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IL SECONDO VIAGGIO MISSIONARIO

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Presentazione sul tema: "IL SECONDO VIAGGIO MISSIONARIO"— Transcript della presentazione:

1 IL SECONDO VIAGGIO MISSIONARIO
LEZIONE 9 DELLA SCUOLA DEL SABATO IL SECONDO VIAGGIO MISSIONARIO SABATO 1 SETTEMBRE 2018 3° TRIMESTRE 2018 1 1 1 1 1 1 1 1

2 Samotracia, Neapolis e Filippi. Atti 16:11-40.
Nuovi convertiti. Siria e Cilicia. Atti 15:36-41. Due gruppi missionari. Tessalonica e Berea. Atti 17:1-15. Investigare le Scritture. Derbe e Listra. Atti 16:1-5. Il giovane Timoteo. Atene. Atti 17:16-34. Nell’Areopago. Frigia, Galazia, Misia e Troas. Atti 16:6-10. La chiamata in Macedonia. Corinto. Atti 18:1-17. “Parla, e non tacere”.

3 DUE GRUPPI MISSIONARI “Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunciato la Parola del Signore, per vedere come stanno” (Atti 15:36) Quando Barnaba decise di visitare di nuovo le chiese che si erano formate durante il viaggio, volle portare con sé suo cugino Giovanni Marco. (Colossesi 4:10). Paolo non era disposto a dare una seconda possibilità a chi lo aveva abbandonato nel viaggio precedente. In questo modo, Barnaba e Giovanni Marco andarono a Cipro, e Paolo e Sila in Asia. Col tempo, Paolo seppe apprezzare il lavoro di Giovanni Marco, e lo ebbe come collaboratore “utile per il ministero” (Filemone 1:24; 2 Tim. 4:11)

4 IL GIOVANE TIMOTEO “Paolo volle che egli partisse con lui; perciò lo prese e lo circoncise a causa dei Giudei che erano in quei luoghi; perché tutti sapevano che il padre di lui era greco” (Atti 16:3) In Listra, Paolo incontrò Timoteo, un giovane che era stato bene educato nelle Scritture da sua madre Eunice e da sua nonna Loide. (2 Tim. 1:5) Vide in lui una persona consacrata dotata per l’opera, decise quindi di portarlo con sé. Suo padre essendo greco, non aveva acconsentito a circonciderlo. Perché Paolo lo fece circoncidere, contraddicendo apparentemente l’accordo del Concilio di Gerusalemme? Questa misura fu presa per amore dei giudei. Affinché essi non avessero scuse per non ascoltare il messaggio predicato da Timoteo.

5 LA CHIAMATA IN MACEDONIA
“Paolo ebbe durante la notte una visione: un macedone gli stava davanti, e lo pregava dicendo: Passa in Macedonia e soccorrici” (Atti 16:9) Benché il piano originale di Paolo era visitare le chiese già stabilite, il piano dello Spirito Santo era un altro. Impedendogli di continuare a predicare in Asia, lo Spirito Santo li condusse fino in Misya. Gli impedì di andare in Bitinia. Li condusse a Troas, un porto marittimo. Finalmente, gli indicò il cammino attraverso una visione. Questo cambiamento di rotta significava predicare il Vangelo in Europa, un territorio completamente nuovo. Da questa esperienza impariamo l’importanza di sottometteci continuamente alla guida dello Spirito Santo, anche se questo contrasta i nostri piani e le nostre idee.

6 NUOVI CONVERTITI “poi li condusse fuori e disse: Signori, che debbo fare per essere salvato? Ed essi risposero: Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato tu e la tua famiglia” (Atti 16:30-31) Arrivato a Filippi, Paolo cercò il luogo dove si riunivano gli ebrei di quella città. Poiché non c'era una sinagoga, trovò un gruppo di donne vicino al fiume: una delle donne lì riunite, Lidia, originaria di Tiatira, fu la prima convertita europea. Ma presto sorsero problemi. Paolo espulse il demone che possedeva una giovane indovina. I suoi proprietari, arrabbiati, lo portarono in tribunale. Frustati e imprigionati, Paolo e Sila cantavano in prigione. La loro testimonianza fedele toccò la coscienza del carceriere.

7 INVESTIGANDO LE SCRITTURE
“Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così” (Atti 17:11) Tessalonica era la capitale della Macedonia. Tutti i sabati, Paolo si recava alla sinagoga per predicare ai giudei la morte e la resurrezione di Gesù. Solo pochi giudei credettero. Gli altri, si servirono di uomini perversi, e provocarono un grande tumulto contro Paolo e il resto dei convertiti. In Berea, l’accettazione del messaggio da parte dei giudei fu molto diversa. Furono convinti dalla verità dall'esame approfondito delle Scritture. Una risposta puramente emotiva, esente dallo studio personale, è superflua e di breve durata.

8 NELL’AREOPAGO “Così lo presero e lo condussero nell'Areopago, dicendo: Potremmo sapere qual è questa nuova dottrina che tu proponi?” (Atti 17:19) In Atene, Paolo usó nueve tecniche per portare l’Evangelo. Davanti a un pubblico esclusivamente pagano, non potè usare le Scritture come base della sua predicazione. Iniziò dalla conoscenza del mondo naturale e dalla filosofia in modo che potessero cominciare a capire cosa volesse insegnare loro. Per menti abituate a credere che agli dei non importava nulla di ciò che accadeva sulla Terra, il messaggio di Paolo fu davvero speciale. Anche se la maggioranza derideva il messaggio, alcuni, come Dionisio e Damaris, credettero.

9 “PARLA, E NON TACERE” “perché io sono con te e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male, poiché io ho un grande popolo in questa città” (Atti 18:10) In Corinto, Paolo conobbe Priscilla e Aquila. Dato che avevano il loro commercio, rimase a lavorare con loro. Ma Paolo fu apertamente rifiutato dagli ebrei. Scuotendo i suoi vestiti, decise di smettere di predicare loro e di parlare solo ai Gentili. Questa situazione gli causò un grande scoraggiamento, al punto da decidere di continuare per la sua strada e lasciare la città. Ma Dio aveva, nuovamente, altri piani. Paolo restò in Corintio un anno e mezzo, molto più che in qualunque altro luogo fino ad allora. Quanta gente ha Dio nella tua città che non lo conosce ancora? Parla e non tacere.

10 “I messaggeri di Dio nelle grandi città non devono scoraggiarsi per la malvagità, l’ingiustizia, la depravazione con cui vengono in contatto mentre si impegnano a proclamare il messaggio della salvezza.… Quanti sono impegnati nella predicazione del Vangelo si ricordino che se da un lato molti non ascoltano i consigli di Dio contenuti nella sua Parola, altri seguono la verità e gli inviti rivolti da un Salvatore paziente e misericordioso. In ogni città nonostante la violenza e la criminalità molti, adeguatamente preparati, possono diventare discepoli di Gesù. In questo modo il messaggio della salvezza può condurre migliaia di persone ad accettare Cristo come loro personale Salvatore.” E.G.W. (Profeti e re - pag. 153)


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