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COMUNE DI PALERMO E LAV PER I CANI RANDAGI DI PALERMO

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Presentazione sul tema: "COMUNE DI PALERMO E LAV PER I CANI RANDAGI DI PALERMO"— Transcript della presentazione:

1 COMUNE DI PALERMO E LAV PER I CANI RANDAGI DI PALERMO
Dr Luigi Emiliano Maria Zumbo DVM Presidente Ordine Medici Veterinari della provincia di Palermo

2 Residenti nei restanti 81 Comuni
Totale iscritti all’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Palermo Residenti a Palermo Residenti nei restanti 81 Comuni 496

3 DISTRIBUZIONE DEGLI ISCRITTI ALL’ORDINE DI PALERMO

4 Il bicchiere mezzo pieno è composto da n. 223 Medici Veterinari
Il 55% dei medici veterinari iscritti all’Ordine di Palermo è residente al di fuori del comune Il bicchiere mezzo pieno è composto da n. 223 Medici Veterinari

5 Circa il 50% Versiamo il nostro bicchiere mezzo pieno in un imbuto
LLPP Animali d’affezione LLPP Animali da reddito Dirigenti e MVSA ASP, IZS, Regione

6 Quanto deve essere riempito?

7 Analisi del contesto e rilevazione punti critici

8 Spostare il triage sul campo
Il termine triage deriva dal verbo francese "trier" e significa scegliere, classificare e indica quindi il metodo di valutazione e selezione immediata usato per assegnare il grado di priorità per il trattamento quando si è in presenza di molti pazienti. L’applicazione del triage nel Pronto Soccorso è motivata dall’aumento progressivo degli utenti che vi afferiscono, soprattutto di casi non urgenti. Tale metodo consente di razionalizzare i tempi di attesa in funzione delle necessità dei pazienti, utilizzando quale criterio di scelta le condizioni cliniche degli stessi e non il criterio dell’ordine di arrivo.

9 Medicina umana In campo umano il triage è effettuato da personale infermieristico adeguatamente formato

10 In Italia non esiste la figura dell’infermiere veterinario.
Medicina veterinaria In Italia non esiste la figura dell’infermiere veterinario. Il triage rientra, pertanto, nella definizione di atto medico veterinario e quindi riservato alla figura di medici veterinari laureati, abilitati ed iscritti all’Albo La definizione -  La formulazione adottata dal Consiglio Nazionale della Fnovi abbraccia tutti i settori d'esercizio professionale, ricadenti nell'abilitazione di Stato: “Richiamate le prestazioni tipiche della professione del medico veterinario come elencate dal Ministero della Salute nel Decreto 19 luglio 2016, n. 165 , integrano l’atto medico veterinario: • le attività, manuali ed intellettuali, compiute nel rispetto dei valori etici e deontologici, con l’obiettivo di mantenere e promuovere la salute e il benessere psicofisico degli animali: • le attività di prevenzione delle malattie fisiche e psichiche degli animali e tutte le relative procedure diagnostiche, terapeutiche - curative, palliative ed eutanasiche - comprese le attività appartenenti alle medicine complementari e del comportamento nonchè quelle fisiche e riabilitative; • le attività relative alla protezione dell’uomo e dell’ambiente dai rischi e dai danni derivanti da rischi e dai danni tutte le malattie degli animali e dal consumo di prodotti di origine animale. Le prescrizioni, le certificazioni e le attività di consulenza medico-veterinarie degli atti sopradescritti; • le attività finalizzate all'accertamento della salute, dell'igiene e del benessere degli animali  domestici, selvatici, sinantropi, da affezione, nonche della sicurezza e della sanità dei mangimi e delle produzioni zootecniche e alimentari e a dar luogo a provvedimenti ufficiali e/o al rilascio di certificazioni di sanità pubblica in materia di prevenzione collettiva; • le attività elencate sono erogate dai medici veterinari iscritti all’Albo e responsabili di ogni atto eseguito direttamente o sotto la loro supervisione e/o prescrizione.

11 Il responsabile Sanitario propone il protocollo operativo per il triage

12 Il tavolo tecnico adotta i protocolli operativi e dispone la formazione

13 Formazione di chi?

14 Torniamo alla domanda principale: Quanti?

15 To do Ambulanze veterinarie Collegamento alla banca dati Strumentazione per la prima valutazione clinica Formazione Nucleo di coordinamento delle unità operative CREDERCI

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17 Dopo la “visione” servono gli “strumenti”
Il 1° è il tavolo tecnico

18 Segue il resto

19 Ma tutto deve essere finalizzato a

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