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Dove sono reperibile? 06 49973011 06 49973335 Viale Regine Elena, 324.

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1 Dove sono reperibile? Viale Regine Elena, 324

2 Lun: 9-11, Aula B, PDT Gio: 14-16, Medicina legale Ven: 9-11, Aula C Farmacol

3 Titolo: Patologia generale e fisiopatologia Curato da: Celotti F.
2 tomi venduti Separatamente E e 58.00 Titolo: Patologia generale e fisiopatologia Curato da: Celotti F. Editore: Edises Data di Pubblicazione: 2013 ISBN: ISBN-13: Pagine: 976

4 Biologia: scienza della vita
William Osler (Bond head, 12 luglio 1849 – Oxford, 29 dicembre 1919) medico canadese. Egli è stato definito il padre della medicina moderna. Osler è stato un patologo, educatore, grande bibliofilo, storico, scrittore e rinomato burlone.

5 Scienza delle disfunzioni: PATOLOGIA
La patologia è la fisiologia degli ostacoli R. Virchow( ) Rudolf Ludwig Karl Virchow (Świdwin, 13 ottobre 1821 – Berlino, 5 settembre 1902) patologo, scienziato, antropologo e politico tedesco. Pioniere dei moderni concetti della patologia cellulare e della patogenesi delle malattie, ha sottolineato che le malattie non sorgono da organi o tessuti in generale, ma nelle cellule

6 Quali sono la problematiche della
Patologia Generale ? INDIVIDUARE Gli agenti responsabili della comparsa delle manifestazioni patologiche I meccanismi da essi innescati per alterare lo stato di salute I processi reattivi con cui l’organismo reagisce a qualsiasi insulto per ristabilire una condizione di integrità

7 Chi deve conoscere la Patologia Generale ?

8 Meccanismi molecolari e cellulari alla base della malattia

9 L’introduzione in Italia del modello della Farmacia dei servizi, dovuta al decreto legislativo 153/2009 e ai successivi decreti applicativi, è il primo significativo traguardo di una linea di evoluzione del ruolo del farmacista avviata nel 2006. Al contempo, il modello della Farmacia dei servizi comporta il passaggio dalla centralità della dispensazione del farmaco a uno schema in cui la consegna del medicinale deve necessariamente affiancarsi a una serie di servizi cognitivi resi dal farmacista in quanto specialista del farmaco. Si sta assistendo ad uno spostamento della professione del farmacista da un modello farmaco centrico ad un modello paziente centrico; la nuova direzione strategica introduce necessariamente nella prassi quotidiana l’uso di alcuni termini utili per capire questo riallineamento professionale che vede sempre più il farmacista integrato nell’assistenza sanitaria a fianco di medici e infermieri. La nuova terminologia riguarda l’assunzione dei farmaci e il comportamento del paziente ed è spesso correlata al tipo di relazione che si instaura con il professionista della salute sia egli medico, infermiere o farmacista. Al medico competono la prevenzione, la diagnosi, la prescrizione del piano di cura e la promozione della responsabilizzazione del paziente; Al farmacista è oggi il massimo esperto del farmaco, ma è chiamato a monitorare anche su come il paziente lo utilizza. Ha un ruolo di supporto al medico nel collaborare alla verifica dell’aderenza alla terapia, nel segnalare gli eventi e le reazioni avverse delle terapie , nella partecipazione a campagne di promozione dei corretti stili di vita, nella distribuzione dei farmaci, dei presidi e deidispositivi

10 Lo stato di salute viene perturbato
Perchè Come Lo stato di salute viene perturbato Malattia

11 Stato di salute e malattia

12 Concetto di salute Malattia è lo stato di completo benessere fisico
mentale sociale e non la semplice assenza di Malattia Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), 1946

13 Definizione di salute secondo la costituzione dell’OMS
“La salute è uno stato di benessere fisico, mentale e sociale completo e non l’assenza di malattia. Il godimento dello standard di salute più elevato che si possa conseguire è uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, opinione politica, condizione economica o sociale.

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15 Giurisprudenza Articolo 32 della Costituzione repubblicana italiana. La repubblica tutela la salute, come fondamentale diritto dell'individuo, così come interesse per la collettività, garantendo cure per gli indigenti . Nessuno può essere obbligato a essere curato, se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun modo violare i limiti imposto dal rispetto dell'individuo La salute viene regolamentata/tutelata anche secondo le seguenti leggi: Legge 833 del 23 dicembre 1978, la cura dell'individuo viene garantita tramite il servizio sanitario nazionale

16 CHE DIMINUISCE LE PROBABILITA’
Malattia QUALSIASI CONDIZIONE DEL CORPO O DELLA MENTE CHE DIMINUISCE LE PROBABILITA’ DI SOPRAVVIVENZA DELL’INDIVIDUO DELLA SPECIE

17 La malattia è il turbamento di uno o più organi
che si riflette in una modificazione della condizione omeostatica originaria e induce contemporaneamente uno stato di reattività dell’organismo

18 OMEOSTASI Insieme di meccanismi messi in atto da ogni essere vivente
per mantenere costante la propria composizione Claude Bernard (fine ‘800) in “Introduction à la médecine experimentale”: “…ogni meccanismo vitale, per quanto complesso e vario, ha il solo scopo di conservare costanti le condizioni del suo ambiente interno”

19 Adattamenti La cellula risponde
a stress fisiologici o gravi e a determinati stimoli patologici con modificazioni reversibili dello stato funzionale e della struttura Vengono raggiunti stati di equilibrio nuovi ma alterati La cellula può sopravvivere ed espletare le proprie funzioni

20 Correlazione del quadro clinico con le alterazioni anatomo-patologiche
Patologia d’organo. Correlazione del quadro clinico con le alterazioni anatomo-patologiche G.B.Morgagni ( ) Anatomie Microscopio ottico Non si possono comprendere le malattie se non si riconosce che il disturbo fondamentale riguarda la cellula Rudolf Virchow ( ) Microscopio elettronico Patologia Molecolare Ruolo delle alterazioni delle singole molecole nella genesi dei segni e dei sintomi delle malattie Funzione e struttura del DNA e organizzazione dei geni

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22 Dalla molecola al sintomo
Patologia molecolare Acidi nucleici Proteine Ioni Metalli Lipidi Zuccheri Dalla molecola al sintomo

23 strumento per lo studio delle cause delle malattie,
Epidemiologia: strumento per lo studio delle cause delle malattie, in particolare quelle multifattoriali Fornisce una stima della distribuzione e della mortalità per una specifica patologia o gruppi di patologie, in relazione a: sede anatomica genere localizzazione geografica età Incidenza = numero di nuovi casi n. assoluto o tasso/ abitanti/anno Mortalità (tasso di mortalità = rischio medio per una popolazione) Prevalenza n. di individui malati in un certo istante

24 si interessa dei meccanismi molecolari e biochimici che sono la causa degli eventi patologici che alterano lo stato di salute Patologia generale EZIOLOGIA: conoscenza della causa delle manifestazioni patologiche PATOGENESI: meccanismi con cui gli agenti eziologici direttamente o indirettamente alterano lo stato di salute

25 Carenza di O2 e sostanze nutritive
EZIOLOGIA Le cause di malattia possono essere: endogene ed esogene Agenti Fisici Agenti Chimici Agenti Biologici Genetica Carenza di O2 e sostanze nutritive

26 Le cause di malattia possono essere: determinanti o coadiuvanti
L’organismo verso un agente patogeno può essere: Recettivo: subisce conseguenze Refrattario: nessuna conseguenza (es. mancano recettori per un virus) Resistente: se molto efficienti meccanismi reattivi (barriere, immunità aspecifica e specifica) Reattivo: se efficienti meccanismi immunità specifica La probabilità di una malattia infettiva (Theobald Smith, 1934) è direttamente proporzionale alla carica batterica infettante e al suo grado di virulenza e inversamente proporzionale alla resistenza dell’ospite la causa di per sé è necessaria, ma non sufficiente, importante è la reattività dell’organismo

27 Stimoli patologici Ipossia

28 I meccanismi che più frequentemente provocano un danno cellulare sono:
Ipossia Formazione di radicali liberi Danno immunitario

29 Patogenesi Studia i meccanismi responsabili della comparsa della malattia, in conseguenza dell’azione degli agenti patogeni. Diventa importante interferire con i meccanismi quando non si può agire sull’agente patogeno.

30 le manifestazione patologiche
Fenomeno morboso: deviazione più semplice della norma l’abrasione, l’ipertrofia rigenerativa, l’arrossamento della cute, il pallore Processo morboso: associazione di più fenomeni morbosi, es. infiammazione (vasodilatazione, iperemia, leucocitosi) e febbre (ipertermia, tachicardia, oliguria) Stato morboso: manifestazione patologica stazionaria, localizzata, ben definita (adattamento) es. poliomelite, paresi, allergia Malattia: condizione dinamica evolutiva che turba la condizione omeostatica e può evolvere nei tre seguenti eventi: guarigione, cronicizzazione o morte

31 Malattia asintomatica
Condizione dinamica, alterazione temporanea o definitiva di uno o più equilibri omeostatici con conseguente modificazioni di funzioni a livelli più o meno complessi rilevabile sia oggettivamente sia soggettivamente può evolvere nei tre seguenti eventi: guarigione, cronicizzazione o morte Alterazioni: morfologiche, cellulari e tissutali, biochimiche, dei fluidi corporei (plasma) e funzionali sono spesso caratteristiche di una specifica patologia e utili per la diagnosi Disease: malattia presente non avvertita dal portatore Illness: malattia sintomatica Sickness = malattia percepita dal portatore e dalle altre persone Malattia asintomatica Malattia conclamata

32 Criteri di classificazione delle malattie
Topografico Anatomico Funzionale Patologico Eziologico Patogenetico Epidemiologico

33 LA TOPOGRAFIA DELLA MALATTIA
Focale: malattia limitata ad un focolaio Diffusa: la malattia interessa un’area più grande Disseminata: si dice di malattia estesa a molteplici focolai Sistemica: una malattia estesa a tutto un sistema, es. il sistema nervoso Generalizzata: quando la malattia è diffusa a tutto l’organismo, es. un’infezione diffusa attraverso il circolatorio

34 IL DECORSO DELLE MALATTIA
Acuta: la malattia arriva rapidamente ed i cambiamenti sono repentini. Cronica: significa che la malattia perdura nel tempo, settimane, mesi o anni. Subacuta Subcronica

35 manifestazioni cliniche
Alterazioni genetiche, biochimiche e strutturali che si verificano a livello cellulare e tissutale determinano anomalie funzionali responsabili delle manifestazioni cliniche Segni: Alterazioni rilevate dal medico sul paziente affetto da una patologia Sintomo: Fenomeno che accompagna la malattia e viene avvertito dalla persona malata Diagnosi Terapia Prognosi

36 insieme di sintomi e segni clinici (quadro sintomatologico)
Sindrome insieme di sintomi e segni clinici (quadro sintomatologico) che può essere dovuto a più malattie con molteplici eziologie

37 Stadi della risposta cellulare allo stress e agli stimoli dannosi

38 Adattamenti cellulari
Le cellule possono rispondere ad alcune sollecitazioni non tanto intense con: Adattamenti cellulari modificazioni reversibili nel numero, nelle dimensioni, nell’attività metabolica o nella funzione Le cellule possono adattarsi in numerosi modi: • proliferare per rimpiazzare le perdite (rigenerazione) • aumentare di numero al di sopra della norma (iperplasia) •aumentare di dimensioni (ipertrofia, iperploidia) •diventare più piccole (atrofia) •modificare il loro fenotipo in modo reversibile (modulazione) • essere sostituite da altri tipi cellulari (metaplasia)

39 Adattamento cellulare:
Regolazione dell’espressione genica in risposta all’ipossia L’ipossia induce l’espressione di geni che aiutano a ristabilire l’apporto di O2 COME? L’ipossia induce l’attività del Hypoxia Inducible Factor 1 (HIF1) un fattore di trascrizione che che lega e attiva i promotori quali: Il trasportatore del glucosio Glut1 L’eritropoietina VEGF-A (Vascular Endotelial Growth Factor)

40 A livello di cellula A livello di tessuto
ADATTAMENTO A livello di cellula A livello di tessuto IPERTROFIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del volume delle singole cellule, aumento di materia strutturalmente e funzionalmente valida ATROFIA: Dimunuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del volume delle singole cellule IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di cellule che lo compongono APLASIA: Diminuzione del volume di un organo in seguito a diminuzione del numero di cellule che lo compongono

41 Fisiologica e Patologica
IPERPLASIA: Aumento del volume di un organo in seguito ad aumento del numero di cellule che lo compongono IPERPLASIA coinvolge la ri-entrata nel ciclo cellulare di cellule quiescenti e la loro divisione Fisiologica e Patologica

42 Iperplasia Fisiologica
RIGENERAZIONE SOSTITUZIONE DI CELLULE ANDATE PERDUTE CON CELLULE DELLO STESSO TIPO

43 Rigenerazione epatica
Modificazioni del citoplasma degli epatociti: Diminuzione del glicogeno. Rigonfiamento dei mitocondri e aumento della fosforilazione ossidativa Aumento dei lisosomi Reticolo Endoplasmatico, disorganizzato con prevalenza di ribosomi liberi successivamente prevalgono poliribosomi e poi compaiono nuove membrane lisce e rugose.

44 RICOSTITUZIONE SOSTITUZIONE DI UNA PARTE DEL CORPO ANDATA PERDUTA ATTRAVERSO LA RIGENERAZIONE COORDINATA DI DIVERSI TIPI CELLULARI Guarigione delle ferite Coda delle lucertole Ricrescita palco di corna nei cervi

45 Iperplasia Patologica
Eccesso di ormoni, fattori di crescita o infezioni virali Iperplasia endometriale Iperplasia benigna della prostata Papilloma virus L’iperplasia è diversa dal cancro, ma l’iperplasia patologica fornisce un terreno fertile per la proliferazione di cellule neoplastiche

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47 Cosa spinge la cellula a rigenerare?
Fattori di crescita e Ormoni Inducono: Danno cellulare cronico Es: infiammazione cronica o esposizione cronica ad un agente lesivo Aumentata sintesi DNA Aumentata sintesi RNA Aumentata sintesi proteica La cellula appare con più citoplasma Il nucleolo è ingrossato in quanto aumenta la sintesi di ribosomi La cromatina è dispersa per l’aumentata sintesi di DNA

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49 Fisiologica e Patologica
IPERTROFIA Aumento del volume cellulare e quindi delle dimensioni dell’organo L’organo non ha cellule nuove ma solo cellule più grandi Risposta allo stress delle cellule che non possono dividersi Fisiologica e Patologica

50 Meccanismi di ipertrofia
L’ipertrofia è il risultato si un’aumentata produzione di proteine indotta da: stress meccanici, fattori di crescita e agenti vasoattivi Aumento del carico di lavoro Agenti vasoattivi Fattori di crescita Aumento del carico di lavoro

51 Ipertrofia Fisiologica
Aumento dell’utero in gravidanza è dovuto a ipertrofia e iperplasia delle cellule muscolari lisce indotte dagli estrogeni

52 Ipertrofia Fisiologica
Masse muscolari nei culturisti Le cellule muscolari striate adulte dei muscoli scheletrici e del cuore non possono dividersi Aumento della massa è dovuto a un aumento degli elementi cellulari

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54 Ipertrofia cardiaca Eutrofia Ipertrofia fisiologica
Ipertrofia patologica Ipertrofia cardiaca Limite di utilità funzionale dell’ipertrofia Rapporto superficie/ volume Irrorazione non sufficiente Aumento frequenza peggiora il quadro Morte miocardiociti, sostituzione con tessuto fibrotico

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56 da sovraccarico pressorio Es: ipertensione o vizi valvolari
Stress biomeccanici da sovraccarico pressorio Es: ipertensione o vizi valvolari Trasduzione del segnale Risposta genica Miocita ipertrofico Produzione di proteine fetali

57 Ipertrofia del rene, il rene controlaterale parzialmente o completamente distrutto

58 MEC Integrazione ricostruttiva Iperplasia:
Citochine: IL-6, IL-1, TNF Fattori di crescita: EGF, TGF, FGF Ormoni: Glucagone/insulina catecolammine MEC Integrazione ricostruttiva Iperplasia: epatociti quiescenti proliferano fino a riportare alla norma la massa epatica Ipertrofia: somministrazione di xenobiotici aumento del RE

59 Ipertrofia del Reticolo Endoplasmatico
Nel Fegato funzione di detossificazione, contiene l’ossidasi P-450 che ha il compito di metabolizzare ed inattivare determinati substrati, FARMACI ma può formare radicali liberi e cancerogeni.

60 Iperplasia rigenerativa del Midollo osseo dopo emorragia o emolisi

61 Guarigione delle ferite

62 Le cellule rigenerate sono altrettanto valide
di quelle andate perdute? Le cellule appena rigenerate sono più indifferenziate morfologicamente e funzionalmente richiedono tempo per il raggiungimento delle maturità.

63 Esiste un limite alla rigenerazione?
Numero di Hayflick dovuto all’accorciamento dei telomeri.

64 Limiti di utilità funzionale delle ipertrofie
Rapporto superficie/volume Criticità tra le aumento delle richieste e possibilità di fornitura Irrorazione Aumentato metabolismo Aumento RL

65 Riduzione acquisita nelle dimensioni delle cellule, dei tessuti o degli organi
Ipotrofia Atrofia

66 Cause di ipotrofia/atrofia
Ridotta funzione (ipotrofia muscolare) Ridotto apporto calorico Ridotta stimolazione ormonale Ridotta irrorazione o apporto di ossigeno Insufficienza di elementi nutritivi Ridotta innervazione Compressione Malattie febbrili o autoimmuni prolungate e Senescenza Agenti tossici, farmaci Raggi X Tumori (cachessia)

67 Meccanismi di ipotrofia:
Riduzione acquisita nelle dimensioni delle cellule, dei tessuti o degli organi Meccanismi di ipotrofia: Ridotta produzione delle proteine e aumentata degradazione Diminuzione selettiva della trascrizione genica (aumenta l’espressione dei geni che codificano per proteine che mediano la degradazione) Rallentamento delle mitosi Perdita cellulare e Riduzione del volume cellulare AUTOFAGIA-APOPTOSI E’ una risposta attiva e specifica e non lo spegnimento passivo di processi cellulari

68 L’autofagia è una risposta filogeneticamente molto conservata,
mediata dai lisosomi che viene indotta per scarso apporto di nutrienti e permette la sopravvivenza della cellula

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70 Degradazione delle proteine cellulari da parte delle proteasi non lisosomiali: il sistema dell’ubiquitina.

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72 Riduzione del volume con perdita di peso
Atrofia cerebrale: Riduzione del volume con perdita di peso La X indica le aree di atrofia

73 MODULAZIONI FENOTIPICHE
MODULAZIONE: Modificazioni fenotipiche lievi e reversibili che non richiedono divisioni cellulari. METAPLASIA Risposta adattativa ad un agente dannoso cronico Il tessuto assume un fenotipo che gli assicura una migliore protezione contro l’agente lesivo

74 La metaplasia può verificarsi in cellule in grado di replicarsi.
Un tessuto differenziato di un certo tipo (epiteliale o mesenchimale) viene sostituito da un tessuto differenziato di tipo diverso. In termini molecolari: si ha la sostituzione dell’espressione di un gruppo di geni della differenziazione con un altro La metaplasia può verificarsi in cellule in grado di replicarsi. Metaplasia epiteliare, ghiandolare, connettivale, condroide, mixoide e del tessuto adiposo. Segnali che inducono metaplasia: Fattori solubili (farmaci, ormoni e vitamine) substrato sul quale crescono le cellule. Significato biologico: adattativo Reversibile

75 Meccanismo di metaplasia negli epiteli
Le cellule di riserva (staminali) proliferano, si differenziano in un nuovo fenotipo e sostituiscono le vecchie cellule. RIPROGRAMMAZIONE delle CELLULE STAMINALI Cellula ciliata Produzione di muco

76 Metaplasia da epitelio cilindrico a squamoso

77 Displasia Rappresenta l’espressione morfologica di un’alterata regolazione della crescita Le cellule che compongono un epitelio hanno dimensioni, forma e nucleo uniformi Le cellule sono organizzate in maniera regolare Nella displasia questa monotona regolarità viene modificata: Variazioni della forma e delle dimensioni delle cellule Ingrossamento, irregolarità e ipercromatismo dei nuclei Disposizione irregolare delle cellule

78 Si osserva frequentemente nell’epitelio squamoso
Variazioni della forma e delle dimensioni delle cellule Ingrossamento, irregolarità ed ipercromatismo dei nuclei Disposizione irregolare delle cellule entro l’epitelio Si osserva frequentemente nell’epitelio squamoso (bronchi o cervice uterine) Ma è presente anche: nelle cellule colonnari mucosali nella RCU, nell’epitelio metaplastico nell’esofago di Barret E’ una risposta ad uno stimolo lesivo persistente, (come la metaplasia) può regredire

79 Displasia Lesione preneoplastica
Rappresenta una tappa nell’evoluzione multifasica della cellula verso il tumore Espressione morfologica di un’alterazione nella regolazione della crescita, Es neoplasia intraepiteliale della cervice, prostata e vescica A differenza del tumore, le cellule displastiche non sono completamente autonome e possono regredire in seguito ad opportuni interventi


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