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Il Salterio quinto libro
Nell’ultima parte del Salterio sono inserite due raccolte: i canti del pellegrinaggio o “canti delle ascensioni” e “l’Hallel” o lode. Grida di supplica attraversano ancora la preghiera, ma già splende la gioia del pellegrino che si avvicina al Signore; la vibrante acclamazione alla presenza di Dio trasformerà il finale del Salterio in una meravigliosa sinfonia della felicità.
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Gli Apostoli si ispirano a questo testo per proclamare
la gloria del Cristo risorto, Signore dell’Universo. Oracolo del Signore al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi”. dal Salmo 109
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Non ci può essere altra fonte di felicità:
misericordia, tenerezza, e giustizia. I sentimenti che Dio stesso ha. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre la sua potenza s’innalza nella gloria. dal Salmo 111
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Esaltando la salvezza del povero umiliato e della donna abbandonata,
Solleva l’indigete dalla polvere, dall’immondizia rialza il povero.
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Israele mantiene viva la speranza di un meraviglioso
rinnovamento nei tempi messianici. per farlo sedere tra i i principi, tra i principi del suo popolo. dal Salmo 113
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…. il calice della salvezza
E il sacerdote immolato misticamente, la vittima divina, dice ancora: “Ti offriamo, Padre”. Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. …. il calice della salvezza dal Salmo 114
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Dal popolo giudaico la Misericordia di Dio si espanderà,
per mezzo di Gesù, su tutti gli uomini. Lodate il Signore, popoli tutti, voi tutte nazioni, dategli gloria. dal Salmo 116
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È il Salmo dell’intimità spirituale,
dell’amore verso Dio, che è fare la sua volontà. Ho aderito ai tuoi insegnamenti, Signore che io non resti confuso. Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore. dal Salmo 118
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La strada comporta fatiche, difficoltà, ma il Signore
protegge ognuno dei suoi. Una preghiera per il cristiano nel tempo dell’incertezza. Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. dal Salmo 120
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Gli occhi umilmente e ostinatamente rivolti verso il Signore.
Può un uomo essere più vero davanti a Dio? A Te levo i miei occhi, a Te che abiti i Cieli. dal Salmo 122
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Nell’andare se ne va e piange, portando la semente da gettare.
Il Salmo rappresenta anche la fede in un avvenire ancor più meraviglioso, la riunificazione di tutti attorno al Messia. Nell’andare se ne va e piange, portando la semente da gettare. Ma nel tornare viene con giubilo, portando i suoi covoni. dal Sal. 125
12
E che ardire da parte del credente che ha peccato!
Reclama la grazia, la parola che dà la vita, la luce. L’anima mia attende il Signore più che le sentinella l’aurora. dal Salmo 120
13
“Se non sarete come bambini, non entrerete
nel regno dei Cieli”. (Mt 18, 3) Io sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre. dal Salmo 130
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Israele attende quel discendente di Davide
che stabilirà per sempre il regno di Dio, Lui sarà il Consacrato (Messia, Cristo) Là farò germogliare la potenza di Davide, preparerò una lampada al mio consacrato. dal Salmo 131
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Con gli accenti del “grande Hallel” il cristiano
canta la Pasqua universale, in attesa dell’Alleluja eterno. Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi: perché eterna è la sua Misericordia. dal Salmo 135
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se li conto sono più della sabbia,
I mistici vivono di questo stupore: Dio è presente al mio essere più profondamente di quello che lo sia io stesso. se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti con Te sono ancora. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; dal Salmo 135
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“Vegliate e pregate per non cadere in tentazione”
Questa è la raccomandazione di Gesù. (Mt 23, 41 ) Ma l’olio dell’empio non profumi il mio capo; fra le loro malvagità continui la mia preghiera. Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, dal Salmo 140
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Ascolta la mia supplica: ho toccato il fondo dell’angoscia.
Ecco uno sconosciuto nel momento della sventura che vive la passione di innumerevoli uomini. Dietro di lui si intravede Gesù. Ascolta la mia supplica: ho toccato il fondo dell’angoscia. Guarda a destra e vedi: nessuno mi riconosce. dal Salmo 140
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La speranza di una umanità, ricolmata finalmente
dai doni di Dio. siano migliaia i nostri greggi, a miriadi nelle nostre campagne. Trabocchino di frutti d’ogni specie dal Salmo 143
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E così il cantore riconosce la presenza di Dio
nel mondo, nella storia e nella vita. Una generazione narra all’altra le tue opere, annunzia le tue meraviglie. Proclamano lo splendore della tua gloria e raccontano i tuoi prodigi. dal Salmo 144
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“Hallel” in questo grande coro, in questa sinfonia
destinata a non finire mai, è la pregustazione e il preludio delle acclamazioni dell’eternità. Egli è fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. dal Sal. 143
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La riconoscenza e la gioia contemplativa:
i benefici naturali di Dio sono per tutti. fa germogliare la terra sui monti. Egli copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, dal Salmo 146
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lodatelo voi tutte sue schiere.
Tutto l’universo e tutte le creature della Terra sono invitate alla lode di Dio. Lodatelo voi tutti suo angeli, lodatelo voi tutte sue schiere. dal Salmo 148
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ALLELUJA Ogni vivente dia lode al Signore. dal Salmo 150
Sulla Terra le lodi si rispondono senza fine. Tutto si compie nell’immensità della gloria di Dio Ogni vivente dia lode al Signore. Lodatelo con timpani e danze, lodatelo con cembali squillanti, ALLELUJA dal Salmo 150
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I commenti dei Salmi sono tratti da “La Bibbia” a cura dei Gesuiti di “ La Civiltà Cattolica “ Realizzazione di Pietro Vanetti S. J. parola di Dio musica: SINFONIA N. 5 – I MOV. di L. Van Beethoven elaborazione di marcello abbondi
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