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PubblicatoCamille Martin Modificato 6 anni fa
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Helicobacter pylori E’ un batterio, presente nello stomaco, scoperto da 2 scienziati australiani che hanno preso il premio Nobel per la Medicina 2005.
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GASTRITI ED ULCERE DUODENALI SONO INFEZIONI
Grazie alla scoperta di 2 studiosi australiani Marshall e Warren si è arrivati alla conclusione che le gastriti e le ulcere duodenali sono malattie infettive come le bronchiti o altri tipi di malattie causate da un agente patogeno. Infatti a causarle è un batterio che si chiama Helicobacter pylori. Una volta che si riesce ad eliminarlo, mediante antibiotici specifici, la percentuale di rischio di ammalarsi di nuovo è meno di 1%.
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COME SI CURA? Con una triplice alleanza: un farmaco che blocca la produzione di acido gastrico abbinato a 2 antibiotici tipo claritromicina ed amoxicillina. La cura si deve fare per 10 giorni circa.
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COME SI ESEGUE LA DIAGNOSI?
L’accertamento si esegue sul respiro del paziente in quanto il batterio trasforma l’urea, normalmente presente nel nostro organismo, in ammoniaca ed anidride carbonica. Si fanno bere al paziente 75mg di urea “marcata”: se il batterio è presente si libereranno molecole di anidride carbonica “marcata”che finiranno nell’aria espirata all’interno di una provetta contenente un rivelatore di essa.
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COME PUO’ ARRIVARE IL BATTERIO NELLO STOMACO?
Oggi si pensa che l’uomo sia il serbatoio naturale del batterio. Molto frequentemente esso viene trasmesso attraverso la saliva già in tenera età dalla madre al bambino. Si può trasmettere anche attraverso il bacio, il tovagliolo, lo spazzolino dei denti, ma sono eventi più rari. Un terzo della popolazione italiana lo ospita inconsapevolmente senza accusare il minimo disturbo.
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QUALI SONO LE SUE CARATTERISTICHE?
E’ un batterio subdolo che vive tranquillamente in un ambiente “corrosivo” in quanto resiste all’acido cloridrico presente nello stomaco. Riesce a sfuggire all’attacco del nostro sistema immunitario il che gli consente di starsene nascosto all’interno della mucosa gastrica per decenni. In questo arco di tempo ha modo di crescere e svilupparsi danneggiando le cellule del nostro stomaco ed impiega circa 15 – 20 anni per scatenare problemi gastroduodenali clinicamente evidenti.
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