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PubblicatoElisa Peralta Lozano Modificato 6 anni fa
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale Seminario di Storia contemporanea 2018
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8. La dissoluzione finale (1985-1991)
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 8. La dissoluzione finale ( ) La riforma tentata dall’ultimo leader dell’URSS, il cinquantenne Mikail Gorbacev (1985) ispirata all’applicazione delle parole d’ordine dell’età krusceviana: disgelo e umanesimo anti-staliniano L’ideale del «socialismo dal volto umano» della «primavera di Praga»: la contraddizione irrisolvibile tra la fraseologia umanistica e le pratiche totalitarie Fine della Guerra fredda per liberare risorse per rilancio economico dell’URSS e liberalizzazione interna per grande riforma del «socialismo reale»
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Riavvicinamento al PCI e riconoscimento valore dell’eurocomunismo
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Rinuncia all’idea di una rivoluzione mondiale nel contesto di una guerra civile internazionale, ma persistenza della fiducia nella missione universalista dell’URSS Riforma di Gorbacev un tentativo di rilegittimazione: ma quali confini alla riforma? A rischio gli elementi fondamentali dell’identità comunista Passi immediati in politica estera: ripresa del disgelo con gli USA e fine della guerra in Afghanistan Riavvicinamento al PCI e riconoscimento valore dell’eurocomunismo
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Opposizione dall’interno del comunismo internazionale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Superare le divisioni della Guerra fredda significa liquidare la teoria della «coesistenza pacifica»: non ci sono più due campi in lotta ma un unico mondo segnato da nuove interdipendenze, all’interno del quale l’universalismo dell’URSS prende il posto del movimento comunista internazionale La «perestrojka» (riforma) dell’URSS implica una «perestrojka» delle relazioni in tutto il mondo (discorso all’ONU 1988) Opposizione dall’interno del comunismo internazionale
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Le elezioni polacche e il primo governo guidato da un non comunista
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 La sovranità limitata della «dottrina Breznev» una garanzia per gli screditati governi dell’Europa centrorientale Liberalizzazione minaccia mortale per tutti i regimi comunisti, Cuba e Cina incluse Deng Xiaoping e la repressione violenta dei movimenti di riforma (Tien’an Men 1989): socialismo umanitario vs. autoritarismo di mercato Le elezioni polacche e il primo governo guidato da un non comunista L’Ungheria apre le frontiere con l’Austria, la fuga di migliaia di tedeschi dell’Est
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Manifestazioni di massa in tutta l’Europa centrorientale: Gorbacev rifiuta la carta della repressione violenta Senza il sostegno militare sovietico, i regimi dell’Est senza futuro: l’apertura delle frontiere tra le due Germanie e il crollo del muro di Berlino l’8 novembre 1989 Le «rivoluzioni di velluto» di Praga, Sofia, Budapest e il ruolo dei media Di fronte alla denuncia della violenza del potere comunista contenuta nel discorso riformatore di Gorbacev, l’establishment europeo-orientale senza risposte
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Gorbacev rinnega la concezione del potere che aveva determinato le tragedie del 1953 (Berlino Est), 1956 (Budapest), 1968 (Praga), 1981 (Varsavia) e disconosce i capisaldi della sicurezza sovietica forgiati ai tempi di Stalin: la sfera di influenza come presupposto dell’Impero Un ritorno alla tradizione inventata dell’umanesimo comunista di Lenin o un ritorno a… Wilson? L’accettazione della riunificazione della Germania nella NATO: un misto di realismo politico e di idealismo (la fine della Guerra fredda)
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 L’apice del «nuovo modo di pensare» di Gorbacev coincide con il suo declino: irrealistica la prospettiva di una «seconda Helsinki» per una ridefinizione concordata del potere mondiale Nell’Europa liberata dall’eredità della Seconda guerra mondiale l’URSS si trova in posizione marginale: i Paesi dell’ex impero esterno voltano le spalle a qualunque forma di influenza «socialista» L’obiettivo centrato della fine della Guerra fredda annienta lo status internazionale dell’URSS
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Con il crollo dell’ordine bipolare, entra in crisi riformismo graduale di Gorbacev: la liberalizzazione alimenta forze intransigenti interne al PCUS mentre l’economia si aggrava senza riforme di mercato Infondata l’idea che la riforma dell’URSS portasse a una riforma del mondo verso una nuova «civilizzazione comune» con un ruolo per il socialismo: il riflesso della «superiorità» della civiltà socialista immaginata da Kruscev La dissoluzione dell’URSS replica il collasso dei regimi dell’Europa centrorientale (1991) Travolti i conservatori ma anche i riformatori: il comunismo si rivela irriformabile
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 Dopo il 1945, l’URSS era stata soprattutto il baluardo contro i processi globalizzatori nell’economia e nella cultura dell’Occidente: Gorbacev indebolisce quel ruolo ma non riesce a sostituirlo con uno credibile Rinnegare la separazione tra socialismo e democrazia operata da Lenin, rifiutare le logiche imperiali della Guerra fredda, chiudere con la tradizione totalitaria: come continuare a essere comunisti? La «via cinese» e la rielaborazione della tradizione totalitaria in nome di una ibridazione con i nemici storici: il mercato e il nazionalismo
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 La Cina rinuncia a qualsiasi missione universalista, che invece era intimamente propria alla genesi dell’URSS In realtà il comunismo sopravvive fuori d’Europa: attraverso l’integrazione nel mondo post bi-polare (Cina e Vietnam) o l’autarchia (Cuba e Corea) Sopravvive dove riesce a rilegittimarsi in chiave nazionalista in continuità con l’antiimperialismo In Europa al contrario il nazionalismo è un fattore di implosione dei regimi comunisti In sintesi: là dove il comunismo aveva presieduto alla fondazione di comunità nazionali-statali continua a esistere, là dove si era innestato su tradizioni nazionali preesistenti collassa
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Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale
Il comunismo e la storia del XX secolo in prospettiva globale. Incontro 8 I bolscevichi avevano sempre visto lo Stato-nazione come un residuo ottocentesco, si appropriarono dello Stato quale strumento di trasformazione politica e sociale Il nazionalismo inteso come forza d’appoggio (i Fronti nazionali, la grande guerra patriottica) o alleata nella battaglia antiimperialista nel Terzo mondo, ma in fondo reputata obsoleta e destinata al superamento nella futura società senza classi fondata sull’internazionalismo Il progetto della confederazione tra partiti e stati comunisti fallito per la natura monocratica dell’impero sovietico
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