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4. Le transazioni e il costo del venduto

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Presentazione sul tema: "4. Le transazioni e il costo del venduto"— Transcript della presentazione:

1 4. Le transazioni e il costo del venduto
Corso di Economia ed Organizzazione Aziendale II - Pierluigi Rippa Slide predisposte da Lorella Cannavacciuolo 1

2 ………materiale di riferimento
Cosa impareremo…… Come variano lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico quando vi è un evento economico e finanziario Quali eventi comportano una variazione soltanto dello Stato Patrimoniale E’ possibile che vi siano degli eventi economici che variano soltanto il Conto Economico? Calcolare il costo della produzione e del venduto Questa schematizzazione dell’impresa si riferisce al modello di impresa come organismo vivente ………materiale di riferimento - Capitolo 7-9 del libro di testo “Economia ed Organizzazione Aziendale 2” 2

3 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Versamento (10.000) di capitale iniziale Accensione di debiti (5.000) 3 valore precedente valori precedenti 10.000 Cassa e liquidità 15.000 Debito verso banche 5.000 Capitale versato Totale Attività Totale Passività e Capitale Netto GLENDALE MARKET Stato Patrimoniale al 3 gennaio Attività Passività e Capitale Netto Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

4 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di merce (2.000) in contanti 4 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

5 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merci (per 300, acquistata a 200) in contanti 5 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

6 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di merce (2.000) a credito 6 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

7 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merce (per 800 acquistata per 500) in contanti 7 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

8 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di merce (per 900 acquistata per 600) a credito 8 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

9 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di una polizza assicurativa (200) pagata anticipatamente 9 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

10 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Acquisto di terreni (10.000) per in contanti e per con mutuo 10 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

11 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Vendita di terreni (acquistati a 5.000) per in contanti e per il resto trasferendo sull’acquirente il mutuo per 4.000 11 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

12 Bilancio: l’analisi delle transazioni
Valore di mercato del capitale netto? Prelievo di capitale (200) e di merce (400) da parte del proprietario 12 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

13 Il capitale netto e il reddito
13 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

14 Le variazioni del capitale netto dovute alla gestione
RICAVI (2.000) Ricavi 5-gennaio: + 300 - UTILE (700) = Ricavi 7-gennaio: + 800 Ricavi 8-gennaio: + 900 COSTI (1.300) Costi 5-gennaio: Costi 7-gennaio: Costi 8-gennaio: Variazione del C.N. per effetto della gestione Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill 14

15 Reddito e variazione del capitale netto
Transazioni relative alla gestione che riducono il valore del capitale netto! Transazioni relative alla gestione che aumentano il valore del capitale netto! Reddito (utile o perdita) = variazioni del capitale netto per effetto della gestione 15 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

16 Ricavi realizzati nel periodo - Costi sostenuti nel periodo =
L’utile rappresenta la variazione del capitale netto generata in un certo periodo dalla gestione Variazione del C.N. (Δ riserve di utili) per effetto della gestione Ricavi realizzati nel periodo - Costi sostenuti nel periodo = Utile (perdita) del periodo + Apporti di capitale - Dividendi Variazione del C.N. non legata alla gestione) = Variazione del C.N. del periodo < > Reddito del periodo 16 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

17 Le variazioni del capitale netto della Glendale
Variazione del C.N. (Δ riserve di utili) per effetto della gestione + Variazione del C.N. (non legate alla gestione) per: (1) nuovi apporti di capitale e (2) dividendi = 100 = Δ Capitale Netto 17 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

18 Le variazioni del capitale netto della Glendale
18 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

19 Punti chiave da ricordare
Il capitale netto è costituito da capitale versato (che in una società per azioni è rappresentato da azioni) e utili non distribuiti (riserve di utili), cioè utili accumulati sin dalla data di costituzione dell’azienda. Il capitale netto non riporta il valore di mercato delle azioni. Le riserve di utili non sono “cassa”, non sono cioè liquidità. Sono bensì una parte dei diritti vantati dai detentori del capitale di rischio sulle attività aziendali. 20 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

20 Punti chiave da ricordare
Coerentemente con l’equazione fondamentale del bilancio “attività = passività + capitale netto”, qualsiasi transazione influisce su almeno due voci dello stato patrimoniale: la contabilità è un sistema in partita doppia. Alcuni eventi non rappresentano transazioni e non sono pertanto rilevati dalla contabilità: un cambiamento di valore di mercato dei terreni; avviamento realizzato, ma non acquistato; la trasformazione dell’azienda da impresa individuale a società di capitale. 20 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

21 Punti chiave da ricordare
Altri eventi determinano cambiamenti delle attività e/o delle passività, ma non influiscono sul capitale netto: l’accensione di debiti di conto corrente e di mutui ipotecari; l’acquisto di merce; l’acquisto di polizze assicurative; l’acquisto e la vendita (al costo storico) di un terreno; la riduzione di un debito bancario... 21 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

22 Punti chiave da ricordare
Vi sono poi eventi che determinano un cambiamento del capitale netto e, contemporaneamente, anche delle attività e/o delle passività. I ricavi e i costi sono, rispettivamente, incrementi e decrementi che il capitale netto subisce in un periodo per effetto della gestione. Il capitale netto aumenta anche quando i proprietari apportano nuovo capitale e si riduce quando questi effettuano prelievi in conto capitale. Queste transazioni non sono di gestione e non influiscono quindi sul reddito. 21 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,13 ed., MCGraw Hill

23 Le voci di costo all’interno del Costo del venduto
Costo dei prodotti portati a completamento nel periodo Rimanenze iniziali di materiali diretti + Acquisti - Rimanenze finali di materiali diretti = Consumi di materiali diretti + Rimanenze iniziali di semilavorati + Costi di produzione del periodo - Rimanenze finali di semilavorati = Costo dei beni prodotti + Rimanenze iniziali di prodotti finiti - Rimanenze finali di prodotti finiti = Costo dei beni venduti Prelievi di materiali diretti nel periodo Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

24 Flusso dei costi di prodotto in un’azienda di produzione
materie prime E’ il solo costo di competenza! acquisti finali prelievi semilavorati costi diretti di trasformazione costi indiretti di trasformazione iniziali finali Costi produzione sostenuti nel 200X beni prodotti Costo dei Prodotti finiti incremento Come determinare i valori analitici dei singoli semilavorati? iniziali finali Costo dei beni venduti Come determinare i valori analitici dei singoli p.f.? iniziali Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

25 Flusso dei costi di prodotto in un’azienda di produzione
Materie prime Semilavorati Prodotti finiti Rimanenze iniziali di semilavorati Rimanenze iniziali di m.p. + Acquisti = Materie prime disponibili per la produzione - Rimanenze finali di m.p. + Prelievi Rimanenze iniziali di p.f. + Manodopera diretta + Costi indiretti di produzione = Totale costi di produzione sostenuti nel periodo - Rimanenze finali di semilavorati + Costo dei beni prodotti = Costo dei beni disponibili per la vendita - Rimanenze finali di p.f. = Costo dei beni venduti = Prelievi (consumi) di m.p. = Costo dei beni prodotti Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

26 Conto economico a CdV di un’azienda di produzione
Conto economico Rossi spa al 31/12/2003 Ricavi Costo dei beni venduti: Rimanenze iniziali di prodotti finiti Costo dei beni prodotti (vedi dettaglio) Costo dei beni disponibili per la vendita Rimanenze finali (-) 85.000 Costo dei beni venduti Margine industriale lordo Costi di periodo 85.000 Risultato operativo 28.000 Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

27 Conto economico a CdV di un’azienda di produzione
Da : Anthony et al., , “Il Bilancio”,12 ed., MCGraw Hill

28 Esempio rimanenze M.P. HP: rimanenze iniziali x+1 = con P = 8  valore Rimanenze = 640 Acquisto di 400 MP nell’esercizio X+1 Q P/u Esborso 1° acquisto 100 10 1000 2° acquisto 9 900 3° acquisto 11 1100 4°acquisto 12 1200 Totale 400 (+80) 4200

29 Procedimento FIFO Il processo produttivo ha consumato MP per 350 Rimanenze finali X+1 480 – 350 = 130 Q P/u Esborso Rimanenze Iniziali 80 8 640 1° acquisto 100 10 1000 2° acquisto 9 900 3° acquisto 70 11 770 Totale consumi 350 3310

30 Rimanenze finali FIFO Q P/u Esborso 3° acquisto 30 11 330 4° acquisto
100 12 1200 Totale 130 1530 Rimanenze iniziali + Acquisti – Consumi = Rimanenze finali (640) (4200) (3310) (1530)

31 Procedimento LIFO Il processo produttivo ha consumato MP per 350 Rimanenze finali X+1 480 – 350 = 130 Q P/u Esborso 4° acquisto 100 12 1200 3° acquisto 11 1100 2° acquisto 9 900 1° acquisto 50 10 500 Totale cosnumi 350 3700

32 Rimanenze finali LIFO Q P/u Esborso 1° acquisto 50 10 500
Rimanenze iniziali 80 8 640 Totale 130 1140 Rimanenze iniziali + Acquisti – Consumi = Rimanenze finali (640) (4200) (3700) (1140)

33 La valorizzazione delle MP (costo medio)
Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq 07/06/96 Cons. 60 10/06/96 Acq 18/06/96 Cons. 80 30/06/ Rimanenze ? ? Si è detto che la distinzione tra costi di prodotto e costi di periodo incide sul valore delle scorte. Ma come si calcola il valore delle scorte a magazzino e, di conseguenza, il costo delle materie prime impiegate da un prodotto, quando tali materie sono prelevate dal magazzino? Esistono tre tipologie di valorizzazione: la logica del Costo Medio; la logica LIFO (Last In Last Out); la logica FIFO (First In First Out). Lo spiegheremo con degli esempi Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq x20=1600 07/06/96 Cons x20=1200 10/06/96 Acq x8= 800 18/06/96 Cons x10= 800 30/06/96 Rimanenze x10 = 400 (80-60)20+100x8 (80-60)+100 33

34 La valorizzazione delle MP (LIFO)
Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq 07/06/96 Cons. 60 10/06/96 Acq 18/06/96 Cons. 80 30/06/ Rimanenze ? ? Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq x20=1600 07/06/96 Cons x20=1200 10/06/96 Acq x8= 800 18/06/96 Cons x 8= 640 30/06/96 Rimanenze = 100-80= x20+20x8 = 560 34

35 La valorizzazione delle MP (FIFO)
Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq 07/06/96 Cons. 60 10/06/96 Acq 18/06/96 Cons. 80 30/06/ Rimanenze ? ? Data movimento Tipo Q Valore unit. Valore totale 01/06/96 Acq x20=1600 07/06/96 Cons x20=1200 10/06/96 Acq x8= 800 18/06/96 Cons x20+60x 8= 880 30/06/96 Rimanenze = x8 = 320 35


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