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Francesco Petrarca VITA
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La vita del poeta Petrarca nacque ad Arezzo nel 1304 ed è morto nel 1374. All’età di 4 anni si trasferì ad Avignone. Intraprese gli studi di legge, ma capì di esservi portato. Amava molto la poesia latina e quindi iniziò a scrivere sonetti e prose. Qui ebbe due figli di madri sconosciute
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Petrarca e Laura Il suo sfrenato amore per Laura lo portò a scrivere Il Canzoniere, scritto in volgare,dalla quale non si sarebbe immaginato un così grande successo. Il loro primo incontro avviene a Valchiusa, e lì i poeta se ne innamora. L’opera prende una svolta quando nel 1378 Laura muore: ciò porterà ad una divisione del poema. Il poeta continuerà ad esserne innamorato e a sognarla ancor più bella di com’era.
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Petrarca e laura
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Francesco Petrarca OPERE
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Opere del poeta Il poeta scrisse molte opere, sia in latino che in volgare. Le principali sono: Epistolario Secretum De viris illustribus Il Canzoniere I Trionfi Africa De vita solitaria
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Il Secretum Scritto tra il 1347 e il 1353, il Secretum può essere definito come una sorta di "diario segreto“; esso è diviso in 3 parti: Parla del male in generale e spiega che esso è causato dalle passioni terrene Parla dei sette peccati capitali, spiegati da Sant’Agostino Petrarca si sofferma su due sue passioni: l’amore per Laura e per la gloria
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Epistolario Esponenti religiosi Grandi uomini del passato
Dogi Veneziani L’epistolario è un insieme di lettere in prosa latina. Fratello Gherardo Amici Principi Molte erano state scritte già per la pubblicazione: esse costituiscono la maggiore fonte per la ricostruzione della vita del poeta. Imperatore
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Privilegi della solitudine
De vita solitaria Il De vita solitaria è un trattato in prosa latina scritto da Francesco Petrarca. L'opera venne scritta tra il 1346 e il 1356 circa ed è un'esaltazione della solitudine. Petrarca l’ha dedicata a Filippo di Cabassoles, vescovo di Cavaillon, in Provenza. Riferimenti Biblici Privilegi della solitudine
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Raccoglie le biografie di 36 illustri uomini
De viris illustribus Raccoglie le biografie di 36 illustri uomini 1337 1338 1351 1343
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Poema scritto in latino dedicato al re di Napoli, Riccardo D’Angiò
Africa Seconda Guerra Punica Più importante opera latina di Petrarca, per la quale egli fu incoronato poeta in Campidoglio Poema scritto in latino dedicato al re di Napoli, Riccardo D’Angiò
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Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
I Trionfi Incompiuto Poemetto allegorico in volgare italiano 12 capitoli e 6 trionfi 1374 1351 Amore, Pudicizia, Morte, Fama, Tempo ed Eternità.
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Il Canzoniere La raccolta comprende 366 (365, come i giorni dell'anno, più uno introduttivo: "Voi ch'ascoltate") componimenti. Il poeta la scrisse tra il e il 1374 Il Canzoniere è l’opera più famosa del poeta, nonostante sia scritta in volgare. Petrarca amava infatti il latino e perciò non si sarebbe mai aspettato tanto successo da un opera scritta in latino.
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Scelta per convenienza
Il Canzoniere: trama …E della grande paura che le persone si accorgessero che non era fedele Cristo. 6 aprile 1327 Scelta per convenienza Il Canzoniere parla del grande amore, non corrisposto, del poeta per Laura… Amore passionale Vita spirituale
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Chiare, fresche e dolci acque
Il poeta è a Valchiusa qui vede per la prima volta Laura,che sembra aver lasciato nella natura il segno del suo passaggio. Opera molto importante del Canzoniere Questo avvenimento è narrato nel poema: Chiare, fresche e dolci acque.
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Solo e pensoso è uno dei sonetti più celebri del Canzoniere.
(1337) Il Petrarca vaga per i luoghi solitari per non far scoprire il suo amore passionale per Laura Luoghi desolati Pau r a Amore passionale
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Solo e pensoso Solo et pensoso i più deserti campi vo mesurando a passi tardi et lenti, et gli occhi porto per fuggire intenti ove vestigio human l’arena stampi. Altro schermo non trovo che mi scampi dal manifesto accorger de le genti, perché negli atti d’alegrezza spenti di fuor si legge com’io dentro avampi: sì ch’io mi credo omai che monti et piagge et fiumi et selve sappian di che tempre sia la mia vita, ch’è celata altrui. Ma pur sì aspre vie né sì selvagge cercar non so ch’Amor non venga sempre ragionando con meco, et io collui.
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Solo e pensoso: parafrasi
Essendo solo e pensieroso, percorro i campi più deserti a passi lenti e cadenzati, come se li misurassi, e porto gli occhi attenti a sfuggire i luoghi dove un'impronta umana segni il terreno. Non trovo altra difesa per evitare che le persone si accorgano [della mia condizione], poiché negli atti privi di allegria si legge bene all'esterno come io bruci [d'amore] dentro: a tal punto che credo che, ormai, monti, pianure, fiumi e selve sappiano di che qualità sia la mia vita non so cercare vie così impervie e selvagge che Amore non venga sempre a parlare con me, e io con lui. , che è celata agli altri. Eppure non sono capace di trovare luoghi così aspri e selvaggi nei quali Amore non mi segua, parlando con me ed io con lui.
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Professoressa Eide Bianchi
Realizzato da: -Eleonora Moscardelli -SOPHIA D’ASCANIO Classe 2° g, letteratura. Professoressa Eide Bianchi
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