata Portabilità… Le finalità della disciplina di trasparenza delle condizioni contrattuali e correttezza dei comportamenti Tutela della clientela Informazioni chiare e accessibili Esatta percezione di tutti i costi connessi con i prodotti e servizi Relazioni contrattuali leali Comparabilità Più agevole confronto tra le diverse offerte - Maggiore concorrenza sul mercato Semplificazione Maggiore comprensione dell’informazione - Minori costi.

18 GLI STRUMENTI DI TRASPARENZA
Principali diritti del cliente: Contratto; Foglio informativo; Documento di sintesi; Guida al conto corrente.

19 L’INDICATORE SINTETICO DI COSTO (ISC)
Gli intermediari devono riportare nei fogli informativi e nei documenti di sintesi periodici dei conti correnti destinati ai consumatori l’ISC che Comprende tutte le spese e le commissioni che sarebbero addebitate al cliente nel corso dell’anno, al netto di oneri fiscali e interessi; Viene calcolato per uno o più «profili di operatività tipo» individuati dalla Banca d’Italia. Per offrire un utile parametro di valutazione dei costi, i fogli informativi dei conti correnti forniscono l’ISC. Questo indicatore dà un’idea del costo complessivo in base alle spese e alle commissioni addebitabili al cliente nel corso dell’anno, senza considerare gli oneri fiscali (bollo) e gli interessi. L’isc viene calcolato su alcuni profili di operatività stabiliti dalla banca d’italia. Se un conto non è adatto ad uno di questi profili nel foglio informativo deve essere specificato

20 I costi del conto corrente
Le modifiche unilaterali Per i contratti a tempo indeterminato (tipicamente conto corrente a revoca) le banche possono modificare su iniziativa unilaterale le clausole contrattuali solo nel rispetto di precise condizioni: la facoltà deve essere prevista dal contratto e approvata dal cliente; il cliente deve essere informato con un preavviso minimo di due mesi; al cliente deve essere comunicato il ‘giustificato motivo’; entro la data prevista per l’entrata in vigore delle modifiche, il cliente ha la possibilità di recedere dal contratto senza spese e di portare il contro in un’altra banca. Negli altri contratti di durata, la modifica può riguardare solo le clausole non aventi ad oggetto i tassi di interesse. Art 118 TUB il cui mancato rispetto ha rilevanza potenzialmente sanzionatoria – Restituzione oneri addebitati

21 La produzione di interessi nei rapporti di conto corrente
Nei rapporti di conto corrente il cliente, oltre a depositare somme, può anche utilizzare in modo flessibile un credito accordato dalla banca (scoperto di conto o apertura di credito). Pertanto quando parliamo di interessi parliamo sia degli interessi creditori o attivi, ossia quelli spettanti al cliente sulle somme depositate (il cosiddetto saldo attivo), sia degli interessi debitori o passivi, ossia quelli che sono dovuti dal cliente per l’utilizzo delle somme messe a disposizione dalla banca. Per queste operazioni bancarie - in cui il rapporto di credito è regolato in conto corrente - la produzione degli interessi è sottoposta a regole ben precise.

22 La produzione di interessi nei rapporti di conto corrente
Art. 120 del Testo unico bancario (TUB) secondo comma Gli interessi passivi maturati non possono produrre altri interessi. Gli interessi passivi e attivi devono essere calcolati con la stessa periodicità, ossia secondo lo stesso intervallo di tempo. Il periodo di conteggio degli interessi non può essere inferiore a un anno e il termine per il calcolo è fissato a una data certa (31 dicembre) e, comunque, al termine del rapporto. Gli interessi passivi calcolati al 31 dicembre non sono esigibili a questa data, ma al 1° marzo dell'anno successivo a quello in cui sono maturati.

23 LE DIRETTIVE EUROPEE La Direttiva 2014/92/UE ha introdotto: Ulteriori garanzie di accesso dei consumatori a un conto di pagamento con caratteristiche di base; La portabilità del conto che consente al consumatore di trasferire uno o più servizi di pagamento «ricorrenti» (es. ordini permanenti di bonifico, addebiti diretti) e l’eventuale saldo positivo su un nuovo conto aperto o detenuto presso un’altra banca, entro 12 giorni lavorativi. LA Direttiva UE 2015/2366 (servizi di pagamento nel mercato interno, o PSD2) introduce novità importanti per il consumatore: Sviluppo di un mercato interno dei pagamenti al dettaglio efficiente, sicuro e competitivo Rafforzamento della tutela degli utenti dei servizi di pagamento, sostenendo l’innovazione e aumentando il livello di sicurezza dei servizi di pagamento elettronici . Il «conto di base» definito dalla Convenzione tra il MEF, la Banca d'Italia e le principali associazioni rappresentative dei PSP presenta caratteristiche in gran parte in linea con quelle richieste dalla PAD. Gli obblighi per gli intermediari relativi alla portabilità del conto sono già in vigore per effetto del d.l. n.3/2015. Fra le numerose novità introdotte dalla PSD2 ,l’attenzione si è concentrata soprattutto sulla possibilità fornita a nuovi operatori esterni al settore bancario (i cosiddetti Payment Initiation Service Provider, Pisp) di fornire essi stessi servizi occupando una posizione intermedia tra il pagatore e il suo conto di pagamento online: una decisione dettata dall’esigenza di rafforzare la sicurezza del sistema, garantendo trasparenza e una corretta concorrenza a tutto vantaggio dei consumatori.

24 GRAZIE PER L’ATTENZIONE


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