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Il Benessere animale e la produzione di latte
08/06/2010 Il Benessere animale e la produzione di latte Obiettivo Qualità e Sicurezza marzo 2018
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SOSTENIBILITA’ Nutrizionale Sicurezza alimentare Organolettica
QUALITA’ La qualità è un concetto dinamico La qualità
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La Centrale del Latte d’Italia S.p.A.
La Centrale del Latte d’Italia S.p.A. ha definito il proprio Sistema di Gestione della Sicurezza Alimentare in accordo alle norme: UNI EN ISO e norma FSSC 22000 Procedure Manuale HACCP e della Sicurezza Alimentare Istruzioni Operative La qualità è un concetto dinamico La qualità Registrazioni Sistema di Gestione Aziendale Integrato.
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La Centrale del Latte d’Italia S.p.A.
In tal modo l’azienda: assicura che i pericoli per la sicurezza alimentare siano identificati, valutati e controllati in modo che tali prodotti non creino danni, diretti o indiretti, al consumatore; comunica le informazioni appropriate relative alla sicurezza alimentare correlata ai propri prodotti attraverso tutta la filiera alimentare; comunica trasversalmente all’interno dell’organizzazione tutte le informazioni riguardanti lo sviluppo, l’attuazione e l’aggiornamento del SGSA nella misura necessaria a garantire la Sicurezza alimentare; rivaluta e aggiorna quando necessario il SGSA per assicurarne l’aderenza alle attività svolte dall’organizzazione stessa e aggiornarlo con le informazioni più recenti sui pericoli per la sicurezza alimentare soggetti a controllo. La qualità è un concetto dinamico La qualità
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La Centrale del Latte d’Italia S.p.A.
L’azienda ha pianificato e sviluppato i processi necessari per la realizzazione di prodotti sicuri, applica, gestisce e assicura l’efficacia delle attività pianificate e delle eventuali modifiche. Le misure di controllo includono la gestione di: Programmi di Prerequisiti (PRP di base) Programmi di Prerequisiti operativi (PRPop) Piani HACCP La qualità è un concetto dinamico La qualità
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SOSTENIBILITA’ Nutrizionale Sicurezza alimentare Organolettica
QUALITA’ Etica Ambientale La qualità è un concetto dinamico La qualità
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Comunicazione Benessere animale È una Qualità Etica GARANTITA
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Cosa si intende per Benessere Animale?
“Il benessere è uno stato di salute completo, sia fisica che mentale, in cui l’animale è in armonia con il suo ambiente” (Hughes, 1976). Il benessere di un organismo è il suo stato in relazione ai suoi tentativi di adattarsi all’ambiente “(Broom, 1986). Nel 1979 il FAWC (Farm Animal Welfare Council) definisce le «cinque libertà» a tutela del Benessere animale: Libertà dalla fame, dalla sete e dalla malnutrizione: disponibilità alimentazione adeguata. 2) Libertà dai disagi ambientali: lettiera inadeguata, grigliato umido. 3) Libertà dal dolore, dalle ferite e dalle malattie: cure tempestive e adeguate. 4) Libertà di poter manifestare il proprio repertorio comportamentale specie specifico: possibilità di interagire. 5) Libertà dalla paura e dallo stress: corretta manualità e movimentazione, gruppi adeguati da un punto di vista gerarchico
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Benessere animale: basi normative
Cosa si intende per Benessere? Benessere animale: basi normative Benessere alla macellazione: Reg. CE 1099/2009 Benessere durante il trasporto: Reg. CE 1/2005 Benessere in allevamento: Direttiva 98/58/CE del 20 luglio 1998 riguardante la protezione degli animali negli allevamenti D. L.vo 26 marzo 2001, n.146 Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti Nota esplicativa del Ministero della Salute 25/07/2006 sulle procedure per il controllo del benessere animale negli allevamenti di vitelli D. L.vo 7 luglio 2011, n.126 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli.
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Perché parlare di benessere animale agli allevatori ?
opinione pubblica e sensibilità consumatori salute degli animali costi produzione sicurezza alimentare qualità prodotti contributi responsabilità/sanzioni
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Metodologia di valutazione
Fonte: Dr. Bertocchi CreNBA – convegno Marini s.r.l
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Attestato benessere Punteggio per le diverse aree
Punteggio complessivo di Benessere (> 60%) Punteggio complessivo di Biosicurezza e grandi rischi Eventuali non conformità legislative Punti critici (aree da migliorare)
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Modalità valutazione dell’azienda
L’ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA VALUTAZIONI FINALI punteggio complessivo benessere mediante valutazione di: - Aree di rischio Area A - management e personale Area B - strutture e attrezzature - Conseguenze del rischio (presenza o meno di effetti avversi sul benessere dell’animale) Area C- Animal Based Measures non conformità legislative (devono essere assenti) Punteggio complessivo della Biosicurezza e Grandi rischi e sistemi di allarme
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Analisi del rischio AREA A MANAGEMENT AZIENDALE E PERSONALE
Comprende tutte le operazioni che coinvolgono gli addetti agli animali PERSONALE numero di addetti preparazione del personale GESTIONE delle fasi operative più rilevanti movimentazione alimentazione abbeverata e qualità dell’acqua igiene di mungitura e gestione delle operazioni di mungitura
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Analisi del rischio AREA B STRUTTURE E ATTREZZATURE
Valutazione dell’idoneità delle strutture e delle attrezzature utilizzate in allevamento STRUTTURE DI STABULAZIONE superficie disponibile per capo materiale della lettiera , tipo di pavimentazione Illuminazione, microclima STRUTTURE PARTICOLARI vitelli infermeria sala parto ATTREZZATURE mangiatoia abbeveratoi (tipo e dimensioni) sale mungitura
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Valutazione condizioni dell’animale
Conseguenze del rischio AREA C ANIMAL BASED MEASURES Valutazione condizioni dell’animale COMPORTAMENTO prove di verifica del comportamento verso l’uomo CONDIZIONE CORPOREA Stato di nutrizione Stato pulizia degli animali CONDIZIONE SANITARIA Mortalità zoppie Mastiti Lesioni cutanee Mutilazioni
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Minor ricorso ai farmaci
Biosicurezza e Grandi Rischi BIOSICUREZZA Insieme delle misure messe in atto per impedire l’ingresso e limitare la diffusione di agenti infettivi e/o patologie. Riduzione malattie Minor ricorso ai farmaci
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Biosicurezza e Grandi Rischi
Gestione ingresso di visitatori, personale operativo e automezzi Operazioni di pulizia dei locali di stabulazione e di preparazione dei pasti Corretto stoccaggio e smaltimento capi morti Gestione degli infestanti Gestione dei capi malati Acquisto e gestione animali fuori allevamento Esempio procedure: Principali elementi: Gestione dei capi morti (stoccaggio e distanza dai locali di stabulazione) Gestione malattie infettive (Paratubercolosi) Gestione arrivo degli animali dall’esterno (quarantena) Gestione infestanti : dare evidenza dell’attività di monitoraggio (piantina, esche mangiate, posizione) Gestione acqua acquedotto e pozzo (analisi) Eventuale antibiogramma per mastite Presenza sistemi di allarme Controllo ingressi
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Comunicazione Benessere animale va comunicata ma GARANTITA
È una Qualità Etica quindi ATTRIBUTO di FIDUCIA va comunicata ma GARANTITA CERTIFICAZIONE di FILIERA
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DOMANDE? GRAZIE DELL’ ATTENZIONE
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