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nuoto
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Che cos’è? Il nuoto è per definizione l'esercizio che permette il galleggiamento del proprio corpo e la progressione nell'acqua. Il nuoto è una buona forma di esercizio , poiché la densità del corpo umano è all'incirca simile a quella dell'acqua, il corpo viene sostenuto da questa e quindi meno stress viene posto su giunture e ossa. Per questo, il nuoto viene frequentemente usato come esercizio nella riabilitazione a seguito di incidenti o per i disabili. Il nuoto non solo viene usato per riabilitazione o per mantenere in forma fisica il corpo, ma anche per scaricare lo stress fisico e mentale.
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E’ considerato uno sport completo? Che benefici comporta?
Considerato uno sport completo e salutare che distribuisce il movimento omogeneamente su tutto il corpo, favorisce la salute, la longevità e il benessere fisico e psicologico. Esso spesso comporta benefici estetici e fisici: solitamente si ottiene un aumento della massa magra e una riduzione di quella grassa, lo sviluppo dell'impalcatura ossea e l'espansione della gabbia toracica, il miglioramento della coordinazione motoria e respiratoria e la riduzione della spasticità.
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La fisiologia del nuoto
Il nuoto esercita quasi tutti i muscoli del corpo. Specialmente, le braccia e il tronco sono richiesti più delle gambe, poiché la maggior parte del movimento in avanti viene generato dalle braccia. Nuotare è un esercizio aerobico, a causa dei tempi di esercizio relativamente lunghi che richiedono una costante somma di ossigeno ai muscoli, con l'eccezione degli sprint brevi, dove i muscoli lavorano in maniera anaerobica. Come per molti altri esercizi aerobici, si ritiene che il nuoto riduca gli effetti dannosi dello stress. Mentre gli esercizi aerobici tipicamente bruciano grassi e aiutano a perdere peso, questo effetto è limitato nel nuoto, anche se stando nell'acqua fredda si bruciano più calorie per mantenere la temperatura corporea.
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Nuoto e salute! Il nuoto è considerato uno sport a basso rischio di infortuni. Ciò non di meno, è raccomandabile nuotare in aree sorvegliate da bagnini e di prestare attenzione alle condizioni dell'acqua. Di seguito vengono elencati i rischi in ordine decrescente di pericolosità: Affogamento; può causare lesioni o morte. Rischi dovuti agli effetti dell'acqua sul corpo umano. esempio: lo shock termico dopo essere saltati in acqua può causare un arresto cardiaco. Rischi correlati a sostanze chimiche disciolte in acqua. Esempio: Nelle piscine il cloro può far bruciare gli occhi causando effetti di visione offuscata, semitrasparenze e arcobaleni intorno alle sorgenti luminose sono riconducibili sempre al cloro. Rischi dovuti a batteri, funghi e virus presenti nell'acqua. Rischi dovuti all'attività fisica in acqua, specifici del nuoto. Esempio: Chi nuota da molto tempo può sviluppare delle sporgenze anormali nel canale uditivo. Rischi dovuti alle condizioni dell'acqua e del tempo atmosferico.
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Le tecniche: Il corpo umano, essendo composto in gran parte d'acqua, possiede all'incirca la stessa densità. Quindi, rimanere a galla richiede solo la spinta verso il basso di una piccola quantità d'acqua. Tutti gli stili si compongono per la bracciata di due fasi alterne: la fase attiva e la fase passiva. La fase attiva dà propulsione, solitamente usando le mani come se fossero delle pale e sbattendo le gambe in modo da spingere l'acqua lontano dal corpo; La fase passiva serve a recuperare gli arti. Le stesse tecniche che migliorano la velocità possono essere di aiuto per percorrere una distanza maggiore a parità di sforzo. In particolare: il dorso e le gambe devono essere tenute il più possibile parallele alla superficie dell'acqua. Gambe afflosciate e torso inclinato possono aumentare notevolmente la resistenza dell'acqua. è bene cercare di avere sempre un braccio steso in avanti, oltre la testa, e cercare di estenderlo il più possibile. il movimento in avanti di mani, braccia e gambe, deve avvenire il più possibile fuori dall'acqua, mentre quando sono in acqua devono essere orientate nel miglior modo possibile. Questo perché gli arti devono muoversi ad una velocità due volte superiore a quella del nuotatore .
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I fondamentali del nuoto…
PARTENZA: La partenza da bordo vasca viene effettuata contemporaneamente da tutti gli atleti, e indicata da un ausilio sonoro controllato dal giudice di partenza. Per gli stili del delfino, rana e stile libero, la partenza viene effettuata da appositi blocchi situati poco sopra il livello dell'acqua dai quali l'atleta si tuffa, esegue un breve scivolo subacqueo, e poi emerge iniziando a nuotare. Per il dorso invece la partenza si esegue dall'interno della vasca, aggrappandosi ad apposite maniglie posizionate sui blocchi e spingendosi tramite i piedi dal bordo della vasca.
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VIRATA: Il cambio di direzione che l'atleta deve eseguire una volta terminata la vasca prende il nome di Virata. Essa prevede in ogni caso, con differenti modalità a seconda dello stile nuotato, che l'atleta tocchi il muro, pena la squalifica, cosa che avviene anche se, durante le fasi della virata, l'atleta si appoggia e si sostiene a frangionde o direttamente dal bordo della vasca. Le virate rana-rana, rana-stile, e delfino-delfino, delfino-dorso, sono meno complesse, o meglio, differenti. In esse vale il "tocco e riparto" ovvero si tocca obbligatoriamente il bordo in modo simultaneo con entrambe le mani e si riparte nello stile prefissato.
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STILI DELFINO: ll delfino è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto e fa parte dello stile misto. Considerato da molti lo stile più spettacolare, ma allo stesso tempo il più faticoso e difficile, richiede un notevole sforzo fisico e una perfetta coordinazione sia di gambe che di braccia. Lo stile deve il suo nome al tipico movimento ondulatorio delle gambe che ricorda i movimenti della nuotata dei delfini.
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DORSO: Il dorso, più raramente crawl sul dorso fa parte dello stile misto è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto e l'unico dove il volto dell'atleta non è rivolto verso il fondo della piscina ma verso il soffitto.
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RANA: La rana è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto e fa parte dello stile misto. Considerato uno stile molto faticoso e complesso ma non quanto il delfino, è tra i quattro stili del nuoto il più lento.
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STILE LIBERO: Lo stile libero è uno dei quattro stili ufficiali del nuoto e fa parte dello stile misto. Sostanzialmente il nuotatore può nuotare in qualsiasi stile, usando teoricamente anche uno stile personale. Le uniche limitazioni sono l'impossibilità, durante i misti, di nuotare la frazione dello stile libero mediante uno degli stili già usati in precedenza e la necessità durante tutta la durata della gara di "rompere la superficie dell'acqua" ovvero una parte del corpo del nuotatore deve sempre emergere. Essendo uno stile non regolato da norme, nella storia varie sono state le tecniche utilizzate per gareggiare.
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MISTI: I misti sono una specialità del nuoto, combinazione dei quattro stili ufficiali. In una gara vengono eseguiti dai nuotatori tutti gli stili, partendo con il delfino, e successivamente in ordine dorso, rana e stile libero. Nelle staffette, dove ogni atleta esegue uno stile, l'ordine prefissato è dorso, rana, delfino e stile libero.
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..tHE END!! Fonti: Wikipedia. Chiara De Siato
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