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Letteratura Italiana -Generi e Forme -1-
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Letteratura di viaggio
Complessità e vastità della materia: fenomenologia articolata del viaggio e diversificate le forme del racconto del viaggio; crocevia di interesse per varie discipline Tendenza a rifuggire ai tentativi di classificazione, di definizione unitaria, di collocazione in un canone
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Che cos’è la letteratura di viaggio?
Reiseliteratur/Reisebeschreibung Travel Literature/Travel Writing (Don Quijote, Gullivers’ travels/Il Milione) Letteratura di viaggio come genere letterario? Marfé: imprescindibile pensarla come un genere Borm: “genere misto” Ricorda: genere mutevole, poco prescrittivo e poco codificabile Thompson: costellazione di testi e scritture, connessi da somiglianze di famiglia
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Perché un testo appartenga a questo genere…
Il viaggio deve riferirsi ad uno spostamento reale (per quanto poi possa venir rielaborato nel resoconto dell’autore) Il viaggio deve essere un’esperienza diretta Il viaggio è un’esperienza personale, intima, formativa
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I testi esemplari di questo genere sono… Montesquieu, Lettere persiane
La letteratura di viaggio è il prodotto della cultura europea del Settecento Il Grand Tour Tradizione del viaggio cavalleresco + peregrinatio accademica I testi esemplari di questo genere sono… Montesquieu, Lettere persiane Sterne, Viaggio sentimentale Goethe, Viaggio in Italia Alfieri, Vita
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Analogie e differenze rispetto alle memorie o autobiografia
Luca Clerici: “L’opera e il viaggio che racconta devono configurarsi come due insiemi uguali e sovrapposti, secondo un principio di coestensività” Analogie e differenze rispetto al romanzo: varietà tematica+commistione di stili+vocazione anticanonica+cronotopo Analogie e differenze rispetto alle memorie o autobiografia Es. Casanova, Vita; Mémoires di Goldoni
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Realtà e finzione Aporia di fondo: da un lato la letteratura di viaggio presuppone un viaggio reale, dall’altro il racconto di viaggio manifesta un’insopprimibile tendenza alla finzione Guy de Maupassant: “è impossibile per l’uomo che se ne va per il mondo non mescolare la propria immaginazione alla visione della realtà. Si accusano i viaggiatori di mentire […] No, non mentono, bensì guardano con il pensiero assai più che con lo sguardo.” Effetti di realtà: rassicurazioni sulla veridicità di quanto visto; strategia della comparazione dell’ignoto al noto; riferimento a precisi elementi materiali (appunti…); riferimento ad oggetti raccolti o collezionati; inserimento di parole straniere
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Il viaggiatore personaggio ed autore
Duplice ruolo del soggetto Filtro soggettivo di chi osserva e scrive che è un autore ma non uno scienziato Il viaggiatore, per il suo essere “situato” in una cultura, getta su ciò che osserva uno sguardo non innocente accusa alla letteratura di viaggio di essersi fatta portatrice di un’istanza eurocentrica
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Descrivere e narrare Testo odeporico come formazione di compromesso tra istanza descrittiva e istanza narrativa Viaggiatore narratore > modello del trattato, esigenza di scientificità > discorso raziocinante, tempi al passato, discorso indiretto Viaggiatore personaggio > racconto improntato alla soggettività > stile discorsivo, tempo presente, forma dialogica
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Clerici: la scrittura di viaggio è un campo di forze interattive con tre punti di fuga, la realtà referenziale, la soggettività del traveller, le convenzioni espressive del genere, il rapporto autore-lettore (parità assiologica) Queste istanze reciprocamente funzionali tendono a configurare equilibri variabili sia da un punto di vista tipologico sia storico
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Realtà referenziale: meta del viaggio, mezzi di trasporto, cibo
Soggettività del viaggiatore: provenienza sociale, formazione culturale, motivazioni del viaggio Convenzioni espressive ma esigenza di garantire leggibilità e potenzialità divulgative Rapporto con il lettore: l’autore propone al lettore un’esperienza che lui stesso potrà ripetere > apostrofi al pubblico, rilessioni metatestuali, riferimento ai modelli
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Letteratura di viaggio come testualità stratificata
Il libro di viaggio è frutto di una stratificazione nel tempo (idea di partire, progettazione del viaggio, itinerario) Stratificazione della scrittura (appunti, prima stesura, rielaborazione; edizioni successive) es. Aurelio Bertola, Viaggio sul Reno e ne’ suoi contorni ( ); Guido Gozzano, Verso la cuna del mondo Clerici: fluidità e instabilità delle scritture periegetiche
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Scelte stilistiche ed espressive
Le convenzioni espressive si articolano nell’ambito delle strutture narrative e delle scelte stilistiche Basso tasso di prescrittività retorico-formale tipico del genere Modalità narrative: nel ‘700 prevale la forma epistolare, nell’800 il reportage narrativo A livello stilistico, si privilegiano scelte di ordine comunicativo potente elemento di rinnovamento in direzione della lingua d’uso
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Il viaggio secondo Eric Leed:
“Noi siamo i nostri cammini, non i nostri luoghi” Il viaggio è un terreno comune di metafore, fonte di riferimenti comuni per spiegare aree di pensiero o esperienza Viaggio è una forza centrale nelle trasformazioni storiche, mezzo di trasformazioni sociali e fonte di socialità Valenza del viaggio e dello studio del viaggio
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Contrasto tra concezione antica e moderna del viaggio
Nell’antichità Nell’età moderna Espressione del Fato e della necessità Manifestazione di libertà fuga dalla necessità Sofferenza o punizione Es: Gilgamesh, Ulisse, Enea Piacere o mezzo per ottenerlo Viaggio dell’eroe o popolo conferma la sua posizione all’interno del mondo Viaggio come scoperta, incontro con l’inatteso
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Il viaggio come Bildungs
Sin dall’antichità il viaggio è una prova che comporta una perdita ma anche un’acquisizione: all’eroe si rivela qualcosa che già gli apparteneva cfr. Burke “morte fantastica” Nel Medioevo viaggio come punizione ma anche cura cfr. pellegrinaggio istituzionalizzazione del percorso Viaggio come inchiesta conoscitiva e costruzione del sé di chi scrive cfr. tedesco: “Fahren” e “Erfahrung” cfr. “travel” da “travail” da “tripalium”
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Marfé: caratteri di ambiguità della letteratura di viaggio
Rapporto tra viaggio nello spazio e viaggio nella scrittura, tratto metaletterario Ambiguità legata all’autobiografismo, rapporti tra A, N, P (Kanceff, tre fasi) Rapporti tra realtà e finzione: gli scrittori di viaggio sono storici, cioè cercatori di ricordi
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