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L’epica eroica greca arcaica
Omero L’epica eroica greca arcaica
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Omero è veramente esistito?
Omero = nome convenzionale per riferirsi ai due poemi. Biografie aneddotiche dal VI secolo. Erodoto lo diceva a lui precedente di 400 anni IX sec.. La critica moderna abbassa la cronologia all’VIII secolo; Nel V secolo Omero era considerato già molto antico. Luogo di nascita: varie città, tra cui Chio e Smirne: molte città perché considerato simbolo dell’unità culturale greca. La tradizione lo dice cieco (simbolo del poeta-veggente): cieco è il veggente, perché vede con l’occhio interiore. Struttura dei poemi Divisione dei grammatici alessandrini in 24 libri designati con le 24 lettere dell’alfabeto, maiuscole per l’Iliade, minuscole per l’Odissea. Precedentemente si hanno notizie di sezioni considerate come poemetti autonomi, poi confluiti nei due poemi codificati dagli alessandrini: Aristia di Diomede Iliade V e VI; Racconti ad Alcinoo Odissea IX-XII
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Le tematiche dell’Iliade
Il poema della guerra: Le due facce della guerra: strumento per la τιμή = onore, il ϰλέoς = gloria società dominata dalla δήμου φήμης = timore del giudizio collettivo Civiltà della vergogna (Dodds 1850 ca.) discredito della comunità contrapposta a quella della colpa punizione divina. valore positivo, gioiosità, bellezza delle armi e dei combattimenti. valore negativo, angoscia, morte degli eroi, dei più giovani Achille e il dolore per la morte dell’amico Patroclo, Priamo davanti alla morte del figlio Ettore, triste consapevolezza di Achille di un destino glorioso ma breve. I temi della pace: I giochi sportivi in onore della morte di Patroclo (XXIII) descrizione dello scudo di Achille (XVIII): il cosmo, con la terra circondata dall’Oceano, il sole, la luna, ecc. le attività umane, come agricoltura, allevamento, giustizia, feste, ecc. Grande varietà, mai monotonia.
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Le tematiche dell’Odissea
Il poema del viaggio (νόστος) la guerra è sullo sfondo scena di violenza: strage dei pretendenti (XXII) descrizioni etno-geografiche impossibile ricostruzione della mappa del viaggio; vita sociale in tempo di pace: matrimonio, governo della città (Itaca), l’eredità (Telemaco), ecc. motivi favolistici la maga Circe. Differenze tra i poemi: differenze culturali: morale più moderna; maggiore presenza di figure femminili e dell’amore; Iliade solo Ettore e Andromaca (VI); maggiore varietà di temi e situazioni: es. Nausicaa, VI libro.
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L’umanità omerica Bellezza e prestanza fisica elementi tipici dell’eroe: canonizzazione positiva dell’eroe; tipizzazione e fissità degli epiteti; piè veloce, domatore di cavalli, ecc. Psicologia omerica: intervento divino e responsabilità umana (oscillazione): meccanicità dell’intervento divino per coraggio, paura, amore, ecc.; Zeus afferma la responsabilità umana (Od. I, 32); frequenti litigi e pianti il pianto oscilla tra rappresentazione di atteggiamenti rituali (lutto) e manifestazione di umanità (Odisseo nasconde le lacrime quando vede nel regno dei Feaci racconta della guerra troiana). L’amore Manca l’amore sensuale, non il sentimento; differenza tra uomo e donna: solo la donna è davvero innamorata (Andromaca, Calipso, Nausicaa) assenza dell’omosessualità tipica invece della società greca successiva.
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Gli dei Antropomorfismo fino all’eccesso Religione olimpica
diversi dagli uomini solo per immortalità e maggior potenza. Religione olimpica bandita la religione primitiva preolimpica rappresentata dai Titani e dalle pratiche magiche residuali solo nell’Odissea (Circe – V - e discesa agli Inferi - XI) La giustizia di Zeus oscillazione tra vendetta personale e superiore senso di giustizia
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Le similitudini Alcune tematiche sono trattate in modo fugace, per soli accenni, o del tutto escluse, soprattutto nell’Iliade: Tali aspetti vengono recuperati nelle frequenti similitudini. per rendere più varia l’esposizione della materia epica, per aumentare comprensibilità ed efficacia descrittiva. Ambiente naturale, vita degli animali, alberi e piante: L’eroe fiero in guerra leone o aquila; il nemico sconfitto albero abbattuto dalla scure (Il., 17, 53 sgg.) Vita quotidiana, gesti e consuetudini comuni: Il fiume Scamandro esonda per sommergere Achille flusso d’acqua del contadino che irriga i campi (Il., 21, 257 sgg.) Vita familiare, affetti personali: Atena schiva le frecce da Menelao la madre che allontana le mosche dalla culla (Il., 15, 362 sgg.)
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Lingua e stile - Formularità
Lingua artificiale letteraria, non realmente usata per parlare. Lingua mista: mescolanza di due dialetti: ionico ed eolico. Sono presenti alcuni riferimenti ad usi e costumi della civiltà arcaica micenea e del successivo Medioevo ellenico, ma non dell’invasione dorica (attorno al 1100 a.C.), dei Dori in generale. Perché? Presenza di alcuni atticismi (elementi di dialetto attico) forse derivanti dal passaggio dei testi omerici ad Atene. Stile lineare, prevalentemente paratattico, raro uso dell’iperbato allo scopo di facilitare l’ascolto e la comprensione dettagliata. Formularità: tipizzazione o stilizzazione della lingua omerica Formule: elementi linguistici più o meno estesi spesso ripetuti epiteti (aggettivi tipici) Achille è sempre Pelide o “Piè-veloce”, le navi sono sempre “nere” versi o semiversi ripetuti “disse alate parole”, per introdurre il discorso diretto scene tipiche (blocchi di versi ripetuti).
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Questione omerica 1/2 III e II a.C. 1664 - 1715 1730 1795 Χωρίζοντες
Senone ed Ellanico Χωρίζοντες «Separatisti» Impossibilità dell'attribuzione a Omero di tutti e due i poemi. Aristarco di Samotracia Teoria «unitaria» Attribuzione a Omero di tutti e due i poemi. Con la sua autorità fa accettare la teoria «unitaria» a tutta l'età classica. François Hédelin, abate d'Aubignac Le congetture accademiche sull'Iliade d'Omero Negazione dell’esistenza storica di Omero Nega l'esistenza di Omero e spiega la composizione dell'Iliade come un lavoro di messa insieme di canti anonimi da parte di un grossolano «rattoppatore» 1730 Giambattista Vico Discoverta del vero Omero nella Scienza nuova Omero non ha realtà storica e l'Iliade è opera collettiva del genio greco nell'«età degli eroi». Contrariamente a d'Aubignac, Vico riconosce all'opera di Omero grande validità artistica 1795 Federico Augusto Wolf Prolegomena ad Homerum Avvio scientifico della questione omerica Omero deve essere collocato all'inizio di una lunga tradizione epica orale, la quale troverà sistemazione e trascrizione molto più tardi, nel VI a.C.
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Questione omerica 2/2 XIX sec. 1870-1880 1928-1950 1952-53 Lachmann
Kirchhoff «Analisti» Teoria dei «piccoli canti» (Kleinlieder) confluiti nel Grossepos. Hermann Teoria del «nucleo originario» (Urilias) e (Urodyssee) e dei «progressivi ampliamenti» Autori vari «Unitari» Monogenesi dei poemi e unicità del loro autore (comparazione con opere moderne - l'Orlando Furioso ad es. - che non sono esenti dalle stesse incoerenze rimproverate ai poemi omerici). Heinrich Schliemann Ingenua fiducia nella realtà omerica Si oppone allo scetticismo ormai diffuso sulla realtà storica del mondo omerico; gli scavi sembrano confermare tangibilmente il quadro tradizionalmente accettato sui due poemi. Milman Parry Oral poetry Kunstsprache o «lingua artificiale» - «formularità» e l'«oralità». Michael Ventris Decifrazione della lineare B I punti di contatto tra il mondo dell'epica e il mondo delle tavolette in lineare B non sono però né numerosi né rilevanti.
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Questione Omerica Lo stato della questione al presente, pur rimanendo per tanti aspetti aperta, è giunto alle seguenti conclusioni: i poemi attribuiti ad Omero sono da collocare, a causa della loro raffinata elaborazione formale, al termine di un'intensa attività poetica orale; la loro costituzione avviene nella Ionia durante la seconda metà dell'VIII secolo: prima l'Iliade e qualche decennio dopo l'Odissea; un poeta chiamato Omero, vissuto press'a poco fra il 780 e il 700 a.C., può essere realmente esistito; sembra probabile che il nome rimandi piuttosto a un epiteto tradizionale dato a una forte personalità di poeta-cantore; Sulla questione della paternità dell'Iliade e dell'Odissea, le opinioni degli studiosi rimangono discordanti: «unitari» e «separatisti» si fronteggiano come ai tempi dei filologi alessandrini.
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Lingua omerica fonetica
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Morfologia nominale
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Pronomi morfologia verbale
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L’”enciclopedia tribale” e l’aedo omerico
Eric Havelock = testo depositario di valori e ideali di un’intera civiltà. Ecumenicità dei destinatari e tendenza alla tipicità: per favorire l’empatia: immedesimazione nel canto, rapporto emotivo tra l’aedo e il suo pubblico L’aedo omerico epoca micenea e Medioevo ellenico: destinatari: i nobili delle corti di palazzo; occasione di performance aedica: banchetti alla corte del re. Fonte l’Odissea, perché tratta di costumi in epoca di pace: Femio – aedo di Itaca Demodoco – aedo dei Feaci Odisseo lodato da Alcinoo “come un aedo”. Cantore professionista, dotato di talento divino, cieco come un profeta, (θέσπις = ispirato, θεῖος = divino), autodidatta perché la sua σοφία non si apprende. Argomento dei canti: κλεά ἀνδρῶν e miti divini. importanza della memoria dell’aedo depositaria dell’enciclopedia tribale
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Il rapsodo Nell’età arcaica delle poleis non vi sono più gli antichi palazzi, sedi delle monarchie micenee; occasioni pubbliche feste religiose locali o panelleniche al canto si sostituisce la recitazione; esaurimento della fase creativa ripetizione di racconti epici già fissati dalla tradizione; all’aedo succede il rapsodo: ῥαψῳδός ῥάπτω = “cucire” (chi cuce insieme i vari canti) ῥάβδος = “bastone del cantore” (Erodoto, Platone, Ione)
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