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I VULCANI
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Il magma Come sappiamo all’interno della crosta terrestre sono presenti delle masse di rocce fuse a temperature comprese tra i 700°C e i 1400°C, che comunemente chiamiamo MAGMI. I magmi vengono comunemente classificati sulla base del loro contenuto in SILICE (composto del silicio SiO2): SiO2 > 65 % magmi ACIDI: (800°-1050°C) , viscosi (poco fluidi), 2,7 g/cm3 ; SiO2 < 52% magmi BASICI: (1050°-1400°C), fluidi, 3 g/cm3.
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Attività vulcanica La risalita di magma attraverso fratture della costa terrestre da origine ad una attività vulcanica, caratterizzata da emissioni di gas e magma, che sulla superficie terrestre prende il nome di LAVA. i gas vulcanici sono costituiti per lo più da vapore acqueo (90 %) insieme ad una straordinaria miscela di altri gas, alcuni dei quali possono essere tossici. In una eruzione vulcanica la loro funzione è quella di favorire la risalita del magma in superficie.
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Le caratteristiche delle lave sono una diretta
conseguenza del magma da cui derivano: Le lave acide più ricche di silice (700°C), sono viscose e poco fluide, associate perciò ad un vulcanismo di tipo esplosivo; Le lave basiche ricche di ferro e magnesio e povere di silice (oltre i 1000°C), sono più fluide e associate ad un vulcanismo di tipo effusivo.
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Tipi di vulcano Gli edifici vulcanici o montagne vulcaniche sono una diretta conseguenza dell’attività vulcanica, ossia la risalita di magma attraverso fratture della crosta terrestre e la successiva solidificazione. La forma dei vulcani dipende dal tipo di magma che lo alimenta, ed in particolare dalla sua fluidità: Un magma basico, più fluido, tende a scivolare; Un magma acido, più viscoso, da origine a vulcani più elevati e con pareti più ripide.
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Struttura del vulcano
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Origine e distribuzione dei vulcani
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A grandi linee possiamo individuare due fasce di
vulcanismo (più del 90 % dei vulcani): Dorsali oceaniche (lava basaltica); Zone di subduzione (cintura del fuoco), lava acida e viscosa associata ad eruzioni di tipo esplosivo. Punti caldi: vulcanismo lontano dai margini delle placche con magma basico proveniente dalle profondità del mantello.
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Eruzioni esplosive La fenomenologia associata a questo tipo di vulcanismo è estremamente diversificata: Materiali piroclastici: sono prodotti vulcanici solidi, ceneri, lapilli, scorie e bombe vulcaniche (classificati sulla base delle dimensioni), che possono ricoprire vaste aree con strati di alcuni metri; Gas e ceneri ad alta temperatura possono propagarsi orizzontalmente a cerchi concentrici come per le onde basali delle esplosioni nucleari; Ancora i materiali piroclastici possono rotolare lungo i pendii del vulcano con velocità superiori ai 180 Km/h (nubi ardenti), o impregnandosi di acqua dare origine a colate di fango (Lahar); Maremoti.
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I TERREMOTI
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Che cos’è un terremoto? Un terremoto, o sisma, è un'improvvisa vibrazione del terreno prodotta da una brusca liberazione di energia da masse rocciose situate in profondità (tra 10 e 700 Km); tale energia si propaga in tutte le direzioni (come una sfera) sotto forma di onde. Le rocce sottoposte a stiramento e compressione si deformano, comportandosi come un elastico, finché raggiungono il punto di rottura
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Teoria del rimbalzo elastico
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Ipocentro - epicentro Il punto di origine di un terremoto, in profondità è detto Ipocentro, mentre la sua proiezione in superficie è detto Epicentro. L’Epicentro è il punto dove si registrano i maggiori danni.
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Onde sismiche L’improvvisa liberazione di energia nell’ipocentro
genera delle vibrazioni che si propagano sotto forma di onde sismiche. In profondità si generano due tipi di onde sismiche: Onde longitudinali ( o primarie o P); Onde trasversali ( o secondarie o S).
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Le onde longitudinale, dette anche onde P:
sono le più veloci (tra 4 e 8 Km/s), le particelle oscillano avanti e indietro rispetto alla direzione di propagazione dell’onda (si comprimono); Possono propagarsi in ogni mezzo.
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Le onde trasversali, dette anche onde S:
sono le più lente delle onde P (tra 2,3 e 4,6 Km/s), le particelle di roccia oscillano perpendicolarmente rispetto alla direzione di propagazione dell’onda; Non si propagano nei fluidi.
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Raggiunta la superficie terrestre le onde P e S si trasformano in onde superficiali, o onde lunghe (onde L), responsabili dei maggiori danni causati dal terremoto.
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Il rischio sismico
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Registrazione di un terremoto
La registrazione delle onde sismiche è affidata a strumenti chiamati sismografi. Il risultato della registrazione è il sismogramma attraverso la lettura del quale è possibile ricavare una grande quantità di informazioni: Posizione dell’epicentro; Profondità dell’ipocentro; Potenza e durata del terremoto; Dati sulla struttura interna della terra; Movimento della faglia.
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Localizzazione di un terremoto
Per poter localizzare esattamente l'epicentro di un terremoto, occorrono i dati registrati di più stazioni Sismografiche. Più la stazione è lontana e più è grande l’intervallo di tempo che passa dall’inizio del terremoto e il momento in cui viene registrato da una singola stazione sismica. A questo punto si disegna un cerchio con centro coincidente con la posizione della stazione e raggio uguale alla distanza calcolata. L'evento può essere localizzato in uno qualsiasi dei punti sulla circonferenza. Si usano così 3 circonferenze.
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Misure dei terremoti Nella misurazione di un terremoto occorre tener presente la scala utilizzata. Generalmente si usano due scale diverse che misurano grandezze diverse: la scala Mercalli e la scala Richter.
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Scala Mercalli La scala Mercalli ( più precisamente scala MCS) misura l’Intensità di un terremoto, ossia i danni provocati dall’evento sismico. È una scala empirica, puramente descrittiva basata sui danni provocati a cose e persone. È suddivisa in 12 gradi, dal grado I, che comprende sismi apprezzabili solo a livello strumentale (sismografi), al grado XII, riferito a terremoti devastanti.
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Scala Richter La scala Richter misura invece la Magnitudo, ossia l’energia effettivamente liberata dall’ipocentro di un terremoto. È basata sull’ampiezza massima delle onde sismiche misurate da un sismografo a 100 Km dall’epicentro (A). La scala Richter è inoltre una scala “aperta”, ossia non ha limiti le inferiori ne superiori. È inoltre una scala logaritmica (M = Log10 A/A0)
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Molto spesso c‘è una gran confusione tra intensità e magnitudo
Molto spesso c‘è una gran confusione tra intensità e magnitudo. L'intensità è una misura degli effetti del terremoto su persone, cose, animali etc. La magnitudo è un parametro che viene definito partendo dalle registrazioni dei terremoti sui sismogrammi.
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Tsunami Sono onde altissime generate da terremoti sottomarini.
Sono onde lunghe che possono attraversare l’intero oceano senza essere avvertite, ma crescono in altezza e diventano molto pericolose in acque basse. La loro velocità può raggiungere i 700 km /h.
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Cause dei terremoti La maggior parte dei terremoti sono localizzati nelle stesse area di localizzazione dei vulcani, ossia lungo i margini delle placche litosferiche. Il 90 % dei terremoti è per questo motivo di origine tettonica. Una piccola percentuale (7%) è di origine vulcanica, sismi di lieve entità, legati per lo più alla risalita di magma lungo il condotto vulcanico, eruzioni esplosive ecc. .
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